- Capitolo 1° -
L'ìSPìRAZìONE A QUESTA FF Mì è VENUTA PER CASO. è LA PRìMA CHE FACCìO, SPERO DAVVERO CHE Vì PìACCìA!
Sarah Jade Moretti era una ragazza normale. Con nessuna particolarità che la potesse rendere diversa da tutti gli altri ragazzi della sua età. Come ogni ragazza però aveva qualche particolarità. Una di queste, la più importante appunto, era il fatto che Sarah avesse perso i genitori all’età di 4 anni per un cancro di entrambi. Viveva assieme allo zio in una villa appena fuori il paesino dove abitava, Vernio, in provincia di Prato, in Toscana. Lo zio non era molto presente, Sarah aveva infatti sempre avuto una tata che l’aiutava in casa, tutto questo fino a che non aveva compiuto 13 anni, da quel giorno aveva cominciato a pensare a se stessa, vedendo lo zio solo di sera quando rincasava. Sarah era una ragazza dolce, semplice. Aveva i capelli mori, mossi, gli occhi di un incantevole colore azzurro. Portava il piercing al naso, come andava di moda fra le ragazze della sua età. Frequentava il 2 superiore nel paese dove abitava, la mancanza dei genitori non l’aveva mai fatta essere diversa da tutti gli altri. Quella mattina si era come al solito svegliata alle 7 per andare a scuola, era fra le ragazze più popolari della sua scuola, per questo ogni mattina era una lotta trovare qualcosa di perfetto da mettersi. Optò infine per dei jeans a sigaretta, una maglietta della Tokidoki rosa a maniche corte, con sopra una giacchetto Tirdy nero leggero e ai piedi le immancabili Air Max rosa e bianche. Matita nera sotto gli occhi, una riga di eyeline e una passata di ombretto rosa. Piastrò la frangia dei capelli scuri, che avevano un extension rosa attaccata. Si guardò allo specchio. Ok! Prese le chiavi con il portachiavi di Hello Kitty attaccato e uscì, salì sulla sua macchinetta Aixam rosa e partì. Arrivò velocemente alla sua scuola, tutti i ragazzi del primo anno e parecchi del secondo si girarono ammiranti vedendola passare. Ma lei non li degnò di uno sguardo, semplicemente parcheggiò accanto ad altre due Aixam, una bianca e una azzurra. Spense la musica House che aveva messo allo stereo a palla. E scese. Si avvicinò alle due ragazze proprietarie delle altre macchinette. Una delle due, Chiara, aveva anche lei i jeans a sigaretta, accompagnati da una cappotto della Tirdy aperto con sotto una maglia bianca della Miss Ribellina e ai piedi le Silver anch’esse bianche. Capelli liscissimi, biondi, e l’extension decolorata, perciò bianca. L’altra ragazza, Giulia, aveva addosso una maglia della Pucca azzurra, giacchetto Tirdy e pantaloni a sigaretta e All Star a stivaletto azzurre. Capelli neri, extension azzurra. Vicine, le tre ragazze sembravano Barbie, tutte uguali con il semplice cambiamento dei colori. Ma piacevano tanto, ed anche se erano del secondo anno in quel Liceo, comandavano loro.
FìNE PRìMO CAPìTOLO, SPERìAMO Vì PìACCìA, E CHE SìATE ìN TANTE A LEGGERE QUESTA FF!
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