START SCHOOL - Capitolo 1° -
Cortile della scuola statale di Barbleby in Irlanda. Studenti di prima superiore. Fuori. A fumare e fare cavolate. Quattro ragazzi li osservavano, estranei a tutto al limitare del prato. Due ragazzi e due ragazze. L’anno scolastico era appena cominciato, precisamente quella mattina. Eppure quei quattro si erano trovati subito bene. Silenziosi, dall’espressione apparentemente cupa e misteriosa. Che strani adolescenti. Il ragazzo più alto era biondo con gli occhi azzurri. Il tipico principe azzurro, cui sbavavano dietro quasi tutte le ragazze della classe. Apparentemente muscoloso, non si sapeva mai. Aveva una felpa grigia che ricadeva lungo il torace, lunga e a righe verdi, mentre dei jeans a cavallo basso pendevano sotto di essa. Il ragazzo che gli stava di fianco lo contrastava in tutto a cominciare dalla pelle abbronzata e non lattea come l’altro. Non era nero, ma si abbronzava facilmente. Aveva capelli castani a spazzola e occhi marroni, profondi. Il suo fisico era più statuario del suo vicino, ma sembrava anche più amichevole, sebbene avesse stampato un ghigno sulla faccia da schiaffi. E all’improvviso uno schiaffo arrivò. Dalla ragazza coi capelli castano-rossicci. Il ragazzo domandò solo “Perchè?” e la ragazza non rispose, guardando in silenzio i suoi coetanei. “Te lo dico io perché” disse invece la ragazza coi capelli castano chiaro “perché hai una bella faccia da schiaffi.”. Il ragazzo la guardò fissa per un po’, fece spallucce e tornò a osservare il prato. La ragazza dai capelli castano-rossicci cominciò a mangiarsi le unghie. Era la più bassa del gruppetto. Il ciuffo, modellato ad arte col gel, le ricopriva l’occhio sinistro, che era verde, mentre quello destro era marrone. Aveva tratti affilati e aristocratici, un po’ altezzosa data la compostezza cui era seduta sull’erba. Portava due maglie sovrapposte: una canottiera gialla e una maglia monospalla verde. Dei pantaloni bianchi che lasciavano il fianco destro scoperto erano tenuti su con una fascia grigia che dava appena un tono alle ballerine fucsia, ornate di un’enorme fiocco. Il ragazzo coi capelli castani era vestito con una polo maniche corte viola e gli stessi jeans del ragazzo biondo. Si poteva notare subito che anche loro avevano la fascia, ma di colore diverso. Il biondo ce l’aveva verde e il moro arancione. L’unica che era rimasta in disparte e che, sdraiata a guardare il cielo, aspettava il suono della campanella era la ragazza dai capelli castano chiaro. La frangetta che cercava di coprire quei profondi occhi verdi, i capelli lunghi poco più delle spalle tenuti indietro da un cerchietto bianco laccato. Anche lei aveva un fisico da modella. Che strazio. Portava degli orecchini a stella pendenti e un ciondolo a goccia blu in un nastro di velo da sposa legato intorno al collo. Indossava una maglia larga fucsia, monospalla, che scendeva morbidamente lasciando scoperto il ventre piatto e il tatuaggio a forma di stellina blu. Aveva anche lei gli stessi pantaloni bianchi della vicina, con una fascia azzurra. La differenza consisteva in un bel paio di All Star di jeans, valorizzate dalla zampa a sigaretta, e un guanto bianco sulla mano sinistra. Non pensavano a niente, l’espressione era vuota e gli occhi spenti. La campanella. Finalmente. La ragazza dai capelli castano chiaro si alzò, sbattendosi i pantaloni per eliminare i fili d’erba rimasti attaccati e si unì ai compagni mentre tornavano in classe. La loro era la prima B. Frequentavano il liceo linguistico. Che seccatura. La professoressa d’inglese entrò come un tornado, con la sua aria chic, attirando subito l’odio dei presenti tranne quello dei misteriosi ragazzi, che al contrario per la prima volta mostrarono interesse verso qualcosa. “Hi guys” disse l’insegnante con nonchalance, mettendo via gli occhiali da sole. La classe rispose al saluto mentre la professoressa prendeva posto e faceva l’appello. “Bene” disse una volta finito “adesso stabiliamo i posti: Jane vai al posto di David, Terence tu vai...”. Continuò così per una mezz’ora, fino a quando tutto non aveva acquistato un ordine preciso. I più bassi davanti e in centro, quelli più alti dietro. Le ragazze erano in maggioranza, per cui non poteva esserci la classica situazione maschio-femmina. I nostri quattro indifferenti sembravano messi apposta come i punti cardinali: il ragazzo moro a sud, la ragazza dai capelli corti a est, il ragazzo biondo a ovest e per finire, la regina dello sguardo glaciale era finita al nord. “Bene, ora cominciamo” disse l’insegnante perentoria, presentandosi come la professoressa Power. Ogni alunno si presentò a dovere, finendo l’ora. Per quel giorno si finiva alla quarta ora, perciò al suono della campanella si avviarono tutti verso l’uscita. I quattro furono gli ultimi. “Non ho proprio voglia di mischiarmi alla marmaglia per uscire due minuti prima” sbottò glaciale come sempre, la ragazza coi capelli castano chiaro. “Come ti chiami?” le chiese invece il ragazzo biondo, squadrandola da capo a piedi. La ragazza rispose allo sguardo e scandì lentamente le parole “Il mio nome é Janet. Posso sapere il tuo?”. “Mi chiamo Jamie” ribatté scontroso il ragazzo, volgendo lo sguardo agli altri due “ e voi?”. “Kendall” disse il ragazzo moro inespressivo, “Amanda” bofonchiò la ragazzina bassa “andiamo a mangiare qualcosa? Ho fame”. - Volentieri- disse Kendall, sempre inespressivo - Voi venite?- domandò Amanda. - Certo!- la prima traccia di normalità era finalmente comparsa nella voce di Janet, che stava aggiustandosi lo zaino sulle spalle. Il ragazzo biondo fece spallucce e si aggregò ai tre ragazzi. Camminarono vicino al laghetto del parco vicino alla scuola e rientrarono in città. Caotica. Frenetica. Che palle. “Sono loro, non c’è dubbio” pensò Jamie mentre entravano in un ristorante e quattro stelle. - Questo posto va bene?- domandò Amanda. - Sì, perfetto- rispose Kendall, chiamando con un cenno un cameriere. - Desiderate?- chiese il ragazzo cortesemente. - Un tavolo per quattro grazie, possibilmente vicino alla finestra- - Seguitemi, prego.- I ragazzi s’incamminarono compunti, Kendall e Jamie fecero accomodare le due ragazze e si sedettero. Poco dopo arrivò anche il cameriere coi menù e ordinarono. Decisamente giovani strani. Un qualunque adolescente sarebbe andato in un fast food e di certo non avrebbe rispettato così rigidamente il galateo. Quanto è strano il mondo. “Bene, bene, bene...trovati.” pensò Jamie soddisfatto, versando dello spumante nei calici. - Brindiamo alla nostra conoscenza?- - Certamente- rispose Janet, alzando il bicchiere.- Gli altri si unirono a lei e brindarono. Janet bevette tutto d’un sorso. Come le piaceva lo spumante! - Ti piace?- domandò Kendall - Sì, molto- - Si vede- - Io preferisco il sangue umano- dichiarò Amanda - Quello è decisamente l’èlite- concordò Kendall - Ma è difficile procurarselo- - Non per me- - Davvero?- - Ne ho una bottiglia di stagione a casa. Sangue africano- - Ah. Beh, il sangue italiano e quello francese sono più delicati- - Certo. Quello spagnolo è più succoso però.- - Ovviamente.- - Ecco le vostre pietanze- disse il cameriere di prima, porgendo i piatti educatamente. Tutti e quattro avevano ordinato pesce. Amanda un piatto di spaghetti alle vongole, Kendall una grigliata mista, Jamie un filetto di pesce cane e Janet del salmone affumicato crudo. Dopo aver augurato buon appetito, cominciarono a mangiare. Consumato il pasto, si alzarono da tavola e pagarono il conto. Uscirono. Sembrava che non si conoscessero affatto. Camminavano, ognuno per proprio conto, verso la scuola. Una volta davanti, finalmente Kendall ruppe il silenzio. - Bene. Vi invito tutti a casa mia- - Per me va bene- - Anche per me- - Anche per me- - Molto bene. Ora chiamo mio padre e gli dirò che ci venga a prendere.-
Angolo autrice Per informazione: non è una fan fiction sui vampiri. Leggere più avanti le mie idee, di questo mondo imperfetto, che ci regala cose belle e cose brutte. Sono piuttosto inespressiva, quindi per la loro natura mi sono ispirata a loro. Non dirò a chi assomiglio io, ma se voi vi ritrovate in uno dei personaggi, buon per voi. Vorrei sapere il vostro parere al riguardo, sono ancora molto incerta riguardo i personaggi. Scrivetemi un commento, oppure lasciatemi pure un messaggio nel fermo posta. Grazie.
Vostra sakuthebest4e o meglio birba-chan
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purpleyes17 - Voto:
al proximo
Bacibaci tvtttttb
purpleyes17 - Voto:
Kissoni Tvtttttb
gogeta55 - Voto:
purpleyes17 - Voto:
continua presto
1 beso
niglia89 - Voto:
ciauz
niglia89 - Voto:
baciu
niglia89 - Voto:
bacio bacio e mi raccomando continua così che stai andando fortissima Sally!
purpleyes17 - Voto:
al proximooooooooooo^^
Kisuuuuuuuu
purpleyes17 - Voto:
spero di riuscire a capirli meglio nei proximi chappy!!!!^^
Baciiiiiiiiiiiiiiiiii
niglia89 - Voto:
...continua nelle pagine numero:
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