- Capitolo 1° -
Cosa succede? Cosa succede in questo mondo disastrato? Perché guerre, perché epidemie, perché povertà? Questo è tutto ciò che ho trovato sulla mia strada. Col mio Gundam ho attraversato strade inondate da cadaveri, da fame e dalla distruzione. Ho lasciato dietro di me una scia di morte. Che sia questo il mio destino? Che il mondo stia cambiando e sia già cambiato non è una novità, ma brucia nel cuore non poter fare niente per aiutare milioni di malati, di gente che soffre e ha smesso da tempo di sperare. Cos’altro posso fare se non andare avanti per una guerra in cui non credo più? So fare solo questo, so solo combattere. Credevo che questi fossero pensieri solo per Heero, credevo fosse solo un musone pessimista. Invece tra noi è stato forse quello più sincero con sé stesso. Heero sapeva quali erano i suoi limiti e quale era il suo obbiettivo. L’ho invidiato veramente a volte. Perché lui aveva qualcuno da proteggere, qualcuno da cui tornare. Invece ogni sera, io e il mio Deathscythe ci ritrovavamo immersi nella nostra solitudine, e niente o nessuno era in grado di cambiare questo stato in modo permanente. Quante notti passate ad ubriacarmi cercando di dimenticare, quanto tempo sprecato a cercare l’oblio…fino a quando non mi sono reso conto di quanto patetico e scontato stessi diventando. Se il mio destino era questo, tanto valeva accettarlo, smettere di cercare di cambiarlo. Così sono diventato il Dio della morte. Oh, non pensate che tutti al loro ultimo respiro piangessero, alcuni speravano di trovare in me una fine alle loro sofferenze. Non so se è stato così. Ma so che a volte, certe sere, mi ritrovo a pregare per loro, con amore, come mi insegnò sorella Helen. È questo l’unico modo in cui io posso aiutarli, se non hanno più fiducia in questa dimensione: dare loro un passaggio col mio Gundam verso un luogo più sereno. |
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