Film, Serie, Teatro
creata dalla serie IL MONDO DI PATTY(PATITO FEO):
"SUENO DE AMOR"
una fanfiction di:

Generi:
Sentimentale - Romantico
Avvisi:
What if? (E se...) - Coppie Shounen Ai - One Shot
Rating:
Per Tutte le età

Anteprima:
La magia del Natale farà innamorare due giovani cuori.....

Conclusa: Sì

Fanfiction pubblicata il 24/06/2009 15:55:56
 
ABC ABC ABC ABC




Ciao!!Sono qua con una nuova fanfic!!
Mi sono innamorata recentemente di questo telefilm che a me piace molto. La coppia è un pò strana, ma mi ronzava in testa già da un pò, ed è una GuidoxFabio.
Adoro Fabio come personaggio, quindi ho pensato di metterlo.
Pensavo che a proporre una cosa del genere, una mia amica, a cui piace Guido, mi avrebbe ammazzato XDD Lo so che Giusy e Antonella non sono mai state molto amiche, ma qua ho deciso che lo fossero, cosi almeno non c'erano liti e rivalità.
Buona lettura ^______________^

I personaggi non m'appartengono, nulla di ciò che è qua di seguito narrato è mai accaduto. Qualunque riferimento a fatti o persone è puramente casuale. Ho aumentato un pochino l'età a tutti i personaggi, hanno circa 17 anni

Capitolo unico

Un sueno de Amor

Come da ogni parte del mondo, anche a Buenos Aires era arrivato Natale, e alla Pretty Land School Of Arts gli studenti si stavano preparando a trascorrerlo tutti insieme.
Nella grande sala degli spettacoli c'era un via vai di gente, che faceva venire il mal di testa solo a guardarli.
A coordinare tutto era la professoressa Emilia, che come al solito, era in lite col professor Barcaroli.
I ragazzi si erano fermati un attimo ad osservarli.
“ma non la smettono mai quei due?” domandò Antonella
“Evidentemente c'è qualcosa tra di loro” disse Giusy, rovistando dentro a uno scatolone
“E allora perchè non se lo dicono chiaramente?” domandò Santiago, scuotendo la testa
“sai com'è, certe persone non amano dire le cose come stanno” disse Tamara, scrollando le spalle.
“Su su muoviamoci, invece di stare qui a parlare” disse Patty, arrivando insieme a Matias con un altro scatolone.
“Ehi Guido m'aiuteresti a mettere su le luci?” domandò Fabio, il fratello di Antonella
“Forse è meglio che ci salgo io sulla scala, te potresti cadere e farti male” lo prese in giro Guido
“Ah - aha che spiritoso” lo rimbeccò Fabio ”ho dimenticato come si ride”
Guido gli diede uno scapellotto e insieme s'allontanarono, Fabio sulla scala e Guido sotto a reggerla.
Da qualche tempo però si sentiva strano quando gli stava vicino.
Certo aveva intorno ragazze bellissime come Giusy o Luciana eppure....Scosse la testa, era solo un momento, sarebbe passato. Anche se quando lo guardava con quei suoi occhioni azzurri, non poteva fare a meno di sentirsi sciogliere il cuore.
Scosse ancora la testa, era meglio se non ci pensava.
“Ecco fatto” disse Fabio, scendendo dalla scala
“Ehi pensi di avere finito fratellone?” disse Antonella avvicinandosi ”ci sono questi rametti di vischio da attaccare”
“e devo farlo io?” domandò Fabio, sbuffando
“Ti aiuterà Guido” disse Antonella sorridendo.
Mollò i rametti tra le mani del fratello e se ne andò a dare una mano agli altri.
Fabio sospirò e Guido gli battè una mano sulla spalla.
La sera della vigilia l'avrebbero trascorsa facendo una festa li a scuola, mentre il giorno di Natale l'avrebbero trascorso a casa di Antonella e Fabio, festeggiando tutti insieme.
Aveva invitato tutti, nessuno escluso, dopotutto aveva una casa piuttosto grande e poteva permetterselo.
Patty sapeva che sua madre e Leandro sarebbero voluti rimanere un po' da soli, per cui era stato un sollievo sapere che l'avrebbe lasciata andare alla festa della sua amica.
Niente genitori, solo loro.
“Dai aiutami qui” disse Fabio.
Passò la metà dei rametti all'amico, e nel farlo, le loro mani si sfiorarono. Istintivamente alzarono tutti e due lo sguardo, e si guardarono, gli occhi color cioccolato di Guido in quelli azzurro cielo di Fabio.
Rimasero un attimo cosi, per poi distogliere lo sguardo imbarazzati. Quando tutto fu pronto, gli studenti ebbero il permesso di tornare a casa. Le ragazze erano emozionatissime, non facevano altro che parlare delle due feste.
“Ma ci pensate, due feste dietro fila!!” esclamò Patty, sorridendo
“Oh si!E senza genitori!” disse Sol, sollevando un pugno in aria.
“A che punto state coi regali?” domandò preoccupata Antonella ”io sono a metà!!”
“Non ti preoccupare, possiamo andare a fare un giro di acquisti adesso” propose Giusy.
“Uh si devo giusto comprare qualcosa per mia madre!” esclamarono insieme Patty e Tamara
I ragazzi non se ne preoccupavano più di tanto.
Avevano già pensato ai regali un bel po' prima delle ragazze.
Per cui appena s'allontanarono, i ragazzi rimasero soli.
A poco a poco anche gli altri se ne andarono, e rimasero solamente Guido e Fabio.
“Ti va un gelato?” propose Guido
“Con questo freddo?” domandò Fabio
“Mh hai ragione, forse è meglio una cioccolata calda, ti va?” domandò Guido ”Puoi venire da me”
“D'accordo” accettò Fabio.
Nel tragitto verso casa, si fermarono a giocare a palle di neve, e alla fine erano tutti e due fradici.
“Accidenti a te Guido!!” esclamò Fabio arrabbiato.
In tutta risposta ebbe una sonora risata da parte dell'amico, che rimase un attimo a guardarlo.
I due ragazzi poi proseguirono verso casa di Guido, in quel momento era vuota, non c'era nessuno.
“Vieni entra” disse Guido, togliendosi la giacca e mettendola sul termosifone ”Dammi la giacca”
Fabio gliela diede e l'amico l'appoggiò accanto alla propria.
La neve era scivolata dal collo fino dentro i vestiti, quindi avevano tutti e due una brutta sensazione di freddo.
“Freddo?” domandò Guido, guardando l'amico
“Un pò” disse Fabio
“Vieni andiamo in cucina” disse Guido, guidandolo verso la cucina.
La prepararono inseme, ridendo e scherzando.
Si, ma sporcandosi di cioccolata.
Quando la cioccolata fu pronta, i due ragazzi si ritrovarono con schizzi marroni qua e la sul viso.
“Guardati” disse Fabio, ridendo ”sei sporco di cioccolato”
“Taci tu” lo rimbeccò Guido ”sei messo peggio di me”
Ridendo prese un tovagliolo ”Dai pulisciti”
Fabio lo prese dalle mani dell'amico, e iniziò a pulirsi il viso.
Si sentì fermare la mano e alzando il viso vide Guido poco distante da lui, e gli aveva posato una mano sulla sua.
Lentamente Guido iniziò a pulirgli il viso, mentre gli occhi azzurri di Fabio non si staccavano da lui. Erano vicini. Vicinissimi. Potevano sentire l'uno il respiro dell'altro.
Finì di pulirgli il viso, e rimase un attimo a guardarlo.
Fabio gli prese il tovagliolo dalle mani e iniziò a sua volta a pulirgli il viso, ma inaspettatamente Guido gli prese la mano, gli tolse il tovagliolo e gli baciò le dita, dolcemente, sfiorando la pelle con le labbra. Era cosi morbida....
“G - Guido..” mormorò Fabio, arrossendo.
D'improvviso Guido mollò la presa, come se fosse stato scottato, e si voltò dall'altra parte, arrossendo.
“Scusa non so cosa mi sia preso” disse Guido ”vieni andiamo di la”
Presero le tazze e andarono in soggiorno, sedendosi sul divano uno accanto all'altro.
“però” disse Guido tentando di smorzare la tensione ”le ragazze erano indietro coi regali eh?”
“Già” rispose Fabio, non alzando gli occhi dalla tazza.
Era rosso come un peperone, e non poteva credere a ciò che era successo. Veramente era successo?
Il fuoco crepitava nel caminetto, la stanza era appena illuminata e fuori cominciava a cadere la neve. Fabio posò la tazza sul tavolino e si lasciò cadere contro lo schienale del divano.
“Certo che tua madre è una frana a ballare” disse Guido, ridendo
“lo so” rispose Fabio ridendo ”Antonella era sconvolta”
“Immagino, per lei abituata alla perfezione” disse Guido.
Prese un cuscino e lo sbattè in faccia all'amico ”Battaglia coi cuscini!”
“Ehi cosi non vale!!” esclamò Fabio.
Prese un cuscino e contraccambiò l'attacco dell'amico.
Si ritrovarono sul divano, Fabio lungo disteso e Guido su di lui.
Erano come immobilizzati, non riuscivano ne a parlare ne a muoversi.
“Ehm scusami ma adesso è meglio che vada” disse Fabio, alzandosi di scatto ”ci vediamo domani”
“Si, a domani” mormorò Guido, guardandolo prendere la giacca e scappare fuori.
Fabio correva lungo la strada, mentre la neve continuava a cadere. Dentro di se sentiva bollire.
Che diavolo gli stava succedendo?
Arrivò a casa e corse subito su in camera, senza badare alla sorella, alla madre o a chiunque altro.
“Ma...Fabio..” lo chiamò Antonella, vedendoselo passare davanti come un fulmine
“Stasera passo!” esclamò Fabio, chiudendosi dietro la porta della camera.
Si stese sul letto, le mani sotto alla testa a formare un cuscino, e fissava il soffito.
Gli tornò in mente poco fa quando era finito sul divano con Guido sopra. E di quando, poco prima, gli aveva sfiorato le dita con le labbra. Aveva provato un forte brivido a quel contatto.
Si stupì di se stesso. Guido era un ragazzo, esattamente come lui!!E allora perchè gli faceva questo effetto?!
Bussarono alla porta, era Antonella.
“Va via Anto” disse Fabio, p ortandosi il cuscino sulla faccia
“Eh no non me ne vado finchè non mi dici cosa succede!” disse Antonella, entrando e sedendosi accanto al fratello ”Allora, problemi di cuore?ti sei innamorato vero?”
Fabio non rispose, per cui questo fece supporre ad Antonella di avere colpito nel segno
“Allora fammi indovinare...si tratta di Tamara vero?” domandò la ragazza.
Ancora niente risposte da parte del fratello
”Ah allora ci ho preso!!E' Tamara!!” esclamò Anto ”bhe ottima scelta, è una ragazza dolce e simpatica”
“La vuoi smettere??!!” saltò su Fabio, di scatto che Antonella si prese uno spavento ”Non è Tamara, capito?!”
“E allora chi è?” domandò Antonella, curiosa
“Non posso dirtelo” disse Fabio, abbassando lo sguardo.
Antonella capì ”Bhe”disse, alzandosi ”quando vuoi parlare, io sono giù a cercare di persuadere mamma a smettere di provare a ballare”
Ciò che disse la ragazza strappò un sorriso a Fabio.
Appena lei uscì, lui si ributtò sul letto.
“Che devo fare?” mormorò.
Nello stesso momento, anche Guido era steso sul letto, e non riusciva a concentrarsi su nient'altro che non fosse il pensiero di Fabio. Gli era piaciuto quel pomeriggio, ciò che era successo.
Il suo corpo aveva avuto un tremito quando gli aveva sfiorato le dita con le labbra, sfiorando quella pelle morbida.
Sospirò. Tra due giorni ci sarebbe stata la festa della vigilia, come si sarebbe comportato con lui??!?
Già il pensiero di vederlo la mattina dopo....
Sia Fabio che Guido si addormentarono contemporaneamente, un sonno duro e senza sogni.
Due giorni dopo era il 24 Dicembre.
La grande sala era scintillante, bellissima, irriconoscibile.
Le ragazze erano tutte agghindate per l'occasione, anche Patty era piuttosto carina quella sera.
La maggior parte dei ragazzi invece portavano i jeans e sopra una camicia.
Il solito gruppo si era riunito, e se ne stavano seduti chi sul palco chi sulle scalette a chiacchierare.
Guido e Fabio non riuscivano a guardarsi negli occhi, erano troppo imbarazzati.
Dopo un po' Fabio si alzò e andò a prendere qualcosa da bere, e Guido lo seguì.
“Adesso mi dici cosa ti prende?” domandò Guido ”sono due giorni che mi eviti!”
“Bhe se è per questo anche tu mi eviti!!” disse Fabio, incrociando le braccia al petto.
“Non ci posso fare niente, dopo quello che è successo a casa mia due giorni fa” disse Guido
“Ah” disse Fabio.
Si voltò verso il buffet e iniziò a guardare cosa ci poteva essere di buono.
Sfortuna(o fortuna?)volle che tutti e due puntarono sulla stessa pizzetta, e le loro mani si sfiorararono di muovo.
Le ritirarono, imbarazzati.
Guido rimase ad osservare Fabio, il cui viso si era tinto di rosso. Sorrise, avvicinandosi a lui.
“Come mai sei arrossito?” domandò Guido sogghignando
“C'è caldo qua dentro” disse Fabio, non alzando il viso ”Vado fuori” e detto cosi si diresse a grandi passi fuori, andando sotto al portico della scuola. Si sedette sui gradini e guardò la neve che scendeva candida. Sentì una giacca posarsi sulle sue spalle, si voltò e vide Guido.
“Che ci fai qui, non sei dentro con gli altri?” domandò Fabio
Guido scosse la testa ”la dentro c'è troppo casino” rispose "preferisco la tranquillità”
“Ah”mormorò Fabio, riprendendo ad osservare la neve.
L'atmosfera era quasi magica.
“Ehi Fabio, hai visto dove siamo?” domandò Guido, guardando in alto Anche Fabio alzò il viso e vide attaccato un rametto di vischio, fresco fresco. Arrossì, ricordandosi la tradizione.
Si fecero più vicini, guardandosi negli occhi.
“Possiamo?” mormorò Fabio ”Siamo maschi”
“Non importa quello che siamo, rispettiamo la tradizione” disse Guido.
S'avvicinò al viso dell'altro, rosso come une peperone.
Lentamente gli si avvicinava mentre l'altro chiudeva gli occhi. Guido stava per toccare le labbra di Fabio quando la porta s'aprì e ne spuntò Antonella.
“Ragazzi venite, è il momento di scambiarsi i regali!” esclamò la ragazza, tutta eccitata.
“Si Anto arriviamo” disse Fabio, alzandosi.
Si alzò anche Guido ”Abbiamo qualcosa in sospeso noi” gli mormorò all'orecchio.
Fabio arrossì e insieme tornarono in sala.
Tutti erano intenti a scambiarsi i regali tra di loro.
Era oramai mezzanotte. Appena Fabio scartò il regalo di Guido, scoppiò a ridere.
Aveva regalato a Guido lo stesso identico videogioco che gli aveva regalato l'amico.
“Fabio perchè ridi?” domandò Guido, avvicinandosi
“Perchè ci siamo regalati lo stesso gioco” disse Fabio, continuando a ridere. Rise anche Guido.
Dopo l'apertura dei regali, la festa continuò per un po', poi ebbe fine. Tutti andarono a casa, ma c'erano due persone che ci andarono col cuore in tumulto. Quella notte ne Fabio ne Guido riuscirono a dormire.
La mattina dopo Fabio s'alzò di buon'umore, e scese in cucina a fare colazione.
Vi trovò già Antonella ”Buongiorno Fabio, Buon Natale ”lo salutò la ragazza
“Giorno sorellina, buon Natale anche a te” disse Fabio, dandole un bacio sulla guancia.
“Allora” disse Antonella, mescolando il cucchiaio nella tazza ”ti sei divertito ieri sera?”
“Oh si moltissimo” rispose Fabio, versandosi del latte in una tazza.
“e...che ci facevi con Guido sotto il portico?” domandò Anto, sorridendo.
“Ehm...parlavamo” disse Fabio, arrossendo
“Sotto un rametto di vischio?”d omandò Antonella ”Andiamo Fabio, sii sincero”
“E va bene, stavamo quasi per baciarci” ammise Fabio, arrossendo.
Ad Anto cadde il cucchiaio di mano, aveva una faccia sconvolta.
Ma poi sorrise.
“Anto dai, mi sento in colpa” disse Fabio ”Sono confuso”
“quindi ti piace Guido” disse Antonella, sorridendo sempre
Fabio annuì timidamente ”Però sono confuso, due maschi insieme....” disse Fabio
“Sempre amore è no?” disse Anto ”Terrò la bocca chiusa, promesso”
“Promesso?” domandò Fabio
“Hai la mia parola” giurò Anto ”A proposito, aiutami a sistemare per il cenone di stasera”
“Va bene” accondiscese Fabio.
Intanto, Guido era uscito, ed era andato a comprare una cosa.
Avrebbe fatto un regalo speciale a Fabio, anche se il regalo di Natale se l'eran già fatto.
Antonella e Fabio passarono tutto il pomeriggio a sistemare, poi aiutati dalla cameriera di Lendro, prepararono il cenone.
Verso le 20.00 era tutto pronto, non rimaneva che andarsi a vestire.
Appena ebbero finito, suonarono alla porta.
Andò ad aprire Antonella, una parte degli ospiti era arrivata.
Scese anche Fabio, e scrutando gli invitati, non vide la persona che avrebbe voluto vedere.
Sospirò e si unì al resto del gruppo.
Suonarono al campanello ed iniziò ad arrivare altra gente.
E finalmente...Lui. Il viso di Fabio s'illuminò, e Guido vedendolo sorrise. Gli fece segno che dopo avrebbe dovuto parlargli.
Verso le 20.30 si misero a tavola, parlando ridendo e scherzando.
Durante la cena, Guido e Fabio si lanciavano certe occhiatine, e si sorridevano. Antonella li vedeva e sorrideva tra se e se.
Appena finito la cena, rimasero tutti a chiacchierare, sazi.
Guido s'avvicinò a Fabio
“Dobbiamo parlare noi due” gli sussurrò all'orecchio.
Fabio sorridendo arrossì e lo guidò in camera.
“Allora” disse Fabio sedendosi sul letto ”Di che volevi parlarmi?”
“Di noi” disse Guido ”abbiamo qualcosa in sospeso, lo sai vero?”
“Si che lo so” rispose Fabio alzandosi.
S'avvicinò a lui e Guido lo baciò dolcemente, stringendolo a se. Rimasero a baciarsi per un po', poi si staccarono e Guido tirò fuori un sacchettino.
“Cos'è?” domandò Fabio, curioso.
Guido rovesciò il contenuto del sacchettino sulla propria mano.
Erano due anelli d'argento, di quelli di grosso spessore ma non esagerati.
Guido ne prese uno e glielo mise all'anulare della mano destra, mentre l'altro se lo mise lui.
Dopodichè si avvicinò di nuovo e lo baciò.
“Ti amo” sussurrò, prima di baciarlo ancora.
“Anche io” rispose Fabio.
Gli cinse il collo con le braccia, avvicinandosi di più a lui.
Mentre tutti si divertivano al piano di sotto, loro due erano li a baciarsi.
Dopo Natale arriva inevitabilmente Capodanno.
E Capodanno significava...Altra festa!!
Stavolta però decisero di farla a casa di Guido.
Aveva un cortile enorme, perfetto per festeggiare.
“Ehi cos'è quell'anello?” domandò Antonella, mentre si recavano col resto della combriccola a casa di Guido.
“Dopo ti spiego” disse Fabio.
Appena furono arrivati tutti, si misero a tavola.
“Fabio mi vieni a dare una mano?” domandò Guido
“Si certo” disse Fabio seguendolo in cucina.
Appena furono lontano dagli altri, Guido lo prese tra le braccia e lo baciò dolcemente. Bacio a cui Fabio rispose con entusiasmo.
Appena ebbero finito, e si staccarono con mooooolta fatica, portarono in tavola tutto.
“Ehi ragazzi” disse Tamara ”Come mai avete quegli anelli?”
Guido e Fabio si scambiarono un'occhiata senza sapere cosa dire, ma per fortuna Anto, che era l'unica che sapeva, cambiò argomento, salvando i due ragazzi.
Dopo cena, decisero di giocare tutti insieme a Twister, nel mentre che aspettavano la mezzanotte.
Si divertirono un mondo e finirono nelle posizioni più strane.
Appena furono le 23: 30, Guido si alzò e prese Fabio per mano.
“Torniamo” promise Guido ”devo solo fare vedere una cosa a Fabio”
Salirono in camera di Guido, e lui chiuse la porta.
Fabio imbarazzato si sedette sul letto.
“Ehi stai calmo, mica ti mangio” disse Guido sedendoglisi accanto.
“Si ma non capisco come mai siamo venuti qua se i nostri amici sono giù” disse Fabio.
“Perchè volevo stare un po' con te, da soli, in libertà” disse Guido, abbracciandolo.
Fabio si voltò e le loro labbra si incontrarono, in un bacio dolce e malizioso allo stesso tempo.
Si stesero sul letto continuando a baciarsi, oramai avevano capito tutti e due cosa volevano.
Da sotto setirono i loro amici fare il conto alla rovescia, una bottiglia stappata e un tintinnare di bicchieri, mentre nel cielo scoppiavano fuoci d'artificio colorati bellissimi.
Dentro quella stanza, due ragazzi si amavano.
“Peccato non essere giù con gli altri..” mormorò Fabio, ad occhi chiusi
“Ma noi stiamo festeggiando a modo nostro” rispose Guido, baciandolo dolcemente e soffocando i gemiti.
I fuochi durarono per parecchio, e alla fine rimasero solo delle scie di fumo nel cielo notturno
“Ma...Guido e Fabio?Dove sono?” domandò Giusy ”Si sono persi il brindisi”
“Forse dovremo andare a cercarli” disse Patty
“Io dico di no” disse Antonella con un sorriso ”Lasciamoli stare”
Gli altri non erano convinti, ma rinunciarono a cercarli.
Guido e Fabio erano abbracciati nel letto di Guido.
Fabio si era addormentato, l'altro gli accarezzava dolcemente i capelli. La mattina dopo Fabio fu il primo a svegliarsi.
Guido dormiva ancora.
Si alzò e si rimise la biancheria e la maglietta, scendendo poi al piano di sotto.
Avrebbe preparato la colazione, era il minimo che poteva fare dopo la notte che gli aveva fatto passare.
Era li intento a preparare, e sobbalzò quando sentì due braccia avvolgerglisi intorno alla vita.
“Ehi calmati” disse Guido ridendo ”ecco dove eri, mi sono svegliato e non ti ho trovato”
“pensavo di preparare la colazione, anche per sdebitarmi” rispose Fabio
“Ma smettila, sdebitarti di cosa” disse Guido.
Si era messo i pantaloni del pigima e una maglietta.
Fabio provò a protestare, ma Guido gli mise un dito sulle labbra
“Zitto. Non dire niente. Perchè non te ne stai calmo un pochino, dato che presumo che la sotto ti faccia male”
“Non preoccuparti, sto bene” disse Fabio.
Guido continuava ad abbracciarlo da dietro, e Fabio sentiva il calore del suo corpo contro il proprio.
Gli piaceva. Appena si misero a tavola però, Guido gli mise sotto al sedere un cuscino. Non voleva peggiorare ancora la situazione.
Squillò il cellulare di Fabio, era Antonella
“Buongiorno fratellone!!” esclamò, con la sua voce squillante ”Buon Anno!”
“Buon anno anche a te sorellina” rispose Fabio
“Sei ancora da Guido?” domandò Antonella
“Si sono ancora da lui, tra un po' vengo a casa” disse Fabio, mentre parlava aveva intrecciato una mano con una dell'altro
“Va bene ma non fare tardi, mamma ci tiene che almeno il primo dell'anno lo passiamo tutti insieme” disse Antonella, sbuffando.
“Ok, a dopo” disse Fabio.
Spense il cellulare.
“Oh a proposito” disse Guido alzandosi e avvicinandosi a lui baciandolo dolcemente ”Buon anno”
“Buon Anno anche a te” rispose Fabio sorridendo e ricambiando il bacio.
“Adesso ho capito che eri tu il mio “sueno de amor” mormorò Guido
“Io?Non Giusy?” domandò Fabio, incredulo.
Guido scosse la testa
”No, tu” disse ”Mi sei sempre piaciuto”
Fabio arrossì e l'abbracciò.
Gli anelli alle loro mani brillarono, come una promessa.
La promessa che sarebbero rimasti insieme per sempre.

Vi prego non ammazzatemiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!ç________________ç




FINE
 
 
 
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