- Capitolo 1° -
E se ti innamorassi del re? Se fossi nobile tutto bene ma…
(è un miscuglio fra Harry Potter e Narnia [love] ma principalmente sul secondo…)
(la storia è un po’ deformata, nel senso ke non c’è Caspian e le ambientazioni e in generale è diverso)
Ormai a Narnia tutto taceva, erano anni che non succedeva più nulla.
Dopo la guerra con la strega bianca erano stati anni di pace.
Ma ancora per poco
-Signori, signori!!!- urlò a squarciagola un piccolo topolino entrando nella sala di Peter
-Sì?- domandò il giovane re biondo
-Abbiamo una comunicazione, le popolazioni oscure ci vogliono attaccare! Presto, venite. Bisogna fare un piano di difesa.
Allarmato da questa comunicazione, Peter si alzò di scatto e seguì il minuscolo essere nella sala di sopra.
Con lui c’era Edmund, suo fratello e re. Non lo seguì, erano un po’ di giorni che se ne stava per i fatti suoi.
Nemmeno la sorella Susan lo riusciva a capire
-Hai sentito, presto ci sarà una battaglia. Non so se sono pronta… Edmund!!!
La ragazza notò che il fratello non la stava degnando e giocava con un filo d’erba.
-Che vuoi?!- le rispose lui maleducatamente.
-Ma che ti è successo? Sono un po’ di giorni che non parli più e te ne stai sempre solo… guarda che mi preoccupo!
-E la vuoi finire di fare la mammina! A voi non ve ne frega niente, lo fate solo perché siete obbligati a preoccuparvi per me. E poi, se anche ti dicessi cos’ho, correresti a dirlo a Peter e mi cominceresti a dare stupidi consigli, che io non accetterei neanche. Se proprio ti interessa, mi sono innamorato
Susan sgranò gli occhi
-Sì, mi sono innamorato, e allora? E con questo ho chiuso. Ciao
Chiuse secco Edmund, andandosene via.
“Forse dovrei avvisare Peter, insomma, questa cosa non gli fa bene, visto che non si impegna più in niente… Non mi ha neanche detto chi è” pensò la sorella preoccupata
Edmund camminava solo per la foresta, sistemandosi i capelli neri. Con quel vento gli si scompigliavano tutti.
Era arrabbiato con tutti, nessuno lo capiva. Lo consideravano un bambino, ma non sapevano che lui era fin troppo maturo.
-Bu!- qualcuno da dietro lo spinse, facendolo quasi cadere
Si girò di scatto e vide la ragazza che sospettava
-Hermione! Che ci fai da queste parti? E da quando sei così forte?- la prese in girò con un tono fin troppo dolce per lui
Camminarono come sempre per ore, uno di fianco all’altro. Parlavano di tutto, cosa che Edmund non era mai riuscito a fare nemmeno con i suoi fratelli
La sera si avvicinò presto, e il buio incombeva.
-è meglio se vado, altrimenti Rose si arrabbia, ci vediamo
E la ragazza dai riccioli d’oro corse via.
Edmund non tentò di fermarla, rimase a bocca aperta a guardarla.
“Pagherei oro per baciarla, anche se il giorno dopo dovessi morire” si continuava a ripetere
Non sapeva di lei cosa l’avesse stregato, forse il suo tenero sorriso, o la sua continua voglia di sorridere? Potevano esserci migliaia di motivi, tutti giusti
Immerso nei suoi pensieri, entrò tranquillamente nella stanza regale, dove si trovavano anche gli altri fratelli
Senza poter nemmeno salutare, si ritrovò Peter davanti a lui, che lo teneva per la maglia.
-Mi dici dove cavolo sei stato? Sono le 10 di sera! E cos’è questa storia che mi ha raccontato Susan?
-Quale storia?- domandò fingendo di non sapere
-Non mi prendere in giro, lo sai benissimo. Il nostro Ed si è innamorato…- lo prese in giro
-Stronzo- gli urlò Edmund, divincolandosi dalla sua presa
-Scusa?
-Hai capito bene, ti ho dato dello stronzo. Cosa c’è di male nell’innamorarsi di qualcuno?
-Non ci sarebbe niente di male se tu per una settimana di fila saresti venuto a tutte le riunioni e gli allenamenti Ma non lo hai fatto. Almeno mi auguro che sia bella e ricca, e che non sia una schiavetta demente
-E se lo fosse?
-Ah ah ah- scoppiò a ridere Peter- basta con gli scherzi Ed
-Guarda che non è uno scherzo, e non ti permettere più di insultarla dandole della demente. è andata anche lei a scuola, e in molte materie è persino più brava di me.
-Schiave, che siano intelligenti o no sono comunque schiave. E vanno trattate con il giusto distacco.
Per questo ti proibisco di vederla, anche se non so chi sia e non mi interessa
-Non me ne frega niente dei tuoi divieti, io la vedo quanto mi pare, perché la amo e stare qui con te a spiegarti le mie ragioni sarebbe perdita di tempo
E con questo Edmund uscì e si sbattè la porta dietro.
“Lo odio, lo odio” continuava a ripetersi
Per i corridoi del castello c’era un silenzio assoluto. E qui sentì un pianto straziante provenire dalle scale.
“Forse sono già arrivati i nemici e hanno già fatto qualche vittima” pensò lui
Ma davanti si ritrovò Hermione, accovacciata all’angolino della scala.
-Herm!- la chiamò lui, sedendosi di fianco- che ti è successo?
Di istinto le mise una mano fra i capelli, ma lei non la badò molto.
-Ed- cominciò lei, guardandolo negli occhi. Le sue lacrime continuavano a scorrere incessanti, tanto che arrivavano fino al collo- mio padre mi vuole far sposare con un uomo più grande di me di 10 anni e che non so neanche chi sia! Io non voglio
Edmund non sapeva che risponderle, era più scosso di lei. Forse doveva ancora capire ciò che le aveva detto
Si guardarono per un lungo attimo, quando lei gli si avvicinò
-Ed, tu sei fortunato! Puoi decidere tu con chi sposarti o fidanzarti, io no. Ma Ed, io amo un altro, che faccio Ed…
E rincominciò a piangere. Edmund le vedeva bene le sue lacrime, perché lei lo continuava a guardare, senza vergognarsi delle lacrime che le cadevano sul viso
A lui cominciò a battere il cuore all’impazzata, quando si ritrovò a pochi centimetri da lei.
-Io non so se è il momento più giusto per dirtelo- cominciò timidamente lui- ma non riesco più a tenermelo per me
Hermione lo guardava, sperando che non dicesse quello che si immaginava
-Io non so come ho fatto ad innamorarmi di te, ma ormai te l’ho detto.
Allora le lacrime si fecero più intense, e lei gli si buttò addosso, prendendolo a pugni in pancia
-Sei un deficiente, non dovevi dirmelo, io ti amo! Come farò ora che so quello che mi hai detto, a sposare un uomo sapendo di essere corrisposta da quello che amo!
I suoi discorsi non facevano una piega
-Mi è venute un idea- disse felice Edmund- potrei provare a chiedere a Aslan se annulla la proposta di matrimonio fatta da tuo padre…
-Non accetterebbe mai- rispose lei convinta
-Che ne sai, finché non ci provi. Domani lo faccio
Hermione lo guardò in faccia e si convinse a sorridere
-Grazie
-Di cosa! Guarda che se tu ti sposi con lui, anche le mie possibilità sono zero
Edmund la baciò, stringendosela addosso.
Non aveva mai baciato nessuno, ma si sentiva sicuro, perché anche lei non la aveva mai fatto
E pensare che fino a qualche tempo fa, gli veniva da vomitare solo a pensare ad una carezza
Il giorno dopo il sole splendeva e Aslan era pronto ad ascoltarlo
-Senti Aslan- incominciò Edmund con tono un po’ nervoso
E gli raccontò tutto ciò che era successo la sera prima
-Che brutta cosa i matrimoni combinati, cercherò di fare il possibile ma a una condizione
-Quale?
-Dovrò rendere il vostro fidanzamento pubblico
E così fece.
Lo stesso pomeriggio tutta al popolazione di Narnia era pronta ad ascoltare le parole di Aslan
-Ho una comunicazione, forse per non tutti importante, ma per una tenera fanciulla sì
Hermione tirò una breve occhiata a Edmund, che le sorrise
-Signor Ker, venga davanti
Il padre di Hermione si avvicinò al leone titubante, pensando a qualcosa di molto grave
-Come dicevo, i matrimoni combinati sono una brutta cosa, e io le ordino di annullare il matrimonio fra sua figlia Hermione e quell’uomo molto più grande di lei.
Nella sala ci fu un sussulto da parte di tutti, come mai una cosa così improvvisa?
-…perché la nostra donzella sì è fidanzata con il nostro re Edmund
Lui preferiva sprofondare, tutti gli sguardi gli si puntarono addosso
E il più pesante era quello di Peter
Quella stessa sera il ragazzo camminava da solo per il giardino, tentando di trovare una scusa per entrare nella casa(stanza) di Hermione
Alla fine, sentendo silenzio, aprì la porta di scatto e davanti si trovò una spettacolo orribile
La sua amata era distesa a terra, con ferite ovunque
-Amore, che ti è successo?- domandò Edmund preoccupato
-Amore? Carino…- gli rispose Hermione cercando di tirarsi su
-Non badarci, che ti è successo? Dai rispondimi
-Prometti di stare zitto?
Edmund annuì, e così Hermione cominciò a raccontargli la lunga storia
-Mio padre, sentendo ciò che gli ha detto Aslan, si è infuriato con me perché ha detto che gli ho rovinato i suoi piani. Dice che con i re dura poco, e che lui così morirà subito con una figlia zitella
Perciò mi ha picchiata
Edmund non voleva crederle, perciò rubò dei medicinali dall’infermeria e glieli portò
-E non fare quella faccia!- obbiettò Hermione vedendo l’espressione di Edmund- non sarà la prima e neanche l’ultima
-Giurami che se ti dovesse succedere qualcosa cerca di chiamarmi o avvisa qualcuno- le raccomandò preoccupato lui
-Certo
-Giura
-Giuro
-Giura!!!!!!!!
-E ho giurato!
-Noi re non giuriamo così
-Ma voi siete re…- così dicendo gli diede un piccolo bacino sulla guancia e gli augurò la buona notte, dopodichè chiuse la porta della “casa”
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Anche se a me Edmund NON PIACE!!
Meno male che ora sei passata all\'affascinante biondino di Harry Potter(Dracooo)
non avrei mai pensato alla coppia Ermione/Edmund!
Idea originale!!