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Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: IN THE RING OF FIRE
Genere: Sentimentale, Romantico, Fantasy, Soprannaturale
Rating: Per Tutte le età
Autore: amaranta-emma galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 24/06/2009 20:17:08

Storia di aaprendiste streghe e vampiri ambientata a Bologna, nel bel mezzo di una guerra secolare la forza del loro amore potra cambiare le cose?
 
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PROLOGO OPPURE "PER QUANTO RIGUARDA L'OMICIDIO IN PESCHERIE VECCHIE"
- Capitolo 1° -

La ragazza fu trovata la mattina presto dai commercianti che aprivano i negozi di frutta e verdura di Via Pescherie Vecchie. Fu Maria Antonietta Garani, come dissero i giornali il giorno dopo, che, mentre armeggiava con le chiavi per aprire la saracinesca del suo negozio all’angolo con Vicolo Ranocchi, inciampò letteralmente nel corpo.
Nella penombra si accorse solo che qualcosa spuntava dal cassonetto della spazzatura appoggiato al muro, maledicendo per l’ennesima volta il pakistano che aveva appena aperto di fronte a lei e che le rubava tutti i clienti, decise che in qualche modo gli avrebbe mandato la guardia di finanza. A questi stranieri non importava nulla della convivenza civile, erano sporchi e rumorosi, e chissà che cosa ci buttavano, loro, nella pattumiera.
Rialzandosi scivolò sulla piccola pozza di sangue che si era formata, e finalmente si accorse che la cosa che aveva scambiato per rifiuti non era altro che un piede, nudo e dalle unghie smaltate d’azzurro.
Urlò con quanto fiato aveva in gola, quello era il primo cadavere che vedeva in vita sua, e non si sarebbe mai aspettata di trovarselo appoggiato alla serranda del negozio, che la guardava con occhi vitrei alla luce dell’alba. A minuti arrivarono tre volanti dei carabinieri, un’ambulanza e anche la guardia di finanza. Fecero un sacco di rumore, attirando una piccola folla di curiosi ancora assonnati attorno alla scena del delitto dove però il cadavere era già stato spostato.
Era stata violenza sessuale o solo una rapina? La ragazza era stata trovata nuda? Sicuramente era stata stuprata, con tutto quello che si sentiva in quel periodo non poteva essere altrimenti.
Tutte le persone che si erano radunate nel minuscolo vicolo, tra i più pittoreschi di Bologna, si chiedevano che cosa fosse successo: gli ultimi arrivati inorridivano alla vista del sangue secco sull’acciottolato, gli altri, quelli che erano scesi sentendo le prime urla della fruttivendola e che avevano chiamato le autorità, non avrebbero abbandonato il loro posto in prima fila per nulla al mondo.
Amaranta passò qualche ora dopo per via dell’Archiginnasio, che incrocia Pescherie Vecchie dando su piazza Maggiore. L’ambulanza se n’era già andata, rimanevano solo i carabinieri che fotografano l’angolo in cui la ragazza era stata trovata.
Incuriosita si chiese se magari avessero scippato qualcuno o svuotato la cassa di uno dei negozi, nel momento stesso in cui si avvicinò si senti addosso una stranissima sensazione, l’aria era pesante, aveva la nausea e le girava la testa.
Un brivido le salì fastidioso su per la schiena, era già tardi e voleva arrivare in biblioteca il più presto possibile perchè aveva un sacco di pagine da fare quel giorno, si allontanò quindi in fretta, felice togliersi quella scena da davanti agli occhi.

Amaranta non avrebbe saputo che cosa era realmente successo fino a quella sera, guardando il telegiornale delle otto. Una ragazza di vent’anni, la sua età, era stata uccisa circa alle tre della notte precedente, non si sapeva ancora se fosse stato uno stupro, ma Clementina Vezzi, così si chiamava, non era certo stata trattata con gentilezza.
Qualcuno le aveva squarciato la gola da un orecchio all’altro e l’aveva lasciata li a morire dissanguata. Ed era questo il punto su cui le autorità erano più perplesse
Il sangue che aveva fatto scivolare la grassa Maria Antonietta non era neanche lontanamente comparabile a quello che un corpo umano adulto dovrebbe contenere. E nel cadavere non ne era rimasto quasi nulla.
Dell’omicidio di via Pescherie si parlo per settimane, il colpevole non si trovava, e più i giorni passavano più i quotidiani le reti televisive ripetevano ossessivamente la storia della povera studentessa universitaria uccisa da colui che da quel momento venne più comunemente chiamato il Dissanguatore.

 
Continua nel capitolo:


 
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