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Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Saiyuki
Titolo Fanfic: IL PERDONO NELL'INCUBO
Genere: Sentimentale, Avventura
Rating: Per Tutte le età
Avviso: One Shot
Autore: revy-chan galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 22/05/2009 23:33:06

Goku ricorda il suo passato e incontra Nataku. Il tutto sotto attacco di un demone. Che cosa accadrà alla nostra saru?
 
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- Capitolo 1° -

Erano giorni che la stupida scimmia non era più la stessa e questo faceva letteralmente impazzire i tre più grandi.
Gojo- non ci posso credere...ha saltato anche oggi la cena ed è andato a dormire!
E sono giorni che non litighiamo...sigh...-
Hakkai- hai ragione. devo dire che sono alquanto preoccupato.
Tu che ne pensi Sanzo?- disse il moro al bonzo che fumava tranquillo.
Sanzo- Tsk! quella stupida scimmia non sa fare altro che dare problemi! Vedrete che prima o poi ci dirà tutto di sua spontanea volontà-
Il giorno dopo arrivarono in un piccolo villaggio dove decisero di fare una sosta più lunga del solito; anche li Goku era strano e mangiava pochissimo.
All'ora di cena erano soli poichè Goku era a fare un giro.
Gojo- non ce la faccio più a vederlo così! appena lo vedo lo sommergo di domande e se non risponde lo meno!-
Sanzo- frena, Anna dai capelli rossi. tu non puoi nulla su di lui.
quando vorrà ce ne parlerà-
Gojo- che c'è bonzo corrotto? non ti va di faticare?-
I due si alzarono in automatico, arrabbiati e infastiditi.
Hakkai- calmatevi! non mi sembra ne il momento ne il luogo!-
Ad un tratto si fece serio: Goku era tornato e li guardava.
Il suo volto era triste e sconsolato.
Goku rimase immobile e i suoi occhi si riempirono di lacrime.
Goku- io...io...scusate!- e corse via in preda ai singhiozzi.
Sanzo- ma che...-

Goku correva verso la sua camera -"cavolo. il fatto che si preoccuppino per me fa male! dannatamente male!"- pensò.
Goku- basta. devo dirglielo! ormai ho deciso...- e si addormentò.
Il giorno dopo erano tutti radunati nella camera di Gojo e decise di fare ciò che si era prefissato.
Goku- Hakkai..-
Hakkai-S..si Goku -
Goku-Io…non so come dirvelo…-la piccola saru scappò via verso la sua stanza.
La situazione era molto più grave di quello che credevano e questo non riuscivano a sopportarlo.
-Merda!!! Perché non ci dice niente!? Non lo sopporto!- sbottò infuriato Gojyo.
-Su su…stai calmo…deve essere qualche cosa di molto difficile da dire se non ce ne parla…- Hakkai gli sorrideva dolcemente.
- Tsk!- Sanzo sbuffava….cercava in tutti i modi un metodo per far parlare la saru. Non si direbbe, ma il bonzo ci era molto affezionato.
Incredibile…lui, l’uomo con il cuore più freddo di un ghiacciolo, che si preoccupa per…per…una stupidissima scimmia!!!
Se gli altri lo avessero scoperto sarebbero stati guai seri per lui.
Goku era tornato in camera sua ed era seduto a guardare fuori dalla finestra –come farò a dirglielo? Come farò a dirgli che, per il loro bene, io me ne devo andare?-
Andarsene…quel pensiero lo tormentava.
Alla piccola saru tornò in mente il momento in cui aveva ricordato tutto e aveva deciso.
Perchè di questo si trattava: il fatto di aver recuperato la memoria di un passato troppo doloroso e la paura di poterlo rifare.
Si stavano scontrando con un demone potentissimo, ma non ce la facevano a ucciderlo così decise di trasformarsi nel seiten taisei: qualcosa andò storto.
Dopo che si tolse la coroncina Goku non si trasformò normalmente e invece di diventare il seiten cadde a terra tra un dolore lancinante e urla confuse nella sua testa e fuori.
Durante il sonno la saru sognò di come aveva incontrato Konzen quando era stato portato da Kanzeon Bosatsu. Ricordò il suo incontro con Tempou e Ken Ren e di come si fosse divertito con loro. Poi rivide il “suo” volto:il volto di colui che per primo lo aveva accettato come amico, Nataku.
Rivide i momenti belli passati insieme, le urla e le risa,le passeggiate e ronfate all’aperto, poi rivide quel momento.
Nataku era davanti a lui, la lama tesa pronta ad ucciderlo e poi le sue parole
-se devi farlo…fallo- gli diceva sorridendo- sono stato contento di avervi conosciuto- si voltò versi i suoi amici- ah! Dimenticavo…il mio nome è Goku, Son Goku -
Konzen, Tempou e Ken Ren erano stati uccisi e l’unica cosa che potevano fare era urlare il suo nome.
Ad un tratto accadde l’imprevedibile:invece di uccidere Goku, Nataku aveva giralo la sua spada contro se stesso e si era ferito mortalmente.
Tutto poi si fece buio e la saru si trovò rinchiusa nel monte Kakazen, con le sue pesanti catene attorno ai polsi, alle caviglie e al collo e con la memoria completamente cancellata.
Dopo che svegliò Goku decise di dire tutto agli amici e di andarsene.
Già…andarsene…
Non riusciva a stare lontano da Sanzo per poco tempo, figuriamoci per sempre.
Però doveva farlo…
Per Nataku
Per Konzen
Per Tempou
Per Ken Ren
Ma soprattutto per se stesso
Per non perdere quel poco di cuore che gli restava e per non soffrire di nuovo in quella cella buia e scura.
-ormai ho deciso- disse Goku.
Intanto i tre compagni aveva sentito quella frase e si erano preoccupati molto di più.
A cena poi la situazione degenerò.
Gojyo, in preda a crisi di nervosismo, gli urlò contro- si può sapere che ti prende!?-
-io…- Goku abbassò lo sguardo- mi sembra giusto che sappiate-
-sappiamo cosa?- sibillò Sanzo.
- questa è una storia di più di 500 anni fa e si svolge nel Tenkai…-il demone racconto per filo e per segno tutte le vicende di quando erano degli dei, di Nataku e della sua condanna-…ed è per questo che…- si interruppe:le lacrime premevano per uscire.
- tu cosa…-incalzò Hakkai.
- ho deciso di andarmene-
Un silenzio raggelante calò nella stanza, inaspettatamente fu Sanzo a romperlo
- tu stai scherzando vero?- il suo tono era un misto tra rabbia e scocciatura e non ammetteva una risposta negativa.
- no che non scherzo!!!ma non capite?!se rimanessi qui voi…!- non finì la frase che le lacrime fecero capolino.
- e tu non capisci che a noi non importa quello che è successo 500 anni fa?- disse Gojyo in tono serafico.
- esatto! Tu sei e resterai sempre il nostro amico Goku!- concluse Hakkai con il suo solito sorriso.
Goku alzò lo sguardo e guardò i suoi amici uno ad uno e cadde in ginocchio piangendo forte.
Era incredibile: i suoi compagni lo accettavano nonostante lui avesse procurato la loro morte nel Tenkai e con la possibilità di farlo ancora.
Il silenzio creatosi fu interrotto da Sanzo, che una volta tanto decise di fare il serio con il ragazzo- chi ha deciso che gli avvenimenti del passato si dovessero ripetere? Noi continueremo questo viaggio e tu verrai con noi-
I tre rimasero molto sorpresi dalle parole del bonzo che fece finta di nulla e si accese una sigaretta.
Goku non resistette all’impulso e si fiondò tra le braccia del suo sole che, invece di rifilargli un colpo di harisen gli accarezzò la testa.
Il rosso e il brunetto si sorpresero non poco e se ne andarono per conto loro.
Erano ormai le due del mattino e la saru si svegliò urlando, sudata e spaventata- Sanzo! Sanzo! Ho paura! Sanzo!- piangeva il demone.
Il bonzo dalla sua stanza(erano in 4 camere separate) poté sentire il ragazzo agitarsi e chiamare il suo nome e decise di andare a controllare cosa era successo.
Quello che vide fu uno spettacolo shockante: Goku era in posizione fetale sul letto e stringeva convulsamente le coperte mentre piangeva disperato.
- Goku! Goku!- cercava di scuoterlo, ma quando lo sfiorò la saru si dimenò terrorizzata.
Non trovando altra soluzione lo prese in braccio e lo abbracciò - sono qui baka!-
Il demonietto si calmò appena- Sanzo…- sussurrò prima di stringersi a lui e abbracciarlo.
- che cosa è successo?- chiese il biondo
- solo un incubo…ho rivisto il giorno in cui siete tutti…- non riuscì a continuare per i rinnovato singhiozzi e per il forte senso di nausea che gli attanagliava lo stomaco.
Il bonzo cominciò ad accarezzargli la testa e la nuca mentre gli sussurrava due semplici parole- Sono qui-
Appena il moretto si fu calmato Sanzo fece per andarsene, ma fu trattenuto da qualcosa o meglio da qualcuno –ti prego Sanzo, resta con me sta notte…ho paura…- il suono di quelle ebbe lo stesso effetto di una doccia gelata sul biondo che assentì.
Goku fece spazio a Sanzo che si infilò sotto le coperte e cominciò ad accarezzare la saru e tutti e due si addormentarono abbracciati.
Dietro la porta intanto due ragazzi avevano assistito soddisfatti alla scena ed erano tornati insieme in una camera.
-certo che il bonzo corrotto è proprio un altro con la baka saru - sentenziò il rosso
-non sta bene sparlare degli altri- ribatté in moro con il suo onnipresente sorriso
-ha parlato quello che fino a due secondi fa stava origliando alla porta di quei due-
- he! he! Colpito!-
I due cominciarono a ridere.
Gojyo si stese sul letto e Hakkai gli si affiannò posando la sua testa nel petto del rosso che l’accarezzò.
-sarebbe bello se potessimo restare così per sempre…- sospirò Hakkai
- no…sarebbe troppo noioso!meglio una vita movimentata!-
-ah ah ah! Forse hai ragione!ah ah ah-rise dolcemente.
Il rosso aprofittò del momento di distrazione dell’amico per baciarlo, un bacio a fior di labbra che nascondeva il profondo amore che l’uno nutriva per l’altro.
Il moro si strinse di più a lui e insieme guardarono spuntare l’alba del nuovo giorno.
Il giorno dopo i quattro tardarono a svegliarsi, si videro solo a pranzo.
Hakkai- buongiorno!-
Goku- ciao Hakkai!-
Sanzo- Tsk!-
Gojo- si si ciao-
-ragazzi…vi chiedo scusa per ieri-
-ma che stai dicendo Scimmia! Perché ti scusi?-
- Gojyo ha ragione piccolo. Non hai nessuna colpa- rispose Hakkai
-si invece! È solo colpa mia se vi sta succedendo tutto questo!-
- senti te l’abbiamo già detto. NON-CI-IMPORTA!baka!- l’ultima parola fu scandita da un colpo di harisen.
Purtroppo gli incubi non cessavano e il fisico di Goku cominciava a risentirne. In pochi giorni la sua forza si era notevolmente ridotta e cominciava a essere molto debilitato.
Un episodio in particolare aveva fatto accapponare la pelle al bonzo e ai due demoni: erano sotto attacco, più di 30 youkai cominciarono ad attaccarli.
I tre erano intenti a combattere e non si erano accorti che Goku stava faticando sempre di più contro dei demoni di basso livello.
La saru svenne e rischiò di essere uccisa, se non fosse stato per Sanzo che lo protesse fino all’ultimo.
I 4 erano in una stanza d’albergo:Goku era ancora incosciente e in preda agli incubi mentre gli altri vegliavano su di lui.
-dobbiamo fare qualcosa! Dannazione! Non possiamo restare con le mani in mano!-
- Gojyo calmati…io avrei un sospetto-disse Hakkai.
-spiegati-
-è semplice Sanzo…-ma proprio in quel momento, un urlo attirò la loro attenzione:Goku.
Il bonzo si precipitò sul ragazzo che appena fu sveglio gli si gettò piangente al collo e incuranti di tutto si abbracciarono.
L’atmosfera fu interrotta da Hakkai - scusate se interrompo,ma devo farti una domanda Goku. Da quanto tempo vanno avanti questi incubi?-
-circa un mese…-
-e li hai ogni notte?-
-si…-
-che cosa stai…!-e all’improvviso tutto fu chiaro agli occhi di Sanzo e Hakkai.
- Koshi!- sussurrarono insieme.
-chi è Koshi?-chiese Gojyo.
-è come pensavo,tutti questi incubi non sono normali e infatti sono di natura demoniaca. Koshi è un demone che si nutre degli incubi delle persone ed è in grado di maledire chiunque per debilitarlo e infine ucciderlo.
Nel nostro caso gli incubi sono dati da ricordi dolorosi e per far cessare gli incubi bisogna per forza eliminare il demone-
Il silenzio calò sul gruppo, interrotto solo dai singhiozzi di Goku.
-dove si trova questo demone?-fu Gojyo a interrompere il silenzio.
-si nasconde in una montagna a nord del villaggio-fu Hakkai a rispondere.
Non c’era bisogno di dire altro:il giorno dopo sarebbe cominciato lo scontro!
La mattina si svegliarono tutti di buon ora e scesero a preparasi per lo scontro
- Goku, tutto bene?-era stato Sanzo a fare questa domanda e il demonietto non poteva credere alle sue orecchie- S-Si!-
In realtà era tutto il contrario:il povero ragazzo non faceva altro che rivedere le immagini di quel massacro e il bonzo naturalmente si accorse subito che qualcosa non andava,ma preferì non andare oltre.
Verso le 10 del mattino arrivarono in prossimità del monte che era la dimora del demone.
- ehi Hakkai! È questa?-
-si- si limitò a rispondere il moro.
Sanzo fu il primo a entrare nella grotta di Koshi.
-Benvenuti! Sono lieto che siate venuto a farmi visita sommo Genjo Sanzo Hoshi. E vedo che avete portato anche i vostri amici! Mi fa piacere-
BANG!!!- sta zitto e libera Goku altrimenti ti uccido. anzi no…ti uccido comunque!- la voce di Sanzo era gelida, come il suo sguardo.
-ti conviene dargli retta. Quando il nostro bonzo si arrabbia può essere molto fastidioso…-
- Gojyo, se non vuoi morire anche tu ti conviene stare zitto e lasciare fare a lui!-
-avete fatto male a venire fin qui…ah ah ah! Ed ora cadete nel sonno…si, il sonno eterno dei vostri incubi! Ah ah!-
***
-dove diavolo sono?!- chiese Sanzo
- nella profondità del tuo cuore o meglio nella tua parte di cuore dove conservi il dolore e le paure, in pratica sei dentro un incubo…e non puoi uscire!-
BANG!!!- un’illusione...devo uscire da qui-
***
-ma che razza di posto è questo?! Appena rivedo quel dannato demone…!-
-cosa pensi di potermi fare, mezzo demone? Qui comando io e tu stai per soccombere nelle tue paure più oscure e profonde!-
FSSSSH!!!(colpo di lama)-che razza di deficiente!-
***
- dove mi trovo?- era Hakkai
-sei all’interno del tuo incubo…un luogo da dove non potrai uscire!- il demone non poté continuare a ridere che il moro lo dissolse.
***
Intanto Goku stava fuori dalla grotta con Hakuryu.
-uffa! Non è giusto! Volevo combattere anche io…-
Sanzo lo aveva lasciato fuori dicendogli che era troppo debilitato e che sarebbe stato inutile portarlo.
- uff…senti Hakuryu, che ne dici di entrare? Ho un brutto presentimento…- e la saru entrò.
***
-cosa c’è qui dietro?- Sanzo spinse una porta e si trovò in una stanza molto familiare.
Un uomo era disteso a terra, riscoperto di sangue e un bambino biondo dagli occhi ametista lo guardava impotente, le mani ricoperte di sangue…
Sanzo sgranò gli occhi:lui e il suo maestro il giorno che venne assassinato a cho’an.
Il periodo più bello e doloroso di tutta la sua vita…
Il suo maestro, suo padre…aveva dato la vita per salvare la sua indegna esistenza.
- non sono stato in grado di proteggerlo…-il bambino si rivolse a Sanzo – non l’ho salvato…-
Il bonzo sgranò gli occhi- lui è morto per me…per proteggere la mia stupida vita…la vita di un orfano…non sono riuscito a proteggere l’unica persona importante per me…- tutto si fece buio intorno al bonzo.
***
Gojyo stava camminando in una stradina e si fermò davanti una casa:la sua casa.
Entrò…
Sempre la solita solfa: lui disteso a terra e la matrigna che lo picchiava a morte.
- perché sei nato?! Tu non dovresti nemmeno esistere! Il figlio della proibizione…-
Urlava la donna.
-ti prego mamma! Smettila mi fai male! Mamma!- il bambino supplicava la donna di smettere tra le lacrime.
- muori! Figlio della proibizione!figlio del peccato! Muori!-
Gojyo poté sentire i pensieri del bambino nella sua testa- forse, se io morissi, la mamma sarebbe felice e sorriderebbe…quanto vorrei vedere il suo sorriso…quanto vorrei che mi amasse come un figlio…mamma…io ti voglio bene! Se per farti felice devo morire allora io…-
I pensieri si interruppero e tutto si fece buio.
***
-quel castello…- Hakkai prese a correre velocemente verso il castello che si stagliava davanti a lui:il castello di Giokuganmao.
Arrivo davanti alla cella dove anni prima aveva visto morire la sua donna, l’unica persona che era stata veramente capace amarlo.
Si fermò.
Davanti a lui un giovane dagli occhi di smeraldo.
-non sono riuscito a salvarla…non l’ho salvata…Kanan…Kanan…Kanan - ripeteva questo nome all’infinito.
-non sono riuscito a salvarla…con queste mie mani sporche di sangue non posso più stringere nessuno a me-

In quel momento, i ragazzi emisero un unico e terrificante urlo accompagnato da una frase che riecheggiò per tutta la grotta- vi prego…che qualcuno…mi uccida!-
Goku, che era entrato già da tempo, aveva sentito tutto e si era precipitato verso la fonte di quelle voci:una prigione piccola e scura.
Quello che vide gli gelò il sangue: Sanzo era legato con pesanti catene alla parete rocciosa, Hakkai era in ginocchio, capo chino e braccia incatenate verso l’alto,Gojyo era disteso a terra incatenato anche lui.
La saru cominciò a urlare i loro nomi, ma niente, non si svegliavano.
Ad un tratto comparve Koshi - li vuoi salvare, piccolo? Se vuoi ti do la chiave per entrare…-e lo fece davvero.
Il ragazzo richiamò il nioybo e spezzò le catene.
- Sanzo! Gojyo! Hakkai! Rispondete! Vi prego, svegliatevi!-urlò lui
-Mi dispiace piccolo…non puoi fare nulla per loro. Ormai sono prigionieri dei loro incubi e non si sveglieranno più! Ah ah ah!-
Il demone, con un unico affondo lo trapassò da parte a parte e lo disintegrò.
-ed ora devo fare qualcosa per loro…- nonostante le mancate forze, Goku riuscì a slegare gli amici e a portarli fuori di li.
Appena furono fuori, li depose sotto un albero vicino a un fiume e li chiamò…li chiamò con tutto de stesso.
- Sanzo, Gojyo, Hakkai…svegliatevi…non ce la posso fare da solo…-le lacrime cominciarono a scendere abbondantemente e a bagnare il volto dei tre ragazzi stesi a terra.
***
-che cosa..?- Sanzo aprì gli occhi e vide una luce intensa in mezzo alle tenebre in cui era immerso…una voce lo chiamava e lui decise di seguirla.
***
-una luce? È accecante…- anche Gojyo decise di seguire la luce e la voce che insistentemente lo chiamava.
***
-chi mi chiama? È una luce dolcissima…- Hakkai si avviava alla fonte di quel calore.

Goku continuava a chiamare e finalmente i tre amici si svegliarono tra le urla di gioia del ragazzo.
- Urusai! Baka saru!- urlò Sanzo colpendolo con l’harisen.
-il bonzo ha ragione…ci siamo appena ripresi!- continuò Gojyo.
- su su ragazzi.! Non litigate!-cercava di calmarli Hakkai.
Il più piccolo cominciò a singhiozzare forte e si gettò tra le braccia del bonzo.
Sta volta era davvero spaventato e non era il caso di infierire su di lui;prese ad accarezzargli la testa.
-stai bene?- il suo tono era molto più dolce del solito
-si- si limitò a rispondere il moro.
Tutti e quattro tornarono al villaggio e decisero di fermarsi li almeno per la notte.
Purtroppo le stanze rimaste erano solo due e avevano due brande ciascuna: una la presero Goku e Sanzo e l’altra Gojyo e Hakkai.
Dopo cena salirono in camera.
-ehi Goku, tutto bene?-
Il demone si risvegliò dallo stato di trance in cui era caduto- he? Si…si tutto ok-
-lo sai che dire bugie non è il tuo forte. Sputa l’osso prima che cambi idea-
Il ragazzino si rimise a piangere e si strinse nelle spalle.
Sanzo non ce la faceva più a vederlo così e lo abbracciò- basta piangere! Non ce la faccio e vederti così! Potrei perdere il controllo da un momento all’altro quindi basta!-
Goku tentò di calmarsi, ma non ce la fece- non ci riesco…scusa Sanzo! Non ce la faccio più! Da quando ho ricordato tutto non faccio che rivedere quello immagini spaventose e ho paure di farvi del male! Ho paura Sanzo! Ho paura!- i suoi singhiozzi si fecero più violenti e il bonzo lo strinse più forte poi fece qualcosa che aveva del miracoloso:avvicinò il suo volto a quello della saru e lo baciò- ti ho detto che stavo per perdere il controllo…ora smettila o non so cosa potrebbe accadere-
Nel dirlo arrossì leggermente.
-scusa, ma non ci riesco…ti prego…posso dormire insieme a te sta notte?-
-a tuo rischio e pericolo-
La saru non capiva a che cosa Sanzo si riferiva.
La notte il bonzo fu svegliato dal demone che continuava a scalciare e agitarsi nel sonno, urlando parole sconnesse.
- Goku! Ehi scimmia! Non farmi preoccupare! Goku!- si svegliò.
Pianse, pianse e pianse ancora-aiutami Sanzo ho paura!-
-ehi! Non avere paura! Sono qui! Io ci sono e ci sarò sempre! Te lo giuro…- e sussurrò quella parola all’orecchio del demone che lo abbracciò forte- anche io! Aiusurumo Sanzo!-
I due si riaddormentarono abbracciati.
Accadde la stessa cosa mentre Goku recuperava il sonno perduto la notte e i tre “adulti” giocavano a carte(stava vincendo Hakkai naturalmente): Goku si svegliò urlando e Sanzo incurante dei due amici che lo guardavano a bocca aperta lo abbracciò- ssh…sono qui…calmati…non ti lascio…-
Il ragazzo si calmò.
- Hakkai si può sapere che diamine succede?-
- non saprei…forse la paura di Goku è talmente radicata in lui da provocargli incubi continui nonostante Koshi sia morto-
-sei preoccupato, bonzo di fine secolo?-
Il bonzo si voltò, un timido si uscì dalle sue labbra- che cosa si può fare?-chiese.
-dobbiamo stargli vicino e fargli capire che noi ci saremo sempre-
Facile a dirsi e altrettanto difficile da farsi.
Mentre i tre cercavano una soluzione il fisico di Goku era sempre più debilitato, ma molto di meno che con Koshi, infatti poteva ancora combattere.
Le notti seguenti furono tutte uguali:Goku si svegliava in preda agli incubi e Sanzo lo consolava finché non arrivò quella notte.
Quella notte Goku non si sentì urlare nel sonno e non lo avrebbero sentito più per un bel pezzo…
Passarono 5 giorni e Goku ancora non si svegliava- cha cosa si può fare? Hakkai…dimmelo tu- il monaco si aggrappo alla maglia del moro:era davvero disperato.
-ehi Sanzo - fu Gojyo a parlare – perché non provi a chiamarlo?-
-che vuoi dire?-
- chiamalo! Con tutto il fiato che hai in corpo!come anni fa lui fece con te! Chiamalo e sono sicuro che ti risponderà-
Il biondo era sconvolto dall’improvvisa saggezza del demone, comunque si avvicinò a Goku e cominciò a chiamarlo- G…Goku…per favore svegliati…non posso farcela senza di te…ti prego…Goku!-
***
-dove sono?-
-nel regno dell’oblio-
Una voce familiare lo richiamò - Nataku…-sussurrò
-si. È da molto tempo che ti aspetto, Son Goku -
-aspettavi me?-
-si, per parlare…-
Il suo tono si fece serio e la sua faccia scura- so che hai sempre pensato che fosse colpa tua,ma non è vero…quel giorno io decisi di sacrificarmi per proteggere la persona più cara per me, l’unica che mi vedeva come un ragazzo normale:per te-
Goku lo guardò negli occhi- Nat…io…-
-ascoltami. Noi abbiamo commesso un errore molto importante:sottovalutare mio padre. Fu lui a commettere il reato di cui poi fosti incolpato e mi costrinse a ucciderti per questo.
Quando tu mi hai guardato sorridendo mi hai salvato dal mio triste destino di “Bambola Assassina” e mi hai dato una nuova vita come Nataku! Non devi più addossarti la colpa di nulla, capito? Devi essere felice e vivere anche per me e per Homura, so che lo farai. Addio Goku! Vivi per noi!-
Il ragazzo fece il sorriso più ampio che poté in mezzo alle lacrime e tutto si fece bianco.
***
-…ku! Goku!- urlava Sanzo che lo aveva sentito svegliarsi.
-S…Sanzo…ragazzi…-il bonzo lo abbracciò.
- mi hai fatti prendere un colpo! Non farlo più!- tutto fu scandito da un colpo si harisen.
Gojyo e Hakkai tolsero il disturbo.
-scusa…-sussurrò la saru.
-non è nulla…tranquillo- rispose l’altro.
Pochi minuti dopo i due uscirono dalla stanza e si diressero verso un prato poco distante; Sanzo fece cenno ai due di seguirli.
Goku fece una croce di legno nel prato dove posò dei fiori che aveva comprato.
-per chi è questa tomba?- chiese Gojyo.
- per il mio primo amico, Nataku - rimasero tutti basiti- per favore Sanzo… potresti recitare il sutra per i vivi che facesti per Kanan? Lui lo vorrebbe sentire e so che gli piacerebbe-
Il bonzo acconsenti, si preparò e recitò il sutra.
- Nat - pensò Goku –ora so cosa devo fare. Grazie per avermi donato la pace. Grazie Nat…ti voglio bene amico mio- un sorriso si creò sul volto del demone.
Nello stesso istante, nel Tenkai, Nataku Taishi, in coma da più di 500 anni, si spense per sempre.
Tutti gli dei credevano che non fosse cambiato nulla, ma una dea si accorse del sorriso che il dio celava dentro al cuore.
-un dio e un demone che si legano per la vita e che sono costretti a separarsi per colpa di un fanatico del potere:questo mondo mi fa schifo! Konzen, anzi,Sanzo prenditi cura della tua scimmietta, ha sofferto abbastanza in questi 500 lunghi anni.
Che la buona sorte vi accompagni sempre-
Questo era l’augurio che Kanzeon Bosatsu rivolse al quartetto di rottami presi a caso, come lei amava definirli.

Qualche anno dopo…
-Sanzuccioooo! Io ho fame! Quando si mangia?-
- oh no! Non iniziare scimmia!-
L’harisen si abbatté sulle teste di Goku e Gojyo che si rannicchiarono sul sedile posteriore.
-State zitti o vi uccido!- urlò lui
-perché picchi anche me? Occupati del tuo fidanzato e basta!- a quelle parole il bonzo si imbestialì ancora di più e tirò fuori la shoreiju e la puntò sul rosso-dicevi?-
Silenzio…
-ci siamo quasi!-disse Hakkai.
Quel giorno ricadeva una ricorrenza molto particolare:era il giorno della morte di Nataku e il gruppo aveva deciso di tornarci per un saluto, ormai la missione era compiuta.
-ciao Nat!- disse Goku - come va? Sono venuto a trovarti! Ti volevo dire che ho mantenuto la promessa e che ora sono felice con Sanzo, Gojyo e Hakkai! Ti ho portato dei fiori.
Cercherò di venire più spesso a trovarti. Bene, allora ciao!- in quel momento una mano si posò sulla spalla del ragazzo che si strinse al suo bonzo.
D’istinto tirarono su la testa e videro l’immagine sorridente di un bambino che li salutava.
-andiamo?- disse Sanzo
-certo!-
Sanzo, Goku, Hakkai e Gojyo:i ragazzi del destino.
Dopo una vita precedente e un passato ricolmi di dolori, sofferenze, abbandoni e prigionie erano finalmente felici…
insieme




Finita! che ve ne pare?
è la mia prima fic su Saiyuki quindi non vogliatemene se non è uscita bene.
Spero vogliate commentare e dare una vostra opinione sulla fic.
Se avete delle critiche, accetto anche quelle.
Forse Sanzo è un pò troppo dolce,ma mi piace vederlo così. eh eh!
perdonate gli errori di ortografia e ala prossima
^_^ Kiss by Revy-chan
 
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