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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Naruto Shippuden
Titolo Fanfic: ART IS BAD LUCK
Genere: Romantico, Commedia, Comico
Rating: Per Tutte le età
Avviso: One Shot, OOC, Yaoi
Autore: keiko94 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 21/07/2009 13:38:29

Deidara era stato sempre un artista sfortunato...
 
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ART IS BAD LUCK
- Capitolo 1° -

Deidara era sempre stato un artista sfortunato, ne era la prova che fosse stato messo in squadra con quella specie di ameba ambulante chiamata Sasori.
Il biondo rivolse uno sguardo pieno di astio al compagno: era da almeno un’ ora che il rosso se ne stava seduto immobile su di un masso ad osservare l’ orizzonte.
Va bene che quel giorno il tramonto era stupendo ma, cavolo, stare immobili a quel modo non era affatto normale!
Dato che la marionetta non accennava a dargli retta, Deidara sospirò rumorosamente e si sedette accanto all’ amico, lasciandosi inondare dalla luce calda e purpurea del sole morente e assaporando il tepore degli ultimi raggi di luce.



Nello stesso momento nella cucina di Akatsuki una donna dai capelli bluastri fischiettava allegramente mentre stendeva l’impasto per i biscotti.
“ Che bello, di sicuro questi biscottini faranno molto piacere al capo!”, esclamò fiera di sé Konan iniziando a ritagliare l’ impasto creando tante nuvolette.
Poi le verniciò delicatamente di uovo e infornò la teglia.
“Ecco fatto!”, cinguettò per poi uscire dalla cucina lasciando quelle delizie incustodite.
In poco tempo per tutto il covo si sparse uno squisito profumo di cannella e pasta frolla che giunse anche alle sensibili nari di Deidara.
Il naso dell’ artista fremette di piacere e il ragazzo si girò verso il compagno
“Ehi Sasori, lo senti anche tu?”
“Uh? Cosa?”, rispose l’altro con aria apatica.
“Ma questo odore, ovvio!”
Il rosso annusò l’aria attentamente e poi disse “Mmh…in effetti sento qualcosa”
“Dai, andiamo a vedere che succede!” esclamò il biondo tirandolo per la manica con entusiasmo.
I due loschi figuri varcarono con circospezione la porta della cucina e, camminando in punta di piedi, arrivarono fino al grande forno da cui proveniva quella fragranza invitante.
“I biscotti…di Konan…”, mormorò Deidara in atteggiamento reverenziale.
Nel covo i dolci della donna erano famosissimi, anche se nessuno, a parte Pain, aveva mai avuto il diritto di assaggiarli.
“Sasori, questa è un’ occasione d’oro, approfittiamone!”, e fece per aprire il forno.
Sfortunatamente per lui nella fretta urtò una credenza che, traballando, fece cadere un barattolo di ciliegie su un cucchiaio che, a sua volta, spedì un’oliva su una pentola che cadde rovinosamente su una pila di piatti di ceramica.
Konan, intenta a fare origami, sentì un tremendo frastuono di stoviglie infrante e si precipitò come un ciclone sul luogo del misfatto.
Appena vide quello scempio, un grido di terrore le proruppe dalle labbra “IL MIO SERVIZIO DI CERAMICHE BUONO!!!”
Poi, scorti i due poveri malfattori (che tremavano come foglie in un cantuccio), sentenziò
“Voi…come avete osato?”
“Posso spiegare!”, tentò di difendersi il biondino.
“Io non c’ entro nulla, è stato lui”, commentò Sasori additando il compagno.
“Non mi interessa!! In punizione! Entrambi!”, e detto questo li prese per le orecchie e li chiuse in uno sgabuzzino buio e umido.
I due sentirono la chiave girare nella toppa e i passi pesanti e indignati di Konan allontanarsi.
“Uffa…volevo mangiare i biscotti”, attaccò a piagnucolare Deidara.
“Sta’ zitto, tutto questo è solo colpa tua e della tua sfiga colossale”, ribatté con astio il rosso.
“Potevi anche non venire! Chi ti ha costretto?”
“Tu!!”
“Bah…”, e con questo Deidara chiuse la parentesi stizzito, raggomitolandosi su sé stesso.
Dal suo canto Sasori voltò la testa dall’ altra parte, non voleva affrontare lo sguardo afflitto dell’ amico: sapeva che non avrebbe saputo resistere a quell’ occhio azzurro.
Purtroppo per lui lo sgabuzzino era incredibilmente angusto ed era letteralmente impossibile non sfiorare in continuazione il compagno con qualsiasi parte del corpo.
Naturalmente mancava anche l’ aria e, dopo una mezzoretta che i due erano stati lasciati lì a marcire, anche la marionetta ansimava pesantemente.
Si concesse di posare lo sguardo sul biondo, ma quello che vide lo fece sbiancare: ancora nella posa di prima, il suo petto non si muoveva.
E fu quello l’istante in cui Sasori perse il suo sangue freddo.
Si gettò verso l’ amico, scuotendolo per le spalle e gridando insistentemente il suo nome.
“Deidara! Deidara! DEIDARA!”
All’improvviso il corpo del biondino fu squassato dalle risate e il ragazzo alzò su di lui uno sguardo allegro e impertinente.
“Ahahahahahahah ci sei cascato in pieno!”, esclamò Deidara piegato in due dal ridere.
“Tsk”, borbottò Sasori voltandosi dall’altra parte “Solo fortuna la tua”
“Ma amico”, sussurrò il biondo avvicinandosi a lui “Lo sai perfettamente che la fortuna non mi conosce”
“Già…” , fu l’unico, laconico commento del rosso prima di avventarsi con una luce divertita negli occhi sul compagno.







 
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VOTO: (2 voti, 3 commenti)
 
COMMENTI:
Trovati 3 commenti
jiraya4ever - Voto: 29/11/11 16:55
bellina
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piccola94 - Voto: 20/08/09 15:51
e simpatica!!brava
D'accordo con il commento: 0, e Tu? / No   |   Segnala abuso Rispondi

keiko94 21/07/09 14:02
Mi scuso infinitamente per aver postato questa ff tante volte ma il pc mi funziona male...O_O
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