PROLOGO
- Capitolo 1° -
Anche quella sera si era divertito, aveva ballato e chiacchierato con il suo cameriere preferito... allora perché si sentiva così? Perché non riusciva a togliere gli occhi di dosso al ragazzo seduto in fondo da solo, anche se sapeva che non era affatto solo? Perché da quando l’altro era arrivato, presentato da Julien come il suo ragazzo, lui non se lo riusciva a togliere dalla testa? Perché... Forse perché ne era attratto, ma come già detto il ragazzo stava con Julien.
E va beh, qualche peccatuccio un essere umano ce l’ha pure.
"Matt, perché guardi il mio ragazzo?!”
No, quella voce non è di Julien, quel viso non è il suo, non è sua quella mano posata sulla sua spalla.
Ok, è proprio Julien.
“Non stavo guardando il tuo ragazzo, Julien.”
Sì, bella trovata! Proprio quello che ci voleva! Infatti Julien non ci casca e tu ti ritrovi con la stessa espressione di un pesce fuor d’acqua.
“Daiiii, Mattias, si vede lontano un miglio che guardi il mio ragazzo! Mi dici perché?”
Perché mi piace stupido idiota! Perché vorrei stare con lui in questo momento, stringerlo fra le mie braccia, e non guardarlo da lontano, abbandonato.
“Non mi dirai che ti piace?!”
Bingo! Hai vinto il primo premio, bravo Julien. Tu rimani in silenzio, mentre potresti sentire le rotelle del cervello di Julien elaborare qualcosa, se solo non fossi impegnato a guardarti le scarpe.
Finalmente Julien fa qualcosa, ma quel qualcosa non ti piace: ride, porta indietro la testa bionda e ride di gusto, finalmente la smette e suoi occhi sono nei tuoi.
“E così ti piace Ale, eh? Mmm, la faccenda potrebbe essere interessante... Che ne dici di una scommessa?”
“Che genere di scommessa?” domandi anche se, conoscendo Julien, sai benissimo che non è prudente accettare una scommessa.
“Se tu riesci a conquistarlo, io vi lascio in pace, altrimenti tu sarai il mio schiavo sessuale per tutta la vita, e lascerai perdere Ale. Ok?”
Tu rimani zitto, ma poi lentamente annuisci, anche se non capisci perché lo fai.
Julien ghigna.
“Ottimo. Tanto sono sicuro che vincerò io!”
Vi stringete la mano, poi ritorni a fissare incantato il viso del tuo ignaro premio.
Continua...
Come al solito per la betatura ringrazio mana.
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