CHAPPY 1: - Capitolo 1° -
e-ehm...siccome è la prima fan fiction ke pubblico mi sento un pò in imbarazzo ò___ò non so bene cosa bisognerebbe dire in questi casi O__O help Nel! T_T lasciamo perdere le presentazioni ke non sono in grado di scriverle e lascio la parola alla storia u__u
buena vista U_U
Mello: tranquille, fate come se non ci fossimo Il ragazzo con una mano reggeva la pistola che stava puntando alla testa di Nel, mentre con l’altra la teneva ferma per un braccio Nel: molto discreti… commentò sarcasticamente reggendo ancora il gelato al cioccolato che si stava lentamente squagliando scivolando sulle sue dita Mello: guarda che si scioglie Nel fissò il gelato e capovolse il cono facendo rovesciare sugli stivali del biondo il suo contenuto Mello: ma che cazz… Nel: pensa a preoccuparti di quella là piuttosto Puntò il dito verso una donna che stava puntando contro di loro una pistola, la quale era scortata da due poliziotti Lidner: buttate a terra le pistole e allontanatevi dagli ostaggi! Matt: vuoi che me ne occupi io Mello? chiese il compagno tenendo sotto tiro altre due ragazze Mello: merda i pantaloni…lascia perdere, ce ne andiamo portando via loro tre Gin: io non faccio un passo, dovrete prima farmi un buco nel cervello! protestò con una smorfia sprezzante Gin Matt: se non muovi quel culo il buco lo faccio a tutte tre Gin: ho detto che non faccio un passo da qui Approfittando della distrazione generale, l’ultima componente del gruppo, diede una gomitata negli stinchi a Matt. Gin colse al volo l’occasione per tentare la fuga. Fortunatamente nel correre inciampò, perché da dietro Matt aveva fatto partire un colpo che per poco non la centrava in pieno, dopodiché si voltò di scatto mettendo il revolver nella bocca di Marty Matt: brutta stronza! Mello: lasciamo perdere quella là! Presto, stanno arrivando altri poliziotti! Matt: tsk…dopo tu ed io facciamo i conti Detto questo salirono in macchina con Matt al volante e Mello dietro a controllare gli ostaggi. Lidner tentò un’ultima mossa disperata sparando al conducente e riuscendo a colpirlo ad un braccio; per un attimo sembrò che il veicolo uscisse di strada per riacquistare poi stabilità e sparire dietro una svolta. Gin per un attimo rimase stupefatta a fissare la strada che poco prima aveva percorso la macchina, non riuscendo a credere a quello che era appena successo. Gin: credevo che robe simili accadessero solo nei film… Dopo aver tranquillizzato la folla mostrando il distintivo Lidner le si avvicinò chinandosi verso di lei Lidner: va tutto bene? Ti ha colpita? Gin: eh? No, no…sono ancora intatta…ma chi erano quelli là? Dove sono le mie amiche? Lidner: sarà meglio che ti accompagni in ospedale per farti dare un’occhiata Gin: le ho già detto che sto benone, ora mi porti da Nel e Marty Lidner: non credo che tu stia bene, ti stanno sanguinando i polsi Gin: glielo ripeto, mi porti da loro Lidner: uff…salta in macchina La ragazza si affrettò a salire sul sedile posteriore della Mercedes temendo un ripensamento. Dopo una decina di minuti di viaggio si fermarono davanti all’ospedale. Lidner: ultima fermata Gin: ehi! Mi hai preso per il culo! Lidner: io non ho mai detto che ti avrei portata con me al quartier generale Con uno sguardo sdegnato le sputò in faccia Gin: maledetta stronza Con molta calma, Lidner si pulì il viso utilizzando il bordo della manica dopodiché tornò a guardare il viso contrariato di Gin Lidner: sei una mocciosa molto impertinente lo sai? Gin: ma perché non riesci a capire? È così difficile per te comprendere quel concetto elementare? Io devo raggiungere le mie compagne Lidner: cosa credi di poter fare tu? La polizia le sta già cercando, tu sei del tutto impotente, non devi far altro che entrare là dentro e riposarti, mettiti l’anima in pace Gin: questo è tutto da dimostrarsi, mi porti dal suo superiore e vedremo se ha davvero ragione! Lidner: sei solo un’illusa… A quel punto la ragazza perse la pazienza, spalancò la portiere e scese dal veicolo Lidner: ehi, dove credi di andare? Gin: se la polizia non vuole aiutarmi mi arrangerò da sola Stringeva i pugni premendo le ferite che si era procurata, il sangue caldo scorreva lungo le nocche Lidner: fermati! Non potrai mai fare niente da sola! Gin: chi sei tu per dirlo?! Sarò io stessa a decretarlo, ma solo quando avrò fallito! Lidner: tieni a loro? Gin: non particolarmente Sorrise Lidner: sei una pazza senza speranze Gin: e tu una guastafeste rompi coglioni Lidner: salta su testa di cazzo Gin: non è un linguaggio che si addice ad una persona seria come lei sa? Lidner: vaffanculo Gin: altrettanto
Mello: entrate Nel: ma…è uno sgabuzzino! Mello: tu si che sei sveglia… Con uno spintone il ragazzo vi buttò dentro entrambe, chiudendo dietro di loro la porta e dopo averla chiusa, raggiunse il compagno nell’altra stanza Mello: porca troia Matt, quanto sangue! Il rosso stava tentando in qualche maniera del tutto inconvenzionale di fasciarsi la ferita, con risultati insoddisfacenti Matt: è stata quella stronza che mi ha sparato, a proposito di stronze, cosa ce ne facciamo di quelle due là? Ce ne dobbiamo sbarazzare? Mello si prese una tavoletta di cioccolata dalla dispensa, che ne era ben fornita, cominciando a mangiarsela con gusto Mello: non so…hanno visto dove stiamo, la mora sembrava molto attenta al percorso Matt: allora facciamole fuori Mello: sarebbe la soluzione migliore ma…non è il mio stile Matt: ma chissene frega! Hanno visto dove stiamo e le nostre facce! Disse scattando in piedi Matt: non sarebbe certo la prima volta! Mello: stai cercando di dami ordini?! Quelle due resteranno lì dove sono! Matt si risedette fissando il compagno in cagnesco e tornando alla sua occupazione
Marty: tutto ok Nel? La ragazza cercò di alzarsi slanciandosi in avanti con il busto Nel: merda…queste manette mi stanno rompendo le palle Tentò di sfilare le mani da quella morsa invano Marty: dove cazzo siamo? Sembra un sottoscala Nel: non ci vedo niente! Dov’è la porta?! Marty: ahia! Attenta Nel! Nel: eri tu? Figa…dobbiamo uscire da qui! Marty: le sigarette…hai qui con te l’accendino Nel? La ragazza portò avanti le mani e iniziò a fatica a frugare nelle tasche dei jeans Nel: eccolo! Che culo! Sempre a fatica l’accese illuminando lo stanzino. C’erano alcune mensole sulle quali erano riposte vecchie riviste, qualche straccio, una vecchia felpa ed una piccola valigetta, Nel vi si avvicinò in cerca di qualcosa di utile da poter utilizzare. Con delicatezza abbassò il cofanetto portandolo all’altezza del cuore Nel: bleah, quanta polvere…chissà da quanto è qui sta roba Marty: passa, fa un po’ vedere, tu fa luce.. Siccome il lucchetto che sigillava l’oggetto era piuttosto vecchio, bastò qualche colpo al suolo per romperlo, con fare teatrale aprì la valigetta sgranando gli occhi alla vista del suo contenuto Marty: ma questa è…
Matt: dove le hai messe adesso? Mello: sono nel ripostiglio Il rosso si bloccò di colpo Matt: dove?! Mello: nel ripostiglio, deficiente Matt: ma sei pazzo?! Là dentro c’è la mia vecchia.. Si udì un colpo provenire dal piano inferiore
spero di avervi incuriositi un pò +____+ dopo diventerà + interessante, questo è solo l'inizio! +____+
un bacione alla mia sorellona Nel! x3 e all'insistente Yu anke ò___ò
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ladyv238
nel-chan
Gin scegli...O lOrO O l'akatsuki! XDXDXDXDXDXD
ginger-90 - Voto:
nel-chan
TUTTE LE VOLTE KE LI LEGGO MI EMOZIONOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!! Y_Y
devilmarty
nel-chan
nel-chan
lO sai ke iO sn DIo!
devilmarty
nel-chan - Voto: