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Categoria: Libri e Film (da libri)
Dalla Serie: Harry Potter
Titolo Fanfic: I WANT YOU, I DESIRE YOU.
Genere: Romantico, Erotico
Rating: Per Tutte le età
Avviso: What if? (E se...)
Autore: meisin galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 31/07/2009 19:07:52 (ultimo inserimento: 15/07/11)

"Dm/Hg" [...]avvolto dal calore di quella creatura paradisiaca dall’aroma infernale aveva dimenticato ogni qualsiasi preoccupazione[...]
 
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MA CHI DIAVOLO ME LO FA FARE?
- Capitolo 1° -

Come si vuole dal regolamento U___U : “Tutti i personaggi della storia sono maggiorenni, i fatti e i personaggi non esistiti o esistenti”. Poi, i personaggi, luoghi e alcune cose appartengono alla mente di J. K. Rowling, tranne qualcuno di mia invenzione.
Infine volevo dire che questa è la mia prima fanfic e non ho la più pallida idea di cosa uscirà fuori O_o” Ehm… Non so se considerarlo un po’ spoiler perché siamo dopo la fine dei sette libri… Giudicate voi! Spero solo che vi piaccia e commentate se vi va ^__^ Per me un giudizio negativo vale allo stesso modo di uno positivo, se non di più. E perdonate gli errori se ce ne sono u__u
Grazie mille <inchino>
Meisin.



# I WANT YOU, I DESIRE YOU #




° 1_ Ma chi diavolo me lo fa fare? °


Stazione di King's Cross, Londra. Era come sempre gremita da una moltitudine di uomini in giacca e cravatta, donne con eleganti tailleur e giovani di ogni sesso che si muovevano gli uni contro gli altri in un frenetico via vai, correndo tra i binari rosso scarlatto.

Nell'aria un vociare confuso e sgradevole si confondeva con l'ululare intermittente dei treni che ansimavano, pronti a partire.

La forte luce pomeridiana che giungeva dalla grande vetrata trapassava con lame acuminate il velo di fumoso vapore, dando all'intera stazione un'aura alquanto mistica e surreale.

E immerso in quella magica atmosfera, a suo perfetto agio in quello scenario stravagante, vi era un giovane uomo, sui venticinque anni, con lisci capelli biondo platino che ricadevano scomposti sulla fronte e le punte estreme sfioravano arruffate le spalle. Una camicia nera di velluto, sbottonata sul petto scolpito e glabro, rendeva la sua pelle d'alabastro ancora più pallida e diafana, e i jeans scoloriti fasciavano le lunghe gambe atletiche. Ma la cosa più bella erano i suoi occhi.

Grigi e algidi come il plumbeo cielo invernale, indugiavano con una cruda espressione insoddisfatta su quella o questa persona alla ricerca di qualcuno che pareva non giungere accompagnata da un irritante ritardo.

Non c'era che dire, era proprio un bel ragazzo. Più di una fanciulla si era soffermata ad ammirare quell'angelo pallido per poi fuggire in preda all'imbarazzo quando quegli ammalianti occhi si erano soffermati inespressivi sul suo volto.

Il bel biondo se ne stava con la schiena premuta a una delle colonne che separavano il nono e il decimo binario, le braccia conserte con stoicità e una gamba flessa con la suola della scarpa, anch’essa nera, sulle mattonelle chiare che lo sorreggevano.

Esalando un flebile sospiro, abbandonò il capo all'indietro contro il muro e socchiuse le palpebre, lasciandosi cadere nella fresca oscurità.

«DRACO!»

Una voce acuta si sollevò dal trambusto come una farfalla da un prato, forte in maniera anormale tanto che molti Babbani si voltarono confusi per trovare la fonte di quello strano e insolito suono.

Il giovane uomo, di nome Draco, aprì gli occhi di scatto osservando la ragazza che sbucò dalla folla e che si precipitò tra le sue braccia, ridendo come una sciocca e guardandolo adorante. Aveva la sua stessa età, lunghi capelli di un biondo dorato come il grano e così splendente di fianco al suo pallore, occhi verdi da gatta maliziosa, un top nero attillatissimo e una succinta minigonna rifinita con strisce verdi e argentate, che a ogni passò si sollevava.

Lui le mise le mani sulle spalle nude e la allontanò da sé con delicatezza forzata.

«Alicja, ti ho detto che non voglio sceneggiate simili quando siamo assieme e in giro. Cerca di farlo entrare in quel piccolo cervello che ti ritrovi.» la rimbrottò brusco, con un tono glaciale e minaccioso.

Lei, nonostante ciò, parve ignorarlo con tranquilla sopportazione e alzandosi sulle punte degli stivali già abbastanza alti lo baciò sulle labbra.

«Sei adorabile quando ti arrabbi, Dracuccio.»

«Mi domando se tu sia estremamente stupida o estremamente coraggiosa.» mormorò tra sé, distrutto.

Sospirando sconsolato, mentre scuoteva la testa, la prese per l'esile mano rosea e la trascinò lontano dal quel rassicurante caos, abbandonando a malincuore quel luogo.

La bella Londra.

Pensò lasciando stirare le labbra in un sorriso breve, che disparve in fretta come era giunto. Passeggiando con languida calma la coppia si diresse verso un bar poco distante, chiamato The Enchanted Inn. Gli venne da ridere ma si trattenne, che fantasia questi Babbani.

Il locale era in sé grazioso, equipaggiato di sedie e tavolinetti di metallo all’aperto riparati dai raggi estivi del sole grazie ai grossi ombrelloni bianchi decorati sui bordi con strani motivi esotici.

Guardandosi intorno ed evitando di incrociare lo sguardo con Alicja la fece mettere a sedere spostandole lui la sedia per farla accomodare e le fece ordinare a una giovane cameriera appena giunta.

«Io voglio questa coppa, una Chocolate Paradise. Tu cosa vuoi tesoro?»

«Un cappuccino.»

«Umpf, sempre così… Così… Freddo ecco.» borbottò lei, mettendo una specie di broncio da bambina che con le sue labbra troppo piene rendevano l’espressione più simile a una smorfia che ad altro.

Non si disturbò a risponderle, mise un gomito sul tavolino e poggio la guancia sul dorso della candida mano, dalla quale trasparivano le vene bluastre che sembravano quasi dipinte su una tela bianca. Le iridi grigie coperte da nubi oscure dei suoi pensieri si spostarono ancora verso la stazione, fissandola con mestizia che saliva direttamente dal cuore. Quanti ricordi lontani…

«Draco non capisco cosa trovi di così interessante in quella stazione!»

Evidentemente la strega ex Serpeverde aveva notato la direzione del suo sguardo cupo. Un’altra cameriera vestita con una divisa azzurro cielo e con un grembiulino bianco merlettato portò loro le ordinazioni porgendo un cordiale sorriso al biondo che, con suo rammarico, non fu ricambiato.

«Alicja, che tu me lo chieda è inutile alla stessa maniera che io te lo spieghi. Le tue capacità intellettive non sono abbastanza sviluppate da comprendere. E’ solo una perdita di tempo.» ribatté lui con un perfido ghigno. La strega rispose con un sorrisetto ingenuo.

«Quanti paroloni, tu spiega e basta.»

Draco Malfoy si voltò completamente verso la sua compagna mettendo entrambi i gomiti sul tavolino di metallo e intrecciò con eleganza le lunghe dita.

«Bene, cercherò di metterlo in forma facile affinché la tua mente infantile e primitiva incameri tutto. La stazione di King’s Cross è importante per me perché mi ricorda quando andavamo alla scuola di Hogwarts, gli anni passati Alicja. Quando eravamo solo degli scocchi giovani maghi, non che tu sia molto cambiata ovviamente e… E nulla, comprendi?»

«Tutto qui?»

«Sì Alicja, sì. Mangia il gelato prima che ti si sciolga.»

In realtà non era solo la sua inesperienza passata che gli rimembrava vedere lo spazio tra il binario nove e dieci, laddove si celava quello nove e tre quarti che portava ogni anni gli studenti maghi e streghe in quella che oltre a essere la loro scuola sarebbe divenuta anche la loro seconda casa.

No, non solo quello.

Ora che vi si ritrovava fuori e solo si accorgeva di quanto gli mancassero tutti i litigi e i bisticci con Potter e i suoi seguaci, di quanto si divertiva a infastidire e a dare ordini ai suoi compagni di casa, a scagliare piccole dispettose fatture su chi lo infastidiva e a passare tutti i pomeriggi con Tiger e Goyle, due stupidi scimmioni che erano nelle sue mani come stupide marionette incantate.

Tiger…

Il ricordo della sua morte ancora gli bruciava, per quanto fosse stato assoggetto al suo potere era comunque stato uno dei suoi pochi veri amici. O per lo meno lui lo considerava così.

Preferì affogare i suoi pensieri nella lunga sorsata di cappuccino che ormai non era nemmeno poi tanto caldo. Sollevò gli occhi dalla tazzina, evitando saggiamente la sua compagna e osservò le poche persone che scorrevano dinanzi a lui come pesci nell’acqua di un fiume. Permise al suo sguardo di posarsi su qualche ragazza graziosa che passava ma non trovò nulla che lo soddisfò in quel momento.

C’era effettivamente una sola cosa che invidiava a Potter.

Una.

Che quello stronzetto aveva qualcosa che lui non possedeva. Aveva una fidanzata, la minore e unica femmina dei Weasley, che lo amava sul serio e che aveva tutte le intenzioni di volergli restare unita per l’eternità.

Invece lui, il nobile purosangue Draco Malfoy, non riusciva a stare con una ragazza per più di due settimane. Non che fossero loro ad abbandonarlo, anzi tutt’altro, con una sola occhiata ogni rappresentante del sesso debole cadeva ai suoi piedi come nonnulla. Era colpa sua.

Si stancava in fretta. Per lui le donne erano come splendide rose selvatiche, che tuttavia quando venivano colte e conservate in un prezioso recipiente di cristallo appassivano dopo quindici giorni circa. Perciò era costretto a buttare via la rosa di turno e andare a coglierne un’altra più bella e interessante, seducendola con il suo sguardo penetrante promettendole con una sola occhiata piacevoli nottate in sua compagnia.

Ci cascavano sempre tutte. Con quella, Alicja, non ci era voluto nemmeno troppo sforzo, perché la conosceva già e lei era da tempo persa per lui. Peccato che ci si era messo da soli tre giorni e si era già reso conto di aver fatto la più grossa delle cavolate.

Beh, almeno a letto diventa un po’ più sveglia…

Si consolò con un’amara consapevolezza di quell’errore.

«Drachino, perché non mi porti a casa tua un giorno?»

La sua domanda lo colse alla sprovvista, lasciandolo confuso e basito con le labbra ancora poggiate al bordo vitreo della tazzina. Recuperò in fretta, posando il piccolo contenitore vuoto con un gesto elegante, incupendo lo sguardo e aprendo la bocca in un sorriso malizioso.

«Se ti comporterai da brava bambina, potremo riparlarne.»

Come era più che logico non l’avrebbe mai portata dentro il suo appartamento. Non permetteva a nessuna di quelle ragazze di calpestare il suo territorio, il suo rifugio, poiché sarebbe stato un po’ come rivelare il proprio nascondiglio segreto, il proprio covo. Per lui far entrare qualcuno nella propria dimora era come promettere di restarvi per sempre, e in più non gli piaceva affatto l’idea di avere estranei liberi nelle sue stanze e tra le sue cose.

In quel mentre dei suoi pensieri Alicja terminò la coppa e si ripulì minuziosamente il volto.

«Senti, io ho finito. Ho visto in una boutique qui di fianco una borsetta a-do-ra-bi-le. Mi ci accompagni, Draco?» il tono baldanzoso iniziale sfumò nell’ultima frase in una richiesta sensuale, sussurrata a pochi millimetri dalle labbra di Draco, sicché la strega aveva annullato la distanza tra loro sporgendosi in avanti sul tavolo.

Il mago biondo rimase impassibile, per appena un secondo le sue algide iridi caddero sulla scollatura della femmina ma presto si ristabilirono nei suoi occhi verdi circondati da una fitta foresta di ciglia rese nere con una buona dose di mascara.

«Va bene, andiamocene.»

Si alzò con fluidi movimenti, la camicia di frusciante raso sottolineava il fisico asciutto e allenato; pagò la cameriera comparsa docilmente come se aspettasse solo la loro partenza. Lo guardò ancora incerta e adorante ma ricevette solo una fredda occhiata lontana.

Alicja lo prese poi a braccetto con allegria e lui si fece trascinare riluttante verso quell’orribile negozio che era stato preso di mira dalla strega.

Ma chi diavolo me lo fa fare?

Fu l’unico sconsolato pensiero che gli sovvenne in quel disperato frangente.




 
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VOTO: (19 voti, 43 commenti)
 
COMMENTI:
Trovati 43 commenti
Rif.Capitolo: 1
meisin
20/07/11 18:34
*_* Grazie, sei gentile come sempre!
Eheh, vedremo chi sceglierà la bella Herm ^_^
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Rif.Capitolo: 12
videl95 - Voto:
19/07/11 21:31
intanto mi piace un sacco il titolo del capitolo ^^
e poi, non vedo l'ora di sapere come andrà a finire...weasley, malfoy o tutt'e due? *ç*
bello come sempre ^^
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Rif.Capitolo: 1
meisin
28/01/10 16:07
Thank you Pierrechocola94 ^________^
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Rif.Capitolo: 11
pierrechocola94 - Voto:
19/01/10 14:36
Bello!!!!!!!! Stupendo!!!!!! *____*!!!
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Rif.Capitolo: 1
videl95
11/11/09 20:02
gnam...?gnam? gnam e basta???
ma io dico anche gnamgnamgnamgnamgnamgnamgnammmmmmmmmmm
XDXDXD
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meisin 09/11/09 20:52
Grasssssssssssssssie Videl95 ^__^ Scommetto che Draco è come quelle caramelle fizzicose: la superficie ti fa venire i brividi e ti viene da restringere la bocca ma dopo... Gnammmmm *____*
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Rif.Capitolo: 11
videl95 - Voto:
07/11/09 20:21
capperi...anche io voglio!!!!
come ho già detto voglio mangiare dracoooo
brava meisin!!!
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meisin 01/11/09 16:39
Grazie millissime a tutti!!
Chiedo scusa se è tanto che non aggiorno ma ho avuto di nuovo parecchi problemi di linea -.- Chiedo perdono!
:D
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Rif.Capitolo: 5
annijjola - Voto:
31/10/09 19:10
k bella!!!!m piaceeeee proprio!!!XD
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Rif.Capitolo: 9
pierrechocola94 - Voto:
22/10/09 14:56
O______O Mi ero dimenticata di leggere il capitolo 9!!!!! Ops!!!
Comunque bellissimo!! Hai molto talento, davvero!
Ciao!
Pierrechocola94
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