torna al menù Fanfic
torna indietro

MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Naruto
Titolo Fanfic: VIZI E VIRTÙ
Genere: Romantico, Erotico
Rating: Vietato Minori 18 anni
Avviso: OOC, Shounen Ai, Yaoi
Autore: yuko-la-strega galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 04/04/2009 11:24:19 (ultimo inserimento: 21/08/10)

In un mondo sulla via del degrado, può nascere l'amore fra dei ragazzi tanto differenti. Diverso il lorogrado sociale. Il loro è amore o solo lussuri
 
Condividi su FacebookCondividi per Email
Salva nei Preferiti
   
01
- Capitolo 1° -

I personaggi sono tutti maggiorenni e appartengono al maestro Kishimoto



Capitolo 01



La notte era scesa gia da diverse ore mentre una pallida luna brillava in cielo.
Per le strade dei ricchi quartieri del centro, dove troneggiavano grandi ville circondate da immensi giardini, correva silenziosa una macchina scura, si addentrava fra le ombre della notte.
Il lussuoso veicolo si allontanava da quel quartiere dorato, dove i suoi abitanti in cerca sempre di emozioni più forti, per sfuggire alla noia, cadevano nei vizi più irrefrenabili.

Si addentrava nelle strade buie, fiocamente illuminate dalla luce di vecchi lampioni, allontanandosi dal lussuoso quartiere, velocemente, come se qualcuno la stesse inseguendo per riportarla indietro per addentrarsi in quei quartieri, dove chi vi abitava doveva lottare giorno dopo giorno con la povertà, la delinquenza, la droga.
Dove per sopravvivere trovava qualsiasi sotterfugio, qualsiasi espediente.


***



I tempi erano cambiati, come la terra, la morfologia del paese se non del mondo intero, dopo il 2009 erano scoppiati diversi conflitti, tra diversi paesi.
La follia aveva preso il sopravvento sulla ragione, gli uomini giorno dopo giorno, anno dopo anno divenivano sempre più violenti. Man mano che il tempo passava la società regrediva. Avevano sempre meno rispetto per la vita umana e per il mondo che popolavano.
In soli cento anni, quelli che i libri di storia viene ricordato come il secolo nero, la terra era cambiata radicalmente, per colpa di numerosi conflitti, e in seguito forse per qualche giudizio divino, gran parte delle terre emerse vennero inghiottite dall’acqua, l’effetto serra aveva portato i poli a sciogliersi molto più in fretta di quanto gli studiosi avessero pensato. Il poco rimasto in piedi dovette subire l’ira della terra fra terremoti e assestamenti.
Uragani che impietosi si abbattevano su città intere, lasciando dietro di loro la desolazione.
Che fosse un giudizio divino, o la rivolta del pianeta stesso, tutto questo aveva portato il genere umano sull’orlo dell’estinzione.
I pochi sopravvissuti si erano riuniti in gruppi, lentamente con grande sforzo avevano ricostruito le città, ma in fondo l’uomo è sempre preda dei suoi istinti, del suo egoismo: nulla cambiò, anzi la vita andò peggiorando, le differenze sociali aumentarono, portando pochi eletti, i più forti o più furbi a comandare sugli altri, a vivere nel lusso più sfrenato, mentre il resto della popolazione moriva di fame.
Uomini, ragazzi si uccidevano fra di loro per un tozzo di pane.

A due secoli di distanza, era il 2209, il mondo non era poi troppo cambiato,dopo la distruzione, il mondo era stato ricostruito e la vita a breve aveva ripreso a scorrere come prima se non peggio. Lo stesso valeva per la grande città di Konoha, ricostruita grazie al sacrificio di molti, ora era divisa in due parti ben distinte e separate tra loro.
Nel centro, su una grande isola, dove sorgeva il grande quartiere in cui vivevano ricchi uomini d’affari, banchieri, politici che comandavano sul quel pianeta oramai sull’orlo del baratro.
Intorno scorreva un grande fiume artificiale che separava quel mondo dorato dai quartieri popolari, unica via di collegamento fra i due mondi ponti di ferro sbarrati da immense porte blindate sempre chiuse, tranne quando in rare occasioni, qualcuno volesse uscire dalla verde oasi in cui si era rintanato per essere catapultato nel mondo reale.

Ma dopotutto non è tutto oro quel che luccica, con il tempo, con il passare dei giorni, la noia prende il sopravvento, e per sfuggirle in molti abbandonavano il loro paradiso per addentrarsi in un mondo oscuro, a loro sconosciuto.
Per addentrarsi nelle vie della perdizione dove assecondare ogni proprio vizio, per realizzare ogni loro desiderio proibito.
Si dirigevano in quei quartieri dove ogni loro voglia sarebbe stata assecondata.


***



Il veicolo aveva aumentato velocità da quando si era addentrata nei vicoli malfamati dei sobborghi.
Due giovani in silenzio attendevano di giungere a destinazione, entrambi completamente immersi nei loro pensieri.
Il più piccolo dei due osservava con sguardo attento la strada, quel mondo scuro così diverso da quello in cui era cresciuto.
Sasuke da diversi minuti si domandava come mai suo fratello maggiore avesse voluto condurlo al di fuori del loro quartiere, soprattutto a quell’ora tarda. Era curioso di sapere il motivo che aveva portato suo fratello a comportarsi in quel modo, andandolo a svegliare nel pieno della notte affermando che lo avrebbe portato in un luogo divertente.
Curioso di natura, anche se a prima impressione non sembrava, il più piccolo dei due rampolli Uchiha, un giovane di appena diciassette anni, aveva ubbidito all’ordine impartitogli dal fratello maggiore senza protestare.
Ed ora era seduto lì, in quel veicolo che correva disperatamente verso non si sa bene cosa.
Venne riscosse improvvisamente dai suoi pensieri dalla voce divertita d’Itachi, giovane uomo ventunenne di estrema bellezza, pelle candida come la neve, lunghi capelli scuri che la maggior parte delle volta teneva raccolti in una coda bassa, ma che quella sera ricadevano ribelli sulle sue spalle, i suoi occhi neri come la notte, profondi ebbero un guizzo divertito mentre osservavano il suo fratellino osservare quelle strade sconosciute:

-Hai la faccia preoccupata otooto, non dirmi che hai paura che ti conduca in qualche luogo poco consono a te?-

Sasuke tentò d’ignorare il fratello, anche se per l’intero clan, a partire da loro padre veniva considerato un vero e proprio genio, il futuro leader che avrebbe portato avanti l’azienda di famiglia, per lui a volte era una vera e propria scocciatura.
Era quel muro invalicabile che fin da quando era bambino si trovava davanti, la persona con cui veniva costantemente paragonato, colui che non sarebbe mai riuscito a superare a detta del genitore.
Ma in fondo Itachi era anche suo fratello, l’unica persona che in tutto il clan gli rivolgesse attenzioni e che gli dimostrasse affetto, di conseguenza questo lo portava a non poter ignorare a lungo il ragazzo che gli era seduto accanto, non ne era in grado.

-Non sono affatto preoccupato aniki, o meglio non sono preoccupato di dove mi stai portando, sicuramente un luogo di perdizione, conoscendoti non mi sorprende, mi preoccupo di cosa ci farà nostro padre quando lo verrà a sapere e stai sicuro che accadrà.-

Una risata riecheggiò nell’abitacolo, una risata che era tutto meno che allegra:

-Posso assicurarti otooto che nostro padre non scoprirà nulla, sono anni che esco di nascosto e non si è mai accorto di nulla; ma tornando a noi non sei affatto curioso di sapere dove il tuo geniale fratello ti sta portando?-

Silenzio, le parole del maggiore dei due fratelli sembravano essersi perse nel vuoto.
Sasuke non voleva dargliela vinta, ovvio che era curioso di sapere dove quel pazzo d’Itachi lo stesse conducendo, ma non sarebbe caduto così in basso da ammetterlo ad alta voce.

-No, non m’interessa in particolar modo che genere di bordello tu voglia farmi frequentare, perché sicuramente è lì che stiamo andando.-

Un’altra risata, questa volta molto più allegra della precedente, giunse alle orecchie del ragazzo dal volto diafano come quello di una bambola di porcellana, mentre i suoi occhi scuri si assottigliavano in uno sguardo minaccioso. Non gli piaceva che Itachi ridesse così di lui, soprattutto quando le sue intenzioni erano lampanti.

-Decisamente arguto fratellino, comunque dove ti sto portando non è un semplice bordello, come lo chiami tu, è un piccolo angolo di paradiso dove sono convinto ti troverai a tuo agio.-

-Ne dubito.- rispose glaciale il più piccolo, -non ho i tuoi gusti, a me non piacciono i ragazzi.-

-Ma da quello che ho visto neanche le ragazze, se no avresti ceduto all’assalto di qualcuna delle tue ammiratrici, la tipa con i capelli rosa è particolarmente insistente.-

Colpito e affondato, ma come faceva ad essere così intuitivo? Era vero, non aveva dimostrato interesse per i ragazzi, ma solo perché non ne aveva incontrato nessuno che attirasse la sua attenzione, per quanto riguardava il gentili sesso, le donne non gli piacevano, tanto meno la piattola assillante con i capelli rosa.

-Un angolo di paradiso, e dimmi cosa andiamo a fare in questo presunto angolo di paradiso.-

Un ghigno comparve sul volto del maggiore:

-Andrai a conoscere un angelo, non è da tutti poterne incontrare uno. Questo è il mio regalo per il tuo compleanno, in fondo te lo meriti, a breve tornerai in collegio, e rimarrai chiuso li dentro per altri sei mesi, devo occuparmi che tu non rimanga vergine a vita.-

Fortuna che l’oscurità impediva al suo volto di essere scorto, perché avvertì chiaramente il rossore imporporare le sue guance.
Non capiva come suo fratello potesse essere così diretto ed anche leggermente maniaco, non sapeva proprio da chi avesse preso, nel clan nessuno era così.


***



Una leggera musica quasi ipnotica inondava le stanze che lentamente si susseguivano una dietro l’altra.
Stanze particolari, unica cosa in comune che avevano, la musica di sottofondo e la fievole luce rossa proveniente da lanterne di carta.
Per il resto ognuna era arredata in modo particolare, divanetti che spintonavano a quello che era il colore della camera. Drappi e ricche stoffe fungevano da separè, mentre ricchi uomini s’intrattenevano con le creature più belle che Sasuke avesse mai visto. Ragazzi e ragazze che risplendevano di luce propria intrattenevano allegri i loro clienti.
Ogni tanto alcune coppie abbandonavano le loro postazioni per dirigersi in un luogo non meglio identificato per il giovane Uchiha. Ma vagamente immaginava cosa andavano a fare, dalla semi oscurità alle sue orecchie giungevano bisbigli, risate e ne era sicura anche qualche gemito di piacere, erano rari, attenuati dalle pareti, ma alcuni li aveva avvertiti chiaramente.
Camminava con sguardo altero affianco a suo fratello, la testa alta lo sguardo fisso davanti a se, tentava in ogni modo di essere freddo e impassibile come al solito, ma pensava di non riuscirci ancora a lungo.
Era inquieto, si domandava come Itachi fosse tanto a suo agio in un luogo del genere, in un luogo dove le persone si lasciavano guidare dai loro desideri, dalle loro passioni.
In un luogo dove il vizio regnava sovrano.
Sospirò interiormente, dubitava che suo fratello avrebbe potuto presentargli un angelo, in quel luogo probabilmente avrebbe potuto incontrare un diavolo tentatore, non di certo un angelo.

Venne riportato alla realtà dal fratello, che senza una parola lo trascinò verso una grande sale, leggermente più illuminata delle altre, ma decisamente più silenziosa.
Stava per protestare con il fratello, non poteva trascinarlo a destra e a sinistra, non quando era intento nelle sue elucubrazioni mentali, ma le parole gli morirono in gola quando i suoi occhi scuri come la notte incontrarono due laghi azzurri come l’acqua più pura.
Un angelo, un vero e proprio angelo si parava davanti a lui, capelli che ricadevano dolcemente sulle spalle come se fossero fili dorati, il volto leggermente paffuto era adorabile, tre linee quasi impercettibili simili a dei baffetti, lo facevano somigliare ad un tenero cucciolo.
Ma i suoi occhi erano ciò che colpì di più il giovane Sasuke, occhi limpidi puri, occhi in cui leggeva un’infinita innocenza.
Come poteva essere che un angelo di quel calibro, perché non poteva essere altro, si trovasse rinchiuso in un luogo di perdizione.
Non lo sapeva, non riusciva nemmeno ad immaginare cosa lo avesse portato lì, chi lo avesse rinchiuso in quella gabbia.

Pensava di essere stato trasportato in un sogno dal quale non si sarebbe più voluto risvegliare, vedeva quell’eterea creatura avvicinarsi elegantemente, mentre un kimono nero dai ricami dorati ricadeva lungo quel corpo, che Sasuke sapeva essere meraviglioso, sublime.
Lo vedeva ancheggiare lentamente verso di lui, mentre quelle gemme azzurre lo fissavano attente, ed un sorriso andava ad ornare il bel volto ambrato.
Era ad un passo, se avesse allungato una mano avrebbe potuto carezzare quei fili dorati, che sapeva essere morbidi, meravigliosi.
Alle sue narici arrivò un dolce odore, somigliante molto ai biscotti che gli preparava sua madre quando era ancora un bambino, un dolce odore di zenzero e cannella, che inconsapevolmente lo fece arrossire.
Non appena lo aveva avvertito addosso a quel giovane si era domandato come sarebbe stato assaggiarlo, gustarlo, avvertire quel dolce sapore sulle labbra.
Un brivido percorse la sua schiena a quel pensiero, tentò di riprendersi, di riscuotersi da quel torpore che aveva colto ogni fibra del suo corpo, oramai troppo impegnato ad osservare colui che gli era davanti.
Che lentamente, passo dopo passo si avvicinava, che inconsapevolmente lo aveva catapultato in un mondo fatto si sensazioni, di odori.
Che inconsapevolmente lo avrebbe fatto cadere in un baratro di lussuria e passione dal quale non sarebbe voluto più uscire.
Quell’angelo avrebbe gli avrebbe fatto scoprire ogni suo vizio, ogni suo desiderio nascosto, sapeva che si sarebbe dovuto allontanare, fuggire da quel luogo, ma la sua mente oramai era completamente in balia di quegli occhi cristallini che lo fissavano curiosi.
La nebbia dalla sua mente andava leggermente diradandosi, in quel miscuglio di emozioni e sensazioni in cui era caduto si stava facendo strada una dolce melodia, una voce così dolce da non poter fare altro che ascoltarla, seguirla, fare ogni cosa che esse gli ordinava.

-Il mio nome è Naruto e sono qui per servirla.-

Una semplice frase, un nome pronunciato con tanta dolcezza che la sua mente si perse nuovamente, non gli interessava cosa sarebbe accaduto, dove quel ragazzo lo avrebbe condotto.
In che girone dell’inferno sarebbe caduto, sapeva già che da quel momento in poi non ne avrebbe potuto fare a meno, come una droga che oramai lo aveva completamente assuefatto, un qualcosa di cui non poteva e non voleva fare a meno.


***


Si dirigeva a passo svelto nelle stanze più interne del locale, quelle camere che pochi clienti avevano frequentato e ancor meno ne conoscevano l’esistenza, si dirigeva verso la persona che avrebbe dovuto incontrare quella notte, verso colui che gli avrebbe tenuto compagnia.
Un ghigno comparve sul suo bel volto, di solito freddo e impassibile, probabilmente Sasuke questa non glie l’avrebbe perdonata, aveva abbandonato il suo otooto nei meandri di quel luogo di perdizione, ma in fondo non se ne preoccupava più di tanto, a occuparsi di lui ci sarebbe stato Naruto, il suo fratellino sarebbe giunto al mattino più che soddisfatto.
Ripensò a quando fu lui a passare la prima notte al Vizi e Virtù, diversi anni addietro, probabilmente era anche più piccolo di Sasuke, ma in fondo il gioiello che aveva trovato in quella casa di piacere era inestimabile e mai avrebbe potuto lasciarselo scappare.
Tornò a pensare al locale, al primo giorno in cui vi aveva messo piede, alla domanda che si era posto, perché Vizi e Virtù, meglio la prima parte del nome la comprendeva più che bene, vizi, in molti andavano li per essere viziati dai giovani che vi lavoravano, per assecondare le proprie voglie, ma virtù, per lungo tempo aveva pensato che la parola fosse decisamente inappropriata, con il tempo si era dovuto ricredere.
Scosse la testa cacciando via quei ricordi del passato che lo rallentavano da colui che lo attendeva, sperava impazientemente, ma conoscendolo era una vana speranza; di una cosa però era più che sicuro se fosse giunto in ritardo al loro incontro molto probabilmente gli avrebbe tenuto il muso per tutta la notte, e Itachi non desiderava che andasse a finire così.
Accelerò il passo, allo stesso tempo anche il suo cuore accelerò il suo battito, accadeva sempre, ogni volta che doveva incontrarlo ogni fibra del suo corpo diveniva impaziente.
Non era proprio nel suo carattere perdere il controllo a quel modo ma quel ragazzo aveva uno strano potere su di lui, con il tempo la sua mente aveva capito cosa gli stesse accadendo, semplicemente Itachi Uchiha si era innamorato, ovviamente non lo avrebbe mai ammesso ad alta voce, ma era accaduto e non poteva farci nulla.
Sospirò, il problema più grande era convincere il giovane ad accettare i suoi sentimenti ed in seguito portarlo via di lì, entrambe sfide ardue, la seconda molto più della prima.
Non ne capiva il motivo ma sembrava che non volesse abbandonare quella casa di piacere.
Si ritrovò davanti ad una grande porta intarsiata, finalmente era giunto a destinazione, bussò due volte e aspettò che la voce familiare che tanto amava gli desse il permesso di entrare.




To be continued …




Angolino della pazza:

Ed ecco un nuovo lavoro, sinceramente non so dove andrà a parare la storia, questo primo capitolo mi gironzolava in testa da un po’ di tempo, e non ho resistito alla tentazione di scriverlo.
Ovviamente rimane la regola, fatemi sapere cosa ne pensate e se vale la pena di mandare avanti la storia, nel caso piacesse avverto già da adesso che gli aggiornamenti non saranno regolari, mi ero ripromessa di terminare quelle che già avevo in corso, quindi questa se la continuerò procederà con molta calma, anche perché non ho un’idea precisa su come mandarla avanti.
Ciao Yuko.

 
Continua nel capitolo:


 
  » Segnala questa fanfic se non rispetta il regolamento del sito
 


VOTO: (43 voti, 45 commenti)
 
COMMENTI:
Trovati 45 commenti
Rif.Capitolo: 23
krilla22 - Voto:
28/04/14 18:04
una delle piú belle FF che io abbia mai letto e fidatevi se ne ho lette davvero tantissime!
Compliment
D'accordo con il commento: 0, e Tu? / No   |   Segnala abuso Rispondi

Rif.Capitolo: 23
jamie91 - Voto:
07/05/11 21:24
Bella,davvero molto.
Ma d'altra parte è come se la storia si fosse scritta da sola: un grande amore non ha mai fine.
Per quanta distanza si imponga, per quanto tempo si lasci scorrere, un cuore diviso troverà sempre il modo per tornare dal suo complementare.
Non è forse così? Brava, bella e ben scritta.
D'accordo con il commento: 0, e Tu? / No   |   Segnala abuso Rispondi

Rif.Capitolo: 23
paffy333 - Voto:
26/09/10 19:07
waaaaaaa!!!!finale fantastico davvero!!!!qui ci starebbe da dio un continuo *-* sei stata fantastica!!!!mitica favolosa e chi più ne ha più ne metta xD continua così!!!^^
D'accordo con il commento: 0, e Tu? / No   |   Segnala abuso Rispondi

paffy333 25/04/10 13:18
Quando aggiorni????sono troppo curiosa di leggere l'ultimo cappy!
D'accordo con il commento: 0, e Tu? / No   |   Segnala abuso Rispondi

Rif.Capitolo: 22
paffy333 - Voto:
24/03/10 15:09
mamma mia sei favolosaaaaaaa!!!!!!!!questo cappy è stato davvero meraviglioso!!!!finalmente Neji ha affrontato le sue paure!! Itachi è stato mitico e devo ammettere che il trattamente che Gaara gli ha riservato se lo meritava tutto!!!!^^ la lemon che hai messo è davvero bella complimenti!!!! Non vedo l'ora di leggere il continuo...peccato che sarà l'ultimo cappy questa fanfic mi ha davvero preso molto!!!!^^ perpia non farmi aspettare troppo!!!!^^
D'accordo con il commento: 0, e Tu? / No   |   Segnala abuso Rispondi

Rif.Capitolo: 21
paffy333 - Voto:
07/03/10 20:53
ma è bellissimoooooooooo!!!!qst cappy mi è piaciuto tantintissimo!!!! Naruto ha fatto la csa giusta!!!!bravo nauto!!!^^ ammetto che Madara ora mi piace abba...e mi disp un po' per lui (poco xò)!!!
Neji che finalmente metterà in chiaro le cose con la sua famiglia??O.o...non vedo l'ora di sapere come continua!!!sei davvero molto brava a scrivere!!!^^spero aggiornerai presto!!!!CIAo!!!^^
D'accordo con il commento: 0, e Tu? / No   |   Segnala abuso Rispondi

Rif.Capitolo: 20
paffy333
15/02/10 13:14
WAAAAAAAA!!!!!!!!oddio!!!sasuke è stato troppo forte!!!!ahahahah!!!come mi sarebbe piaciuto essere tra quelle persone!!!!XDXDXD e che combinerà tsunade coi due poveri uciha???non può torturarli sono innamorati!!!!Yuko sei bravissima!!!senti fammi un favore appena senti Naruto digli che se si azzarda a rimanere con Madara vengo nella storia e lo mando all'orfanotrofio a calci in c**o se gli va bene altrimenti lo strangolo direttamente!!!!XDXD
ancora complimenti la storia è davvero bella e piena di colpi di scena...devo anche ammettere che nn mi aspettavo che Madara lo avrebbe lasciato andare forse forse lo giudicato troppo male (forse)...cmq bellissimo cappy(lo so sono monotona) e spero di leggere prestissimo il seguito!!!!CIAo^^
D'accordo con il commento: 0, e Tu? / No   |   Segnala abuso Rispondi

Rif.Capitolo: 19
paffy333 - Voto:
11/02/10 13:03
qst cappy sono stati meravigliosi!!!!naruto è scemo o cosa a mollare sasuke?? aaaahhhh nn lo riesco proprio a capire!!! e dio solo sa qnt odio quell'idiota di Madara...e Fugaku poi??? cioè ma che razza di genitore è una che fa sposare il figlio solo per interesse!!!!nn li sopporto nè uno nè l'altro!!!!Itachi invece mi ha sorpreso...vero che vuole solo un po' di tempo prima di far andare all'aria il fidanzamente del suo otooto ma csi ha complicato le cose già moooooolto difficile tra nacchan e sasuke...
sisi qst ff mi ha completamente preso non vedo l'ora di leggere il cappy sucessivo!!!!nn farmi aspettare troppo mi raccomando!!!!!!!!^^
D'accordo con il commento: 0, e Tu? / No   |   Segnala abuso Rispondi

Rif.Capitolo: 7
paffy333 - Voto:
09/02/10 21:22
bella bella bella qst storia mi prende sempre di più!!!!^^ bravissima!
D'accordo con il commento: 0, e Tu? / No   |   Segnala abuso Rispondi

Rif.Capitolo: 4
paffy333 - Voto:
09/02/10 17:49
wow!!!anche qst è bellissimo!!!hihi sasuke e naruto hanno avuto quello che si può identificare come amore a prima vista!!!!hihihi bellissimo e bravissima!!!!^^
D'accordo con il commento: 0, e Tu? / No   |   Segnala abuso Rispondi

...continua nelle pagine numero:
| 1 |  2 |  3 |  4 |  5
 
SCRIVI IL TUO COMMENTO:

Utente:
Password:
Registrati -Password dimenticata?
Solo su questo capitolo Generale sulla Fanfic
Commento:
Il tuo voto: