PRIMO GIORNO... - Capitolo 1° -
nuova fan fic che mi è venuta in mente. Spero piaccia^^. Mi raccomando commentate Baci.
-Si mamma ho capito tutto-. -Che devi fare appena arrivi?- -Ti devo chiamare- dissi scocciata. -Brava. E cosa devi fare con gli sconosciuti che ti chiedono qualcosa?- -Devo dirgli di parlare prima con il nostro avvocato per avere il permesso di chiedermi qualcosa, il quale gli darà il consenso solo dopo essersi accertato che la persona in questione non sia mal’intenzionata-. Ok non mi sparate per questo: ho una mamma SUPER STRA MEGA IPER PROTETTIVA. -Brava, brava-. -Posso andare ora, mamma?- -Aspetta hai preso tutto?- -MAMMA SI- urlai spazientita. Mi dava molte attenzioni, forse un po’ troppe. Ma dico io: è mai possibile che a 15 anni tua madre ti chiede ancora se vai in bagno ogni giorno? -.-“ No, io credo di no. È peggio del mio pediatra che avevo da piccola. -Scusa, scusa. Ora vai sennò perdi l’aereo-. Ah finalmente lo aveva capito. Mi abbracciò iniziando a darmi baci sulle guance, con le lacrime agli occhi. -M-mamma m-mi s-offochi così-. Praticamente mi trovavo nel suo petto per come mi teneva stretta a sé. Dio che imbarazzo. Ma perché proprio io dovevo avere una madre così? -Mamma dai non piangere, starò via solo due settimane-. -SOLO DUE SETTIMANEEEEEEE?- urlò in mezzo all’aeroporto facendo voltare tutti. Che vergognaaaaaaaaa. Come avrei voluto sprofondare nel pavimento, mi sarei accontentata anche di una pistola in prestito giusto per spararmi un attimo: giuro che l’avrei restituita, poi. O per lo meno il proprietario se la sarebbe venuta a riprendere visto che sarei stata invalida, anzi morta se tutto andava bene. -Mamma non c’è bisogno di urlare-. -E lo so anche io ma tu non puoi dire “SOLO due settimane”. Sono tante per tua madre, questo lo devi sapere- aveva i lacrimoni agli occhi. -Mi mancheraiiiiiiii- e scoppiò a piangere. -Anche tu- dissi ormai rassegnata.
*DLIN DLIN* si avvisa la gentile clientela che l’aereo per Berlino Centro sta per decollare. Ripeto…
“Finalmenteeeeeeeeeeee”. -Beh mamma, allora ci vediamo- non volevo pronunciare la durata di quel viaggio e dissi- il 22-. La abbracciai e quando voltai l’angolo dell’aeroporto. -EVVIVAAAAAAAA niente mamma per due settimaneeeeee-. Tutti si voltarono verso di me con sguardi omicida. Ops forse avevo PARLATO un pochino troppo forte, e imbarazzatissima mi unii alla mia classe che passava la porta del corridoio che ci avrebbe fatti arrivare sul nostro aereo. Dopo 1 minuto buono di camminata eccoci sull’aereo e dopo altri 5 minuti buoni la scritta <<allacciare le cinture di sicurezza>> iniziò a lampeggiare. Le hostess passarono per i sedili per controllare che tutti le avessero allacciate e finalmente l’aereo decollò. La vista da lassù era spettacolare, le case minuscole e ogni tanto passavamo sopra qualche nuvola. Ero tutta euforica 1 perché per la prima volta eravamo noi a trovarci al di sopra delle nuvole, 2 perché sarei stata due settimane senza la sorveglianza continua dei miei genitori, anzi dovrei dire di mia madre. Mio padre era più comprensivo e mi dava più libertà ma prima dovevamo vedercela con “la boss”, così l’avevamo chiamata io e lui.
Qualche ora dopo, finalmente, l’aereo si preparava ad atterrare all’aeroporto di Berlino. La città appariva già dall’alto meravigliosa e interessante. Era tutto illuminato: si vedevano tanti puntini di luce che, man mano che ci avvicinavamo al centro, diventavano sempre di più. Poggiai le mani sull’oblò che si trovava vicino al mio posto. -Erika guarda che spettacolo-. Sicuramente gli occhi mi brillavano come stelle. -Fai vedere!- E mi raggiunse per ammirare la bellezza di quella città. Spalancò la bocca. Erika è la mia Best e ci conosciamo fin da quando eravamo piccole. -Che guardate?- chiesero Sandy e Giulia. Indicai loro di guardare in giù, verso la città. Eravamo tutte sbalordite. La scritta <<allacciare le cinture di sicurezza>> cominciò di nuovo a lampeggiare ma noi eravamo troppo prese nello guardare Berlino e non ce ne rendemmo conto. L’hostess si avvicinò a noi. -Scusate ma dobbiamo atterrare. Se volete sedervi e allacciare le cinture ci fate un grande favore-. Ennesima figura di cacca della giornata XD, tipico di noi. Ognuna si mise a sedere al proprio posto allacciando le cinture, e iniziò l’atterraggio.
Appena usciti dall’aeroporto gli occhi di tutti noi iniziarono a brillare tipo me poco prima di ricevere quella mega cazziata dall’hostess. -Su ragazzi non rimanete lì impalati a bocca aperta. Andiamo- disse la nostra professoressa di madrelingua tedesca. Ovviamente parlavamo in tedesco. -La fa facile la prof a dire di non rimanere impalati a bocca aperta. Lei ci è nata in questo posto meraviglioso- dissi alle ragazze. Loro annuirono in assenso. Com’era fortunata la professoressa MULLER. La invidiavamo da quando ci raccontò della sua vita a Berlino e da quando ci raccontò delle meraviglie di quella città. Una volta in classe portammo anche i piatti tipici del luogo: una specie di degustazione. Salimmo su un’autobus, sicuramente quello prenotato per quelle due settimane lì, e ci dirigevamo verso il nostro hotel a 4 stelle (**** XD).
Ci assegnarono le camere: io, Erika, Sandy e Giulia ne avevamo una in comune. Non so quanto avremmo dormito in quei giorniXD.
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achi - Voto:
baci achi
PS: mi dispiace per l'altra ff é.è
darksimo
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baci achi^^
achi - Voto:
baci achi^^
end-bt-483 - Voto:
achi - Voto:
baci achi^^
VOTO: 999999999999999999999999999999999999999999999999999999!!! xDxD
moon-stars-sun - Voto:
vbb cmq il capitolo è come sempre bellissimo perciò continuaaaa! =)
baxini baxetti
Delia
end-bt-483 - Voto:
darksimo - Voto:
achi - Voto:
mio ammmmmoreeeeeeeee!!!!!^^
continua muito curiosa!!!!! xDxD
baci achi^^
VOTO: 900000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!^^ xDxD
...continua nelle pagine numero:
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