torna al menù Fanfic
torna indietro

MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Dejimon adobenchâ (Digimon)
Titolo Fanfic: SOGNANDO BEI RICORDI
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Avviso: One Shot
Autore: valechan4ever galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 21/06/2009 15:45:09

breve fanfic sulle persone che più adoro di Digimon. Si tratta di Takeru e sua madre Natsuko a cui dedico questa storia...
 
Condividi su FacebookCondividi per Email
Salva nei Preferiti
   

- Capitolo 1° -

- Mamma? Mamma! - niente. Natsuko era crollata su Takeru. Stavano guardando un film sul divano assieme a Yamato, che adesso viveva lì dopo l'improvviso avvicinamento dei genitori e la successiva convivenza. Il biondo più grande stava guardando con invidia, facendo finta di dormire il più piccolo dei fratelli.
Mentre Natsuko si accoccolava e si metteva più comoda, il ragazzo cercava di svegliarla per dirle di andare a letto, ma niente. Quella notte anche Takeru dormì sul divano e sognò come mai aveva fatto, Sognò i momenti più insignificanti, eppure importantissimi che aveva vissuto con la madre fino a qualche anno prima....
------------------------------
Un rumore di cocci infranti si propagò per tutta la casa. Un Tk di all'incirca sette anni, appena tornato da Digiworld per cercare l'ottavo digiprescelto, si precipitò in cucina:
- Mamma!cos'è successo?
- Oh, Tk sapessi che spavento! C'era una specie di gatto con le orecchie sfrangettate e la coda a righe viola che mi guardava minacciosamente sul davanzale!
- Ti ha spaventata un micetto? scommetto che è scappato subito! Le tue urla fanno rabbrividire!- Commentò Tk ridendo
- Aahahah - rise ironica la madre chiudendo la finestra
------------------------------
-...così Hikari ha accettato di uscire con me! Allora ti stai rodendo di invidia Takeru? - Chiese Daisuke con un ghigno malefico al telefono.
- eh? Oddio, scusa Dai, non ti seguivo, che hai detto? - Dall'altro capò del filo Daisuke cadde all'indietro e riattaccò furioso.
- Credo che Daisuke se la sia presa...- notò Takeru abbassando la cornetta. IL biondino non aveva seguito una parola, perchè si era accorto che stava piovendo. Lanciò una veloce occhiata all'ingresso e si accorse che c'erano due ombrelli nell'apposito contenitore: uno rosso e uno verde.
Natsuko usciva in quel momento dall'ufficio e dopo aver salutato e invidiato per bene una sua collega che saliva sulla sua calda macchina, si maledì di avere una patente e nemmeno un'automobile. Tentò di coprirsi con un misero libricino rosa shock che stava leggendo durante la pausa pranzo e poi alzò lo sguardo. Davanti a lei, appoggiato ad un muretto c'era Takeru con in mano il suo ombrello. Si accorse che era uscita e le rivolse un grande sorriso progendole l'ombrello
- e Tu? - gli chiese la madre.
- Mi permetta di farla salire nella mia umile vettura, mia principessa...- Disse Takeru accompagnando con un braccio la madre verso la sua bicicletta. Lui salì e Natsuko montò in piedi sui mozzi posti sulle ruote coprendo entrambi con il suo ombrello.
Partirono e velocemente sfrecciarono per il quartiere di Odaiba. Arrivarono a casa tuttavia fradici, ma felici.
------------------------------
Takeru camminava per la casa della nonna. Stava cercando la madre che era sparita dopo aver saputo che Hiroaki aveva ammesso di amare ancora Natsuko, e che non aveva firmato i documenti per il divorzio. Scorse la sua figura sul terrazzo. Saltò un muretto che separava i due terrazzi e si sedette accanto a lei. Dopo aver guardato per un pò le stelle in silenzio lei incominciò:
- ho sempre pensato...- Takeru sussultò e guardò la madre che continuava: - ...che tuo padre non fosse l'uomo della mia vita. E invece non ho mai provato a pensare, o al limite, di immaginare, che cosa fossi io per lui...
Il biondino la guardava perplesso. Poi sorrise intuendo i pensieri della madre
-...e invece tu per lui sei la donna della sua vita. - concluse Takeru. Natsuko si limitò ad annuire debolmente. Poi Takeru la guardò e le chiese.
- E invece cosa pensi adesso? quali sono i tuoi sentimenti?
- Ci credi se ti dico che non lo so?
- No...
- Allora siamo in due...
Il silenzio cadde tra i due.
- Gli vuoi dare un'altra possibilità?
- A chi? - chiese perplessa lei
- a papà, a chi senno?
- Forse...
- e Che cavolo! Ti decidi, Sì o no? - Esclamò Takeru mentre Natsuko lo fissava sorpresa.
- Non capisco perchè ti permetti di alzare la voce con me...
- ed io non capisco perchè continui a mentire a te stessa...
- Dio, si vede così tanto? -
- Gli vuoi bene?
- Sì...
- Lo odi?
- No...
- e credi di amarlo?
- Sai anche di questa la risposta?
- La sai solo tu. Segui il tuo cuore.
Natsuko si alzò e mormorò grazie. Anche il biondino si alzò e l'abbracciò. Poi la spinse verso la porta a vetri della stanza in cui Yamato aveva chiuso a chiave il povero papà...
----------------------------------
- Ahia! Che botta!
- Oddio, Takeru ti sei fatto male? - Chiese Natsuko rivolta al figlio che si rialzava da terra dopo essere inciampato sul cesto della biancheria sporca
-accidenti, mamma! Ti decidi a mattere un pò in ordine??
- Ma non ho mai tempo! Ti ricordo che io lavoro!
- ed io ti ricordo che per quanto io mi sforzi, quando non ci sei, di rimettere a posto, tu torni e ributi tutto all'aria! - Natsuko ci restò un pò e poi replicò:
- Guarda che sei disordinato anche tu!
- Si, ma io il mio disordine ce l'ho solo in camera mia! Tu il tuo lo espandi in tutta la casa! - Ma natsuko non l'ascoltava. Aveva acceso lo stereo e le note di "Dancing in the Moonlight" si diffuse per tutta la stanza. Di colpo Takeru sorrise e sembrò essersi dimenticato del battibecco precedente. Raggiunse la madre e le porse la mano:
- Mi concede l'onore di questo ballo? - Natsuko sorrise gli prese la mano e ballarono per il soggiorno, facendo ogni tanto fuori qualche oggetto.
-----------------------------------
- Takeru? Dove mi stai portando?
Il giovane si trascinava letteralmente dietro la madre. L'aveva chiamata portandola fuori dall'edificio in cui il giovane Yamato aveva organizzato una grandiosa festa di compleanno per la madre.
- Ti voglio far vedere il mio regalo!
- Un regalo? non ce n'era bisogno Tk!- Di colpo il ragazzo si fermò e si girò soddisfatto
- E dove sarebbe? - chiese Natsuko.
Tk si spostò e mostrò una spider del '53 rosso fiammante.
- e questa? riportala indietro immediatamente! A chi l'hai rubata? Di chi è?
- Apri la scatola...-disse semplicemente Tk porgendole una scatolina. Lei l'aprì e trovò delle chavi.
- no...-disse piano
- Sì...- Disse Tk soddisfatto
- Non dirmelo...- pregava Natsuko
-.. e invece sì. è tua! dicevi sempre di volere un'automobile e mi è sembrata l'ora di accontentarti...
- è impossibile! Non è vero! - si avvicinò estasiata all'automobile e aprì la portiera - guarda gli sportelli! e il volante! Senti che comodi i sedili! e gli specchietti! O mio Dio, ha anche le ruote!
- e se giri la chiave si accende! - disse ridendo.
Natsuko girò la chiave e guardò meravigliata Takeru mentre il rombo si diffondeva per la strada.
- Ti sarà costata una fortuna!
- No, macchè! quando l'ho presa era ridotta piuttosto maluccio! Te l'ho rimessa a nuovo e l'ho ripittata. Due volte.
- Perchè due?
- Perchè la prima volta è uscita male!
- e la seconda volta con cosa l'hai pittata?
- ehm...con l'idropulitrice della signora dell'interno 3b...
- Takeru! quella signora è appena morta!
- ringraziala, che aveva uno sgabuzzino molto fornito di attrezzi!
- Salta su che la proviamo! - Tk non se lo fece ripetere due volte e salì. Partitono e fecero il giro del quartiere almeno tre volte...ù
-------------------------------------------
è la vigilia di Natale, Takeru era appena tornato a casa. Notò un bigliettino sul tavolo e lo lesse.
- Caro Tk...bla bla bla...resterò a lavoro fino a domani...bla bla bla..buon natale, uff! - sbuffò il ragazzo accartocciando nervosamente il biglietto. Decise che sarebbe andato alla festa di Natale a casa Yagami e quando aprì la porta, si trovò davanti Natsuko
- Ciao Tk, scusa il ritardo! - disse ansimando sorridente.
- Mamma? che ci fai qui? non avevi gli straordinari?
- Naaa! - negò - mi sono licenziata!- entrò e depositò con malavoglia la borsa sul tavolo.
- Cosa? - chiese Tk chiudendo la porta.
-Hai capito benissimo! Sono stufa di quel lavoro! io voglio stare con te! Non può negarmi di passare la vigilia di Natale con mio figlio!
Poi aggiunse lentamente.:
- Oggi mi ha chiamato Yamato e mi ha chiesto se avevi programmi per il weekend. Io gli ho risposto che non lo sapevo perchè non ti ho visto ultimamente. Quando Yamato mi ha fatto notare che era impossibile perchè noi viviamo insieme, non ci ho pensato due volte e mi sono licenziata, per non mandare a rotoli il nostro rapporto...
Takeru e Natsuko si abbracciaroni commossi e Natsuko aggiunse lentamente:
- Lo sai che io e papà vogliamo andare a vivere insieme?

Takeru si svegliò e guardò la madre che dormiva beatamente sulla sua spalla. Si stiracchiò e la svegliò
- lo sai che ti ho sognato stanotte? - Disse Natsuko
- sì...- lei lo guardò perplessa
- anch'io ti ho sognata...- Poi si alzarono e andarono a fare il solletico a Yamato per svegliarlo mentre Hiroaki preparava la colazione sorridendo. Si accomodarono entrambi a tavola pronti ad iniziare una nuova vita tutti insieme. Iniziando a raccogliere nuovi momenti, di cui ricordarsi ogni notte...
 
  » Segnala questa fanfic se non rispetta il regolamento del sito
 


VOTO: (1 voto, 1 commento)
 
COMMENTI:
Trovato 1 commento
niglia89 - Voto: 21/06/09 20:50
Stupenda Vale! Bravissima!
D'accordo con il commento: 0, e Tu? / No   |   Segnala abuso Rispondi

 
SCRIVI IL TUO COMMENTO:

Utente:
Password:
Registrati -Password dimenticata?
Solo su questo capitolo Generale sulla Fanfic
Commento:
Il tuo voto: