I' M SORRY
- Capitolo 1° -
Regola numero uno della via dell' assassino! Confondersi nelle tenebre... celare il respiro... attendere che l' obiettivo abbassi la guardia.
Una figura si muoveva silenziosa nell' oscurità più fitta, rimanendo nell' ombra e contorcendosi come un gatto.
Dietro l' angolo di quella stradina buia e maleodorante stava avvenendo una "consegna" di droghe pesanti a una banda mafiosa.
Regola numero due della via dell' assassino! Sintonizzarsi con l' obiettivo e dedurre i suoi pensieri e le sue azioni.
L' ombra fece scintillare nel buio la fredda lama della sua kusarigama, dalla quale sembrava emergere un volto di donna increspato da preoccupazione e concentrazione.
Regola numero tre dell' assassino! Abbattere l' obiettivo prima che si accorga di voi.
"Ci siamo!", pensarono all' unisono l' arma e il sicario.
-YAHOOOOOOOOOOO! IO SONO BLACK STAR E SONO QUI PER PRENDERVI LE ANIME A TRADIMENTO!-, urlò il ragazzo saltando teatralmente fuori dal suo nascondiglio e congratulandosi con sé stesso per quell' entrata così big.
I mafiosi rimasero attoniti per qualche istante, tentando di far svolgere ai propri neuroni sconvolti il loro ordinario lavoro.
Poi, semplicemente, estrassero le pistole e iniziarono a sparare addosso ai due poveri malcapitati, costretti a darsi alla fuga.
-Hey, Tsubaki! Siamo stati grandi!-, esclamò Black Star entusiasta.
-Sob, neanche un' anima... Sob, chissà che sapore hanno...-, si lamentava invece la ragazza: dall' inizio della sua carriera come arma magica assassina non aveva mangiato nemmeno un' anima e tutto per colpa dell' esibizionismo sfrenato del suo meister.
-Yo, non ti abbatere, non è una cosa big! Sono sicuro che la prossima volta andrà meglio-, sorrire il ragazzo, ma l' espressione giocosa sfiorì appena incontrò quella triste e rassegnata di Tsubaki.
Scosse il capo con decisione, lui era troppo big per avere un' arma così depressa: le avrebbe tirato su il morale ad ogni costo!
Ma i giorni passavano e ogni giorno capitava loro qualche ghiotta opportunità di catturare anime; opportunità che svaniva come fumo al vento per colpa dell' impeto del weapon meister.
L' arma magica sorrideva di meno ogni volta e sembrava più smorta, nonostante tentasse di non farlo vedere a Black Star.
"Se Black sapesse come sto, ci starebbe male di sicuro... Non voglio che si deprima", pensava e ogni volta gli rifilava un sorriso falso e carico di menzogne.
Ma, nonostante la sua stupidità rasentasse i limiti dell' assurdo, il ragazzo si accorse di qualcosa.
-Tsubaki, c' è qualcosa che non va?-
-Eh? No, perché dovrebbe?-, si affrettò a rispondere lei in tono assai poco convincente e con una nota di isteria che le rigava la voce.
Black Star sospirò abbassando lo sguardo.
-Mi discpiace Tsubaki, sono un perfetto incapace... Non sono riuscito a farti mangiare una sola anima in tutto questo tempo. Mi dispiace...-
La ragazza lo fissò attonita, il fiato sembrava essersi bloccato in gola e non voleva saperne di far vibrare le corde vocali.
-Dovresti cambiare partner, stare con qualcuno che sia un po' meno inetto di me-, continuò in un sussurro il meister.
-MA COSA STAI BLATERANDO, RAZZA DI STUPIDO?!-, urlò Tsubaki rientrata in possesso del proprio fiato -Io non potrei mai separarmi da te... Sei stupido ed esibizionista ma sei il mio partener, non ti cambierei con nessun altro-
Questa volta era il ragazzo a non sapere come ribattere.
-E ora, per aver detto una cosa tanto sciocca...-, sussurrò l' arma assassina con aria maligna -Ti meriti una punizione!-
Un' istante dopo Black Star era steso a terra con uno shuriken conficcato nella fronte e un fiotto di sangue cremisi che gli zampillava dalla ferita.
-Defunto...-, balbettò con aria ebete.
-Ok!- , cinguettò la ragazza tutta contenta.
Da quel giorno la loro routine continuò a scorrere placida e invariata, con i soliti spettacoli da persona "big" del weapon meister e i sospiri rassegnati e divertiti della fedele kusarigama.
Angolino dell' autrice
Ecco...Black Star non mi convince per niente! >_< non mi sembra IC... Bho, giudicate voi ^^.
|
|
