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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Slam Dunk
Titolo Fanfic: THE BET
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: kimo-chan galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 11/06/2003 15:54:01 (ultimo inserimento: 06/10/03)

hello! sta volta non siamo nè al ryonan nè allo shohoku. oggi si va dai machi latini shoyani! non vi dico più nulla, leggete ^.^!
 
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-CAPITOLO 1-
- Capitolo 1° -

ok, avevo detto che non avrei più scritto per un po' a causa degli esami, ma devo scaricare in qualche modo la tensione e quale miglior modo se non scrivere un altra fic!? ok, basta così, vi lascio leggere in pace.

-CAPITOLO 1-

“mi dispiace, ma io l’ho già la ragazza…” =STONK= un peso di diciotto tonnellate di abbatté sulla povera crapuccia di Kaori Shirakawa.
La ragazza, per la… ehm… ho perso il conto, cavolo ce lo avevo scritto qui da qualche parte! Uh, eccolo! Allora… ah sì. Per la ventesima volta era stata scaricata, senza tanta gentilezza, dal ragazzo di cui si era innamorata (un’altra povera anima come me. Vieni qui Kaori amica mia, so perfettamente come ti senti…NdHana oh, Hanamichi! Consolami tu! NdKaori cos’è, la rimpatriata degli scaricati?! NdK >________<###NdHana&Kaori)
Mogia mogia, la fanciulla tornò in classe dove l’attendeva la sua migliore amica Miaka Hogi.
“allora, com’è andata?” buttò lì Mia “grrr…” fu la risposta di Kaori che intanto era ritornata al suo banco e aveva lasciato cadere la testa con un tonfo sul ripiano laccato.
“t’ha scaricato…” “sigh…” “…in malo modo…” “sob…” “…e aveva già la ragazza” “se dici un’altra parola ti azzanno una rotula!” “uh, hai ricominciato a parlare normalmente. Pensavo che saresti andata avanti tutto il giorno a monosillabi!” “ciccia…” “ciccia li dici a tua sorella!” “sì, va bhe! Mia, non credere di poter tirare tanto per i fondelli solo perché tu hai il ragazzo, eh?” “mai creduto una cosa simile!” disse la compagna con un falso viso da angioletto, rivolse ancora lo sguardo all’amica che era sul punto di inondare l’aula “Mia! Perché sono così tanto sfigata?! Mai una volta che riesca a trovarmi uno straccio d’uomo! Ci ho provato persino con quello della terza sezione!” “con quello o_O’! sei messa proprio male allora!” “BWAAAA! PERCHÉ DICI COSÌ! CAVOLO TU DOVRESTI CONSOLARMI INVECE MI FAI STARE PIÙ MALE!” “sì, scusa hai ragione… ma davvero t’ha scaricato pure quello?!” “sì” “povero tesorino mio! Ma non ti preoccupare Kaori, evidentemente non hai trovato ancora quello giusto. Vedrai che prima o poi lo troverai. Sei giovane!” il viso di Kaori si scurì per un nano secondo e Miaka capì di aver detto una cavolata. Cercò di portare l’attenzione su altri argomenti “e adesso che farai? Vai a cercartene un ventunesimo?” “no, lui era l’amore della mia vita! Non credo se riuscirò ad amare ancora qualcuno così tan… oibò! Chi è quel figaccione che è passato adesso?! Lo conosci Mia!?” “e te pareva se non si riprendeva subito!” come suppongo avrete capito Kaori è alla ricerca disperata di un ragazzo e infatti corre dietro a ogni bipede maschio con età compresa fra i diciassette e i seicento anni, non siamo scettiche, ci piacciono pure gli uomini maturi! Il fatto è che lei per i ragazzi sbagliati ha un occhio di lince. Purtroppo la nostra pulzella non poté importunare quel povero cristo che era passato dieci secondi prima perché il prof. Masato, incubo di Kaori, entrò in classe e come è giusto interrogò la signorina Shirakawa.

Ma volgiamo lo sguardo da un’altra parte… nel cortile stavano beatamente spaparanzate tre figure a noi ben note. Due erano delle stanghe di un metro novanta e rotti invece il terzo tendeva molto di più verso il basso. L’alto, il basso e il puntaspilli erano niente popò di meno che… suspance please…. Hanagata! Fujima! Hasegawa! Wow! I nostri tre tocchi di gnocchi del prestigioso liceo Shoyo! Oddio, Fuji bello si può dire che è proprio un tocco di gnocco ma per Hana e Hase c’è ancora qualche riserva… va bhe! In sta fic pure loro son belli quindi metto che sono tocchi di gnocchi! Dai!
Comunque tornando al discorso di prima i tre erano in giardino a prendere il sole come lucertole chiacchierando allegramente. Starete pensando che loro sono fighi e sono belli e attaccano tranquillamente le lezioni… e invece no! Lettorucci belli, Mr. Fujima&Co. Sono personcine di un certo livello culturale e sociale e non si permetterebbero mai, e ripeto il MAI, di saltare un’ora di lezione, soprattutto se di economia domestica. Solo che alla prof. erano venute le lacrime agli occhi dopo aver visto il centrino fatto interamente ad uncinetto dal nostro numero cinque Hanagata e non riusciva più a smettere così dovettero sospendere la lezione. Bisogna dirlo, Hanagata è l’orgoglio della prof. di economia domestica!
“…mi dispiace per te Kenji, ma hai perso!” “e lo sai adesso che ti succederà?!” “penitenza…” disse il bel playmaker ormai arreso all’evidenza che gli sarebbe successo qualcosa di terribile. È già, il nostro caschetto bruno aveva perso, infatti avevano scommesso sulla corsa di scarafaggi che settimanalmente viene disputata negli spogliatoi della palestra. Sapete com’è, il bidello ci passa ogni morte di Papa e loro si sentivano in colpa a sfrattare in quel modo quegli poveri scarafaggi così organizzano delle corse per fargli pagare l’affitto. (una cazzata più grande non esiste vero? NdLettori se mi metto d’impegno forse qualcosa riesco a inventarmi, ora con i Nirvana nelle orecchie non mi viene in mente niente NdK e tu ascolti i Nirvana quando scrivi? NdLettori di solito no, oggi ha scippato il cd a mia sore NdK tappo dov’è il mio cd?! >.<NdSore in fondo al burrone che c’è dietro casa!NdK abbiamo un burrone dietro casa ?_?NdSore ciertooooo! Non lo vedi?NdK no…NdSore va bhe, vai che lo vedi…uh, prima di andare ad ammazzarti saluta i lettori NdK ciao lettori sfigati di mia sorella! ^.^NdSore ciao sorella sfigata dell’autrice! ^.^NdLettori …=_=|||NdK)
Dopo mezz’ora, Fujima, era ancora lì ad aspettare al sua punizione. Stufo di aspettare disse “vi siete decisi o no?!” “non ti preoccupare Fuji! Adesso non ci viene in mente niente, ma vedi che prima della fine della giornata avrai la tua penitenza. Eh eh eh…” “già già, eh eh eh…” risero satanici i due cestisti. Il Fuji li guardò pensando che nonostante giocassero bene a basket erano due veri e propri idioti. Ma che ci poteva fare lui? Nulla perché nonostante sia l’omino tuttofare della sua squadra in ste cose non poteva intervenire in alcun modo. Anche se, una cosa utile per la società poteva anche sforzarsi di farla, cioè: prendere un cric (maza la vegia… cul cric! Se la mor mega…cul gas!NdK e sta canzone popolare dell’alta valle cosa dovrebbe simboleggiare?NdLettori no niente, piccolo sfogo personale ^^ NdK) e spaccarglielo in testa. Ma sapete com’è, le stanghe sono utili se vuoi mettere su una squadra e se li avesse ammazzati col cric 1. si sarebbe rovinato il cric, 2. in squadra sarebbero rimasti di titolari lui, Ito, Nagano, Takano e gli scarafaggi che nonostante tutto facevano la loro parte, 3. Hanagata gli serviva in economia domestica perché il bel Fuji è un impedito totale col punto croce rovesciato.
Ah, che iella! In quel momento suonò la campanella che annunciava la fine della quarta ora di pacchia totale. La quinta, in compenso, ci sarebbe stata ginnastica ove loro potevano definirsi i regnanti del parquet. L’ora di ginnastica passava più o meno così: gli altri esseri umani comuni della classe facevano i fatti loro, Fujima e Hanagata erano distesi sul parquet a mo’ di pelle d’orso mentre Hasegawa alias il puntaspilli dello Shoyo era preso d’esempio dal prof. per fare vedere a tutti l’esercizio appena spigato. Una normalissima lezione in pratica.
Il proffe stava cercando di far fare la tripla piroetta con avvitamento sulle parallele ad Hasegawa che a momenti non si spaccava l’osso del collo. (Ma insomma Hase! Che cavolo hai fatto in otto anni di ginnastica artistica! Guardavi il sedere dell’isegnante?! NdK certo che no! L’insegnante era un uomo! Guardavo quello della moglie che insegnava alle ragazze! Era così sod…NdHase FERMO! Non voglio sentire la descrizione del deretano della moglie del tuo insegnante NdK sai che anche Fujima ci è venuto un anno? NdHase davvero? NdK sì, lui guardava il sedere del mio allenatore però!NdHase >_<### HASEGAWA CHE CAVOLO SPARI! NdFuji speravo che almeno Mr Fujima fosse diverso, invece gli uomini sono tutti uguali… sigh U_UNdK mica tanto uguali, guarda me e Kenji per esempio NdHana che vorresti dire?! NdFuji che tu hai sei mesi più di me e hai venti cm di meno NdHana AUTRICE!NdFuji che c’è? NdK Toru è cattivo! Mi prende in giro perché non sono alto come lui! NdFuji povero Fujino! Cattivo Toru! NdK -_-‘’ NdHase&Hana).
In palestra c’erano gruppetti molto distinti: c’era quello dei fumatori, messo nell’angolo più remoto e ragnateloso della palestra, quello dei mimi che si allenavano per l’unico spettacolo che era concesso loro fare, quello dei pomicioni e quello dei giocatori d’azzardo che scommettevano se Kazushi si sarebbe rotto la gamba o il braccio.
Con immensa felicità di Hasegawa e un po’ meno degli altri la campana fece risuonare la pausa pranzo ove milioni e milioni di fanciulli sognanti avrebbero consumato le cibarie schifose che gli avevano propinato le madri.

Al secondo piano una ragazza dalla folta chioma nera si accingeva a scendere le scale con il suo bento, accompagnata allegramente da una ragazza coi capelli castani. Bravissimi, avete indovinato! Sono proprio Kaori e Miaka! Che vanno a gustarsi il loro pranzo in giardino durante quella calda giornata di maggio.
Si sedettero sopra la panchina che riportava scritti, ormai dal primo anno, i loro nomi con un pennarello indelebile blu. Quello sarebbe stato l’ultimo anno che si sarebbero sedute lì a mangiare, ma le generazioni future avrebbero saputo che lì si erano appoggiati per numerose pause pranzo i sederi di Miaka Hogi e Kaori Shirakawa.
“pensa Mia, quanti ricordi che ha questa panchina!” “hai ragione Ka, tre anni che siamo sempre state sedute qui a mangiare. Né la pioggia, né il vento ci hanno mai spostate da questa panchina arrugginita che mi ha rovinato dozzine e dozzine di uniformi” “vero, mia madre ha speso un capitale in uniformi!” “ti ricordi alla festa di benvenuto per le matricole?” “sì, io vagavo come un’anima in pena per il giardino e noi due ci incontr…bhe, ci scontrammo proprio qui davanti dove ora la soffice erba viene calpestata da mille e mille studentelli. Ah che nostalgia! Mi scende giù pure una lacrimuccia!” “pure a me!” le due si guardarono un secondo e poi scoppiarono a piangere.
“che t’ha preparato la tua dolce mammina?” chiede Mia buttando un’occhiata al bento dell’amica “yakisoba… la tua?” fece di rimando lei “sushi… è da quando è cominciata la scuola che mi propina sushi” “scambio?” “scambio!” così, come i mocciosetti delle elementari si scambiano la card dei porkemon… sorry, volevo dire dei pokemon, le nostre due pulzelle si scambiano il pranzo.
Finito in dieci millesimi di milione di secondo il pranzo (come cavolo hanno fatto O.ONdLettori vi devo spiegare?NdK sì-sì NdLettori allora, in pratica prendi il bento, levi il coperchio e te lo ficchi in bocca tutto intero poi mastichi, ingoi e ti pulisci col tovagliolino della ecolucart perché, ricordiamolo, ecolucart è ECOMORBIDISSIMA! NdK -_-NdLettori) ed essersi pulite i loro bei faccini con i tovaglioli della ecolucart e averli buttati per terra (che maleducate! NdLettori che ce frega! C’è l’alberello da impiccagione che ti scassa per quindici secondi dicendo che è ecologica e dobbiamo pure sprecarci a fare tre metri per arrivare al cestino!? NdMia&Ka) Kaori e Miaka decidono di smaltire i grassi accumulati facendo una bella passeggiata sotto i ciliegi in fiore, ma oibò! Miaka avvista qualcuno che la fa tramortire al suolo all’istante. Kaori, preoccupata, le si avvicina ma quando china su di lei le arriva in piena fronte una testata da parte di Miaka. “Miaka che cavolo ti prende!” dice la mora, tenendosi una mano sulla fronte dolorante “oh, mi sono sentita mancare un momento. Guarda là chi c’è!” disse la bruna con fare sognante. Kaori si ripara gli occhi con una manina per vedere maglio. Poco distante avvista un ragazzo alto con i capelli biondi che al suo passaggio lascia stole di ragazze adoranti tramortite.
“ah, il tuo Adone. Bhe vai dal tuo ragazzo allora…” “sicura che ti possa lasciare qui sola soletta?” “sì-sì, vai pure, io me ne ritorno in classe.” “grazie Ka!” Mia sta per partire in quarta ma Kaori la ferma “stai attenta alle sue ammiratrici o rischi di farti male!” “mais oui, mon capitain!” “non pigliarmi per il sedere parlandomi in francese!” “guarda che non ho detto qualcosa di offensivo!” “va bhe, ti credo sulla parola. Vai puledra, galoppa dal tuo stallone! Ci vediamo dopo in classe!” “a dopo!” e la nostra Kaori guarda l’esile figura di Miaka saltare letteralmente addosso al sul bello ed è già una buona cosa se non lo violenta in mezzo al giardino.
Mentre risaliva le scale che la portavano alla sua classe, Kaori incontra la sua prof di arte. Un’insegnante magnifica ma ha un piiiiiiccolissimo difetto: non si sa organizzare.
La prof in questione ferma la nostra eroina, era tutta sudaticcia e con i capelli, un giorno forse lisci, che ora avevano tutto l’aspetto di un nido di piccioni.
“oh, Shirakawa! Per fortuna che ti ho trovato! Puoi farmi un favore?” “certo prof.” “portami questi scatoloni nella sesta sezione della terza classe. Grazie cara, mi raccomando fai attenzione che ci sono dentro gli acrilici!” “va bene!” così la donnina scarica addosso alla povera Kaori una marea di scatoloni del peso complessivo di nove tonnellate.
La forzuta pulzella si mette in groppa il malloppo e s’incammina verso la classe. Si ricorda solo alla terza rampa di scale che la classe in questione si trova all’ultimo piano in fondo al corridoio. Oh che bello! Arrivata al quinto piano appoggia tutto per riprendere fiato. Fa una sottospecie di torre di Pisa con tutti gli scatoloni appoggiandosi con un braccio ad essa e asciugandosi il sudore della frante con l’altra. Naturalmente la ragazza non si accorse, prima, che gli scatoloni erano già in un equilibrio precario e con il suo dolce peso fece crollare il tutto disparendo nell’ambiente circostante milioni di boccette di acrilico.
Vedendo la distesa di vasi di pittura gli esce dalla bocca un solo commento, cioè: “ops…” e comincia a ridere nervosamente e a raccattare tutte le bottigliette di acrilico nel minor tempo possibile per poi ripartire a razzo verso la tanto sospirata terza classe della sesta sezione.
Non si accorse che tra i tanti studentelli che avevano assistito alla ridicola scena c’era anche il nostro terzetto preferito.
Erano rimasti immobili dei secondi poi Hanagata prese per un braccio Hasegawa e lo tirò da parte. Dopo aver confabulato tra loro per circa un quarto d’ora i due ritornano davanti al caschetto bruno con dei sorrisi satanici stampati in faccia. Hanagata disse “sai Kanji, penso proprio che abbiamo trovato la punizione adatta a te! Eh eh eh…” “già già! Eh eh eh…”.

uh, chissà come andrà avanti?! mandatemi messaggiucci al fermo-posta per dirmi se vi è piaciuta che m'impegno e la continuo.
bye bye Kimo-chan ^.^!
 
Continua nel capitolo:


 
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