1° CAPITOLO
- Capitolo 1° -
Tutto nacque quel giorno, quando la mia famiglia si trasferì a Kanagawa. All’epoca avevo 5 anni, ma ero già una bella peste!!! Quando arrivammo nella casa che avevamo comprato rimasi stupita: era veramente bella!! Aveva un grande giardino e vicino si trovava un campo da basket! Già, io adoravo il basket e mi piaceva giocarci!! Infatti, neanche il tempo di disfare i bagagli che con il mio pallone ero già al campetto, però c’era un altro bambino che stava giocando. Lo salutai, gli dissi il mio nome e lui il suo e giocammo assieme per un bel po’. Quando mia madre venne a prendermi, scoprimmo di abitare vicini. Cominciammo così a vederci tutti i giorni, frequentavamo anche la stessa scuola, anche se lui aveva un anno più di me, perciò era una classe avanti. Diventammo amici inseparabili. Cominciò a giocare in una squadra di basket e divenne sempre più bravo. Ormai nei one a one che facevamo mi batteva sempre. Quando entrò alle medie e dovemmo passare un anno separati, fu una vera disgrazia per me. Però passò in fretta e ci trovammo di nuovo assieme. Ormai lui era un vero campione!! Dal canto mio, io praticavo ginnastica artistica da praticamente sempre, così eravamo entrambi molto impegnati con gli allenamenti. Ma il tempo per vederci c’era sempre.
Passò così un altro anno e venne il momento che dovette decidere la scuola superiore.
-Ehi, pallonaro, dove ti iscriverai l’anno prossimo??-
-Allo Shohoku!-
-Davvero? allora verrò li anch’io!!-
-Davvero? Me lo prometti che ti iscriverai li anche tu?-
-Te lo giuro!!!-
Così, dopo aver portato alla vittoria la sua squadra al campionato interscolastico, cominciò lo Shohoku. Ma quell’anno fu… credo che dire che fosse stato l’inizio della fine del periodo felice della sua vita sia poco… lui cambiò. Cambiò radicalmente per uno stupido incidente che gli impedì di giocare a basket… Hisashi, il mio Hisashi, non fu più lo stesso…
Erano passati due anni da quando Hisashi era diventato un teppista. Due anni che non ci rivolgevamo la parola, due anni che non ci guardavamo, due anni di totale ignoranza reciproca.
Io ero iscritta la secondo anno dello Shohoku… ops, non mi sono ancora presentata!! ^//^ sono Keiko Nagato, ho quasi 17 anni, capelli nerissimi e occhi a mandorla verdi e sono alta 1,75 m. Frequento il secondo anno dello Shohoku e pratico ginnastica artistica.
Stavo andando a scuola…
…: Keiko!!! Aspettami!!
Kei: Ah, ciao Ayako!!
Questa è Ayako, la mia migliore amica. L’ho conosciuta quando sono entrata allo Shohoku, siamo in classe assieme.
Aya: Come va?
Kei: Bene, tutto sommato!
Aya: Sei pronta per la gara di domani??
Kei: Ho male dappertutto a forza di provare!^__^
Aya: Dai, andiamo su in classe!!!
La seguii ed entrammo in classe, dove ci sorbimmo 5 ore di lezione.
Finalmente venne l’ora di pranzo e io e Ayako ci rifugiammo sul tetto per mangiare in santa pace.
Aya: Ma se vincerai la gara andrai ai nazionali?
Kei: Già!! Sono emozionatissima!!! Verrai a vedermi??
Aya: Certo!! Domani non abbiamo partite! Domenica viene a vedere l’amichevole Shohoku-Ryonan??
Il mio sguardo s’intristì leggermente: il basket mi ricordava troppo Hisashi.
Ayako comprese.
Aya: Scusami, lo so che il basket…
La zittii e annuii. La campanella suonò e rientrammo in classe. Alla fine delle lezioni tornai a casa a prendere le cose per la ginnastica, dato che avevo l’ultimo allenamento… feci una corsa ma quando arrivai davanti a casa, mi trovai davanti… LUI… rallentai il passo per non farmi notare, ma lui si voltò e mi vide. Mi sembrò di scorgere un lampo di felicità nei suoi occhi, ma talmente piccolo che pensai di essermelo sognato. Mi fissò negli occhi. Mi aveva sempre detto che avevo gli occhi più belli che avesse mai visto. Lo guardai anch’io, ma con uno sguardo carico d’odio e di disprezzo, prima di entrare in casa. Corsi in camera, presi le cose e tornai fuori. Non c’era più. Pedalai velocemente per scaricare la tensione, ma quando arrivai ero ancora nervosa e feci provare le mie compagne prima di me, così al mio turno ero “calma”. Mi esercitai fino allo stremo delle forze, ma avevo sempre e ancora davanti lui: capelli lunghi, dente rotto, irriconoscibile se non per i suoi meravigliosi occhi blu… quegli occhi che avrei riconosciuto sempre e comunque…
Il fatidico giorno era arrivato!! La gara si sarebbe svolta entro un ora… adesso stavamo provando per l’ultimo volta il pezzo…
La gara iniziò. Quando venne il mio turno ero agitatissima!! Vidi Ayako sugli spalti che mi incoraggiò con lo sguardo e le sorrisi. Entrai, mi misi in posizione e la musica partì. Svolsi il pezzo come meglio potevo e alla fine dell’esibizione partì un boato. Sorrisi, rossa come un peperone, e rientrai nella panchina. Mi sedetti e guardai sugli spalti opposti. Quello che vidi mi mise in subbuglio. Hisashi Mitsui era seduto in prima fila e stava applaudendo. Colse il mio sguardo, e immediatamente smise di applaudire, si alzò e se ne andò. Da parte mia, rimasi con lo sguardo perso nel vuoto fino alla fine della gara.
Mi ripresi quando venne il momento dei risultati. Partirono dalla 3° classificata.
Man: 3° classificata, Fuyuzuki Umi, istituto Ryonan… 2° classificata, Ayanami Asuka, istituto Kainan…
Strinsi i pugni, convinta di aver perso…
Man: E al primo posto, vincitrice di questa gara, Nagato Keiko, istituto Shohoku!!!!!
La folla esplose in un boato e le mie compagne mi saltarono addosso per congratularsi. Ayako corse giù e mi abbracciò, dicendomi che era sicura fin dall’inizio che io avrei vinto!!
Ero veramente felice!!!
Stavo tornando a casa con i miei genitori, che si complimentavano con me. Io però non pensavo ad altro che a lui: proprio mentre iniziavo a pensare di averlo totalmente dimenticato, lui riappare nella mia vita. Mia madre si accorse del mio stato d’animo e, arrivati a casa, entrò nella mia stanza.
Mam: Keiko, mi diresti che hai? Non sei felice di aver vinto?
Kei: No, non è quello… è che…
Mam: Si…?
Kei: Mamma, oggi alla gara c‘era Hisashi. Era lui, ne sono certa… mamma io… io gli voglio ancora bene e sto male a vederlo senza potergli parlare e… e…
Scoppiai a piangere sulla spalla di mia madre.
Mam: Shh… lo so che ci stai ancora male… sono due anni che tenti di nasconderlo, ma io non ci casco… ascoltami… abbi fiducia: In un modo o nell’altro tutto si sistemerà, vedrai…
Kei: Ok…
Ci avevo sperato io, che si sistemasse tutto, ma erano due anni che aspettavo invano…
Passò un mese dalla gara e arrivò febbraio. Le gare nazionali si sarebbero svolte in agosto, ma io mi stavo già allenando. La squadra di basket dello Shohoku aveva anche acquistato un “nuovo” membro, che si era riunito dopo una lunga convalescenza in ospedale: Ryota Miyagi. Era innamorato cotto di Ayako, che sotto sotto…
Quel giorno non avevo allenamenti e così Ayako mi chiese di aiutarla con il club, solo per quel pomeriggio. Accettai volentieri: la squadra era molto simpatica e passare un pomeriggio con loro voleva dire solo una cosa: divertirsi!
Non sapevo però che quel pomeriggio avrebbe cambiato la vita… e non solo la mia…
Continua…
Ciao a tutti!!!!!!!!!!!!!!!! Sn tornata ancora!!! Vi libererete difficilmente di me!!! Ah ah ah!!! Comunque… cccccooooommeeennnttttaaatteee!!
Bacioniximi
Elyon
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