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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Slam Dunk
Titolo Fanfic: SOGNI O REALTÀ
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: erikuccia galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 13/06/2003 21:38:57 (ultimo inserimento: 23/06/03)

che succederebbe se qualche giorno prima della partita vs il kainan a rukawa accadesse qualcosa di incredibilmente assurdo? fantasy, amore e sport ^^
 
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FANTASMA
- Capitolo 1° -

Scroashhh...

il rumore dei freni ruppe il silenzio che attanagliava tutta quella zona della prefettura di Kanagaw. Il rumore della bici che andava a sbattere contro un palo della luce sembrava voler far sparire la tranquillità di quella giornata di metà-estate.

Una piccola folla si era riunita intorno al luogo dove l'incidente aveva avuto luogo, mentre il guidatore dell auto che aveva provocato tutto se ne stava fermo sopra il corpo inerme del liceale che aveva ferito gridando -nn è stata colpa mia...è sbucato fuori all'improvviso-. Erano tutti in attesa che un autoambulanza arrivasse.

Nessuno era sorpreso quanto Kaede Rukawa, 15 anni, supermatricola del liceo Shohoku. Vedeva il suo corpo steso sul nudo sfalciato della strada. in una posizione che nn doveva essere comoda. Una scia di sangue gli bagnava i capelli e gli sporcava il viso. Ma niente era in confronto a quello che era successo alla sua bici, che adesso giaceva deforme in un angolo della via, abbandonata.
Una domanda gli volteggiava nella mente, una domanda che forse poteva spiegare quello che era successo, ma che, nonostante tutto aveva tr paura di porsi.

-nn sarà mica che sono morto, vero?-

Il rumore di una sirena nel frattempo si fece sentire. Due infermieri scesero e cominciarono a visitare il ragazzo. Lì, in mezzo alla strada.
- il polso è molto debole...- disse uno dei due medici
- e anche il battito cardiaco- gli fece eco l'altro.
Non furono sprecati altri momenti importanti. Il corpo fragile dell atleta venne caricato sulla vettura e portato all'ospedale più vicino.

Rukawa intanto continuava ad essere confuso. Non riusciva a capire nulla di quello che gli era successo. si trovava lì, sospeso a mezz'aria, consapevole di chi fosse, ma al tempo stesso si trovav in una sala ospedaliera. Che diavolo stava succedendo?
Non c'era nessuno che potesse spiegargli questa situazione. Come al solito nella sua vita di adolescente si trovava ad essere solo nelle avventure importanti. Ormai c'era completamente abituato. Ma quello stato d'animo d'impotenza gli bruciava dentro e gli dava una voglia matta di urlare...Ma probabilmente nessuno l'avrebbe sentito.

Possibile che fosse un fantasma??

Rimase alcuni minuti davanti alla finestra della camera dove il suo corpo giaceva e cominciò a pensare sul serio a quello che era accaduto...

Ricordava tutto molto bene. Quella mattina era partito dal suo appartamento come al solito per andare a scuola. Aveva del pane nella bocca mentre guidava la sua bicicletta. Svolta dopo svolta, faceva la strada che percorreva tutti i giorni. Incontrò le stesse facce assonnate, vide gli stessi negozi di sempre aprire sempre alla stessa ora. Tutto accadeva come nei più normali dei giorni.

Poi..poi cos'era successo??

- accidenti..nn mi ricordo- pensò, mentre strizzava gli occhi, come se con quel gesto di sforzo i suoi ricordi potessero saltare fuori.
Ma nn c'era nulla da fare. Per quanto cercasse di ricordare, l'unica cosa che aveva in mente era il buio...buio come la notte...

Poi qualcosa si fece strada nella sua mente - Mi sono addormentato al manubrio?- e dopo alcuni minuti di riflessione aggiunse-probabile-
Era talmente ghiro che si addormentava dappertutto e nn era la prima volta che si addormentava mentre guidava la sua bici. Una volta aveva anche investito quell'idiota di sakuragi...forse anche quella mattina si era addormentato...

- Ma certo...adesso ricordo..-

si era addormentato, finchè il suono di un calcson l'aveva maledettamente svegliato..ma quella matina, evidentemente, nn se l'era cavata con una ruota bucata, ma con...che cosa aveva? un trauma celebrale? era in coma?

Continuava a guardarsi in quel letto dell'ospedale e nn sapeva desidersi sul da farsi. Rimanere lì a far da guardiano al suo corpo, oppure...

-questa situazione però nn è tutta al negativo...- uno strano sorrisetto si dipinse sul volto del bellissimo ragazzo -posso divertirmi a torturare quell idiota! ^^e poi posso...anche lei...-
ma subito questo pensiero allegro venne accompagnato da una bruttissima constatazione..se era un fantasma e quindi "inesistente" per gli altri, non avrebbe potuto...

- cazzo...tra una settimana c'è la partita con il Kainan!!!-

se nn fosse tornato in sè non avrebbe potuto giocare a basket, il suo basket. E questo nn lo soddisfaceva affatto, anzi.
Odiava restarsene fermo, senza saper che fare, o che cosa bisoganava fare per far finire quell incubo. Non c'er una fatina come negli anime che potessero spiegargli quello che era diventato? quello che doveva fare?

Si trovava ad essere completamente solo, senza il migliore amico di tutta una vita. Senza rendersene conto si era liberato del basket, e se nn fosse stato un essenza incorporea si sarebbe sicuramente preso a schiaffi.

eppure qualcosa bisognava fare. mentre pensava a tutto questo cominciò a piovere.

-bene ci mancava solo questo.-

Intanto nella palestra dello Shohoku Ryota stava allenandosi, come sempre, dopotutto. Non era facile essere il capitano di una delle squadre migliori del paese, e sentiva di doversi meritare quel posto ogni giorno, ogni volta, ogni ora.

Tonk Tonk

Il pallone palleggiava serenamente sul pavimento, ma lo stato d'animo del ragazzo nn rispecchiava affatto quello della palla.
Quella mattina era arrivato presto per fare due tiri a canestro: per giocare senza essere distratto..da lei. La sua bella Ayako.

da quanto tempo l'amava ormai?

Erano passati quasi tre anni da quando l'aveva vista per la prima volta, ma nn era cambiato nulla. Lei continuava a nn curarsi dei sentimenti del ragazzo e Ryota aveva ogni tanto l'impressione che Aya sentisse la mancanza del gorilla...ooops di Akagi.
questo lo faceva imbestialire. Dopotutto lui aveva ricominciato a giocare a basket solo grazie a lei, solo perchè Ayako esisteva.
Eppure...a lei nn interessava..a nessuno interessava.

Mentre era perso in questi pensieri nn proprio allegri, la catena della riflessioni fu interrotta da una voce.
- Myagi, credo che tu sia in ritardo- disse
Senza nemmeno voltarsi Ryota rispose - hazusa che ci fai qui? io nn sono nemmeno nella tua classe-
Hazusa Kamiya, la seconda manager, intanto continuava a stare ferma con i capelli che gocciolavano a causa della pioggia. Era una matricola...una matricola che era innamorata persa di Ryota, anche se sapeva bene che il capitano dello Shohoku nn aveva occhi che per Ayako, che, tra parentesi, era anche una sua amica.
Ma questa chiacchierata fu interrotta dall'entrata non proprio delicata di Ayako che, sconvolta, stava urlando -presto ragazzi...tutti dal preside...Rukawa ha avuto un incidente!!!-
I ragazi nn se lo fecero ripetere e a gran passi si diressero verso l'ufficio del preside, dove l'intera squadra era già stata riunita per la bruttissima notizia.

Nella stanza vigeva uno strano silenzio.

continua...


 
Continua nel capitolo:


 
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