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Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Naruto
Titolo Fanfic: *WHAT A WOMAN HAVE TO DO*
Genere: Romantico, Commedia, Comico
Rating: Per Tutte le età
Avviso: What if? (E se...)
Autore: ladykokatorimon galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 14/04/2009 20:00:21 (ultimo inserimento: 06/05/09)

-Fronte spaziosa, sai cosa una donna dovrebbe fare almeno una volta nella vita?-–Immagino che me lo dirai lo st…- -Convertire un ragazzo gay!- SAISAKU
 
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CIÒ CHE UNA DONNA DOVREBBE FARE ALMENO UNA VOLTA NELLA VITA.
- Capitolo 1° -

- Titolo: What a woman have to do
- Personaggi: Sakura, Sai, Naruto, Sasuke, Ino, Kiba, Shino, Shikamaru, chouji, Hinata, Neji, Rock, Lee, TenTen.
- Coppie: SaiSakura (principale), SasukeNaruto, ShikamaruTemari, ShinoKiba, NejiHinata, HinataNaruto, SakuraNaruto, SaiNaruto (accennate).
- Genere: Commedia, comico, romantico.
- Rating: Verde.
- Avvertimenti: sono presenti accenni di shounen ai/ yaoi.
- NdA: Che dire, per me Sai è l’anima gemella di Sakura! xD Sakura ha bisogno di qualcuno da picchiare a sangue giornalmente, partendo gradualmente da zero, con calma e naturalezza. Il primo amore per Sasuke, a mio avviso avventato e mai veramente reale, l’amore per Naruto, che secondo me è a senso unico e che la porterà nuovamente a soffrire se perpetuato… per tutto questo ha bisogno di un nuovo inizio, con qualcuno che non ha nemmeno mai amato. Far nascere qualcosa, piano piano, dal dolore e dal nulla, tra scenette sadiche, incomprensioni, asocialità, crisi di nervi e tanti cazzotti! xD
Ok, come introduzione non c’entra un fico secco dato che l’ho scritta per l’altro concorso a cui questa fic ha partecipato, ma ci tenevo a lasciarla comunque! xD beh, io non sono mai stata in una discoteca, come ho pensato non ci fosse mai stato Sai. Ebbene, il Sai di questa fanfic sono proprio io… mi comporterei esattamente così in una discoteca, io temo xD se c’è qualcosa che non quadra nell’ambientazione non prendetevela con me, che io non sono affatto esperta!
Buona lettura!
SECONDA CLASSIFICATA AL “SAKURA’S PAIRING CONTEST” DI SASUSAKUXXX!
TERZA CLASSIFICATA AL “DISCO DANCE CONTEST” DI REKICHAN!

Link giudizi: http://freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=8149448&p=9
http://freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=8072775&p=5


Ciò che una donna deve fare almeno una volta nella vita.


Sakura, un tempo, ricordava d’aver desiderato che Sasuke Uchiha tornasse a Konoha.
E, qualche tempo prima di questo tempo, anche che diventasse suo marito, suo compagno per la vita sul genere “finché morte o qualche Dio particolarmente intelligente non ci separi”. In quel momento, mentre una tensione sessuale repressa, neanche sua, la soffocava lentamente ed inesorabilmente, vedeva l’assennata ninja medico che era soffocare a morte la stupida bimbetta rimbecillita che era stata. Voleva morire, seriamente, voleva morire.
-Mi chiedo quando la smetteranno-
La sua unica sua compagnia, perlomeno detto in termini assolutamente lusinghieri, alzò a malapena l’occhio dal libro che teneva sulle gambe e che stava leggendo con concentrazione inumana fino a poco tempo prima.
-A cosa ti riferisci, Sakura chan?- chiese Sai, con un sorriso di cortesia che era molto più vicino ad un inquietante ghigno malefico, scimmiottando la vocina strascicante di Naruto quando s’appellava a lei con quell’espressione così confidenziale. E che, se tanto dava tanto, era socialmente adatta per rivolgersi ad una giovane ragazza nel fiore –appassito- dei suoi anni. O almeno così gli pareva molto vagamente di ricordare.
Sakura sospirò, ancora –Io l’amavo una volta, vero?- chiese, come se Sai potesse davvero saperlo.
-Così mi è stato detto-
-Da chi?- Sai ci pensò la bellezza di mezzo secondo. Poi fece spallucce, risparmiandosi di citare presunti pennuti informatori come ad esempio “un passerotto”. O sarebbe meglio dire uno “spaventa- passerotti”*.
-Ma perché m’impegno tanto, mi chiedo io… perché?!- naturalmente era di nuovo ignorata. Quel dannato libro doveva essere veramente interessante. Molto più di quanto lo fosse lei perlomeno. Sconsolata tornò a guardare la scena che si trovava davanti.
Kami sama, era un dannato combattimento o un richiamo all’atto sessuale violento?!
-Potreste cortesemente porre fine a questo duello che, come v’era stato precedente comunicato, non dovrebbe essere all’ultimo sangue?-
Alla sua domanda, fatta con tutta la sacra rassegnazione di questo mondo, il suo ex migliore amico e il suo primo amore la squadrarono tra lo stizzito e l’incredulo, tentando di assumere un atteggiamento perlomeno noncurante, vago, naturale forse.
-Di che cosa parli Sakura chan?- chiese Naruto Uzumaki, la cui apparente ragione di vita era un tempo –sempre lo stesso tempo, sempre lo stesso dannato tempo- la sua felicità e ottenere la sua considerazione. Quella sua espressione da “io voglio vendicarmi solo un po’ di questo stupido bastardo che se n’è andato dietro ad un biancone pedofilo lasciandomi solo e sconsolato, assolutamente il mio unico pensiero non è d’andarci a letto e provare con lui tutte le posizioni del kamasutra! Assolutamente no!” fece salire la sua rabbia a livello esponenziale. Che poi come potesse una sola espressione comunicarle tutto ciò pareva ancora un arcano mistero.
-Me lo chiedo anch’io- concluse. Il suo spirito combattivo le faceva già “ciao ciao” con la manina mentre se ne andava via per sempre.
Sasuke Uchiha, nelle sue consuete sembianze di sex symbol, che la fissava intimandole di tacere fino alla fine dei suoi giorni, già bastava a farla desistere da ogni proposito. Tornò a sedersi al limite del campo d’allenamento.
Dopo un breve -troppo breve- scambio di occhiate perplesse, i due tornarono a pestarsi con tutta la rabbia che avevano in corpo, e non solo.
-Gelosa?- chiese Sai, sfogliando con lentezza estrema una pagina come se la cosa davvero non gl’interessasse.
Sakura gli si rivolse con la stessa estrema lentezza, ghignando -Oh, mi stupisci. Un sentimento al giorno toglie il medico di torno?-
-“Una mela al giorno toglie il medico di torno”- la corresse.
Ridacchiò, trionfante, accavallando le gambe in una maniera che sarebbe dovuta essere sensuale.
-Ma decisamente non hai ancora imparato cosa sia il sarcasmo-
-No…- assentì Sai continuando a non guardarla -… ma tu rimani comunque gelosa-
-Tsè-
Aldilà di ogni ragionevole dubbio, ovviamente, se n’era già accorta. Grazie tante!
Stizzita, ma molto più sincera con sé stessa, Sakura aveva già compreso da tempo che molte delle sue fantasie post- ritorno di Sasuke non si sarebbero mai realizzate. No, Sasuke e Naruto non si sarebbero mai sfidati a duello con le spade sguainate per contendersi la sua mano. No, non sarebbero finiti tutti e tre allegramente nudi a farsi il bagno in una vasca ad idromassaggio piena di petali di rose rosse per consolidare lo spirito del ritrovato gruppo. E no, lei non era più l’anello di collegamento del loro strano trio che da sempre andava a cento all’ora senza avere manco un freno. Erano già usciti di strada tante volte, ed in grande stile.
E l’unica ad essere arrivata ad una seppur ragionevole conclusione era solamente lei.
Peccato che ci fosse solo lui lì ad ascoltarla. Ed il verbo “ascoltare” non era altro, ovviamente, che un bell’eufemismo.
Diciamo… “annuire facendo finta d’aver vagamente capito”.
-Perché mi fissi?-
Naturalmente Sai ricambiava il suo sguardo da un indecente e brevissima distanza –I… i… io?!-
-“Fissare le persone in modo ossessivo è sconsigliabile, poiché le si potrebbe mettere a disagio. Si consiglia di limitarsi a guardare le persone dritte negli occhi quando ci si sta parlando, in modo sicuro ma non invadente”- citò ancora, mettendo in pratica l’ultima regola con un bel carico in più d’invadenza e un po’ in meno di sicurezza.
-Ma io non ti stavo parlando-
Sai le rivolse un alzata di sopracciglia, che poteva significare tutto e non significare niente.
–Appunto, Sakura chan, appunto- Concluse, sorridendo in un modo che la faceva rabbrividire.
Recuperando la sua compostezza in calcio d’angolo, Sakura chiese –Perché t’interessa sapere se sono gelosa, signor asociale?-
-Perché io lo sono- Sakura non ebbe il tempo né di lasciare che la sua mascella, staccandosi dal resto del suo cranio, precipitasse nel centro della terra, né tanto meno di stupirsi di tale affermazione. Era già stata atterrata. Violentemente atterrata.
-Che… che… che cavolo è successo?-
-È arrivata la ragazza più bella del pianeta, mia cara fronte spaziosa- questa battuta sarcastica di bassa lega, insieme alla risata malefica che l’aveva preceduta, risvegliò i suoi più profondi istinti omicidi. Che non erano neanche poi molto in profondità.
-Potresti togliere il tuo enorme, grasso sedere pieno di cellulite da sopra la mia testa, Ino pig?-
-Il mio sedere sarà pieno di cellulite nell’anno del mai, fronte spaziosa-
Che non si dicesse che Ino Yamanaka fosse stata seduta sulla testa di Sakura Haruno per più di qualche schifoso secondo! Sakura si preparò a farla volare oltre il limite della stratosfera, quando finalmente la sua… diciamo migliore amica, si decise a rimettersi in posizione eretta.
–Non così in fretta, amica mia…- incominciò con un sorriso di scherno in volto. -… veniamo qui in pace-
-Veniamo?- solo in quel momento vide Kiba qualche metro più in dietro, che la salutava sorridendo in modo molto poco spontaneo. Sai infatti, che gli sorrideva a sua volta manco fosse un killer pronto a sfilargli le viscere dal corpo ad una ad una, sembrava metterlo a disagio già con la sua semplice presenza. –Ciao, Sakura chan-
-Ciao Kiba… - ricambiò col più alto picco d’entusiasmo della giornata -… allora che volete?-
Ino smise di fissare Sasuke che, a petto nudo ed impolverato fino al midollo, preparava il suo attacco finale dopo una meditazione di circa quattro ore e mezza –E che naturalmente Naruto stava a guardare ansimando, affascinato, preparando a sua volta una contromossa con poca attenzione, non si sapeva se per la stanchezza o per un altro motivo-, per rivolgerle quel minimo di considerazione che poteva darle. La cosa durò poco, naturalmente.
Più o meno il tempo che ci mise la cinta dei pantaloni di Sasuke ad allentarsi pericolosamente.
-Lasciamola perdere…- concluse saggiamente Kiba -… te lo spiego io-
Kiba tirò fuori dalla tasca un foglio piegato in quattro e glielo porse velocemente. Era di colore viola sgargiante, macchiato di tanto in tanto con quelle che dovevano essere rappresentazioni abbastanza artistiche di alcuni shuriken. La scritta rossa a caratteri cubitali recitava “Ninja’s dancing night! Serata danzante esclusiva per i combattenti della patria!”
-Gusto discutibile- il commento di Sai fu ritenuto immediatamente superfluo, anche se veritiero.
-Che cos’è questo?-
-Beh, Sakura chan…- Sakura aveva imparato che quando cominciavano a chiamarla “Sakura chan” ci sarebbe sempre stato qualcosa ad andare storto. -… Io conosco un dj- annuì, fiero di questa affermazione.
-Conosci che cosa?-
-Un dj, fronte spaziosa- ribadì Ino pig, miracolosamente tornata dalla sua osservazione di bei pettorali scolpiti.
-Uno di quelli che fanno la musica nelle discoteche- chiarì Kiba, fiero di sé stesso come non lo era mai stato.
Sakura sembrò pensarci su, in modo assolutamente neutrale ed oggettivo.
–Ragazzi, non vorrei sembrarvi fiscale ma, noi siamo dei ninja-
-Infatti, infatti- annuirono.
-Viviamo in un villaggio segreto-
-Infatti la discoteca è in un villaggio vicino- annuirono.
-Siamo appena usciti da una guerra, tutti sono ancora in stato d’allerta-
-Infatti abbiamo bisogno di un divertissement, n’est pas?- annuirono, dove avessero imparato a parlare francese era un altro mistero.
Ma soprattutto… sarà mai esistito il francese nel loro mondo? A noi miseri uomini non è dato di sapere. A Sakura non interessava minimamente, tanto per cominciare. Massaggiandosi le tempie, nel tentativo di calmarsi, sospirò.
-Insomma, non vorrei sembrarvi… rigida… ma…-
-Si? Dicci Sakura chan- se ora pure Ino pig la chiamava così allora l’apocalisse era vicina.
-CHE DIAVOLO VI SALTA IN TESTA IDIOTI! TSUNADE CI FARÀ DIVENTARE UNA POLTIGLIA IRRICONOSCIBILE SOLO PER AVERCI VAGAMENTE PENSATO… IDIOTI! DEFICIENTI!- ecco, appunto.
Era un miracolo che non fossero stati sbalzati via per uno o due chilometri di distanza. Ino, senza essere minimamente toccata dalla pacata replica della sua amica, si rassettò i capelli scompigliati dalla forza d’urto delle sue urla, e Kiba tornò a sedere in modo composto, e si schiarì la voce tornando a parlare poco tempo dopo.
-Mia cara Sakura…- il tono, naturalmente, non faceva presagire nulla di buono -… ti pregherei di pensarci con più calma-
-Pensare a cosa, di grazia?-
-Ammiriamo il tuo senso di responsabilità, davvero- si certo, come non crederci?
-Ma fronte spaziosa, basterà non farglielo sapere no! Sei così intelligente e sulle cose importanti mi cadi in questo modo?-
Ecco, appunto. –e questa sarebbe una cosa importante secondo te?-
-Ovvio…- annuì Ino, manco fosse appena stata sparata la più grossa delle assurdità. –Andiamo, siamo nel fiore dei nostri anni e la nostra vita sociale si limita ad esistere in quelle noiosissime sale da tè e all’Ichiraku Ramen, voglio vivere dannazione!-
-Ehi tu! Che diavolo hai contro l’Ichiraku?!- era incredibile come l’unica cosa che potesse distogliere Naruto da Sasuke fosse il ramen.
Ma la cosa rimase d’interesse generale che per… a chi interessava ascoltare Naruto, sinceramente?
-Potresti anche aspettare di diventare maggiorenne, magari-
-Andiamo Sakura chan! Faccio il dj da un anno e nessuno mi ha scoperto, cosa vuoi che sia una innocente gita di gruppo?-
-Innocente, innocente- scimmiottò Ino, annuendo in modo sincronico con Kiba.
-Vengo volentieri-
-COSA?!- era veramente stato Sai a parlare o aveva le traveggole?
Da come Sai sorrideva all’indirizzo di Ino pig, come se fosse tutto normale, e naturalmente non lo era, sembrava proprio di sì.
-Sai, tu non sai avere un rapporto sociale civile nemmeno con le persone che hai intorno nella vita quotidiana, come intenderesti fare con una folla di gente sconosciuta tutta pressata nello stesso posto e allo stesso tempo?!-
-Ma fronte spaziosa, in discoteca si va per ballare- convenne Ino, ignorando la palese contraddizione con ciò che aveva detto prima.
E naturalmente Sai, che probabilmente non aveva capito nemmeno la metà della metà della metà del significato della conversazione, annuì come se tutto fosse normale, ancora. E naturalmente continuava a non essere per niente normale, dannazione!
-Anche voi laggiù verrete, non è vero?- Ino sperava ardentemente che Sasuke accettasse, ovviamente. Non era così stupida da avere ancora speranze su una loro possibile relazione, ma diavolo, un bel ragazzo rimaneva comunque un bel ragazzo!
Ma lui sembrava tutt’altro che convinto -Neanche se mi stacchi un bracc…-
-Ma certo che verremo, Ino san… vero Sas’ke?-
-Tsk, se proprio siete così convinti- acconsentì Sasuke, improvvisamente entusiasta dell’idea per chissà quale motivo.
Sakura, allibita per l’essere in minoranza e per l’inesistente senso di responsabilità –o forse assenza di facoltà mentali accettabili, chi lo sa- dei suoi coetanei, osservò Kiba appuntare i loro nomi su un taccuino, e poi alzarsi incitando Ino a fare lo stesso.
-Sono contenta che abbiate accettato-
-Io non ho accettato!-
-Ah, ricordati di vestirti comoda, fronte spaziosa-
Probabilmente non s’era nemmeno accorta del tentativo di Sakura di attentare alla sua brutta faccia, ma fatto sta che evitò il colpo fin troppo facilmente. Così come quella mattinata era iniziata, così era finita. Anche se pure l’unica persona che pensava fosse rimasta ad ascoltarla sembrava ignorarla completamente, adesso. Che vita grama.
-Quello era decisamente sarcasmo-
Concluse intanto Sai, contento di quella sua brillante intuizione, osservando i fianchi troppo larghi di Ino ciondolare all’orizzonte.

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Era davanti alla porta di casa. C’era quasi. Solo pochissimi passi mancavano all’obiettivo.
Ma, come Orfeo sapeva che l’unica cosa da fare per conquistarlo era non voltarsi a guardare indietro, anche Sakura lo sapeva.
E anche lei si voltò, e si pentì amaramente d’averlo fatto. Infatti Ino, Kiba, Sasuke, Naruto e Sai, ben poco abilmente nascosti dietro un lampione all’angolo della strada, prima sbiancarono –per aver intelligentemente realizzato di esser stati scoperti- poi la salutarono gaiamente, con la pretesa magari che lei credesse che fossero lì per puro caso.
-Buoooongiorrrrrno!- cinguettarono in coro ad eccezione di Sasuke.
-È pomeriggio inoltrato, dementi-
-Giusta osservazione- annuì il coretto.
Come poi quella strana banda si ritrovò riunita in casa sua, davvero era il più arcano dei misteri.
Tutti seduti intorno al tavolino della cucina, sorseggiando un tè che Sakura aveva preparato in uno slancio di puro masochismo, aspettavano che qualcuno esprimesse la ragione per la quale si trovavano lì. Ovviamente, nessuno ne aveva il coraggio.
-Dov’è tua madre?- chiese Kiba, in assenza di altri spunti di conversazione.
-Mi chiedo se ce l’abbia una madre…- intervenne Ino -… a volte penso che sia solamente una misteriosa voce che ogni tanto s’ode rimbombare nella casa- scosse la testa, ricordando il periodo di stretta amicizia con fronte spaziosa.
-Mia madre conduce una vita molto ritirata…- rispose Sakura, pretendendo di concludere il discorso in fretta -… ora cortesemente mi direste cosa volete?-
-Non ci sembravi molto convinta della nostra idea-
-Infatti, quindi?-
-Beh il concetto è semplice…- tossicchiò Kiba in modo teatrale, tirando fuori il taccuino dell’ultima volta.
-Sappiamo che tu sei stata un allieva di Tsunade sama, e che sei molto legata a lei…-
-Tranquilli, non aprirò bocca con Tsunade, se è questo che mi chiedete-
Il sospirò di sollievo generale, a parte ovviamente che di Sasuke e Sai che possedevano una gamma d’espressioni e d’emozioni mostrabili veramente molto scarsa, riempì immediatamente la stanza. Che fossero riusciti addirittura a tirarsi dietro anche quelle due mummie –con tutto il rispetto per Sasuke, ci mancherebbe, una bellissima, meravigliosa mummia- era assolutamente straordinario. Anche se probabilmente Sasuke non s’era limitato altro che a seguire il richiamo del didietro di Naruto senza stare troppo a sindacare.
-Bene, potete anche andarvene adesso, no?-
-Non così in fretta, fronte spaziosa-
Tutti si fermarono all’unisono a poca distanza dalla porta per qualche secondo, dato che se ne stavano già andando senza nemmeno aver avuto la decenza di salutare. Come una martire Ino permise al resto della comitiva di lasciare il campo, e tornò a sedersi al tavolo, riprendendo a sorseggiare rumorosamente. Era da tanto che non parlavano, loro due. Non che ne sentisse la necessità, naturalmente.
-Ti piace Naruto, non è vero?-
Sakura le spruzzò in faccia il tè che stava bevendo –Co… co… cosa te lo farebbe pensare?-
-Intuito femminile, immagino…- gracidò, enfatizzando la battuta con un movimento della mano -… ma la situazione è difficile-
-Già…- abbassò la testa -… molto difficile- Ino annuì ancora, neanche le si fosse incantato il disco.
-Tsè, che ironia, una volta ci contendevamo il posto in squadra con Sasuke…- incominciò Sakura.
-… Ed ora che tu l’hai ottenuto ti ritrovi in una squadra piena di gay!- finì, ridendo maleficamente Ino.
-Grazie, mi sei di grande consolazione davvero-
-Oh su su, forse c’è speranza…- le immagini di Sasuke quasi attaccato al didietro di Naruto, e Naruto che dimostrava a livello non verbale di gradire tale interessamento, scorsero nella sua mente -… no mi correggo, non hai la benché minima speranza-
Sakura desiderò di affondare nel profondo delle viscere della terra, in quel momento. Ma riuscì solamente a fare tremare il tavolo per la forza con cui il suo corpo vi piombò sopra a peso morto. Che vita grama.
-Forse hai qualche speranza con l’altro rifiutato del team-
Sakura finse perlomeno di pensarci su -Sarebbe a dire?-
-Il nome Sai ti dice niente?-
Ora gli intrecci amorosi stavano diventando troppo difficili per il suo povero cervello confuso –E cosa c’entra Sai?-
-Beh, come tu non hai speranze con Naruto, nemmeno lui ce le ha… mi sembra più che ovvio-
-E perché Sai dovrebbe desiderare di avere speranze con Naruto?-
Ino strabuzzò gli occhi, vivamente stupita dall’ottusità della sua amica.
–Mio Dio, fronte spaziosa, l’unico suo interesse nella vita sono le parti basse di Naruto!-
Sakura stavolta ci pensò davvero, non fece finta. Non aveva mai inteso i commenti di Sai in quel senso, a dire il vero, non aveva mai neanche pensato che conoscesse il significato della parola “amore”. Sempre che servisse comprendere il significato della parola, per provare amore. Ed in effetti era una grande, grandissima cavolata: Ino pig aveva ragione.
Il problema, ora, era evitare d’ammetterlo fino alla fine dei suoi giorni e oltre.
-Stai zitta per evitare d’ammettere che ho ragione?- Ok, come non detto.
-Sì, forse e solo forse potresti avere ragione- concesse gratuitamente Sakura.
-Togli il forse: io ho ragione-
-La tua fiducia in te stessa e nelle tue strambe teorie, chissà perché, non mi stupisce-
-Non sono strambe, e lo sai anche tu…- la sua sicurezza non vacillava, mentre portava una lucida ciocca di capelli dietro le orecchie -… ma ora hai un motivo in più per venire con noi nella nostra libera uscita!- realizzò improvvisamente.
-Com’è che i tuoi occhi stanno emettendo un brillio sospetto?-
-Fronte spaziosa, sai qual è una cosa che una donna dovrebbe fare almeno una volta nella vita per dimostrare il proprio fascino?-
Sakura, adesso, era decisamente spaventata: Ino pig sembrava un predatore pronto ad azzannare la preda, e il luccichio rossastro e malefico delle pupille lasciava presagire un idea tutt’altro che buona o sensata.
–Non lo voglio sapere, ma immagino che me lo dirai lo st…-
-Convertire un ragazzo gay!-
Ebbero anche l’accortezza di lasciar trascorrere un lungo minuto di silenzio, dopo siffatta brillante uscita.
Una cornacchia attraversò l’orizzonte gracchiando, sconsolata e arruffata. Che vita grama.
-Scusa se te lo dico, ma a me sembra una gran cazzata, Ino pig…- almeno lei doveva far parlare la voce della ragione! -… e poi, proprio dovendo fare una cosa del genere, per quale motivo dovrei farlo con Sai? Fino a prova contraria è Naruto che m’interessa-
-Giustissimo…- concesse Ino -… ma non so se hai notato un piccolo particolare: Naruto sbava per Sasuke, Sasuke sbava per Naruto. Secondo la mia modesta opinione non c’è la benché minima speranza per te di metterci zizzania. Zero, nisba, nain, nulla di nulla…-
-Tu sì che sai farmi stare allegra…-
-Ma, cosa più importante…- si schiarì la voce platealmente -…Sai è un gay supremo! Non ho mai visto nessuno più gay di lui in tutta la mia breve vita! Con quella magliettina striminzita poi! Se fossi in grado di convertirlo nessuno potrebbe negare il tuo fascino, nemmeno io-
-Tu saresti in grado di negare d’aver ucciso qualcuno anche se ti beccassero col coltello in mano e il cadavere sulle spalle-
-Ah, ah, ah. Molto simpatica davvero… allora vieni sì o no?!-
-Dove dovrei venire scusa?-
-Ma in discoteca no! Il posto fatto apposta per rimorchiare! Non c’è luogo migliore per mettere in atto la strategia-
-Ma io non io una strategia- le fece notare Sakura, con ormai ben poche speranze di farla rinsavire.
-A questo possiamo rimediare…- rise, maleficamente -… anzi, a questo DOBBIAMO rimediare-
La mente malata di Ino era già partita col creare ogni sorta di piano distruttivo, non c’era modo di tornare indietro.
A parte usare tutta la sua forza per far decollare Ino per un bel viaggio sulla luna, ovviamente.
Ma chissà perché, non le passò nemmeno per l’anticamera del cervello.
Chissà perché…

*Kakashi vuol dire proprio “Spaventa- passeri”

NOTE DELL’AUTRICE!
E finalmente riesco a pubblicare questa fanfic, sono millenni che languiva senza scopo! xD
Va be, a parte che sono imperdonabile, Reki ha messo in evidenza migliaia di errori e non mi degno manco di controllare prima di postare… è che fra un po’ rimanderò anche cose come la respirazione U-U poco importa che ci sono in giro mie fic in cui ho scritto “nii chan” come se significasse fratellino o dove la punteggiatura fa schifo… fate passare gli esami e giuro che aggiusto tutto, forse.
Intanto informo che ho diviso a metà i due capitoli originari e che quindi in tutto questa fic sarà formata da 4 capitoli. Posterò un capitolo a settimana il mercoledì sera, una cosa breve breve insomma xD
Al prossimo capitolo gente!


 
Continua nel capitolo:


 
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VOTO: (2 voti, 2 commenti)
 
COMMENTI:
Trovati 2 commenti
Rif.Capitolo: 2
sakuthebest4e - Voto:
08/05/09 22:40
Ciaooooooo!!! Ok, nn ti preoccupare x il 15...x stavolta passi...XD ok adesso basta sforbiciarci dal rideree! Scs la mia lunga assenza e se leggo solo questo FANTASTICO chappy, ma ho un mucchio di roba da leggere, postare e.....ovviamente la maledetta scuola! Gr...sn al primo anno di siperiori e faccio il liceo linguistico, hanno un bel po' di aspettative! Poi adesso abbiamo verifiche e interrogazione ogni gg!!! Incubo. Cmq mi piace moltissimo qst fic (dimmi se ti da fastidio se scrivo abbreviato) magari ti va di leggere anche qualcosa di mio? Se ti va vai sulla my gallery...thank you!XD Bn, ti sto riempiendo tutto lo spazi...vabbè....XD bella bella fic!!! Magari fosse un NaruSaku! XD io adoro i NaruSaku, SasuSaku mentre nn vado pazza per il NaruHina..."-.-
Bene bene! Ti lascio!XD
Ciaoooooooooo bacioniiiiii!!!!!!
Grazie per avermi messa tra i ringraziamenti!!!!!!! A presto!!!!!!
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Rif.Capitolo: 1
sakuthebest4e - Voto:
15/04/09 11:49
Wow...me gusta mucho!! XD davvero, è bellissima la ff (e nn ti preoccupare degli errori)...cmq io tifo saku4e!!! oh yeah!! non è che posteresti anche gg che è il 15, che è il mio compleanno? XD se lo fai, grazie!!!!!!!!!!!! Bella fanfic, ciaoooooooo! kissi
D'accordo con il commento: 0, e Tu? / No   |   Segnala abuso Rispondi

 
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