SCONTRO CON IL DESTINO
- Capitolo 1° -
Siamo in Russia, in pieno inverno. Un freddo schifoso mi assale anche se sono infagottata come un palombaro nel mio piumino e affondo il collo nella mia sciarpa bianca, grigia e nera di lana.
Se dovessi tirare fuori tutti i difetti che ha questo posto, farei prima a recitare la Divina Commedia.
C’è un vento schifoso, la gente mi pare tutt’altro che amichevole, non c’è un centro informazioni manco pagarlo oro...però i ragazzi sono carinissimi!
“Takao deve sempre rompere le scatole...non è possibile...è uno sconsiderato se pensa di riuscire a battere i russi ammazzandosi di allenamenti..e per cosa poi??Orgoglio?? ma quello se lo fuma solo con le figuracce che riesce a fare..Ma cosa succede che non mi hanno voluto dire?? Mi stanno tenendo nascosto qualcosa..” penso mentre passeggio tra le strade della gelida Russia.
Testa bassa e sguardo fisso a terra.
“Maledetta Russia!!” sbotto tirando un calcio al primo sasso che mi capita.
Cammino..persa nei miei pensieri..e non solo nei miei pensieri, mi sono persa veramente per le strade di Mosca!!
Non ci faccio caso...troverò qualcuno che mi darà indicazioni riguardo il mio hotel. Ho mollato le valige a Rei, andandomene per i fatti miei.
Chi mi può biasimare?? Abbiamo tirato a sorte per i posti in aereo e sono capitata tra il Prof K e Takao. Il suicidio è stata la soluzione più dolce che mi abbia sfiorato la mente durante quelle 10 ore di volo. Non sono mancate idee su come far smettere di russare il capitano, più simile ad un carro armato che ad un essere umano, o come zittire il nano petulante da combattimento ficcando dentro quella sua bocca il suo portatile.
Il pomeriggio dovrò disputare un incontro piuttosto importante contro la squadra russa. Un incontro di campionato..o un’amichevole??? Non mi ricordo cosa diceva l’homo inutilis, meglio conosciuto come Kappa, il Professor Kappa.
Posso fidarmi solo di Rei e volte di Max...
Da quando siamo qui, in Russia, tutti sono diventati tremendamente irascibili e intrattabili, soprattutto il mio amico cinese.
Ci deve essere qualcosa che non va in questo posto, me lo sento!
Cammino...non so dove andare...ormai mi sono persa completamente ma...
SBAM!
Un dolore lancinante alla fronte e poi...
“AHIA!!! MA CHE SEI SCEMO!?!?” mi massaggio la testa...che botta!!
“AAAH...ATTENTA A DOVE CAMMINI MOCCIOSA!!”
Uno scontro frontale con un ragazzo..sicuramente sovrappensiero anche lui.
MA COME MI HA CHIAMATA??? MOCCIOSA???
“EHI!! MA CHI TI CREDI DI ESSERE!?!?” gli domando appena mi rimetto in piedi, dopo essere stata sbalzata a terra dal violento impatto.
Lo vedo che si massaggia la fronte dolorante.
“aah..ma che ti è preso?? Nessuno ti ha mai insegnato a guardare dove cammini, mocciosetta??”
“COME MI HAI CHIAMATA?!” vado su tutte le furie.
Dal vederlo, deve avere più o meno 18 anni...o forse 19.
Bel fisico, slanciato, alto e con due spalle da far paura...in confronto alla sua vita stretta da nuotatore. Devo arrivargli più o meno all’altezza delle spalle...è veramente alto.
Si tocca ancora la fronte, gli occhi chiusi, ma appena li apre, due smeraldi si svelano sotto la mano guantata, spiccano in contrasto con i capelli chiari, quasi albini, di uno strano grigio(grigio vecchietto!!XDXD nd me)(simpatica...no, dico davvero...-.- ndBoris)(insomma, non è colpa mia se hai i capelli di un colore non ancora definito dal genere umano ù.ù nd me)(doppiamente simpatica...-.- ndBoris).
“MOC-CIO-SET-TA!!” ripete con fare arrogante.
Mi arrabbio sul serio.
“MA BRUTTO TEPPISTA MALEDUCATO!! COME TI PERMETTI?!?” urlo come una furia
Sogghigna. Mi fa venire i brividi.
“ehi, ragazzina impertinente! Si chiede scusa come minimo dopo aver tramortito una persona!” ribatte
“non mi pare tu stia soffrendo così tanto...o la tua imbecillità è un effetto collaterale della caduta??” gli chiedo con una “punta” di sarcasmo.
“ma come...sai con chi stai parlando???”
“no, e non voglio neanche saperlo!”
“sei solo una mocciosetta viziata e insolente!”
“E TU UN MALEDUCATO PATENTATO!NON OSARE PIU’ DIRMI CHE SONO UNA VIZIATA, SAI!?!?”
Sbuffa con arroganza.
“vattene dalla mia vista, prima che faccia male ad una ragazza...sarebbe la prima volta..” dice voltandosi dall’altra parte, incrociando le braccia al petto.
“stavo giusto per farlo!Ma un idiota mi ha sbarrato la strada scontrandosi con la sottoscritta!”
“sei stata tu a venirmi addosso!!” sbraita
“Non ho intenzione di sprecare un pomeriggio a litigare con uno come te! E poi, ho un impegno importante che non posso rimandare per stare qui in tua PESSIMA compagnia!” così dicendo, mi volto e mi guardo intorno.
“e ora...dove caspita vado?” penso disperata
“ah ah ah...ti sei persa??? Non sai neanche dove andare...arrangiati!”
Se ne va, lasciandomi sola all’incrocio della statale.
“brutto spaccone...questa me la paghi se ti ritrovo in giro!” mi riprometto tra me e me guardandolo passare incroci e strade, con le mani in tasca e lo sguardo a terra, per poi svanire dietro l’angolo di una palazzina.
“SELINE!! CHE FINE AVEVI FATTO??” mi chiede preoccupato Takao venendomi incontro nel cortile dell’hotel.
“ah...ho avuto un brutto incontro con un tizio maleducato!”
“ok...spero tu sia pronta per l’incontro!”
Guardo l’orologio.
Tra il litigio con il ragazzo e tutte le indicazioni che ho chiesto in giro per ritrovare la strada di casa, avevo impiegato più di un’ora e mezza.
Sì, mi sono persa per bene tra le strade di Mosca.
“andiamo! non c’è tempo da perdere! Dovremmo affrontare la squadra russa! I DemolitionBoys!”
Sentiti nominare spesso, mai visti in azione e neppure in TV.
“cosa dobbiamo fare di preciso, oggi??” chiedo aspettandomi una sfuriata da parte del Prof, che me l’avrà ripetuto centinaia di volte.
“uffa...non stai mai attenta una volta che sia una!” replica stanco
Sorrido con tutto il mio fascino possibile...forse riesco a farla franca.
“oh, no...con me le tue tattiche di scamparla non servono...la ramanzina ti sta più che bene!” dice scuotendo la testa in un frenetico NO.
“come sei noioso Prof..” lo ammonisco
Vedo Max e Rei prendere i loro beyblade, Draciel e Driger.
“è in incontro che si svolgerà in tre giornate...è un confronto “amichevole”...” e guarda il volto di Rei contrarsi in una smorfia di disprezzo.
“che succede?” non capisco quello a cui si riferiscono
“No, niente..non c’è niente..” fa Rei, precedendo le mie mille domande.
Prendo il mio bey, Dragonair, nero lucente con le targhette fucsia.
“speriamo che l’Aquila Azzurra ce la faccia..” dico tra me e me.
Entriamo nel pulmino della BBA che ci accompagna fino allo stadio, dove ci scontreremo con la famosissima squadra russa.
“Kei Hiwatari” mi viene in mente
L’ho già sentito, me lo nominano in continuazione. Continuano a dire che è uno dei migliori blaider che esistano al mondo, il migliore della squadra russa, insieme a Yuri Ivanov e non c’è da sottovalutare neanche Boris Huznestov.
L’unica foto in cui ho visto Hiwatari è incorniciata sulla parete del presidente Daitenji, risalente a tre anni prima e di sicuro è cambiato in tutto questo tempo.
Nella foto si nota solo che ha delle strane strisce sugli zigomi, gli occhi profondi come un mare viola e porta una lunga sciarpa bianca. Carino, minuto e aria da sfacciato.
“ti terrò d’occhio, Kei Hiwatari, chiunque tu sia..” mi dico sospirando e appoggiando il viso al finestrino.
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thbill - Voto:
yuri-love - Voto:
nena-hyuga
comunque qst non è di sicuro la mia migliore fic ç_ç
asy-kimera-neve - Voto:
Il linguaggio è mlt semplice!!!!
Xò sn felice, anzi commossa, ke ci sia ankora qlkn ke si ricorda di Beyblade cm me!!!!!!!T.T =D