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Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: BRIOCHÈ E CAFÈ
Genere: Sentimentale, Romantico
Rating: Per Tutte le età
Avviso: One Shot
Autore: reby95 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 08/04/2009 16:29:51

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BRIOCHÈ E CAFÈ
- Capitolo 1° -


Ma cosa sto pensando? Voglio davvero morire? Oppure mi entusiasma solo l’idea che “lei” domani, leggendo distrattamente il Carlino, sappia che io sono passata a miglior vita, assiderandomi sotto la finestra di casa sua? E che si renda conto, la stronza, che l’amo?
Ecco l’ho detto, cioè l’ho pensato. L’ho pensato così sinceramente ed involontariamente: “io l’amo”. Finalmente posso dare ragione a tutti quelli che da mesi mi prendono in giro, per questa amicizia così morbosa, ed a tutti quelli che da dieci anni mi mollano, accusandomi di essere un’amante troppo aggressiva e un po’ troppo frigida. Adesso hanno senso anche i tre rapporti importanti della mia vita: tre uomini che non mi vergogno a definire delle femminucce, completamente privi di palle. Insomma, potevo io amare un vero uomo? I tipi troppo maschi mi terrorizzano e, a dire il vero, anche gli uomini che dichiaro di avere amato, non è che poi li amassi così tanto: è solo che con loro stavo abbastanza bene. Ancora mi commuovo al pensiero di tutte le coccole che mi facevano. Ma se vado al di là di questo, posso dire di non avere gran ricordi. Forse, in fondo, non ho mai avuto una vera sessualità con un uomo, e dato che con una donna non sono mai stata, posso pur affermare che il mio ultimo orgasmo l’ho consumato da sola, come tutti gli altri d’altronde.
Visto che dall’alto dei miei trentuno anni avevo deciso di rinunciare all’inutile ricerca di un uomo per la vita, dato che la mia migliore amica riempie tutte le mie vuote serate da single, e le riempie meravigliosamente, che senso ha ora innamorarsi di lei, riconoscere in lei sola l’“uomo” cui anelo da sempre e desiderarla, come un uomo dovrebbe desiderarla? Tutto ciò serve solo ad incasinarmi di più l’esistenza, a creare mille problemi con i miei, che desiderano solo diventare nonni; con gli amici, che certo mi taglierebbero fuori, loro così profondamente etero; sul lavoro, da dove sarei democraticamente bandita… Figuriamoci, una lesbica che educa piccoli mostri da zero a tre anni… Inimmaginabile! Poi, in fondo, potrei anche perdere la mia migliore amica e a quel punto mi resterebbe solo il geranio sul terrazzo con cui parlare.
E allora, perché sono qui? Che ci faccio, infreddolita e assonnata, sotto la sua finestra? Che cosa spero? Che lei capti telepaticamente i miei pensieri? Che si alzi nel cuore di una gelida notte, con la certezza assoluta di amarmi? Che scenda giù, bussi al finestrino della macchina e poi mi baci appassionatamente in mezzo alla strada, con addosso un pigiama di flanella e ai piedi i calzettoni di Bugs Bunny? Bellissima scena, se mi trovassi in un film per adolescenti. Ma dico, questa è la vita vera, cioè la fregatura D.O.C. Insomma, io sono datata millenovecentosettanta; sono educatrice in un asilo infantile; ho un fisico statuario, più o meno; due profondi occhi neri; una passione per l’arte peruviana; una collezione di stampe pubblicitarie degli anni ’20-’40; un delizioso appartamentino fuori Bologna; sono figlia unica di due deliziosi sessantenni, che vorrebbero un fagottino da amare; faccio un viaggio all’estero all’anno; ho degli uomini che mi corteggiano e mi spediscono deliziosi bouquet di mughetti, anche in pieno inverno (cioè, in realtà, sono soltanto due ed è uno solo a mandarmi i fiori, ma è per rendere l’idea); insomma, per stringere, io dovrei essere una felice etero, che aspira a un buon matrimonio, ad avere un paio di pargoli ed a invecchiare con serenità in attesa di diventare nonna.
Sono le quattro oramai, ho sempre più freddo, adesso piango anche, che fa tanto donna sensibile, e lei continua placidamente a dormire - beata lei! - in fondo lei non è innamorata di nessuno in questo momento, men che meno di una donna, e forse io dovrei tornare a casa. Ma non riesco neanche a pensare di girare la chiave nel cruscotto, non voglio andare lontano da quella stramaledetta finestra, potrebbe accendersi la luce… allora potrei… sì, potrei suonare il citofono: “Ciao Grazia, scusa l’ora, ma ho visto le luci accese. Sai, passavo di qui… Mi offri un caffè?” Pessima scusa, usatissima da milioni di coglioni, però funziona! Ma non si accende nessuna luce… Potrei osare lo stesso! L’attacco però dovrebbe essere diverso: “Ciao Grazia, ti ho svegliata? Scusa, sì, lo so che ore sono, ma ho qui un sacchetto di brioche calde. Lo fai un buon caffè che salgo?” No, non funziona: primo, io non ho delle brioche calde, ho solo delle cicche alla clorofilla; secondo, lei fa un caffè ai cereali che fa schifo; terzo, non ho la motivazione per andare a rompere le palle alla mia migliore amica alle quattro del mattino. Allora dovrei trovare una scusa, possibilmente plausibile… ma ci siamo salutate tre ore fa a casa di Dodi, dopo una classica serata tra amici. Un’accesa partita a wist, durante la quale ci siamo scolati un’intera bottiglia del liquore all’arancia che fa la mamma di Dodi. Una violenta discussione sul perché non esista una satira di destra ed un minuto di silenzio in ricordo degli anni ’80, che sono proprio morti, e forse è meglio così. Abbiamo anche indetto un referendum popolare per decidere se il compagno ideale di vita assomigli di più ad Alan Ford o a Tex Willer, dopo aver mandato a cagare Dodi, che trova sexy Manuela Arcuri, mentre Iolanda, sua compagna da undici, ripeto undici, anni, che assomiglia un po’ alla Mazzamauro, era visibilmente scioccata da tale confessione del suo amato Fantozzi. Una serata stupenda insomma, se la mamma di Dodi, che per lui vive, creatrice del sublime liquore all’arancia, non ci avesse fatto delicatamente notare, in completo pigiama-vestaglia a fiori, che voleva dormire, dicendo: “Ragazzi, ma i vostri genitori non stanno in pensiero?”. A quel punto ci siamo dati dei coglioni, dal momento che viviamo tutti da soli, ma ci ritroviamo ogni sabato sera a casa di Dodi che vive con la sua elegantemente impigiamata madre. Così si è concluso l’ennesimo, banale, sabato sera o, meglio, io l’ho concluso tre ore fa con un languido “Buonanotte, Grazia” e ora non ho neanche una stramaledetta scusa per suonare quel cazzo di citofono!
* * *
“Buono questo caffè, me ne fai un altro?”
Il caffè veramente fa schifo, ma devo svegliarmi. È l’alba oramai ed io sento addosso tutto il freddo di una notte in bianco. Perché continui a sorridermi? Ho una faccia così ridicola, o si intravede l’assurdità dei miei pensieri? Eccola che mi sorride ancora! Però è piacevole stare di fronte a qualcuno che ti sorride. Ecco il mio caffè.
“Grazie.”
“Forse questo riuscirà a svegliarti. Credo che tu ne abbia veramente bisogno.”
E vai con il ventisettesimo sorriso! Forse è un invito esplicito a parlare, forse lei ha davvero voglia di sapere perché alle sei e trenta del mattino sono entrata in un bar a tentare di svegliarmi e a cercare di salvare quel po’ di dignità che ancora mi rimane. Forse… Forse, è solo una barista gentile, che non ha nient’altro da fare che farsi i cazzi miei!
Eccola che parte con il ventottesimo sorriso.
“Ti va una brioche? Sono calde, appena sfornate.”
“Grazie, sì, una vuota.”
Perché sei gentile con me? Non vedi che sono solo una povera stronza, innamorata persa della sua più cara amica, sufficientemente codarda per ammetterlo a malapena con se stessa e abbastanza educata per non dirti che non mi vanno né i tuoi sorrisi, né le tue attenzioni? So di avere una faccia stravolta e l’espressione di chi ha fame, ma non mi sazierò con una brioche e forse non basteranno venti caffè per svegliarmi. Perché io non voglio svegliarmi. Non so che cosa mi aspetta e dormire, forse, è l’unica soluzione; dormire, se fosse possibile, fino al giorno in cui questa notte non sarà che un doloroso ricordo.
Ti prego, non un altro sorriso, ho mangiato anche la brioche, cosa vuoi di più?
“Ti ha piantata? È successo anche a me poche sere fa.”
Chi se ne frega! Non vorrai mica metterti a fare confidenze con una sconosciuta sull’orlo di una crisi esistenziale, vero? E poi una fighetta carina come te, ci mette poco a trovare un altro stupido che la faccia fremere di piacere. Sapessi come vorrei avere i tuoi problemi.
“No, non mi ha piantata, è una storia finita prima ancora di cominciare.”
E poi chissà se sarebbe mai potuta iniziare… ma ti risparmio le spiegazioni, perché non mi va di rendermi ridicola con un’estranea e perché sono romanticamente gelosa delle mie emozioni, soprattutto se sono considerate antisociali.
“La mia invece durava da tre anni, ma oramai andava avanti per inerzia. Direi che è stato meglio così, anche perché c’è di mezzo un uomo senza scrupoli, di quelli tipo ‘sono tutto maschio’, che dicono ‘ti amo’ solo per farti aprire le cosce. E ci sono ancora delle cretine che sono disposte a crederci!”
Non ho capito un cazzo! Io non volevo sapere i fatti i tuoi, ma a quanto pare non sono stata sufficientemente esplicita. E ora che nonostante ciò me li racconti, potresti anche essere più chiara. Devo avere un’espressione, in questo momento, di mix perfetto tra l’idiozia e lo stupore. Ecco, l’ha colto anche lei, adesso arrivano le spiegazioni e, probabilmente, tutto il racconto di almeno tre dei suoi ultimi anni di vita. No? Solo un sorriso, complice pure. Allora? Non vorrai mica lasciarmi qui così, con tutti ‘sti dubbi? Sì che lo fa. Se ne va a fare i tramezzini! No, dico: la mia esistenza va in pezzi, tu prima fai la gentile, poi mi sei complice, e adesso mi lasci qui a metà spiegazione?
Con calma ricapitoliamo: io sono entrata qui e ho chiesto un caffè; lei mi ha accarezzato con lo sguardo e riscaldato con un sorriso (con due, forse tre o addirittura quattro); poi è arrivato il caffè, che faceva schifo, ma io per bisogno ne ho chiesto un altro e lei si è profusa in circa otto sorrisi e poi… Ho perso qualcosa…
Lei serenamente mi sta dicendo che è stata lasciata da una donna? Ho capito bene? Dopo tre anni… perché si è messo di mezzo un uomo (che certamente ha convertito l’altra all’eterosessualità). Ma lei l’ha preso bene! Forse ho frainteso, spero di aver frainteso. Forse è il suo ex che ha scoperto di essere gay… Sì, ma un uomo mica allarga le cosce se gli dici “Ti amo”. Di solito, inizia a sudare e cambia argomento.
Eppure, se ho capito bene, perché questa fulva, sorridente barista dà per scontato che io sappia che lei è lesbica? Perché lo sono anch’io, no? Ma lei come lo sa? Si vede? Cosa ho, l’alone rosa-azzurro intorno come quelli della pubblicità contro l’AIDS? Io non ho mai notato la differenza tra un gay ed un etero, anche se non so se conosco degli omosex. Allora io sono una cogliona. Certo!
Miss sorriso ritorna con una decina di tramezzini tra le mani. Io sono sufficientemente sconvolta e credo si noti, perché lei mi guarda e si mette addirittura a ridere. Ridi? Di cosa cacchio ridi, dico? A me sta crollando tutto un mondo addosso, mi sento come un appestato fuori dal lazzaretto e tu ridi? No, ma ti rendi conto che se tu ti sei accorta che io sono gay in cinque minuti, quando io lo so da poco più di dodici ore, forse domani se ne accorgeranno anche i miei genitori, che cretini non sono? D’accordo, tu avrai quella particolare sensibilità che dicono abbiano solo gli omosex, ma anche mia madre non scherza: è tutta la vita che mi tormenta con il suo sesto senso. E poi c’è pure l’istinto materno che non sbaglia mai! Ma io i miei come li affronto? Non credo che troveranno la cosa così divertente, e smettila di ridere stronza! Io ho appena tradito due fantastici candidati alla “nonnitudine” ed ho appena dato ragione a tutti gli ometti sfigati che mi hanno dato della frigida, e tu ti diverti?
Devo avere un’espressione molto incazzata, perché miss sorriso si è fatta seria.
“Scusa se rido, ma sei così dolce, confusa e spaurita che sembri Pollicino quando si scopre abbandonato nel bosco. Ci sono passata anch’io ed alle volte ridere ti assicuro giova. Dai, fatti una bella risata. In fondo, non è cambiato nulla, no?”
Certo che se io sono Pollicino, tu sei peggio delle due sorellastre di Cenerentola messe insieme! Come non ridere di tutto ciò? Io non riesco a ridere, neanche a sorridere in questo momento, sono totalmente in balia di una barista-veggente-filosofa. Io la vita non l’ho mai presa a ridere, anzi… Il sesso a volte sì, a dire la verità quasi sempre. Riderci sopra mi serviva per sopravvivere. Forse io il sesso l’avrei dovuto lasciare perdere fin dall’inizio, almeno adesso potrei avere dei dubbi, invece sono certa che gli uomini proprio non mi dicono nulla, sessualmente parlando. Ma sono anche certa che se confessassi alla mia migliore amica ciò che provo per lei, finirebbe tutto, cadrebbe in pezzi tutto il mio mondo, e questo mi spaventa più che rinunciare al sesso per sempre. No, proprio non riesco a riderci sopra, se mai posso farti una piccola smorfia!
“Questo non è ridere, sembra che stai avendo una colica!”
Rido, sì rido, di una battuta così greve. Io rido… e rido… e rido così tanto che adesso sto piangendo. Miss sorriso mi accarezza dolcemente.
“Sfogati va, che ti fa bene, dopo una notte passata sotto la finestra di Grazia a sospirar d’amor, ch’a nullo amato. Scusa la citazione, ma ti ho vista quando ho aperto il bar. Era buio, ma ti ho notata dentro la macchina, col naso per aria e gli occhi persi nel vuoto. Ho pensato subito che fossi un’innamorata respinta, ma poi mi sono ricordata che in quella casa ci abitano due coppie di ultrasessantenni, due anziane signorine ed una ragazza separata con due figli. L’unica persona degna di tali attenzioni è Grazia, che è single e ha ventinove anni, ma purtroppo è etero. E purtroppo lo dico convinta: è un tale pezzo di femmina! Piace anche a me, sai? Ho capito che stavi esorcizzando il tuo innamoramento, ma non credo che tu abbia fatto un bel lavoro. Penso che dovresti vedere questo giorno come il primo di una nuova vita, tutta tua. Agli altri non importa se le mutande ti si bagnano per un uomo o per una donna, continua a vivere la vita di sempre e se l’amore che vuoi porta la gonna o i pantaloni, non importa. L’importante è trovarlo.”
Mi bacia sulla guancia e torna dietro il banco, così come se nulla fosse. Invece mi hai appena reso felice, felice di esistere, di essere qui, di amare una donna, di adorare mia madre, di avere voglia di un caffè con una brioche… forse di avere voglia che tu mi baci ancora, miss sorriso!
Sorrido, adesso sorrido col cuore. Ti sorrido, tu mi sorridi: il trentasettesimo sorriso, il più bello finora. Forse anche il mio è bello. È bello sorriderti e forse è bello anche innamorarsi di una donna. Forse ti bacio… Forse…
“Caffè e brioche! Ricominciamo da capo!”

 
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VOTO: (5 voti, 18 commenti)
 
COMMENTI:
Trovati 18 commenti
tanichan - Voto: 01/08/09 12:38
ciao Reby!
davvero bella complimenti! Non pensavo fossi così brava ! se si potessero mettere 10 stelline invece che 5 le metteri tutte ! complimenti
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reby95 13/04/09 21:07
prego...sn felice di esserti stata d'aiuto!!
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underoathfan 13/04/09 16:42
oh bhè devi sapere ke mi ha colpito molto...e ho cominciato a kiedermi se nn fossi omosessuale...c ho pensato per un pò...perchè era da tempo che mi sentivo confusa>_<...ma alla fine mi sn resa conto di non esserlo. quindi ti ringrazio perchè mi ha fatto anche riflettere la tua ff...hehe^^..grazie 1000
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reby95 11/04/09 12:49
grazie sn contenta che ti sia piaciuta.Ma paura di cosa??
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underoathfan 10/04/09 17:09
è stupenda davvero...mi prendi per scema se ti dico ke mi sono quasi messa a piangere?..XD..eh ciò...comunque ancora complimenti, davvero...anke se ora ho un pò paura...
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reby95 10/04/09 11:55
grazie ankoku-cross sono felice k ti sia piacciuta
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ankoku-cross - Voto: 09/04/09 22:40
Dio che bella! *o* Complimenti vivissimi, davvero non so che dire... Mi dileguo con un semplice "bravissima"^^
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reby95 08/04/09 23:15
grazie kagomina,mi impegnerò ad aggiornare al più presto "la goccia di cristallo"
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kagomina 08/04/09 22:42
Davvero bella!!! Complimenti!!!!!! All'inizio pensavo fosse una storia tutta lieto fine come le solite (Anche le mie! Eh eh!) Ma appena finita mi è piaciuta! Davvero molto brava!!! Le ho lette tutte le ue ff e sono una più bella dell'altra! Bravissima! Non vedo 'ora che continui quella edl cristallo!

Bacioni!|!!!!!!!!!!!
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reby95 08/04/09 20:52
grazie di cuore a tt.niglia,ho letto tt e 6 le ff e leho commentate.qll k mi è piaciuta di + è qll su twilight,ma anche le altre sn belle.i love edward
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