STUPIDO AUTOBUS! - Capitolo 1° -
Salve popolo XD Era da troppo tempo che non postavo qualcosa di assolutamente stupido e la mia mente ne stava risentendo O_O. Vi prego quindi di perdonare questo piccolo sclero nato da una frustrante giornata delle mie XD Dedicato a hinata-inuzuka (Manu) perché come mi sopporta lei non mi sopporta nessuno.
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Era una bella giornata, né afosa e calda né fredda, soffiava un gentile venticello e in cielo non c'era una nuvola. Tutta Roma era in giro per le strade a divertirsi tranne un'unica scema: me. Colta da insofferenza, mi alzai dal comodo divano e presi il telefono componendo il solito numero con decisione. -Pronto?- riconobbi subito la sua voce. -Maaaanu!!!- -Ciao Gaia!!- anche lei mi aveva riconosciuto... -Ti prego, posso venire a casa tua?- La sentii posare la cornetta e chiamare con tono da scaricatore di porto sua madre, chiedendole se potevo rompere la loro quiete. Sentii quest' ultima sbuffare infastidita e poi acconsentire di mala voglia. -Puoi venire- recitò il responso tutta allegra. -Sono lì tra un attimo!- -Predi...l'autobus...?- Ecco: la domanda cruciale. Mi girai speranzosa verso mia madre ma incontrai solo le sue palpebre chiuse in un dolce sonno e sospirai rassegnata. -Sì...- Riappesi e uscii di corsa da casa, entrambe sapevamo che NON ci avrei messo poco. Correre mi è sempre piaciuto: mi fa sentire tranquilla e quel giorno correvo a rotta di collo giù per il marciapiede. Arrivai alla fermata dell'autobus con aria battagliera: non l'avevo perso! Dovete sapere che io e quel mezzo pubblico chiamato "autobus" siamo nemici giurati dal primo giorno che ho preso la tessera (che scordo sempre a casa). Io non sopporto lui e lui non sopporta me, ci odiamo profondamente e questo Manu lo sa bene. Ma torniamo alla fermata: me ne stavo ritta a braccia conserte in mezzo alla strada, a guardare se quella dannata scatola di lamiera arrivasse. Ad un tratto lo vidi: lo scintillio del sole che batteva sulla sua superficie grigia, lo stridore delle ruote... Era arrivato. Si avvicinava sempre di più alla fermata, io guardai il conducente sicura di me e lui mi fissò di rimando. Non alzai la mano, è un gesto che mi fa sentire stupida, pensando che bastasse il fatto che ero in mezzo alla strada a farlo fermare. Invece no. Quel maledetto proseguì tranquillo per la sua strada, senza fermarsi. Io rimasi a guardarlo come una scema, ma durò poco perché dalla mia bocca fuoriuscirono imediatamente migliaia di bestemmie iventate al momento contro l' ATAC, l'autobus e il conducente. Presi furente il cellulare e mandai un messaggio a Manu dicendole che avrei fatto tardi. Solo più avanti avrei scoperto che aveva riso per svariati minuti alle mie spalle. Guardai la strada. -Ah è così? Bhe, sta bene! Non ho bisogno di uno supido autobus, io!- E, gridato questo a un povero passante, mi incamminai per la mia strada con passo pesante. Ero ormai giunta alla meta, mi sentivo come uno scalatore sulla vetta di un monte, quando qualcosa turbò la mia quiete. Un vecchietto si affacciò a una finestra cantando una specie di serenata stonatissima. Saltai di parecchi centimetri e mi morsi le labbra per non urlare: ero persa nei miei pensieri e quello non era stato un bel risveglio. Presi a correre verso casa di Manu ma mi concessi un' occhiata al capolinea degli autobus e notai he quello perso da me era appena arrivato. Feci una solenne linguaccia al conducente e corsi via.
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Fine
Che dire...assurdo XD il caldo mi ha dato alla testa O_O
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"evitando ad una categoria REALMENTE inferiore l'usufruire di un mezzo pubblico, ovvero: alla gente idiota come te." Devi aver ovviamente scritto il commento in una tua giornata no. Ma poveraccia, cosa ti ha fatto per essere insultata così? Ma dare un commento del genere ti fa' sentire tanto bravo/a ed importante?
In tutta sincerità, il vossìa commentator favorito
Hollow Zangetsu, unico Ecchi MastaH, Esiliato Ufficiale e propinatore della lotta all'ignoranza.