CANTI NOTTURNI
- Capitolo 1° -
Notte fonda a Leaftown, neanche un anima in giro, strade deserte e buie...
"Il coprifuoco è una gran brutta cosa" pensava il ragazzo "ma utile per gli affari". Il giovane percorreva con la sua fedele moto la Route 22, una delle grandi arterie che collegavano i quartieri periferici alla città centrale.
L'ampia superstrada vuota lo incitava a rischiare, a superare i suoi limiti, a viaggiare fra le stelle e il pilota stava cominciando ad assaporare il frizzante brivido dell'adrenalina, ma si contenne: anche se in giro non c'era un cane, non conveniva rischiare troppo, una moto è sempre insidiosa e se un "contrattempo" lo avesse costretto ad arrivare in ritardo, chi lo sentiva Sasuke? Meglio andare con prudenza, la notte era giovane e in fin dei conti di eccitazione ne avrebbe avuta anche troppa fra un pò.
Sorrise sotto il casco integrale "Saranno due mesi che non ci capitava una cosa del genere..."
Finalmente superò il vecchio casello ormai inutile e svoltò per entrare nel quartiere commerciale della città , il cuore degli affari per la gente perbene, o almeno di quelle poche persone rimaste in quella squallida città che ancora non erano partite in guerra e che ancora sopravvivevano agli intensi bombardamenti che di tanto in tanto si abbattevano su quel luogo dimenticato dai Kami; in compenso, il diavolo ci aveva fatto casa e bottega.
In lontananza, scorse nell'ombra il fanale di un'altra potente moto da corsa e arrivato più vicino poté vedere anche il suo pilota, un ragazzo vestito con un giubbotto di pelle marrone che fumava tranquillamente una sigaretta appoggiato al suo mezzo; non sembrava nè impaziente nè nervoso mentre osservava il suo compagno avvicinarsi.
"Il solito" pensò, continuando a fumare; non era in ritardo, cioè non lo era più del solito. Se anche avesse protestato, sarebbe stato fiato sprecato, Sasuke era convinto che il vizio del ritardo cronico lo avesse incorporato nel DNA.
Nel frattempo il pilota si era fermato e aveva spento la moto, togliendosi il casco e liberando una folta massa di capelli che si indovinavano biondi anche alla tenue luce della luna
"Sasuke" sorrise. "Naruto" si limitò a rispondere l'altro con un cenno del capo: era una vita che i due erano amici, quasi non si ricordavano del giorno in cui si incontrarono per la prima volta. Successe molti anni prima, quando i due erano appena bambini: Naruto era ancora ospite della Wammy's House, l'orfanotrofio, mentre Sasuke viveva con i suoi genitori e suo fratello in una villetta fuori città. Il primo incontro non fu dei migliori, infatti ci volle poco perché cominciassero a darsele di santa ragione, ma ben presto divennero grandi amici: per Naruto, Sasuke era la famiglia che quasi non aveva conosciuto, per Sasuke, Naruto era rimasta l'ultima persona su cui contare, l'unico che gli fosse rimasto vicino quando la sua vita cambiò e si ritrovò solo.
Eppure, i due non potevano essere più diversi: se Naruto era un luminoso giorno d'estate, Sasuke era una cupa notte d'inverno, capelli neri e profondi occhi scuri in un volto pallido come la luna di quella notte, un vampiro, come una volta lo definì il membro di un clan rivale, e a ragione: Sasuke era freddo, cupo, non perdonava un torto nè dimenticava un'offesa
"Sei in ritardo" fece il moro tanto per rompere il silenzio "E dai, per dieci minuti..." si giustificò il biondo "Trenta." lo corresse l'altro "Muoviamoci, gli altri ci stanno aspettando giù al porto"
Insieme saltarono in sella e accesero i motori delle moto gemelle
"Ma insomma, questa cosa è sicura?" chiese Naruto
Sasuke annuì "ci ha informati Shino, quel sudicio spacciatore di Beetle Street. Come l'abbia saputo non lo so, non sapevo avesse le mani in pasta in cose del genere. Comunque, se ci ha dato una dritta sbagliata, o prova a fare il furbo..." Non concluse la frase e nemmeno ce n'era bisogno: si sarebbe fatto quello che andava fatto, nelle strade il detto porgi l'altra guancia era un emerito sconosciuto
"Viveri, medicinali, capi d'abbigliamento.... in tempo di guerra è roba che vale quasi una fortuna" rifletté a voce alta il biondo
"E allora muoviti coglione! I Cloud Caster non aspetteranno che gli freghiamo l'osso da sotto il naso!"
Sorridendo, i due sfrecciarono in direzione del porto commerciale, sorpassandosi a vicenda in una specie di gara: era una delle manie dei due amici, sfidarsi in continuazione per dimostrare all'altro di essere il migliore.
Il porto era a soli dieci isolati ma i due si fermarono molto prima, ove un altro gruppo di centauri li attendeva: erano in quattro, di cui uno decisamente più grasso sistemato su un quad; al loro arrivo, si alzarono in piedi in segno di rispetto per i capibanda
"Yo ragazzi" fece Naruto appena scese: un paio lo salutarono con un cenno della mano, il grassone e un altro gli diedero un sonoro cinque, ridendo
"Allora bello, che si dice?" chiese un ragazzo dagli ispidi capelli castani
Naruto fece una faccia di sufficenza "Mah, Cane, la notte mi pare troppo tranquilla, questa città è un mortorio" scherzò
Il ragazzo chiamato Cane sorrise:"Oh, il capo vuole una botta di vita? Agli ordini" fece in tono fintamente servile
Sasuke li riportò seccamente all'ordine "Basta con le cazzate. Allora?" chiese a quelli che sembravano più seri
"E' come ci avevano detto" fece una voce annoiata "Quattro casse, una di medicinali, una d'abbigliamento e le altre due dovrebbero essere viveri, Aquila Bianca non ha fatto in tempo a vedere bene"
"Ehi"protestò l'altro "a momenti mi ritrovavo con un terzo occhio in fronte, credo d'aver fatto abbastanza"
"Mezzi?" fece ancora Sasuke
"Solo un furgoncino, più che sufficiente" rispose il grassone aprendo un sacchetto di patatine
"Farfalla quante volte ti ho detto che quella roba fa male? Le fanno con gli scarti delle bucce di patate..." lo rimproverò la voce annoiata
"E dai Cervo, solo un ..." implorò
"Un cosa?"
"... un pacchetto..." completò timidamente la Farfalla Verde: nonostante fosse grande e grosso era un ragazzo dolce e generoso che considerava Cervo come un fratello
"Cane Rosso, quanti uomini hai contato?" chiese pratico Naruto
"Sei, due pilotano il furgone e quattro sono su una macchina che era già sul posto"
"Sei e sei... sulla carta è ad armi pari" rifletté il biondo. Ma lui non poteva permettersi di perdere neanche un amico, non se lo sarebbe perdonato mai. Rapidamente preparò un piano
"Ok allora facciamo così: Farfalla e Cervo, posate i mezzi, voi guidate il furgone"
I due annuirono
"Cane e Aquila, voglio un bel botto, intesi?"
Aquila si fece serio mentre Cane rise spaccone "così mi piaci, capo!"
"Falco, io e te..." si girò verso Sasuke, il Falco Azzurro
"Copertura, capito" completò l'altro estraendo la pistola
"Perfetto, ci sono domande?" chiese in tono retorico
"Volpe possiamo fare subito così torniamo a dormire?"
"Sempre il solito, Cervo." borbottò tra i denti Naruto
Silenziosamente i ragazzi cominciarono a disporsi come era stato loro ordinato: mentre gli uomini dei Cloud Caster erano impegnati a caricare il furgone con le casse prese da un piccolo battello, Aquila e Cane si nascosero dietrol la loro macchina, armeggiando sotto di essa, mentre Cervo, Farfalla, Naruto e Sasuke aggirarono i docks, nascondendosi in un vicolo dalla parte opposta: ora i due gruppi avevano fra di loro il furgone e poco più distante la macchina. Non c'era niente da fare per il momento, così Naruto si mise a sorvegliare le operazioni e gli avversari: gli uomini del clan Cloud Caster erano per lo più alti e scuri di carnagione, e indossavano spesso occhiali da sole, anche di notte , cosa che più che dare loro fascino li faceva sembrare dei perfetti idioti,.
"Idioti, come il fratello del loro capo..." sussurrò divertito Naruto
"Guardali come sono sicuri di sè.... pensano di non correre nessun rischio" commentò in tono neutro Sasuke
"Scommettiamo che si sbagliano?" rispose ancora più divertito Volpe
Nel momento stesso in cui finirono di posare l'ultima cassa, si aprirono le danze: Naruto e Sasuke cominciarono a giocare al tiro a segno con i rivali ma ne beccarono solo uno prima che riuscissero a mettersi al riparo dietro il furgone
"Merda, ci attaccano!"
"Chiamate rinforzi!"
"Chiamate Killer!"
Approfittando della confusione e del fatto di essere momentaneamente nascosti alla vista degli avversari, Cervo e Farfalla si impadronirono del furgoncino che era stato lascito acceso per una rapida partenza
"Dai gas, via, via!" sbraitò Farfalla mentre si sporgeva dal finestrino con una pistola
Il capo della spedizione incitò i suoi "Maledizione non è la polizia, sono dei bastardi che ci vogliono fregare l'affare, inseguiteli!"
Gli uomini si diressero alla macchina ma prima che potessero raggiungerla, questa saltò in aria
"... merda" commentò in maniera eloquente il capo fissando il rottame incendiato: forse ci voleva una lunga vacanza in sudamerica, se Killerbee non li trovava prima. Naruto e Sasuke sfrecciarono con le moto li vicino
"Dite a Killerbee Yotsui che la Volpe e il Falco gli porgono i loro saluti e lo ringraziano calorosamente!" rise Naruto, agitando una mano in segno di scherno e persino Sasuke si concesse un risolino strafottente sotto il casco, mandando al diavolo per una volta la sua immagine.
La notte era di nuovo silenziosa, la città continuava a dormire o faceva finta; ancora una volta la Route 22 accoglieva viaggiatori notturni, ragazzi che non temevano la morte perchè questa era la loro compagna di ogni giorno, amante e prostituta come quella notte già vecchia.
Ora come ora però era lontana e la strada poteva godersi il suono di giovani risate e di un urlo liberatorio
"Viva gli Sprouts!"
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grano89
E Ibiki? (già immagino shikamaru sbrandato da una graniuola di insulti full metal jaket style!)
XD
grano89 - Voto:
Per il resto, tutto bene. Sono sicuro che una descrizione della morte di Hizashi e Minato così scarna sarà rimpolpata in futuro. Non ho null'altro da dire, se non che sei un grande.
Vorrei aggregarmi a quelli che ti dicono di sbrigarti, ma per la mia condizione temo di essere proprio il meno adatto! XD
Arrivederci al sequel, o anche prima!!!
-moonlight- - Voto:
Comunque davvero due splendidi capitoli conclusivi, avvincenti e coinvolgenti. Davvero uno splendido lavoro. Peccato solo che Sakura non fosse davvero incinta, mi sarebbe piaciuto molto vedere Sasuke Jr. XD!
darkshin
belfagor90 - Voto:
Ma cerchiamo di procedere con ordine.
L'intreccio è decisamente scorrevole, le situazioni non si rivelano mai banali e il riferimento ad altri manga è simpatico anche se non li conosco molto. Battute mai scontate e sconvolgimenti all'ultimo istante creano assieme ai riferimenti politici un perfetta atmosfera ghetto-militare che mi ha avvinto moltissimo.
L'unica cosa magari che secondo me non funzionava era l'ultimo capitolo! Le rivelazioni di Jiraya erano un po' troppo sterili e non trasmettevano granché emozioni. Inoltre penso che sia un peccato che Sakura non fosse effettivamente incinta, avrebbe creato molta più aspettativa e trasporto verso i novelli-genitori.
Ma forse hai in mente qualcosa Dark? La trama della tua fic sembrerebbe suggerirlo...
Comunque per concludere posso dire solo una cosa: MUOVITI! Voglio leggere il seguito! ^__^
yuki21 - Voto:
P.S. Adesso datti da fare col progetto della jdproduction..sono troppo curiosa!!
malandrino-ninja - Voto:
Beh se l'è meritato. Naruto e Neji hanno scoperto la morte dei genitori, chissà chi sono quei bastadi! Sai ha un gusto un po' macabro unito a quello solito pervertito nei disegni... Ma ora ci sono i tre ninja più sadici e crudeli del manga intero a fare da istruttori ai nostri eroi, prevedo guai per loro. Però Falco e Volpe avranno le loro lady a sollevare il morale, per fortna eheh. Alla prossima
Ps: voglio anch'io i libri di General Love XD
yameta62
jdproduction - Voto:
Bé.. il fatto che tu adesso ti voglia concentrare solamente su quell'altro lavoro mi fa un pochino preoccupare.
Questo significa che per leggere il continuo dovrò aspettare un casino.. sigh
...continua nelle pagine numero:
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