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Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: LE MIE ULTIME ORE DA MINORENNE
Genere: Autobiografico, Introspettivo
Rating: Per Tutte le età
Avviso: One Shot
Autore: naruxhina galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 27/05/2009 23:24:35

Nient'altro che una pagina di diario, piuttosto disordinata tra l'altro. Condivido con chi vorrà leggere i miei pensieri all'avvicinarsi dei miei
 
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BATTUTE FINALI? NON CREDO, O ALMENO SPERO...
- Capitolo 1° -

Le mie ultime ore da minorenne


Le mie ultime ore da minorenne.
In questa sera fresca ripenso alla mia vita,
a ciò che le è mancata
e ai tantissimi momenti
che l’hanno colorata,
belli, brutti e così così
alti e bassi, o giù di lì.

Come l’ho vissuta?
Se bene, così continuerà?
Se male, cambiare rotta si potrà?

Provo a buttar giù due righe
Sperando mi escano le rime
Nel tentativo di far fruttare questo momento di ispirazione

Non sono mai stato un buon poeta…
Se devo continuar con questa cosa
È decisamente meglio che lo faccia in prosa…



Eccomi qui.
Pensando che un momento come questo vada immortalato, e non avendo molto da fare o a cui pensare (ho un compito il giorno dopo, anzi due, ma che fa?), mi sono seduto al pc, sperando mi uscisse un bel capolavoro d’occasione.
Mi ci è voluto poco per capire che non ne sarei in grado senza un bel po’ di tempo a mia disposizione! Ma ormai per me, per il me minorenne, il tempo è scaduto.
Sono le dieci e ventitre, e il Barcellona vince due a zero contro il Manchester nella finale di Roma: una buona notizia! Non sopporto il Manchester… Si, sto divagando, ma forse buttare giù ciò che mi passa per la testa in questi istanti è proprio la miglior cosa che possa fare.

Il resoconto della mia vita alla soglia della cosiddetta “maggiore età” è alquanto difficile da definire. Non può certo dirsi blasonato di tanti eclatanti successi, perlomeno nelle cose che contano, come l’amore…
Un solo bacio ed una sola fidanzata (tra l’altro a distanza)… Un po’ triste lo so, e pensare che sono uno a cui l’amore piace e tanto, e i miei lettori abituali l’avranno capito. Cosa posso farci?
Purtroppo ho cominciato troppo tardi ad interessarmene, e quando mi sono reso conto che volevo ciò che davo ai personaggi delle mie fanfic, ero già il ragazzo timido e con troppa poca esperienza che credo di essere ancora…
In realtà recentemente credo mi sia accesa una nuova fiamma, ma questo non voglio approfondirlo qui…
La verità è che, e qui il caro Seneca mi darebbe giustamente un buffetto dietro la nuca, ho sprecato parecchio del mio tempo in stupidate o, peggio, a rimandare…
Del resto molte volte ho sentito da parenti ed amici: “tranquillo, c’è tempo per quello!”
Si, come no… Avrebbero fatto meglio a dirmi “prima cominci, meglio è”…

Infatti, ora che scorrono i miei ultimi momenti da non legalmente perseguibile (uh, che bella parafrasi), sento come se avessi imparato da poco ad apprezzare ciò che ho, e che per molto tempo mi è parso poco.
Amici, compagni di scuola, la scuola in genere…
Per qualche strana ragione sento come se debba separarmene proprio ora che ho scoperto quanto mi piacciono, quanto, mettendoci impegno, posso renderle il sale della mia vita.
Forse esagero, non è mica detto che con la maturità perderò ogni cosa… Forse è solo l’ormai prossimo cambiamento (e quello è certo) che me lo fa credere.

Dal canto mio, io non credo cambierò molto alla mezzanotte di stasera. Non si diventa adulti da un giorno all’altro, e nessuno dovrebbe illudersi di essere “grande” perché può firmarsi le giustifichi da solo, prendere una patente e farsi bello con la macchina nuova.
Uno dei miei obiettivi adesso però, deve essere proprio questo: diventare “grande” sul serio, acquisire responsabilità, serietà, maturità, imparare ciò che ancora non so fare (cucinare in primis…). Prego solo che la massa di lavoro che mi attende non mi spaventi come sovente è già successo.

Sono le dieci e trentasei: il Barcellona ha vinto la Champions League.
Ne sono proprio felice!

Ho messo un po’ di musica intanto: roba lenta, Pino Daniele per la precisione. Trovo che le colonne sonore in certi momenti siano irrinunciabili, in corsa fino alla cima della collina come alla vigilia del proprio diciottesimo compleanno ad aprirsi davanti una tastiera.
Forse avessi adoperato la penna sarebbe stato molto più poetico.

Tornando al discorso di prima (un po’ contorto lo so, ma il fluire dei pensieri è una corrente rapida e incontrollabile), dovrei nutrire grandi speranze per ciò che avverrà dopo dati i miei buoni propositi. Dico dovrei perché non sempre l’umore è al massimo e ti lascia credere più del solito che basta appunto crederci; quante volte i nostri propositi restano poi tali?
Quante volte i nostri sogni restano delusi?
A ben pensarci, finora ho vissuto parecchio di voli pindarici. Ho fatto un po’ come Snoopy insomma: una bella fetta della mia vita l’ho vissuta nella mia testa.
Davanti i miei occhi aperti, in realtà chiusi in quei momenti, sono passati tutti gli idioti a cui avrei voluto darle di santa ragione, scene romantiche con ragazze sempre diverse, a volte vaghe e fatte da me e su misura per me, vittorie clamorose a basket o a karate in cui mostravo tutto quello che valgo, io che mi improvvisavo educatore del fratellino o sorellina che non è più nato...
Ancora adesso se mi và sogno mie brillanti carriere in qualsiasi campo mi aggrada: giornalismo, scrittura, religione… si, confesso che mi sono chiesto anche come sarei e come mi comporterei fossi un prete o addirittura il papa, ma adesso rischio di allontanarmi troppo!
In realtà al momento, visto che comunque devo pensare seriamente al mio futuro ora che sono finite le superiori, fantastico su un me professore di storia e filosofia, capace non di imbottire di nozioni, ma di rendere partecipi gli altri, narrando storie, stuzzicandoli con curiosità culturali, coinvolgendoli in discussioni sulla morale e bei discorsi seri di ogni genere. Chissà… Questo è il genere di fantasie per cui vorrei davvero non valesse la comprovata regola “ciò che hai immaginato da te, in te rimarrà”.

Sono le ventidue e cinquanta, e il Barcellona si prepara ad alzare la coppa: sto seguendo tutto col televisore accanto il mio computer.
Non credo proprio che resterò a scrivere qui fino a mezzanotte.
Intanto i giocatori del Barcellona alzano la coppa… almeno loro…

Ed ecco che sopraggiunge l’altra parte di me.
Quella che mi rimprovera di scrivere simili tristi cazzate e passare alle cazzate più allegre. Più passa il tempo più mi convinco che sono una persona doppia, in fondo sono nato sotto i gemelli!
Dicevo, questa parte mi ricorda ora che per me sono in arrivo tanti regali e tanti soldi, tanti auguri e manifestazioni di affetto.
Perché in fondo, sono solo un pochino solitario, non solo. Anzi, una metà di me è solitaria, l’altra non ci tiene affatto ad esserlo.
La mia vita è contesa tra chiusura e apertura, introspezione ed estroversione, meditazioni solitarie e desiderio continuo di costruirmi tantissimi bei ricordi con la mia allegra compagnia, nonché costruirmi un rapporto un po’ più elevato dell’amicizia come ho già detto.
Magari il passaggio a cui sto per arrivare aprirà la strada alla tanto ambita “volta buona”.

Tra qualche giorno c’è anche la mia festa!
Ho preparato per l’occasione un bel video da dedicare a tutte le persone della mia vita, i personaggi della mia storia. In realtà è solo l’ultima parte di un progetto più ampio che non penso di poter fare completamente in tempo. Ancora una volta i miei programmi non sono andati come volevo (DANNATO COMPUTER CHE SI SCASSA!!!).
Vorrà dire che i miei compagni di classe vedranno il loro videotributo un po’ più in là!
Conto di divertirmi molto, e di combinare qualche bella cavolata memorabile da far restare impressa e che si tenga sempre pronta lì, nella mia memoria, a farsi ripensare ogni volta si vorrà tornare allegri.

Ah, il valore dei ricordi!
Prima pensavo di averne pochi delle superiori. Poi sfogliando gli albi di foto di una mia amica su msn ho visto che non lo sono: è solo che non sempre me ne rammento.
In effetti non saprei dire se questi cinque anni li avrei dovuti impiegare meglio o che sono stati un “normale” quinquennio da adolescente, coi suoi alti e i suoi bassi, le sue risate e le sue amarezze.
Ciò che so per certo, è che se tornassi in più inizierei sin dall’inizio a legare e ad assecondare la parte più bella di me, anziché vivere passivamente un’esperienza bellissima come le superiori.
Per fortuna ad un certo punto me ne sono accorto!
Deve essere per questo che sento di star perdendo ciò che ho appena guadagnato.
Avessi io anche solo un mese (o due, dai) in più da trascorrere con la testa china sui libri tra i sospiri e il cameratismo di una classe di giovani uomini e donne accomunati dalla stessa “sofferenza”.

Com’è strana la natura umana: si ama ciò che non si ha e si disprezza ciò che invece si possiede. E quando perdiamo ciò che possediamo, ci disperiamo e ci rifiutiamo di accettarlo.
Che sciocchi che siamo!
Non lo capiamo proprio!
La vita è fatta di tante cose, strati che si sovrappongono, momenti che si ammonticchiano, volti che si accavallano, e tutto và a comporre un quadro, un quadro ritoccato continuamente da un pittore che a volte siamo noi a volte è un destino dalla bastardaggine (o dalla bontà) epica…
Noi ci affezioniamo ad ogni singolo aspetto della nostra esistenza, anche a quelli che diciamo di mal sopportare, anche se può sembrare strano.
Ma siamo ciechi, e ciascuno si accorge che il periodo, se non il più bello, il più ricco e spensierato, di tutta la sua vita si è forse appena concluso solo e unicamente quando esce dal portone della scuola l’ultimo giorno dell’ultimo anno scolastico.

La maggiore età si apre allora ai nostri occhi per ciò che è: non giustificazioni firmate da sé, patenti, diritto di voto e robe varie di cui gongolare e sentirsi realizzati, ma preoccupazioni, impegno, lavoro sodo, maturazione forzata, serietà…

Vedi tu che fregatura per cinque anni nel paese dei balocchi mascherato da ministero della noia e del risucchio del tempo libero!

Vabbé dai, sto esagerando: ho già detto prima che a diciotto anni non si cresce di botto, figurati se appena finita la scuola uno ha da abituarsi a portare giacca e cravatta e a badare a cose come l’INPS, le tasse, il sette e quaranta (che tra l’altro non ho mai capito cosa sia) e robe simili!
Ci sarà tempo per quello, come dicevano i miei parenti.

Se però è vero che con la fine della scuola le cose cambiano, non resta che augurarsi che il cambiamento sia meno difficile di come tutti vogliono farci credere. Ma soprattutto, bisogna avere la capacità di far sì che le scuole superiori non finiscano mai.
Come?
Restando perennemente in contatto con la classe?
Conservando il proprio gioviale spirito da adolescenti?
Ciascuno trovi la sua risposta, non sono mica un biscotto della fortuna cinese!

Sono le undici e diciassette, e mi vien voglia di chiudere qui.
Probabilmente ho parlato tanto e sono uscito pure fuori traccia!
Ma credo che se mai scrivessi un diario, sarebbe più o meno così.
Dovrei cercare di essere meno caotico quando mi do all’introspezione in effetti: credo lo aggiungerò nella lista di cose da imparare in vista della “maturità”!

Cosa mi aspetta adesso? Oltre la cima degli esami di maturità cosa c’è per me?
Sapete che vi dico? Non mi importa.
Ciò che importa, è che voglio arrivare di là con entusiasmo, che voglio scoprirlo e voglio farlo animato da speranza, non importa se verrà delusa!
L’ottimismo è il profumo della vita, no?
Ora cito pure le pubblicità! Non c’è dubbio, meglio chiuderla qui.
Manca poco più di mezzora ai miei diciotto anni.

La vita è una storia bellissima, ed io mi diverto molto, a leggerla come a scriverla.
E vada come deve andare!


Dedicato a tutti coloro come me, arrivati ai fantasmagorici 18, agli esami e tutta la compagnia bella.
Non servono poi a molto i resoconti, specie se ci si impunta su di essi. Se anche a voi viene in mente di tirare le somme e il risultato non vi gusta, fate che siano un punto di partenza anziché l’esame d’arrivo e ripartite!


Buonanotte, e se vi và, fatemi gli auguri! ^___^


Tony

 
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VOTO: (7 voti, 8 commenti)
 
COMMENTI:
Trovati 8 commenti
gogeta55 - Voto: 09/06/09 15:16
wao bellissimaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
e anche se in ritardo AUGURI^^
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reds92 - Voto: 30/05/09 13:28
Wow, c'è poco da dire. Fanfiction fantastica e ben scritta, come sempre del resto. Il contenuto è molto buono, anche se, si, sei andato leggermente fuoritraccia con qualche degressione di troppo. Se devo essere sincero ho visto molte analogie con me in certi momenti della mia vita, soprattutto l'ultimo. Concludo 'sto sputo di recensione facendoti gli auguri. Ciao Naruhina dono
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niglia89 - Voto: 28/05/09 20:31
Augurissimi! e devo dire che i 18 anni sono i migliori! auguri ancora, auguri con affetto! Goditeli tutti!
kiss
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naruxhina 28/05/09 18:44
Grazie mille a tutti voi ^__^
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malandrino-ninja - Voto: 28/05/09 18:04
augurissimi complimenti per i tuoi 18 anni NaruXHina-sama e cento di questi giorni. spero solo che non smetterai di scrivere perchè un talento come il tuo si trova raramente, te lo dice uno che legge molto. ancora auguri da un fan e fedele sostenitore del naruhina
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belfagor90 - Voto: 28/05/09 14:05
Davvero fai i 18 anni? Allora augurissimi NaruxHina-sama!!! Devo dire che se hai scritto veramente questa fic durante la partita Barcellona-Manchester (a proposito neanch'io sopporto il Manchester) allora sei veramente un mito. Io un testo così lungo non riuscirei a scriverlo neanche in due serate...
Una delle cose che mi sono piaciute di più è la poesia iniziale, così allegra e piena di brio, mentre il resto del testo è più in chiave melanconica. Un'ottima contrapposizione.
A questo punto una domanda è d'obbligo, ma te la farò per posta perché un po' personale e compromettente.
Ancora tanti auguri dal tuo fedele lettore Belfagor90.

P.S. non preoccuparti, neanche io so cos'é il sette e quaranta, e ho già 18 anni ^.^'
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cami92 - Voto: 28/05/09 13:32
auguriiiiiiiiiiiiiiiiii
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g93m - Voto: 28/05/09 02:57
Premetto che non ho 18 anni,ma solo 15.
Innanzi tutto ti faccio tantissimi auguri di felictà infinita;per quanto essa possa rivelarsi effimera,certe volte.
Ti dico una cosa-so che suonerà da vecchia-:anche se i tuoi ricordi non sono come volevi e il tuo passato in alcuni punti ti sembra scarno conservali sempre in un angolo del tuo cuore.
Perchè quel passato e quei ricordi ti faranno compagnia,quando,da vecchio,guarderai ai tuoi anni trascorsi.
Conservali per quando i tuoi figli compiranno anche loro 18 anni e guardali,in silenzio,ricordando quando tu,per la società,sei diventato un uomo e narrali perchè i nostri ricordi più iportanti sono un dono enorme da fare.
Un dono che non si può incartare,ma si può racchiudere in tre parole-le parole più belle del mondo- ti voglio bene.
Scusa per queste frasi da vecchia nonna.
Ancora auguri per i tuoi 18 anni,anche se io sono convinta che la vera maggiore età si raggiunga nell'attimo in cui l'angelo nero della morte accoglierà la tua anima e porrà fine alla tua vita.
Ok,so che non è bello da dire per una persona che compie gli anni,scusa ancora.
Ti rinnovo i miei auguri.
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