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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Naruto
Titolo Fanfic: LA RICETTA PER LA FELICITÀ
Genere: Romantico
Rating: Per Tutte le età
Avviso: One Shot, Shounen Ai
Autore: yuko-la-strega galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 29/03/2009 21:08:49

Tentava di ricordare quella ricetta che anni addietro gli aveva sussurrato sua madre, quella per la felicità
 
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01
- Capitolo 1° -

I personaggi di questa storia non mi appartengono, sono tutti maggiorenni e appartengono al maestro Kishimoto.





La ricetta per la felicità




Ricordo quando ero bambino, un giorno chiesi a mia madre come facessero lei e mio padre ad essere sempre sorridenti, sempre felici.
Mi sembrava così strano, vedevo i genitori dei miei compagni di scuola, di alcuni miei amici, e loro non avevano quella luce viva negli occhi, ma sempre uno sguardo scocciato, a volte sofferente.
Mia madre a quella domanda, sorrise divertita e scuotendo i suoi lunghi capelli fulvi mi disse che lei e il papà avevano una ricetta segreta.
Una ricetta per la felicità.
Poi s’inchinò e mi sussurrò in un orecchio quali fossero gli ingredienti.
Io risi di gusto, ero un bambino mai avrei immaginato che fossero delle cose tanto strane.
Non era una ricetta normale, come quella del ramen.
Ma un qualcosa di molto più complicato.
Per anni non ho più ripensato a quel discorso con mia madre, uno degli ultimi prima che i miei genitori venissero a mancare, ma ora, capisco cosa intendeva dirmi.
Ci ho messo un po’ a capire, ma ora so che funziona veramente.





***





Pioveva, gocce argentate ricoprivano la città, in quella fredda mattina d’autunno.
Il cielo era scuro, nubi minacciose lo sorvolavano, pronte a riversare per giorni interi il loro carico di pioggia.
Il vento si abbatteva per le strade della città, impietoso dei passanti, delle persone che quella mattina erano in giro dirette a lavoro.
Al contrario, in un piccolo monolocale, un angelo biondo si crogiolava al caldo sotto le coperte, gli occhi azzurri come il più luminoso cielo d’estate ancora assonnati.
Al caldo ascoltava il dolce suono della pioggia cadere. Era un rumore rassicurante, che lentamente gli stava conciliando il sonno.
Mentre i suoi stupendi occhi si richiudevano, sapeva che era un giorno importante, ma non aveva voglia di uscire, attirato troppo dalla comodità del suo letto.
Mentre aghi d’argento continuavano a cadere sulla città, un angelo biondo dormiva serenamente, per quel giorno avrebbe riposto in un angolo lontano della sua mente i problemi che lo assillavano, per pensare solo al suo futuro e al ragazzo che amava.
Avrebbe tentato di rimuovere i pensieri dolorosi che lui gli procurava, quanto in quei mesi lo aveva fatto soffrire.
Naruto, questo il nome del ragazzo, dormiva serenamente, il suo subconscio tentava di ricordare quella ricetta che molti anni addietro gli aveva sussurrato in un orecchio sua madre.
Quella ricetta che aveva reso cos’ felici i suoi genitori.




***





Ricordo i giorni in cui ero appena uscito da una storia con il ragazzo che mi aveva sedotto, giurando su quello che aveva di più caro di amarmi. Dicendomi che ero il suo unico amore, la persona più importante della sua vita.
Colui che mi aveva illuso con le sue parole, improvvisamente mi aveva gettato via.
Senza una spiegazione, senza un motivo plausibile.
Freddo, osservandomi con quegli occhi scuri aveva affermato che si era stufato, che all’inizio pensava di amarmi, invece aveva scoperto che ero solo un passatempo.
Piacevole, ma nulla di più.
Mi è caduto il mondo addosso, la disperazione più totale aveva assalito ogni fibra del mio corpo.
Probabilmente se non ci fossero stati i miei amici mi sarei lasciato andare.
Ora è passata, non penso più a lui, anche se a volte, quando incontro il suo sguardo, una fitta di dolore trafigge improvvisamente il mio cuore.
Non sono più innamorato, ma quando ci incontriamo per caso per i cortili e i corridoi dell’università,
è in quei momenti che vivido mi torna il ricordo di tutto il male che mi ha fatto.
Ma con il tempo tutto è passato, grazie ai miei amici,
e grazie a lui.
A lui che è comparso improvvisamente nella mia vita, con lo sguardo più triste del mio, ma che dentro, sotto quell’armatura d’indifferenza che si era creato, aveva tanto amore da donare.





***





Naruto camminava tranquillamente per i corridoi dell’università diretto alla lezione di recitazione, quella mattina si era riaddormentato, cullato dal rumore della pioggia, così era arrivato in ritardo a lezione, saltando le prime due ore.
Sarebbe volentieri rimasto a dormire serenamente a casa, ma non poteva fare assenze, non in quel periodo, a breve avrebbe affrontato gli esami di fine semestre, e cosa più importante si doveva incontrare con Gaara.
In quel periodo cercava in tutti i modi di immergersi nello studio, così non aveva molto tempo da passare insieme al suo compagno, ma c’era un elemento che imperterrito disturbava le sue giornate; quello sguardo magnetico che lo seguiva ormai da diversi mesi, senza lasciarlo andare.
Gli occhi scuri di Sasuke Uchiha non lo abbandonavano un istante, lo seguivano ovunque andasse.
Nella sua mente rimbombavano chiare le parole che gli aveva rivolto alcuni giorni prima:

-Tu sei mio e di nessun’altro, ricordalo bene Nacchan.-

Un brivido era percorso lungo la sua spina dorsale, paura, rabbia, non lo sapeva neanche lui.
Di una cosa era più che sicuro, l’Uchiha non si poteva permettere di affermare una cosa del genere, non dopo che lo aveva considerato solo un passatempo, un capriccio.
Ci aveva messo del tempo a superare il dolore, a dimenticarlo, ed ancora più tempo per riprendere a fidarsi di qualcuno, non poteva rientrare prepotentemente nella sua vita a quel modo.
Non dopo più di un anno che si erano lasciati.
Non ora che c’era Gaara a illuminare le sue giornate.
Il ragazzo con cui stava da un anno, il ragazzo di cui era perdutamente innamorato.




***




Ricordo il giorno in cui ci siamo conosciuti, ti eri appena trasferito da un’altra città.
Era una bella giornata primaverile, ti trovavi nella segreteria dell’università per completare le pratiche della tua iscrizione.
Io ero andato a trovare l’Ero-sennin, volgarmente il rettore dell’università di Konoha, nonché mio tutore quando ero ancora un bambino.
Ti ho visto, e sono rimasto incantato da te, dai tuoi occhi gelidi, ma tanto belli quanto tristi.
Dai tuo capelli che sembravano fiamme.
Dal tuo viso e quella carnagione che ti faceva somigliare ad una bambola di porcellana.
Eri così diverso da me, ma sentivo che saremmo potuti diventare amici.
In quel momento mai avrei immaginato che la nostra storia si sarebbe evoluta in questo modo.
La tua presenza, la gentilezza che mostravi solo con me ha fatto svanire ogni ricordo legato all’Uchiha.
Anche le sue molestie sono terminate, suppongo che questo sia dovuto al tuo intervento.
Però hai sempre negato che l’occhio nero che Sasuke ha sfoggiato per giorni non era opera tua.
Ho fatto finta di crederti, dopotutto non è da tutti avere un fidanzato che si batte a duello con un altro ragazzo.
Un vero e proprio cavaliere che io amo ogni giorno di più.





***





Si dirigeva nel cortile della scuola, sotto l’imponente salice piangente dove era sicuro lo stesse aspettando Gaara.
Il rosso era un tipo solitario, di poche parole, ma da quando stavano insieme man mano si era sciolto, e si era aperto con lui.
Anche Gaara aveva avuto un passato tragico, un’infanzia difficile, la madre era morta dandolo alla luce, e suo padre lo aveva sempre incolpato di questo, fino a quando non si era tolto la vita.
Cresciuto dai suoi fratelli più grandi, che mai lo avevano odiato, lui aveva sempre avvertito di essere diverso dagli altri. Questa sua diversità lo aveva portato ad isolarsi, a crearsi un muro intorno che non permetteva a nessuno di oltrepassare.
A nessuno tranne che a quell’uragano biondo che era entrato prepotentemente nella sua vita.
Per Naruto aveva picchiato un ragazzo minacciandolo di stargli il più lontano possibile, da allora erano passate diverse settimane e sembrava che l’Uchiha avesse capito.
Non lo importunava più, ma avvertiva chiaramente il suo sguardo perennemente puntato su di loro.
Naruto sospirò, non gli davano fastidio gli sguardi del moro, anche se non capiva quegli attacchi di gelosia improvvisa, non dopo che si erano lasciati da così tanto tempo.
Scosse la testa, non era quello il momento di pensarci, non quel girono, lui e il rosso avrebbero festeggiato il loro primo anniversario, non voleva rovinarsi la giornata.
Non dopo che aveva trovato il regalo adatto per il suo compagno.




***





Un anno insieme, mai avrei creduto che riuscissi a sopportarmi per tutto questo tempo.
Ma è stato un anno meraviglioso.
Un anno splendido in cui le nostre vite sono cambiate, sono migliorate.
Ricordo che un pomeriggio ti parlai dei miei genitori,
di come fossero felici insieme,
e della ricetta di mia madre.
Quella per la felicità.
Peccato che era passato così tanto tempo e non ricordavo
cosa mi avesse sussurrato nell’orecchio, sembrava che le sue parole fossero state portate via dal vento del tempo.
Dagli anni e da altri ricordi che erano andati a mescolarsi
nella mia mente.
Avrei voluto rivelartela,
magari anche noi avremmo potuto seguirla,
per giorni ho tentato di far riaffiorare ciò che mi disse mia madre.
Fu tutto inutile, all’epoca ero troppo piccolo.
Poi questa mattina, mentre correvo sotto la pioggia
per cercare di arrivare in tempo, come se una lampadina si fosse accesa nella mia mente, l’ho ricordata.
Ho ricordato le esatte parole che mia madre allegra mi rivolse.
Era al settimo cielo,
tanto che ho deciso che proprio quella ricetta
sarebbe stato il mio regalo per te.





***





Occhi color acquamarina osservavano divertiti un ragazzo biondo dirigersi verso il loro proprietario, allegramente, rumorosamente.
Un lieve stirarsi di labbra comparve sul volto di Gaara, più di così non gli si poteva chiedere, ma per il rosso quello era un sorriso smagliante.
Naruto aveva cambiato la sua vita, come una brezza fresca vi aveva portato allegria e vivacità.
I suoi sorrisi illuminavano le sue giornate. Presto Gaara aveva capito che senza quel ragazzo la sua intera esistenza sarebbe stata vuota e monotona.
Mai lo avrebbe fatto soffrire, di certo non voleva essere lui la causa per cui quel sorriso sarebbe svanito.
Venne riscosso dai suoi pensieri dalla voce allegra del biondo che lo chiamava:

-Gacchan, insomma ti sei incantato, non è che per caso stavi fissando qualche ragazza.- domandò sospettoso il biondo, mettendo su quel broncio così carino che Gaara amava tanto.

-Effettivamente hai ragione, ero rimasto incantato ad osservare una bellissima ragazza bionda, dai capelli sbarazzini e due incredibili occhi azzurri. Una vera bellezza mozzafiato.- rispose il rosso, per poi posare un lieve carezza sul volto del compagno, con le dita delineava il volto, le buffe cicatrici simili a baffetti, e poi quelle labbra piene, morbide che avrebbe baciato incessantemente.

-Effettivamente sei una bellissima ragazza Nacchan, un vero splendore.- detto questo unì le loro labbra in un passionale bacio, di quei baci da mozzare il fiato.

-Buon anniversario cucciolo.- gli sussurrò Gaara in un orecchio, per poi riprendere la loro lotta senza ne vinti ne vincitori.

La giovane kitsune era al settimo cielo, decisamente perplessa quando il rosso aveva affermato di stare fissando una ragazza, quando ne aveva sentito la descrizione non aveva potuto non trattenere un sorriso.
Parlava di lui.
Il suo Gaara era rimasto incantato ad osservarlo, questo lo riempiva di gioia, una felicità che invadeva il suo essere per intero, riscaldando il suo cuore.

Con gentilezza allontanò il ragazzo più grande da se, che mugolò contrariato, non gli piaceva essere interrotto così sul più bello, ma doveva anche ammettere che erano nel bel mezzo del cortile dell’università, e se Naruto non lo avesse fermato, molto probabilmente avrebbero dato spettacolo.

-Gacchan su ora basta, non è questo il momento, lo sai ho un regalo per te, una sorpresa, il mio regalo per il nostro primo anno insieme.- affermò allegra, tutto d’un fiato la kitsune.

-Si e cos’è?- chiese veramente curioso il rosso, non potendo minimamente immaginare cosa avesse potuto comprargli quella peste del suo ragazzo.
Cosa la mente del suo cucciolo era riuscita ad elaborare per il loro primo anno insieme.

-Oh una sorpresa, una meravigliosa sorpresa.- ribadì allegro il biondino, tutto pimpante, elettrizzato più lui di consegnare il suo dono al fidanzato, che l’ultimo di riceverlo.

-Una meravigliosa sorpresa.- affermò convinto il biondo, e senza lasciare il tempo di fare altra domande al compagno gli posò fra le mani un piccolo rotolo di carta, tenuto fermo da un nastro rosso.

-Devi leggerlo è questo il mio regalo, tempo fa ti aveva detto che quando ero ancora un bambino mia madre mi diede la ricetta per la felicità, beh dopo tanto sono riuscita a ricordarla.-

Con mani tremanti il rosso, aprì lentamente il rotolo che il suo ragazzo gli aveva donato, un pensiero semplice, ma carico d’amore, come le frasi che erano scritte su quel delicato foglio.




***





Non so chi fosse più felice in quel momento,
se io di averti consegnato il mio dono,
o tu che per la prima volta nella tua vita ti sentivi amato e protetto.
Anche se non lo dai a vedere, come me,
sei estremamente fragile.
Entrambi abbiamo bisogno di qualcuno che ci stia vicino,
di qualcuno che ci ami e ci protegga.
Da soli siamo fragili,
ma con l’amore che ci lega,
insieme possiamo affrontare ogni cosa.





***





Lo stupore comparve sul volto di Gaara, quella ricetta era la cosa più dolce che avesse mai letto; non sapeva se fosse ciò che la madre gli aveva sussurrato quando era ancora un bambino, o fosse tutto frutto della mente della sua pazza kitsune.
Ma la ricetta che gli aveva donato gli piaceva molto soprattutto l’ultimo punto, tanto che aveva voluto far incorniciare quel foglio per appenderlo nella loro camera da letto, per non dimenticare mai quelle parole, per ricordare al suo cucciolo di scambiarsi in ogni momento dolci effusioni e baci passionali.




***





Hai voluto incorniciare il mio regalo,
come ricordo di quel giorno.
Come monito nei momenti difficili,
come segno dell’amore che ci lega.
Infondo per quanto sembri facile,
a volte quelle parole sono d’aiuto,
amare è semplice,
rimanere uniti lo è molto meno.
Vivere insieme ad una persona,
condividere tutto con lei,
passare insieme l’eternità
giorno dopo giorno
è una sfida ardua.
Ma per essere felici basta seguire poche regole,
una piccola ricetta ricordata attraverso le nebbie del tempo:




-Mamma come fate te e papà ad essere sempre così felici.-

Una risata riecheggio, mentre il bel volto di una donna dai capelli fulvi si illuminava di un meraviglioso sorriso:

-Semplice Naruchan, io e il tuo papà abbiamo un segreto.-

Occhi azzurri come il cielo si spalancarono sorpresi:

-E dimmi che segreto è?-

Un’altra risata invase il piccolo giardino illuminato dai caldi raggi del sole:

-E’ una ricetta piccolo mio, la ricetta per essere felici.-

-Una ricetta?- domandò curioso il bambino.

-Si Naruchan, una ricetta.-

-E’ come quella per il ramen?-

-Beh diciamo di si, solo molto più difficile.-

-Più difficile? Che vuol dire più difficile?-

Con sguardo serio la donna dai capelli color del fuoco fissò il suo bambino di appena sei anni per poi rispondergli:

-Ascolta bene Naruto, per essere felici due persone devono aver fiducia l’una nell’altra, comprendersi e volersi bene, se non riescono in questo è inutile che stiano insieme.-

-Dimmi mamma tu e papà avete trovato questa ricetta, così non vi separerete mai?-

Un altro sorriso rivolto al suo tenero cucciolo:

-Certo piccolo.-

-Mi dici qual è?-

-Certo ma devi promettermi che non la dimenticherai mai, servirà per quando incontrerai quella persona che per te sarà speciale, quella persona con cui vorrai passare tutta la tua vita.-

-Certo che non la dimenticherò, è una cosa che mi hai detto tu.- rispose serio il bambino biondo, mettendo su un piccolo broncio, cosa pensava che lo avrebbe dimenticato.

Nuovamente la sua attenzione venne riportata alla risata allegra di sua madre, che poi inchinandosi gli disse, mi raccomando non dimenticarla e in un orecchio gli sussurrò la ricetta per la felicità:



“1 sacco d’amore

2 kg di comprensione

1 ½ kg di dolcezza

Baci a volontà”






Angolino della pazza:

Dunque OS senza troppe pretese, diciamo che è un altro dei miei esperimenti, tanto per vedere cosa viene fuori, per migliorare la mia scrittura.
Spero che mi facciate sapere cosa ne pensate, ciao ciao Yuko. Ovvero lasciatemi tanti commenti che mi piacciono da morire, ciaoooooooooooooooooooooooooooo.

 
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VOTO: (3 voti, 3 commenti)
 
COMMENTI:
Trovati 3 commenti
keiko94 - Voto: 30/03/09 12:40
che bella!!! Devo dire che è una ff stupenda, che teneri Naruto e Gaara >///<!!!
Credo che questa ricetta mi tornerà molto utile XD
Ancora complimenti, ottima grammatica. L'unica parte che non mi piace è quando Sasu fa il cattivo, anche se il ruolo è abbastanza azzeccato in fondo XD
ciao^^
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rita-chan - Voto: 30/03/09 01:51
Yuko-sempaiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!
Sono meravigliata, stupefatta...Insomma, non ci sono parole per descrivere questa fic...Stupenda...davvero...è vero che io amo questa coppia, dunque già mi piace a prescindere; ma tu, con il tuo incantevole modo di scrivere, hai reso giustizia a questa coppia, hai dato voce a ciò che penso, al perchè adoro questa coppia...Mi ha particolarmente colpito un frase: amare è semplice,
rimanere uniti lo è molto meno.
Vivere insieme ad una persona,
condividere tutto con lei,
passare insieme l’eternità
giorno dopo giorno
è una sfida ardua.

Non c'è nulla di più vero.
Si può amare fortemente una persona, ma se non c'è dolcezza, se non c'è comprensione, se non si capaci di raggiungere dei compromessi e di mettere da parte l'orgoglio a favore della coppia, a cosa serve?
Insomma sempai, in una one-shot hai scritto dell'amore nella forma in cui io lo preferisco, facendomi nascere un caldo tepore all'altezza del cuore...Grazie di questa meravigliosa storia, una tisana di dolcezza prima di andare a letto...
Grazie di tutto, grazie per aver esaudito questo mio picclo desiderio...Ora ti saluto, nella speranza che, prima o poi, possa tornare a leggere qualcosa di simile, che scritto da te sarà sempre perfetto e magico, circondato da una atmosfera ovattata e calda...
Grazie ancora...
Un abbraccio...
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purpleyes17 - Voto: 29/03/09 23:45
^/////////////^
ke teneraaaaaaaaaaaaaa!!!!!! bravissima Yuko...questa storia tra Gaara e Naru ti è venuta proprio bene!!!!^^
userò anke io questa ricetta se nn ti spiace...ma prima devi assicurarmi ke funziona!!!!XD
bravissima sul serio!! ammetto ke nn mi piace quando il mio Sasu fa la parte del cattivo ma qui ci stava bene!!!!^^

PS ti avevo detto ke leggevo la ff "dipendenza" purtroppo però nn ce l'ho ancora fatta ma rimedierò il prima possibile!!!!^^

Kissoniiiiiiii
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