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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Persone famose e TV
Dalla Serie: Tokio Hotel
CrossOver: ( dalla saga di twilight)
Titolo Fanfic: _io_e_te_una_vita_sbagliata_
Genere: Sentimentale, Romantico, Avventura
Rating: Per Tutte le età
Avviso: CrossOver
Autore: marty-tom galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 15/04/2009 20:42:09

questa storia non è la solita storia tizio incontra caio si fidanzano e tutto è bello e felice..no. questa storia è una storia d\'amore complicata.
 
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IL MIO ARRIVO IN QUELLA NUOVA CITTÀ
- Capitolo 1° -

salve a tutti...ekkomi con un'altra ff !!! è una storia d'amore...molto molto difficile...sappiate che mi sn ispirata dal libro TWILIGHT!..diciamo ke ero stanca delle solite storie tutte uguali...questa è molto complicata..leggete e ditemi che ne pensate..


quel giorno come tanti altri, in una cittadina abbastanza popolata, in cielo regnava un sole abbagliante..sapevo che le cose sarebbero cambiate, sapevo che niente resta come prima, niente...già...forse era questo che mi preservava il futuro..niente..ghiacciai quel pensiero in un attimo...mentre ero intenta a salutare mia mamma senza troppe smancerie..
<<mi raccomando fai la brava e non fare arrabbiare papà, e ricorda che io ci sono sempre, se vuoi venirmi a trovare lo puoi fare liberamente quando vuoi..>>
disse tutto così in fretta che la maggior parte delle cose..-viste le cazzate che spara mia mamma-...non riuscii ad ascoltarle...annui comunque x non farmi ripetere la ramanzina..
dopo vari saluti, e tante smancerie da parte di mia mamma che tra parentesi mi odia mia ha sempre odiato e mi odierà x sempre e mi trattava come uno straccio da lavare x terra...riuscii a prendere il mio aereo diretto verso quella città che per me era ancora sconosciuta chiamata new york..
mi sedetti al mio posto intenta a schiacciare un pisolino per passarmi quelle 5 ore di viaggio, chiusi gli occhi ma non riuscivo a dormire, io volevo andare via, si volevo andare via da mia mamma non dalla mia città! ma comunque non ho perso tanto.
riuscì a scacciare questi pensieri dopo essermi finalmente riuscita ad addormentare; una voce metalicca mi risvegliò, sobbalzai leggermente...ero arrivata. all' uscita mio padre mi stava aspettando intento a stritolarmi con uno dei suoi soliti abbracci di cui - devo ammettere- sentivo la mancanza; optai per abbracciarlo altrettanto fortemente e dopo saluti vari andammo in macchina diretti alla mia nuova casa. Appena entrammo, era come la ricordavo..quella vecchia casa con il solito odore di "vecchio" o di legno..un'odore a cui non ero abituata, come del resto non ero abituata alla piovosa cittadina dove ora abitavo, ma avevo intenzione di restarci, infondo..lui..era sempre il mio papà. Mi fece vedere la mia camera, era esattamente come l'avevo lasciata molti anni fa, con i miei disegni ancora appesi alle pareti, disegni che avevo fatto quando avevo circa 4 anni...o 5...e chi se lo ricorda +??..insomma la mia camera era tutta come l'avevo lasciata parecchi anni fa.
<<bè..io ho lasciato tutto com'era...non volevo mettere cose che nn ti sarebbero piaciute..sai non mi intendo molto di ragazzi quindi.>> lo interruppi subito..<<papà fermati!!...va benissimo così...ci penso io a sistemarla..>>..<< grazie...bè..ora...si be ecco..io vado....ciao..>> mio padre uscì dalla mia stanza sorridendomi..sapevo di renderlo felice venendo a vivere con lui, ma forse..non rendevo felice me. quella sera, non riuscì a chiudere occhio, sapevo che stavo per cambiare del tutto la mia vita..ma forse era questa la cosa migliore; la mattina mi svegliai, andai al bagno facendo due giri di chiave per assicurarmi che non ci fossero irruzioni mente mi stavo cambiando e preparando; mi mise una gonnellina nera e delle calze a righe nere e grigie, una maglietta semplice grigia a maniche lunghe con il cappuccio..il trucco era lo stesso di sempre, del nero circondava i mie occhi color nero pece..la mia pelle era pallida quanto bastava per farmi scambiare x un'albina dalla gente che non conosceva le mie origini. scesi velocemente le scale salutando mio padre che inziò a chiedermi perchè non avessi fatto colazione risposi con un semplice " non ho molta fame" detto questo lo salutai con la mano e uscì di corsa dalla casa...non che avessi fretta di andare nella mia nuova eccitante scuola..la cosa non mi affascinava + di tanto. presi la macchina che mi aveva regalato papà..sempre se si può chiamare macchina, ma a me piaceva solo perchè andava..e questo era già un passo avanti.
con tutto il coraggio che avevo, feci un bel respiro parcheggiando nella mia nuova scuola; prima di scendere fece un'altro respiro x assicurarmi di non aver dimenticato di respirare dalla nausea che avevo. entrai..tutti gli occhi erano fissi su di me come se fossi la responsabile di un danno appena accaduto, cercai di non notare gli sguardi tanto inquietanti dei miei nuovi "compagni" se così si possono chiamare dato che sembravo più in uno zoo che un una scuola, tra ragazzi che s saltavano addosso facendo una specie di rissa "amichevole" come è solito fare dai ragazzi, o delle ragazze che cinguettavano con due ragazzi dall'aria piuttosto rilassata. dopo aver notato cm'era la mia scuola popolata da pochi ragazzi, mi diressi alla portineria dove una bidella molto gentile appena mi vide mi regalò un sorriso materno,anche prima che aprissi la bocca almeno per presentarmi, la bidella mi precedette..
<< salve signorina, lei deve essere martina halliwel, ecco tieni questi sono i tuoi orari, se hai bisogno di qualcosa chiedi pure a me..>> detto questo si stampò subito un sorriso smaliante sul viso che mi lasciò di stucco.
<< oh grazie mille..bè adesso vado..ci si vede!>> gli feci anch'io un sorriso che degnava della sua gentilezza materna. mi diressi nella classe; l'accoglienza del prof non fu entusiasmante il chè gli fece guadagnare da parte mia una stima mai vista; mi fece accomodare al mio posto; di fianco a me..c'era un ragazzo che mi lasciò letteralmente di stucco..la sua bellezza mi invase, com'era possibile essere così...così...perfetti?..la sua pelle bianca, - se possibile + della mia- era semplicemente bellissima , i suoi occhi neri mi squadravano dalla testa hai piedi..il suo sguardo seducente e allo stesso tempo irresistibile mi scrutuva, all'niziò interessato..poi appena mi sedetti mi rivolse uno sguardo come schifato..alla quale decisi di non darci peso..mi voltai verso il mio libro e continuai a fissare la pagina, ovviamente non stavo ascoltando niente, lui però continua a fissarmi come fosse in agonia..c'era qualcosa in lui, qualcosa che scatenava la mia curiosità e la mia improvvisa stima d quella città; finita la lezione "lui" saltò in piedi uscendo velocemente dalla stanza come se avesse paura o come si volesse liberare da una puzza totalmente frustante.
decisi di no darci troppo peso..insomma chi era lui per cambiarmi l'umore della giornata?? nessuno. nemmeno mi ricordavo il suo nome detto dal prof all'appello all' inizio della lezione e poco importava.
la mia nuova vita qui significava chiudere un capitolo importante della mia vita. un capitolo al quale dovevo lasciare molte cose alle spalle ed avevo intenzione di farlo.
mi diressi velocemente verso l'uscita e con qualche indicazione andai alla lezione dopo; feci finta di ascoltare per tutta la lezione cm se mi importasse qualcosa poi uscii velocemente al suono della campanella aspettando l'ora di pranzo che ormai dopo qualche ora frustrante era arrivata. Chiesi alla bidella dov'era la mensa e quando entrai tutti e dico TUTTI mi squadrarono dalla testa hai piedi..nn che la cosa mi sia nuova anzi..però da sempre quel chè di inquietante che ti fa venire una scarica di brividi lungo la schiena che non puoi fermare.
mi andai a sedere ad un tavolo solitario..notai che una mi stava fissando e che era al tavolo di fianco al mio quindi poki passi più in là. continuava a fissarmi e la cosa stava iniziando a diventare Fastidiosa a tal punto che dissi << vuoi una foto? tela do subito così la metti sul comodino e la guardi al sera prima di addormentarti ok?>> quella non rispose forse aveva anche troppe poke palle..non sopporto quelle così. bisogna avere le palle per affrontare qualsiasi cosa anche la più brutta di tutte..
voltai lo sguardo e vidi quel " lui" seduto con altra gente che " mangiava" o almeno faceva finta di mangiare una mela. -
guardai fuori dalla finestra..pioveva..in un certo senso mi piaceva la pioggia..e cupa e solitaria..cade riproducendo un ticchettio sul pavimento rilassante..frenetico..silenzioso.
dun tratto i ricordi mi percorsero la mente...le poke giornate che pioveva nella mia vecchia città..erano sempre giornate tristi per me..giornate che non volevo passare ma che erano frequenti almeno nella mia testa..litigate assurde e incomprensibili con mia mamma..sofferenza per le prese in giro..che andando avanti con gli anni..imparai a sopportare..ma che quando vengono pronunciate hai sempre quella piccola fiamma che ti brucia nel cuore..
non volevo che questo accadesse anche in questa scuola..non voglio soffrire..e so che ho fatto al cosa più vigliacca che si possa fare..cioè scappare dalle proprie torture..ma sono un essere umano anche io..e voglio avere una vita migliore..
girai il volto e vidi degli occhi scrutarmi..occhi dorati come il miele..così dolci stupendi..occhi a cui non puoi resistere..occhi che ti gridano " vieni!"..non posso ancora credere alla sua bellezza..è radiante..e irresistibile.
dai miei pensieri mi distrasse la campanella che mi rimbombò in testa..il chè mi ricordava che avevo ancora due ore strazianti da passare in questa galera.
dopo, a fine lezioni..mi diressi alla mia auto con un passo veloce e frenetico..ma andai a sbattere contro qualcosa di duro e marmoreo..
<<hey stai più attento a dove vai!>>
<< oh..scusami..non..non ti avevo vista..>>
quella voce cristallina mi rimbombò nel cervello e non fui più in grado di comporre una frase di senso compiuto
<< no..non..non fa nnt..non..cioè..è..stata colpa mia ^^"...>>
mi fece un sorriso e si allontanò a passo lento..il suo profumo innondò i miei polmoni e respirai a fondo in modo che mi rimanesse impresso nella mente..-
dopo qualche minuto per riprendermi e ricordarmi di respirare mi diressi alla mi auto e andai a casa..feci i compiti e dopo una doccia..la sera per far felice mio padre mangiai qualcosa e poi andai a letto in camera con la scusa che avevo sonno per la giornata passata..
appena arrivai in camera sentì un venticello freddo percorrermi la schiena e notai che la finestra di camera mia era aperta..non mi ricordavo di averla aperta..mi guardai attorno un po' spaventata..ma poi decisi di non darci più di tanto peso.. e mi addormentai con il sorriso sulle labbra pensando a quel suo sorriso smaliante.. a quei suoi occhi che mi facevano girare la testa..ora sapevo che non potevo più non darci peso..

salve ragazzi ecco il primo capitolo..mi sono ispirata a twilight per questa storia..e premetto dicendovi che non sarà la solita storiella di due ragazzi che si fidanzano e bona..spero che vi piaccia e che commentate!! ditemi!! bacio!
marty-tom
 
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VOTO: (2 voti, 2 commenti)
 
COMMENTI:
Trovati 2 commenti
achi - Voto: 16/04/09 15:37
Che carina!!!!!!!!!!!!!!!!!!! continuala please!!!! *fa occhi da cucciolo bastonato* bella,bella,bella,bella....*continua x una buona mezz'ora*
baci achi
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niglia89 - Voto: 16/04/09 14:36
bellaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!
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