ORE 21,00. CASA. - Capitolo 1° -
Mio padre è appena uscito per ritirare la torta dal pasticciere,mentre mia madre armeggia in cucina dalla mattina presto. Le mie sue sorelline di 12 e 14 anni sono chiuse in camera,come loro solito,a vestirsi e truccarsi per la mia festicciola di famiglia. Io sono in soggiorno,seduto sul divano e guardo l’orologio,aspettando l’ora fatidica,in cui Claudia,la mia ragazza,arrivasse per festeggiare tutti insieme. Dopo pochi minuti di attesa sento suonare il campanello,e,come un predatore in posizione di attacco,corro verso la porta. È Claudia. Bella come non mai,rimango incantato a guardala. Ci siamo conosciuti a scuola,frequentavamo dei corsi pomeridiani insieme,e,grazie al mio inseparabile amico Guido,l’ho conquistata.
-Tanti auguri,Luca!!! Dice lei schioccandomi un bel bacio. -Grazie,tesoro! A distrarmi a quella visione paradisiaca è il suono del campanello che suona per almeno 5 minuti. Era mio padre.
-Ehm…Luca? -Si? -il campanello! -oh sisi…ARRIVO! Era proprio mio padre,infreddolito e con enormi pacchi a carico.
-Ci voleva così tanto ad aprire questa maledetta porta!! Urlava mio padre nel salotto.
Io e Claudia scoppiammo a ridere,mentre le mie sorelle facevano la loro bella entrata,vestite come se stessero andando ad un matrimonio.
-Signori tutti a tavola,che si dia inizio alla festa! Mia madre ci invitò ad accomodarci in sala da pranzo.
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pollon95
raccontate qui le vostre storie,i vostri pensieri su quella vicenda...io nn ho perso nexuno anke xrkè abito a napoli,ma voi se volete sfogarvi x la perdita di un vostro caro...noi ci siamo!
chichi5 - Voto:
Baci...
niglia89 - Voto:
mi dispiace davvero... cerca di riprenderti...
niglia89 - Voto:
Io ho scritto una poesia per tutti i terremotati dell'Aquila. Voglio far sapere a tutti voi che io vi sono vicina e piango.
Lo so, è orribile ricordare quei momenti. Riprendetevi presto.
Bacione e un abbraccio stretto stretto
samia - Voto:
pollon95
samia
In più quella notte ho sentito tutta la scossa...tutti i venti secondi...Non riuscivo ad arrivare in camera di mamma e papà perché il terremoto mi spingeva indietro.
Non voglio ricordare.