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Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: IL CANTO DELLE SIRENE
Genere: Soprannaturale
Rating: Per Tutte le età
Avviso: One Shot, OOC
Autore: pod4ever galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 23/04/2009 01:04:20

l'oscura arma della Conoscenza...
 
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IL CANTO
- Capitolo 1° -

Valeva la pena cedere i propri averi solo per assistere ad un tramonto come quello. Era tutto davvero spettacolare. Un giovane marinaio se ne stava con la schiena appoggiata ad uno scoglio al limite della spiaggia, scrutando la distesa d'acqua nerastra che si perdeva davanti ai suoi occhi. Si trovava rapito davanti all'immobilità di quella natura che poche volte era riuscita a sorprenderlo in modo così suggestivo. La brezza del vento era più piacevole della carezza di una divinità e lo sfaldarsi delle leggere onde, piatte, sul lido pareva riprodurre una solenne melodia alle orecchie di chi attento si godeva quella pace. Con l'avanzare dei minuti il rosso acceso del cielo sfumava in un blu scuro profondo, trapunto qua e là di stelle, nascondendo agli occhi la vista dei pochi gabbiani che ancora volteggiavano nell'aria. Calò dunque la notte, con la sua impronta oscura e pesante, a raccontare agli abitanti della Terra antiche leggende che sembravano essere intrappolate in essa fin dall'inizio dei tempi. Col mutamento celeste, l'alito fresco del vento si fece più pungente, tanto che il giovane dovette strofinarsi le braccia per scaldarsi; nel farlo comprese che era ora di andare e di lasciar riposare quell'atmosfera quasi innaturale. Si alzò dunque di scatto, contando solo sulle proprie gambe, allenate col lavoro, e senza l'ausilio delle mani; girò le spalle all'acqua nera e luccicante e si incamminò verso la città. Nel percorrere il tragitto, però, sentì come una fitta al cuore. D'un tratto, il marinaio non voleva tornare a casa, ma desiderava ardentemente restare in compagnia del mare. Le sue improvvise decisioni furono spinte da qualcosa di innaturale, di sovrumano. Prese di conseguenza la direzione del molo, al quale erano ben legate un paio di barche, a disposizione di chiunque ne avesse bisogno; ne sciolse una dal grosso palo di legno a cui era serrata e la usò per scivolare sull'acqua che tanto rapiva il suo cuore. Il marinaio agì d'impulso senza sapere in realtà quello che stava facendo. Si è sempre saputo che vagare per mare da soli di notte non era una buona idea, soprattutto per gli inesperti come lui, data la sua età. La luna illuminava l'orizzonte, in quanto assai luminosa quella sera, distinguendo chiaramente il cielo dal mare. Chiunque si fosse trovato nella stessa situazione del giovane avrebbe sicuramente provato un moto di gioia ed euforia. Il suo sguardo vagava nel paesaggio soffermandosi superficialmente su elementi sempre diversi, senza osservare attentamente come faceva qualche minuto prima allo scoglio. Il suo ritmo nel remare cominciò graduatamente ad accelerare, quasi posseduto. Il marinaio sembrava un'anima in una disperata ricerca di qualcosa. Remava e remava, sempre più velocemente e in modo progressivamente più folle; con la sua spinta la barca continuava ad acquistare velocità, scivolando sempre più fluidamente sul pelo dell'acqua profonda. Non si sapeva dove sarebbe giunto il marinaio, in quanto la sua fosse una gara contro la pazzia; il suo sguardo era sempre più eccitato e divertito, tanto da riuscire a sgranare i suoi occhi in maniera quasi demoniaca. Il tempo, malgrado l'incomprensibile situazione, trascorreva normale e la natura rimaneva completamente estranea e impassibile di fronte ad essa. Tutto ciò avrebbe incuto terrore a chiunque avesse assistito. Il giovane in seguito perse definitivamente il controllo della situazione, fino a quando, in una maniera assolutamente drastica, cessò improvvisamente di remare. Questo gesto gettò certamente grande scompiglio, complicando ancor più il senso di ciò che stava accadendo. Cosa può aver mai preso il controllo della sua mente? Chi mai avrebbe potuto condurlo lì, in mezzo al mare contro il suo volere?
Il giovane rimase immobile, con le mani strette a morsa alle estremità lignee dei remi, mentre la barca, ancora soggetta alla spinta, avanzava ancora di qualche metro sulla superfice marina. Tutto tacque, il vento s'arrestò, come anche le onde.
Dopo parecchi minuti, il marinaio volse le spalle e vide in lontananza una densa foschia. Pareva una nuvola scesa leggera sul mare. Fenomeno assai strano quello, come era possibile vedere quella foschia solo in quella direzione, mentre intorno l'ambiente mostrava contorni nitidi e chiari?
Qualcosa certo non quadrava. Lo sguardo del giovane, scrutado la nebulosa, intravide con sua grande sorpresa in essa tre scogli.
Esattamente tre scogli, di uguale altezza e di uguale dimensione. Cosa potevano farci barriere naturali così simili tra loro in mezzo al mare?
Il silenzio che fino a quel momento era stato protagonista fu interrotto da un suono; una melodia. Il giovane ascoltò attentamente. Prese forma un canto, un canto celestiale, paradisiaco, assolutamente spettacolare. Diverse emozioni suscitava nel cuore degli uomini quel canto.
La mente del giovane fu rapita e imbottigliata per sempre in esso, senza alcuna possibilità di salvezza. Il marinaio si alzò in piedi sulla barca instabile e ondeggiante, e subito si tuffò in mare, cercando disperatamente di raggiungere quella foschia.
La barca rimase lì, sperduta in mezzo al mare e senza custodia, mentre gli scogli scomparvero insieme alla foschia.
Il corpo del giovane marinaio non fu mai trovato.
 
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VOTO: (2 voti, 5 commenti)
 
COMMENTI:
Trovati 5 commenti
p-changirl85 - Voto: 28/04/09 19:20
bellissima!
suggestive le descrizioni!
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virgin-prune 23/04/09 16:42
Essì, però quando qualcuno merita lo ammetto tranquillamente =P
Distinti saluti,
la Prugna Vergine
Presidentessa del club "Fermiamo la vena creativa (?) di Renjimeira12" (e di altri biNbiminchia va).
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pod4ever 23/04/09 13:45
grazie mille! be', direi che posso prenderti sulla parola quando dici d'esser stretta coi voti ^^

credo d'aver fatto dunque una buona impressione sul giudice più severo!!! XD
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virgin-prune - Voto: 23/04/09 13:11
dah!! lo sapevo... ho commesso l'errore di scrivere in corsivo...
Lol fosse soltanto questo il genere di problema che corre lungo le fanfiction di questo sito! E invece c'è di peggio, come ad esempio non conoscere la lingua che si va ad utilizzare.
Vabbè, non facciamo polemiche dove non ci vanno =P
Comunque bel lavoro, complimenti.
E va che detto da me è tanto!
Distinti saluti,
la Prugna Vergine
Presidentessa del club "Fermiamo la vena creativa (?) di Renjimeira12" (e di altri biNbiminchia va).
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pod4ever 23/04/09 01:14
dah!! lo sapevo... ho commesso l'errore di scrivere in corsivo...

mi scuso con tutti ù.ù
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