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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: STORIELLA
Genere: Comico
Rating: Per Tutte le età
Autore: lylli galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 09/06/2003 12:14:30

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- Capitolo 1° -


Esistono dei giorni in cui ti sembra che il mondo intero ce l’abbia con te; capita che per chissà quale strana ragione, amici che si sentono ogni giorno iniziano a poco a poco a non chiamarti più; a non invitarti da nessuna parte, e tu ti ritrovi sempre più solo e non sai neanche il perché!!!!
E poi sul lavoro, cerchi di dare il meglio di te stesso, ti impegni, ti rendi disponibile con tutti, anche se non nutri grandi simpatie per qualcuno, ma certi sentimenti li accantoni, e sempre col sorriso sulle labbra svolgi il tuo lavoro con diligenza…e poi ecco , per caso leggi un’email interna e ti accorgi che stanno organizzando una grigliata fra colleghi a cui tu non sei stato invitato: ti senti tremare la terra sotto i piedi , ti trasformeresti volentieri in un vulcano che con la sua furia travolge tutto e tutti, stai quasi per scoppiare…e poi ti sgonfi come un palloncino e continui il tuo lavoro facendo finta di niente!!!
Arrivi finalmente a casa, dopo una lunga giornata di lavoro, e vorresti goderti la pace della tua casa, ma il tuo vicino di casa con il quale sei in lotta da una vita, se ne salta fuori dicendo che la colonna del cancello sporge e che quindi per metà è di sua propriètà…tu cerchi di mantenerti calmo, poi realizzi il tutto e diventi una belva assassina, gli salteresti al collo lo prenderesti a pugni urlandogli contro tutto ciò che pensi realmente di lui, e che per quieto vivere hai sempre evitato , ma ancora una volta il buon senso ha la meglio…e allora gli dici che ti informerai nel comune di competenza, ma intanto ugualmente lui ci attacca il cartello : “attenti al cane e al padrone “!!
Rientri in casa, sbattendo la porta, hai un agitazione tale che nemmeno il più potente dei tranquillanti può servire…decidi di uscire per svagarti un po’, cerchi un’ amico da chiamare e ti rendi conto che non hai nessuno, allora ripieghi sulla tua ragazza con cui stai insieme da una vita , ma non hai voluto ancora in casa, perché speranzoso di incontrare quella giusta per te….ma la vita è imprevedibile, stranamente è lei che ha incontrato quello giusto e con poche parole ti dice che fra voi è finita…rimani impietrito e pensi che sia uno scherzo la richiami e chiedi spiegazioni, tiri in ballo i bei ricordi, le vacanze al mare, i capodanni in baita, e blateri le prime cose che ti vengono in mente , arrampicandoti sugli specchi, nella foga del discorso racconti di cenette romantiche in posti lussuosi, che evidentemente non hai fatto insieme a lei…così ti dai la zappa sui piedi e qualsiasi ripensamento da parte sua, è impossibile!!!!
Ancora scioccato ti siedi sulla poltrona e mediti sulla vita, sul dopo la morte e se Dio esiste, sei in un certo senso deluso e amareggiato , arrivi alla conclusione che a questo mondo non esiste proprio giustizia….decidi di uscire ugualmente per andare a prendere un gelato, sei in macchina ti suona improvvisamente il cellulare, sei contento perché in fondo ancora qualcuno ti cerca, rispondi allegro
è tua madre… che si lamenta che è un mese che non la vai a trovare, che vuole un nipotino, e che la vita è sempre più cara, come se non lo sapessi già, e poi ti racconta dei malanni di tutti, sottolineando che lei non è pettegola…e tu rassegnato ascolti, mentre sei fermo al semaforo un signore di mezza età ti batte sul vetro, urlandoti che non puoi guidare con il cellulare in mano…in fondo lo sai che hai torto, ma sempre per qualche oscura ragione, reagisci con un sonoro : ma perché non ti fai i caz…tuoi …sei ancora al telefono con tua madre, che sentendosi offesa scoppia in un pianto angosciante senza fine …ecco fatta la frittata…riattacchi con lei più depresso che mai, sei finalmente arrivato alla gelateria che ovviamente è chiusa per turno di riposo…!!!!
Non ci credi , spingi la porta con troppa irruenza e crack il vetro si frantuma in mille pezzi, l’allarme suona e tu che fai …niente perché in un lampo la volante è dietro di te, non hai il tempo di spiegare che ti ritrovi ammanettato e seduto sul sedile posteriore dell’auto..trattato peggio di un criminale…sorridi ironico pensando che l’innocente ci va sempre di mezzo; il poliziotto ti ammonisce dicendo che c’è poco da ridere e che saranno guai seri; ti mordi per l’ennesima volta la lingua e se dio vuole, arrivate alla centrale, firmi senza problemi il verbale, facendo la tua deposizione …alla fine verso le undici di sera ti riaccompagnano a casa con la volante e il lampeggiante, così che tutto il vicinato possa vederti; sei affamato ma talmente stravolto che ti butti sul letto completamente vestito, e ti ripeti che la vita è proprio un ‘inferno::::!!!!!!!!!

 
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