- Capitolo 1° -
Taichou,
probabilmente non leggerete mai questa lettera, rimarrà abbandonata sul vostro tavolino di mogano lucido, aspettando un lettore che forse non arriverà mai.
Ma ho bisogno di spiegarvi le ragioni del mio "tradimento", dare un motivo al mio gesto sconsiderato.
E' per Rukia. Voi, in fondo, avete sempre saputo del mio immenso affetto per lei. Un amore senza speranza.
Mi sono arrabbiato moltissimo, ho riso sadicamente di collera repressa, quando quel moccioso dai capelli assurdi ha dichiarato senza alcuna esitazione di essere entrato nella Soul Society per salvarla.
Mi sono arrabbiato, perchè avrei voluto avere il suo coraggio e la sua infantile, ma incrollabile determinazione, per rivoltarmi contro Voi, il mio stesso Capitano, e salvare la donna che amavo.
Per quanto abbia provato a rimuoverla dai miei pensieri, la sua silhouette esageratamente esile mi compariva, pallida e minuta, dietro le palpebre abbassate, e mi guardava con occhi colmi di malinconia.
"Perchè non sei con me? Perchè non vieni a salvarmi?" sembrava sussurrarmi, tremante, del tutto diversa dalla Rukia calma e forte, priva di paura, che avevo accompagnato alla Torre Bianca.
La sognavo, regolarmente. E sempre regolarmente mi svegliavo madido di sudore e con amare lacrime che mi scendevano lungo il viso.
La vedevo, piccola e sottile nel suo kimono bianco, che si allontanava sempre di più nel buio, per quanto tentassi di raggiungerla, correndo come un forsennato.
Quando poi riuscivo a raggiungerla, e a stringere la sua figura sottile come un origami tra le braccia, tutto intorno a noi prendeva improvvisamente fuoco, mentre il Soukyoku veniva rilasciato.
Sentivo una paura immane artigliarmi le viscere. Tentavo in tutti i modi di raggiungere Rukia oltre il muro di fiamme, per portarla via da quell'inferno, ma non riuscivo. Tutti i miei tentativi erano vani.
L'ultima cosa che sentivo, era il suo urlo straziante. Poi, veniva l'aspro risveglio.
Sentivo che era colpa mia. Mia, che non avevo saputo essere forte e oppormi ai vostri ordini.
Le mie ferite sono guarite del tutto. Vado a cercare la potenza ultima, la comunione perfetta con la mia lama. Il Ban Kai.
E vi supererò, Capitano. Fosse l'ultima cosa che faccio, vi supererò e salverò Rukia.
<p align=right><s>Fuku-taichou 6° Gotei</s>
Abarai Renji
Questa lettera non è mai stata letta dal capitano Kuchiki. E' andata persa, non si sa come nè perchè. Fatto sta che nessuno l'ha mai ritrovata, e il ricordo di essa si è lentamente perso.
|
|
(1 voto, 1 commento)
