I MIEI SENTIMENTI PER TE...
- Capitolo 1° -
Note dall'autrice: Ciao a tutti! In questo momento sto facendo due cose contemporaneamente. scrivo, e mi faccio le foto. non chiedetemi come faccio.
non vi aspettate un granché, perché Ho una gran voglia di scrivere, ma invece non ne ho tanta per accendere Word [che ci mette una cifra di tempo]
[5.44 del mattino; 28.luglio.2009. inizio storia]
Sono passati moltissimi anni da quando io e Kaori lavoriamo insieme. Eppure sembra che siano passati pochi giorni dalla morte di suo fratello. "Ehi, Ryo... che dici, ti va un caffè?" Mi chiede ogni mattina, ed io annuisco tranquillamente, assonnato. La mattina andiamo a controllare insieme gli annunci alle bacheche, alla ricerca di un lavoro, e di solito ne troviamo, pochi, ma ne troviamo. "Niente da fare! lo sai che non ci lavoro con gli uomini." Dico sempre io, davanti ad una richiesta d'aiuto da parte di un anziano signore. "Ryo, Vergognati! è un vecchietto!!" Kaori inizia da subito a scaldarsi, e prepara il suo martello per colpirmi. non riesco mai a schivarlo, quel coso. "E va bene!" Finisco per accettare sempre.
Il giorno dopo Kaori va a visitare il vecchietto, ma non mi fido mai di farla andare da sola, e perciò la seguo ogni volta che ci va. specie se si tratta di un maschio a chiedere aiuto. La accompagno all'appuntamento, naturalmente di nascosto da lei, pronto ad intervenire se succede qualcosa di particolarmente strano. La magnum che fa pressione sul mio petto, preparata per sparare a qualsiasi nemico possibile. Tutta questa concentrazione la mantengo solo finché non vedo la nipote del vecchietto, che dovrei proteggere, o chissenefrega d'altro. "Oh! Ryo! Ma che ci fai qui?" Mi chiede Kaori, appena nota che sto svolazzando contento verso la nipotina. ignoro la mia assistente, e mi metto a baciare le mani alla ragazza. per qualche ragione, questo corteggiare da molto fastidio a Kaori, e di solito mi prende a martellate. Sì, e tutto questo era ripetitivo, ogni giorno le stesse storie. questo finché Kaori non si trovò un ragazzo. sì, proprio così.
Era una giornata di settembre, ed io e Kaori andavamo la mattina, come al solito, a controllare la Bacheca. Tranquillamente percorremmo insieme le stradine che portano a quel posticino dove tutti postano le loro richieste di aiuto e cose varie. Lei come sempre camminava a petto alto, proprio come un maschio. Espressione seria, mentre avanzava ritmicamente accanto a me. Raggiunti l'ennesimo inizio di una nuova stradina, Kaori era scivolata all'indietro, e non faccio in tempo a reggerla, che ci pensa qualcun altro che già le stava dietro. "Attenzione, Signorina." Sorridente, la guarda con occhi interessati. "Oh, grazie mille!" lei arrossisce dall'imbarazzo e guarda l'uomo negli occhi, rialzandosi rapidamente, tornando composta con il busto. Mi ricordo che era un uomo sulla quarantina. Kaori diceva sempre che era un tipo affascinante. "Questa è sua?" le raccoglie la borsetta, e lei non fa altro che ringraziarlo. Mi ignorava completamente, come se non ci fossi. solo una domanda riguardo me. "è il tuo ragazzo?" Le chiese. lei era diventata tutta rossa in viso. "N-no! ma cosa le viene in mente!" Cercava in tutti i modi di non incrociare il mio sguardo. io rimasi serio, senza dire niente. Quel tizio non mi piaceva manco per niente. lo guardavo male, ed anche Kaori. "Come ti chiami, Ragazza?" è lì che faccio una smorfia."Kaori andiamo!" cercavo di tirarla verso la parte opposta. "Aspetta, Ryo, sono curiosa di conoscere meglio quest'individuo." mi rispose, tornando dal tizio. sbuffai rumorosamente, e rimasi a pochi metri da loro. "Io sono Kaori. Lei?" e così continuarono una conversazione lunghissima.
Il giorno dopo me lo ritrovo davanti alla porta. "C'è Kaori?" mi chiese, cercando all'interno della casa, la ragazza. "Oh! Miki!" Si conoscevano da ieri, e già si chiamano per nome. questo non va bene. "Oh, Cielo! Sei già arrivato! un'attimo e mi cambio, intanto entra pure!" lei gli disse. sembrava essere un'altra Kaori. A me non mi aveva mai parlato così dolcemente, tanto per cominciare. Dopo venti minuti eccola riapparire. Bellissima! non avevo mai visto Kaori vestita da donna. "K-Kaori?!" Sorpreso corsi verso di lei. La raggiunse prima il tizio, e le fa una carezza sulla guancia. inziavo ad arrabbiarmi. "Sei bellissima, come sempre." Lui la informa, e lei arrossisce, cascando in pieno alle smancerie, o meglio... cavolate che lui sta sparando. "Grazie mille." Lei gli afferra il braccio. "Bene... Ryo! io esco! ci sentiamo domani!" Domani? Non dormirà qui? Ero preoccupatissimo, talmente tanto che mi misi a seguirli. prima in un locale, poi in un galante ristorante... E poi in una casa. alcune volte si mettevano a bisbigliare qualcosina che non sentivo. Cos'era quella sensazione? Gelosia? Bingo.
Mi arrampicavo da per tutto, per riuscire a vedere o sentire qualcosa. appena riuscii a mettermi in una posizione comoda, vidi quel che non avrei mai dovuto vedere. Un bacio. sfondai il vetro della finestra, ed entrai nella stanza in un attimo. La mia espressione era triste, come delusa. ma nessuno ci badava tanto. "Ryo?!" Mi urlo lei. "Sì, sono io." sguardo lugubre, Ero davvero incazzato. "Giù le mani dalla mia donna!" gridai contro quello stronzo. "La tua... cosa?" mi rispose, confuso. "Ryo..." Kaori mi venne contro lentamente, con espressione triste uguale alla mia. "Kaori, io..." Ero rosso in viso, e non sapevo cosa fare. Il tizio non se ne stette fermo a guardare, affatto! "Ehi, Kaori! Ti va di uscire con me?" Le chiese, prima che potessi farlo io. corse verso di lei, e l'abbracciò da dietro. impugnai la pistola velocemente, sparando un colpo che gli sfiorò i capelli. "Stalle alla larga, stronzo" Gli dico, prendendo la mano di Kaori e tirandola violentemente verso di me, in modo da trascinarla all'angoletto e parlarle. "Ryo..." Ripeteva sempre, con le lacrime agli occhi. "non ti rendi conto quanto mi ha dato fastidio vedere quel bacio." Dissi, poggiandomi al muro con la schiena e strusciandoci fino a sedermi. "Ryo... ma perché?" mi chiese immediatamente lei. "Perché ti amo" Risposi, in modo veloce, così che da non provare tanto imbarazzo. lei mi si scaraventò contro, abbracciandomi forte, in ginocchio. "A-anch'io... Anch'io Ryo." Un sorriso apparve sulle mie labbra. la baciai. non pensavo che Kaori fosse capace di baciare. non l'avevo mai visto fare da lei, fino a quel giorno. Comunque è stato un minuto fantastico, a baciarci all'angoletto.
I giorni seguenti, camminammo mano nella mano, a vedere gli annunci in bacheca, per trovare qualche lavoro. non avevo più problemi ad accettare lavoro da uomini, tanto accanto a me ci sta e ci starà sempre Kaori. Finché la morte non ci separi.
^_^ Grazie per aver letto questa supercazzata fatta in 10 minuti! Alla prossima!
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Comunque sei stata bravissima!
bacioni