- Capitolo 1° -
PREMESSA: Innanzi tutto vorrei dire due parole per spiegarvi la situazione che si è creata in casa mia. I miei genitori posso definirli Molot protettivi, o almeno li avrei potuti definire così un po' di tempo fa; perchè adesso sono diventati ancora peggio...sembrano quasi ossessivi. Sono praticamente rinchiusa in casa, e si sa che una diciassettenne ha bisogno di respirare ogni tanto, ma a loro non importa...diamo inizio alla lettera!
Cari mamma e papà, che modo orrendo di iniziare, dato che ormai da tanto tempo non siete poi così cari ai miei occhi. Non fraintendetemi, non dico che non vi voglio bene, ma solo che ho bisogno di volervene da lontano dato che in questa casa non mi riesce molto. Ho trovato un altro posto da chiamare "casa"...grazie al cielo... Non so se qualcuno di voi se ne è accorto, ma in quest'ultimo periodo non sono stata molto bene. Secondo te, mamma, quei segni che ho sul braccio sono solo un "incidente"? Non credo proprio, e forse ci hai pensato anche tu, ma sei stata zitta, non mi hai chiesto spiegazioni e io non te ne ho date. Lo ammetto, non ho più paura di dirlo, sono stata molto depressa in queti due anni. Stavo per uscirne grazie all'aiuto delle persone che contano di più per me, i miei amici, ma a quanto pare a te non interessa niente della mia salute mentale e fisica, dato che ci sono ricaduta come un sacco di patate per causa tua. Voglio solo respirare un po', trovare da sola la mia indipendenza, non voglio un vostro aiuto perchè non servirebbe a niente. Una mia amica mi ha detto "...I tuoi ci sono solo quando sbagli", e quest'affermazione mi ha particolarmente colpita. Ha perfettamente ragione, ci siete stati solo quando sbagliavo. Sembra che sia la pecora nera della famiglia, no?, quella che da sempre preoccupazioni, che vede gente sbagliata, che fa e dice solo cose sbagliate. Ho sopportato finchè ho potuto...ma ora basta. Avete tirato un po' troppo il guinzaglio e adesso si è rotto. Se devo essere sincera l'unica che mi mancherà sarà mia sorella, sebbene lei sia la ragazza perfetta, 21 anni, con un bravo ragazzo, una bella compagnia che voi approvate, uscita dalla maturità con voti invidiabili, ma non sono mai stata gelosa. Qualche anno fa ti vedevo come un modello, e volevo essere come te, Nadia, ma poi ho iniziato le superiori, mi sono guardata un po' intorno e mi sono accorta che era meglio essere me stessa. La me stessa che sono diventata non vi piace? Pazienza, me ne vado anche per questo oltro che per la semplice e pura libertà. Non dico che dobbiamo rompere i rapporti tra noi, non lo vorrei mai, potete venire a trovarmi quando volete, e passerò anche io a farvi qualche visita, sempre se vorrete ancora ritenermi vostra figlia. In queste quattro mura ho versato lacrime e sangue, che le pareti stesse hanno assorbito riflettendo come specchi il mio stato d'animo tutt'altro che felice. Ormai non ho più dei bei ricordi di questo posto, e non mi guarderò indietro una volta varcata la porta. Non preoccupatevi per me, anche se, ormai, è la cosa che sapete fare meglio. Starò bene...di certo meglio di adesso...
Un bacio
Allora??! Com'è venuta?! spero bene. secondo voi se la prenderanno male quando me ne andrò appena compiuti i 18anni? bè, anche se fosse non m'importa niente. forse la modificherò ancora, dato che mancano più di 7 mesi al mio compli, ma non vedo l'ora di andarmene!!!!!! Commentate, ma siate clementi please!!! Dark-sakura
Ah, dimenticavo, dedico questa fic ai miai migliori amici: Jessica, Anna e Damiano che, come me, sono perfetti anche nelle loro imperfezioni ^//^ |
|
un bacio
Dark-sakura
non ti conosco personalemtne e quindi non posso giudicarti. Hai solo 18 anni e hai ancora molte cose da imparare, scoprire, però una dovresti averla già imparata soprattuto per quello che scrivi. SCAPPARE da un problema non serve MAI a nulla. Se ti ritienti veramente una persona adulta, tanto da poter andartene di casa, si così adulta da affrontare la vita e soprattuto i tuoi genitori di petto. Dimostra che sei in grado di prenderti le tue responsabilità.
Tutti i genitori soffocano i figli, la chiamano dimostrazione di affetto. Forse proprio per quello che ti sta succedendo diventano iper protettivi. Sbagliano, probabilmente si. Insegnagli.
P.S. come a nessun figlio è stato dato un manuale di istruzioni per i genitori che si ritrova. La stessa cosa vale per loro.
bravissima ancora!
va be', la lettera mi piace molto, comunque... kiss kiss
andarsene di casa a dodici anni è una follia oO è illegale e non hai nemmeno l'età minima per poter lavorare (e neanche un titolo di studio, sottolinerei). e sì, studiare è importante. almeno prendere il diploma di maturità... è difficile trovare buoni lavori con la terza media.
non faresti meglio, forse, a dire ai tuoi genitori quello che provi?
niente ironia, sto solo chiedendo.
Dovresti parlarne con i tuoi genitori, se invece lo hai già fatto e hai visto che non è cambiato niente a 18 anni sei maggiorenne e puoi fare della tua vita c'ho che vuoi soprattutto se questo ti fa stare meglio!
Questo è c'ho che penso.
E penso anche che al compimento dei 18 anni invece di lascire una lettera scritta di dire c'ho che pensi ai tuoi genitori a voce così che non ci siano più dubbi ^^
ciauuu
In bocca al lupo baciii!
pero ti capisco