ASPETTATIVE - Capitolo 1° -
00:00 Il conto alla rovescia era terminato. Le prime luci del mattino inondarono sfacciate la mia camera, come a voler accusare per l’ennesima volta il perenne disordine. Era stata una notte strana, l’ultima che avrei passato in quella stanza. Un sussulto al cuore mi sorprese. Mi alzai di scatto per guardarmi intorno, disorientata. Seduta sul letto osservai la sedia su cui avevo lasciato i miei jeans e la mia maglietta preferita. Sul pavimento, le vecchie sneakers coprivano un enorme disegno che ritraeva due ragazzi e il loro sorriso sbarazzino. I centoquaranta pastelli ricoprivano la restante metà dello spazio che veniva comunemente denominato “il caos di Annlee”. Prima di partire e lasciare tutto, vorresti imprimere nella mente ogni piccolo dettaglio. Come un milione di polaroid in un album da sfogliare in silenzio. Un leggero click catturò il mio mondo. Sorrisi e spensi la fotocamera. “Annlee, misericordia!” la sua voce stridula sembrava esser aumentata di volume, quella mattina. “Mamma?” Sulla soglia del soggiorno sfiorai i miei lunghi capelli rossi che durante la notte avevano inesorabilmente acquistato volume. “No, quella è solo una pazza isterica” Una ragazza in pigiama e dall’aria stanca mi lanciò una maglietta, superando la spaventosa fila di bagagli che aveva invaso tutta la stanza. “Ti conviene darti una mossa, non so tenerla a bada per molto” indicò la donna che intanto sembrava fare a pugni con una pila di abiti perfettamente piegati. Risi scuotendo la testa. “Grazie, Andy” le dissi. Mi diede una pacca sulla spalla per poi guardarmi attraverso i suoi occhi castani identici ai miei. Mia sorella. Guardai tutte le mie cose riposte nell’ordine più assoluto. “Meraviglioso, eh?” Dall’altro capo della stanza mia madre sospirò soddisfatta. Che schifo. Mancava mio padre a completare il quadro ma sapevo che non sarebbe mai venuto. Ci aveva lasciati da troppo tempo ormai. Infondo però, non aveva molta importanza. “Gentili signori e signore, il volo 41123 per Londra è in partenza” Immersa nella folla che ogni giorno cercava la fuga su un aereo, mi voltai a cercare l’ultimo ricordo che avrei fatto mio. Mia madre e mia sorella mi salutavano, da lontano. Sul volto un sorriso malinconico, quasi finto, come a voler nascondere l’inquietudine di un arrivederci. E se fosse un addio? Sorrisi incoraggiante e mi avviai all’imbarco. Non sapevo cosa avrei perso né cosa avrei trovato. Il primo passo verso un nuovo mondo era stato fatto.
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joeytre
erisu - Voto:
volevo aspettare l'ultimo capitolo per commentare, ma non ce la facevo più! xDD
shushu - Voto:
Mio Dio, continua!!!!! ><
shushu - Voto:
shushu - Voto:
grook - Voto:
grook
2309 - Voto:
ciao
shushu - Voto:
Continua!..sai ke la seguirò... **