Un frutto ormai maturo Sospeso Non sa se cadere o tollerare ancora la gravità Se qualcuno non lo coglierà marcirà E appassirà Là sospeso Tra terra e cielo è davvero giunta la sua ora
Se solo sapessi Quanto è dolorosa la tua assenza Come un mare senza scogli Come un bacello vuoto Come una rondine senza ali Un sogno ormai lontano Non tornerai
Fronde si muovono al dolce stormire del vento è come se potessero parlare Intonano un canto sconosciuto Le ore si fanno più lunghe Cirri lontani Ora non sembrano più molto distanti Incombono come una promessa infranta Le prime gocce di pioggia imperversano E profumano l'aria di un dolce dolce odore
Il frutto ondeggia incerto Sotto il peso della pioggia Non c'è altra scelta Non resiste e si lascia trasportare dalla gravità Giù fino all'inferno
Gocce di rugiada luminose imperlano il terreno Il frutto solitario è lì Rovinosamente sepolto tra l'erba Giunge una mano Delicatamente lo afferra Ne osserva il rosso candore Lo porge alle labbra di qualcuno Una bocca piccola si dischiude Il frutto non è più solo
Oh mio dio, non credevo che mi rispondesse qualcuno. Sono emozionata e felice. Beh, grazie ad entrambi, vi sono grata per aver speso una goccia del vostro tempo per leggere quello che ho publicato. Grazie ancora, per tutto.
Commovente.
E' una poesia dolcissima.
Perchè noi siamo come frutti caduti che cercano qualcuno che non li faccia sentire soli in quell'oceano d'erba.
Ancora complimenti.
P.S ti auguro di trovare qualcuno che ti faccia compagnia nel mare d'erba.
E' una poesia dolcissima.
Perchè noi siamo come frutti caduti che cercano qualcuno che non li faccia sentire soli in quell'oceano d'erba.
Ancora complimenti.
P.S ti auguro di trovare qualcuno che ti faccia compagnia nel mare d'erba.