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Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: ONORE E FAMIGLIA
Genere: Azione, Avventura
Rating: Per Tutte le età
Autore: kyorenhisaki galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 30/03/2009 21:41:36

La vita di un mafioso raccontata dal medesimo
 
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LA FAMIGLIA SI RISPETTA
- Capitolo 1° -

L'uomo correva davanti a me, disperato e impaurito, io continuavo a fissarlo, lo seguivo lentamente, con passo tranquillo, quasi come se stessimo giocando a guardie e ladri, in effetti era così, ma io non ero affatto una guardia...e lui non affatto un ladro...quell'uomo risultava fastidioso alla Famiglia...l'avevamo già avvertito che se avesse dato fastido ancora una volta, non avrebbe più rivisto la sua famiglia...ma lui non volle darci ascolto...e così si ritrovò al posto sbagliato nel momento sbagliato...
Mentre l'uomo si ritrovava spaventato con le spalle al muro, presi dal taschino interno della mia doppio petto completamente nera, come il resto del mio vestiario, un pacchetto di sigarette, ne estrassi una e la infilai in bocca per poi accenderla poco dopo, mi avvicinai all'uomo, sudava, eccome se sudava, sapeva che di li a poco avrebbe fatto una brutta fine, ma se l'era andata a cercare. Feci un tiro di sigaretta, poi porsi il pacchetto aperto alla mia vittima...un 40enne sposato con due figli, qualche ruga qui e li, e dei baffi simili a quelli di Chaplin, solo un po' più lunghi alle estremità... l'uomo tese la mano verso una sigaretta, io gli sorrisi e con un cenno della testa gli feci capire che poteva prenderne una.
Alla fine si decise, la prese e la infilò in bocca, presi il mio accendino, e la accesi...feci poi qualche passo indietro e mi voltai, aspettando che l'uomo finisse la sua ultima sigaretta in pace, nel frattempo tirai fuori dalla parte posteriore della mia cintura, una Desert Eagle , presi dalla tasca un proiettile, e dopo aver tirato il carrello della pistola verso di me ed estratto il caricatore ci infilai dentro il proiettile, dopo di che rimisi il caricatore e chiusi il carrello.
Quel colpo avrebbe presto segnato la vita dell'uomo che era alle mie spalle, un solo proiettile, uno solo, per decretare la fine della vita, di chi, per essere stato impiccione e sfortunato, sarebbe stato punito. Mi girai di nuovo verso la mia vittima tenendo la pistola dietro la schiena, quest'ultimo dopo aver intuito il mio gesto, si getto ai miei piedi in lacrime supplicandomi di non ucciderlo,mi disse che non avrebbe parlato, e anche se mi doleva, erano ordini del Padrino a cui non avrei potuto dire di no, decisi quindi di mostrare la pistola puntandola verso il malcapitato, che ancora più disperato indietreggiò nuovamente, verso il muro...sollevai il cane della pistola, puntai proprio in mezzo agli occhi piangenti di quel disperato...il colpo partì, e quello che rimase dopo, fu il bossolo...lo schizzo di sangue sul muro, e un corpo senza vita...il fumo uscì dalla canna ancora per qualche secondo, osservai il cadavere inerme, e rimisi la pistola nella cintura...Ciò che diceva il Padrino era ordine...chi sono io? Mi chiamo Ilian Kurt Gadner della famiglia degli Angeli Rossi, una famiglia mafiosa nata in America nel 2009, il Padrino, capo della famiglia, è mio padre Thomas Kurt Gadner...ricordate...chi Sbaglia.. Paga!
 
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