DEIDARA RACCONTA SASORI
- Capitolo 1° -
. Al primo incontro con Akatsuki mi ritrovo a parlare con un infelice che mi ricorda Martin Fiedelman in “Frankenstein Junior” ma con la scoliosi: un muso da Bulldog che sembra devastato dalla sifilide, una camminata di chi si sta calpestando i coglioni e una parlantina da robot di bassa qualità con il cd graffiato messo per sbaglio in un grammofono anni 30. Di primo impatto gli do una monetina di 10 centesimi
Deidara : tenga buon uomo! Capita a tutti un incidente di percorso ma a lei è andato proprio di merda!
Dopo, per quaranta minuti buoni ho avuto un black out totale. Mi risvegliai in infermeria con il segno di una moneta in mezzo alla fronte, mi spiegarono più tardi che quello scherzo della natura era proprio il mio nuovo compagno di squadra e che ci aveva già messo una pietra sopra, si! Una lapide.
Più passa il tempo è più io e Sasori si diviene intimi. È così gentile e premuroso che mi guida come un fratello, psicopatico, ma comunque un fratello.
Sasori: mio caro Deidara, se non finisci di fare minchiate, non diventerai mai abile ma ti rendo disabile perché ti spezzo tutti gli arti e ti rivolto come un origami, ci siamo chiariti?
Per me Sasori Danna è diventato come un padre e, infatti, una notte di pediluvio mi portò sulla cima di una collina e mi disse:
Sasori: Deidara, tutto ciò che vedi, un giorno sarà tuo.
Deidara: ma se è notte
Sasori: appunto!!
Ognuno di noi quando si ubriaca ha reazioni piuttosto differenti (chi ride, chi dorme ed ecc.), Sasori Danna comincia a svalvolare già con un goccio di Tavernello e quando non ragiona diventa un altro .
Sasori: ehi, andiamo sulla tangenziale a rimediare due donne per la nottata
Deidara : ma noi non abbiamo tangenziali
Sasori: è lo stesso
Usciamo in tandem e dopo un quarto d’ora di cammino ci fermiamo su un prato nel nulla più assoluto
Sasori: lo sapevo!
Deidara: che cosa?
Sasori : il governo ci ha rubato le tangenziali
È già tanto che ci concedono le biciclette
Deidara: ma qui non c’è niente
Sasori va in catalessi è rimane a fissare il vuoto e dato che mi annoiavo anche io comincio a fissarlo . Dopo dieci minuti Sasori fissa il vuoto io fisso lui , dopo 20 minuti Sasori fissa me e io fissa un gufo , dopo 50 minuti la bicicletta fissa un platano , io mi fisso da solo e Sasori russa . Ci risvegliamo al mattino con il deretano in fiamme e una pressione vescicale pari a quella compressa in una camera d’aria troppo gonfia. Dopo esserci pisciati regolarmente addosso a causa delle articolazioni degli arti inferiori praticamente rigide come un cadavere in rigor mortis,mi sveglio del tutto
Deidara: ma non dovevamo andare a donne?
Sasori : ma quali donne , al massimo … Jack , buoni neanche a fare poker . A proposito che ci troviamo a fare qui?
Deidara : boh!
Prendiamo la bici e torniamo indietro
Deidara : e se Pein ci dice qualcosa?
Sasori: gli dico che è pazzo e che deve andare a cagare, ora zitto e pedala!
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