- Capitolo 1° -
E se hai amato era amore, e non è mai un errore…
Quella sera pioveva e c’era troppo buio per essere estate. Rachele, distesa sul suo letto, cercava di piangere, guardando le foto che la ritraevano con Manuel. Quel povero ragazzo era morto qualche settimana prima, investito da un ragazzo ubriaco. La ragazza non sapeva trovarne una ragione, un ragazzo così buono come lui. Manuel era un Emo, che vedeva tutto in nero. Non rideva quasi mai, solo quando era con lei si divertiva. Un tuono all’improvviso la fece saltare, lasciandola distrarre dai suoi tristi pensieri. La luce se ne andò, e lei, a casa da sola, aveva paura. Si infilò sotto le coperte e chiuse gli occhi, ma ad un tratto sentì dei rumori avvicinarsi. Prima dei passi e poi degli scricchiolii assordanti, e qualcuno le tolse le coperte. Ancor prima di poter urlare, quella persona le mise un dito sulle labbra e fece riapparire la luce. -Manuel!!!- urlò lei, dopo aver riconosciuto il suo amato -Ssh, non è come pensi. Io sono venuto per affidarti una missione, è complicato, però ascoltami. Io ora sono un angelo mandata dal Signore, che vuole che tu ti infiltri nella tana di Lucifero per riprenderGli una aureola che lui Gli ha portato via. In cambio avrai una ricompensa, che per ora non ti posso dire. Preparati e scendi giù. In una notte avremo finito. E così Manuel sparì. Rachele era incredula, ma si fidò. Intanto, in paradiso, Manuel veniva interrogato dal Signore. -Hai fatto il tuo dovere? -Sì, Signore. Ma mi sento un verme a non avergli detto il vero scopo di questa missione. -Taci, che questo è compito suo. Sta a lei capire il perché di questa richiesta. Ora và, e stalle accanto, ma non dire alcuna parola, né rispondi a nessuna sua domanda. Manuel, aprendo le ali, volò via. Rachele era pronta, all’angolino della 32° strada. Non era lei che si muoveva, era come se fosse telecomandata. E il suo telecomando era l’angelo Manuel. Lei lo vedeva e continuava a porgli domande, ma lui faceva finta di niente, non potendo rispondere. Arrivati alla tana, Manuel le fece segno di proseguire. Ma come poteva proseguire, se davanti a lei c’erano grossi mostri a tre teste? L’angelo chiuse gli occhi, per non vedere ciò che lui non poteva fermare. I mostri le si scaraventarono addosso, facendola diventare sempre più una macchia rossa.. I suoi ricci capelli marroni erano sparsi a terra e le sue belle gambe erano quasi staccate dal resto del corpo. Prima di respirare l ultima volta, Rachele pronunciò le parole che l’angelo non avrebbe mai voluto sentire. -Tu non mi ami veramente, ho fatto un errore, perché non mi hai aiutata?!!!!? A Manuel cadde una lacrima, e ad un tratto si trovarono tutti in Paradiso. L’angelo si sedette di fianco al Signore, che incominciò a parlare. -Manuel sosteneva che tu lo amavi veramente, per questo, se avessi superato questa prova senza rinnegare il vostro amore, saresti entrata nel regno dei Cieli. Ma così non è stato. E tutto si fece nero, e Rachele cadde nelle oscurità più profonde. Lei e Manuel non si videro mai più, lui sentiva solo le sue grida e i suoi lamenti strazianti venire dall’inferno. E se hai amato era amore, e non è mai un errore…
|
|
Penso che Angelica(Rachele)sarebbe contenta di sapere che dalla sua tragica storia hai tratto una ficci così bella.
Solo che nella realtà ora Angy è finalmente tra le braccia del suo Manuel ;(
Ciau nina,
t.v.b
wao^^ ksss