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Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: COME SOLDATINI DI PLASTICA
Genere: Azione, Introspettivo
Rating: Per Tutte le età
Avviso: One Shot
Autore: -kira-92- galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 11/06/2009 09:54:17

Avevo voglia di scrivere.... beh.... leggetelo.... non vi dirò di sicuro tutto ora.... sarà come aprire una scatola di cui non sai il contenuto ù.ù
 
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COME SOLDATINI DI PLASTICA
- Capitolo 1° -

-Come soldatini di plastica-

Quella sera il cielo era più rosso del solito,era un cielo che invocava morte, che chiamava a se le anime degli agonizzanti.
Quel cielo, spettatore della crudele pazzia dell'uomo che sente il bisogno di uccidere i suoi simili per soddisfare la sua sete di potere, era l'unica cosa diversa da ogni sua sera in attesa del nemico. Erano ormai 7 i giorni che aveva passato in attesa, senza vedere anima viva, eppure la cosa non lo annoiava, ormai ci era abituato. Aveva ucciso molti uomini, si vedeva, il suo viso era segnato dalle fatiche della guerra, era un viso che non mostrava da tempo immemore un sorriso.
L'ennesima sigaretta si stava consumando lentamente nella sua mano sinistra, nella destra aveva saldo in mano il fucile, il suo compagno di mille uccisioni.
Si alzò per compiere il suo solito gesto ormai rituale di osservazione, si affacciò senza molta speranza alla finestra, il solito paesaggio, quella solita piazza vuota era il suo palco, peccato che fosse ancora spoglio, mancavano gli altri attori di questa tragedia chiamata guerra, mancava il nemico tanto atteso, diede un secondo sguardo veloce alla piazza, era tanta la voglia di soddisfare il desiderio di morte di quel cielo, lo bramava.... Bramava il sangue, aveva un desiderio ormai quasi ossessivo di uccidere, ormai per lui era quasi un vizio, pensando a questo irrefrenabile desiderio rimembrò il momento della prima uccisione. Non lo avrebbe mai scordato… Era ancora giovane, o così gli sembrava, in realtà solo pochi mesi erano passati, ma da allora si sentiva invecchiato, in guerra il tempo è relativo, troppe cose erano successe, un solo giorno in quel mondo era come un anno, ma nulla poteva essere dimenticato, soprattutto quel momento.

Era appostato sul tetto di un vecchio edificio ottocentesco ormai in rovina, un solo ordine, uccidere tutto quello che si muove; Finalmente i nemici avanzarono davanti alla sa postazione, erano tre, li freddò senza esitazione uno dopo l'altro e dispetto di ciò che pensava non aveva nessun rimorso, per questo amava le armi da fuoco, poiché a differenza delle armi bianche non davano la sensazione di aver davvero ucciso, i tre uomini caduti uno dopo l'altro erano per lui solo inanimati bersagli mobili, ma, in lui, ci fu un indescrivibile sensazione di onnipotenza, era quella che tanto gli mancava e per sette giorni aveva desiderato di sentirla ancora.

In quell'ultima lasciva occhiata era racchiuso tutto quel suo desiderio e proprio mentre stava per rassegnarsi e tornare a sedersi lo vide, era proprio li, l'attore mancante atteso con impazienza, dopo lungo tempo era arrivato, non ci pensò un minuto, imbracciò il fucile e lo cercò sul mirino, lo trovò e con sua grande sorpresa vide che anche lui lo aveva adocchiato, Si era tradito con la sigaretta probabilmente, la gettò, aumentò lo zoom e.... Dio come era giovane, avrà avuto18 anni, non riuscì a premere il grilletto, stette li ad osservarlo per un nano secondo, non riusciva a vederlo solo come un bersaglio, ritrovò quel briciolo di umanità che la guerra gli aveva tolto e fu proprio quello stupido e insignificante secondo che lo tradì.
Il suo giovane avversario non si fece problemi a sbattersene di ricambiargli la cortesia, fu un attimo, il proiettile gli trafisse il cranio, morì così, il suo ultimo pensiero fu di odio verso se stesso, se non avesse esitato starebbe esultando, invece era stato così ingenuo da fermarsi a riflettere, quella stupida guerra non lasciava spazio ai sentimenti.
Bisognava essere freddi e decisi.
Era imperativo obbedire agli ordini senza esitazioni.
E l'anima bisognava lasciarla a casa.
Erano tutti dei burattini.
Pedine di un gioco più grande di loro.
Come soldatini di plastica.




Beh?.... commentate.... anche se vi fa cagare.... tanto per sapere cosa ne pensate.... bye ^^
 
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VOTO: (1 voto, 3 commenti)
 
COMMENTI:
Trovati 3 commenti
gogeta55 11/06/09 22:23
sei un ragazzo? ehehhe scusa è che di solito sono tutte femmine^^
vbb allora BRAVO^^
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-kira-92- 11/06/09 21:35
grazie.... ma.... sarei anche un ragazzo.... il nome viene da death note....
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gogeta55 - Voto: 11/06/09 13:52
Bisognava essere freddi e decisi.
Era imperativo obbedire agli ordini senza esitazioni.
E l'anima bisognava lasciarla a casa.
Erano tutti dei burattini.
Pedine di un gioco più grande di loro.
Come soldatini di plastica....
davvero bella quest'utima parte^^
brava ksss^^
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