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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Holly e Benji (Captain Tsubasa)
Titolo Fanfic: GIORNATA SCOLASTICA....
Genere: Sentimentale, Commedia, Parodia
Rating: Per Tutte le età
Avviso: One Shot, OOC, What if? (E se...)
Autore: kojirina89 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 25/03/2009 09:30:18

Come andavano a scuola Kojiro, Takeshi, Ken e Shinobu, una mattinata tutta da ridere...
 
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- Capitolo 1° -

Istituto Toho, ore 8:10 am


"Ken, e che cappio! Muoviti, siamo in ritardo!"
"Kojiro, non siamo in ritardo, cretino, vuoi arrivare prima solo per vedere Shinobu, ti conosco oramai..."
I due ragazzi correvano a perdifiato lungo il viale alberato che li portava alla scuola, ad un certo punto sentirono una specie di ronzio, e delle urla disperate...tempo cinque minuti e sbucò lo scooter di Shinobu, viola e nero, che viaggiava a velocità conosciute solo dalla NASA, la proprietaria dava di gas a più non posso, dietro, ancorato ai fianchi della pilota, il povero Takeshi Sawada che strillava come una signorina:
"Shinobuuuuuuu, rallenta, per Diana! Ho pauraaaaaaaa!"
"Chiudi il becco, Sawada! Hai voluto che ti dessi un passaggio? Motorino mio, velocità mieeee!"
Lo scooter sfrecciò accanto ai due ragazzi, per poi fermarsi davanti al cancello della scuola, Shinobu scese tranquillamente, liberando le ciocche castane dal casco, Takeshi scese a scatti, tremante:
"Non verrò mai più in motorino con te, Shinobu, sei troppo spericolata!"
"Ma piantala!!!!! La verità è che sei una signorina! Un po'di brivido ci vuole..."
In quel mentre arrivarono Kojiro e Ken.
"Hey, piccola, se vuoi i brividi, fallo guidare a me il motorino..." azzardò Kojiro alla fidanzata...
"Te l'ho fatto guidare una volta, amore...e ti sei schiantato contro: un idrante, una macchina parcheggiata, un bambino in bici (e aveva ragione lui) e un muro! Devi fare pratica..."
DLIN DLON
"Oh cappio! La campanella, svelti in classe!" gridò Ken.
Kojiro e Shinobu in classe non erano seduti vicini, per volere del professore, lei era accanto a Takeshi, lui accanto a Ken, ma le bancate erano vicine, quindi Kojiro poteva sempre lanciarle bigliettini romantici (scritti da Ken, lui non ci sapeva fare con le parole...".
Lezione di letteratura, si parlava di Baudelaire, il precursore del decandentismo, Kojiro appoggiò la testa sul banco, tempo cinque minuti, e gia era tra le braccia di Morfeo...
Il professore continuava:"Allora, vi avevo dato come compito a casa la lettura e comprensione della poesia L'albatros, vediamo chi ha studiato...."
Ken e Takeshi stringevano la ribalta del banco con le mani sudate...
"Vediamo...vediamo...Hawajima, tu l'hai studiata?"
Shinobu si alzò tranquilla, non era una domanda difficile:
"Baudelaire paragona il poeta all'albatros, un grande volatile marino, che in volo è bellissimo e maestoso, ma se deve camminare, è goffo e imbranato...l'albatros a volte è vittima dei marinai, che per dileggio si divertono a legare le ali all'albatros e a costringerlo a camminare...in sostanza, il poeta è maestoso quando scrive, ma ci sono dei rozzi individui, qui i marinai, che lo vilipendono...il poeta non è che un esule sulla terra abitata da rozzi individui..."
"Bravissima" le sussurrò Ken dal suo banco...l'aveva praticamente imparata a memoria...
"Ottimo, Shinobu...ti confermo il nove a letteratura...penso che lo avrai anche in pagella...HYUGA!!!!!!! Svegliati!!!"
Kojiro mugolò, alzò la testa dal banco e disse semplicemente:
"Prof, a volte dorme più lo sveglio che il dormiente..."
"Benissimo, Hyuga, visto che fai tanto lo spiritoso, alzati e spiegami la poesia Spleen del maestro Baudelaire, vediamo un po'..."
Kojiro si alzò tranquillissimo:
"Allora, Spleen è una parola inglese che definisce uno stato di pura malinconia, deriva dal greco splèn che significa milza, che in tempi antichi di pensava secernesse la bile nera, causa di depressione, in questa poesia si può notare la tristezza impotente del poeta, come si può vedere dall'ultimo verso...vinta, la speranza pianse, e l'atroce angoscia, dispotica, pose sul mio cranio chinato il suo nero vessillo...ora posso continuare a dormire?"
Il professore rimase a bocca aperta:"Hyuga, non finisci mai di stupirmi...vedo che hai cominciato a studiare...."
"Beh, ho avuto un buon aiuto..." disse Kojiro, facendo l'occhiolino a Shinobu.
DLIN DLON
"Ok, ragazzi, ci vediamo la prossima settimana...mi raccomando, tutti pronti per il compito sul decadentismo e i suoi precursori, Hyuga, ti ho dato sette, mi fido di te, il compito deve essere perfetto!"
Uscito il professore, Kojiro diede un bacio alla sua dolce metà:
"Grazie piccola, senza di te non so come avrei fatto..."
"Di cosa? Vedrai, a questo compito ti ci faccio prendere dieci..."
Takeshi li interrruppe: "Arriva la prof, in classe..."
Lezione di scienze, la professoressa era una vecchia zitella frustrata, che si divertiva a pungolare gli studenti, Shinobu, Kojiro e Takeshi studiavano quanto bastava, tanto quella lì non gli dava più di sei...Ken, invece, ne aveva il puro terrore, quell'arpia con gli occhiali storti e i capelli color topo lo aveva preso di mira...
Infatti, appena arrivata, esordì:"Oggi interrogo...Wakashimatsu"
La classe rimase sbigottita: era la quinta volta in quella settimana! Kojiro pensava che Ken questa volta sarebbe impazzito...
Ken si diresse alla cattedra tremante...
"Allora, Ken, dimmi un esempio di forma di vita unicellulare..."
Ken esitava, cercava con lo sguardo un suggerimento...Kojiro cercava di sussurrargli:"Batterio, batterio..."
Ken socchiuse gli occhi...cercò di decifrare e poi disse, insicuro:
"Pantera?"
"Wakashimatsu! Che cosa stai dicendo? Non hai studiato neanche oggi! Al posto, tre!"
Ken tornò mogio mogio al posto...
DLIN DLON
"Ragazzi, tra due giorni interrogo di nuovo, state in campana...buon pomeriggio!"
All'uscita di scuola, Shinobu si stava rimettendo il casco, mentre consolava Ken:
"Dai Waki, oggi veniamo tutti a casa tua e ti aiuteremo con scienze..."
"Era batterio, cercopiteco, BATTERIO!" Gli gridò Kojiro nell'orecchio.
"Se glielo scrivevi su un foglietto forse capiva, invece di farneticare"lo rimbeccò Takeshi.
Shinobu si allacciò il casco...
"Allora, a chi do un passaggio?"
"Non guardare me, per poco muoio di diarrea!" si schermì Takeshi.
"Ehm...no...io mi faccio una corsetta" disse Ken.
"Ma Ken, abiti lontano dalla scuola, devi prendere l'autobus!" gli disse Kojiro.
"E IO HO VOGLIA DI FARMI UNA CORSETTA, PENSA UN PO'!" rispose Ken, piccato.
"Hai paura...cacasotto..." bisbigliò scherzosamente Shinobu.
"Piccolina, e a me me la dai...ehm...me lo dai il passaggio?" chiese Kojiro.
Shinobu sorrise..."Ok, vediamo se ti do qualche brividino..."
Kojiro salì in sella, e partirono.....
"Ciao Waki, ciao Take! Ci vediamo oggi!" esclamò Shinobu in corsa.
Durante il tragitto...
"Amore...le mani dovresti tenerle sui miei fianchi, non sul mio popò..." bisbigliò
Shinobu.
"Scusa piccola..."
"Ho detto DOVRESTI..." disse Shinobu maliziosa...
"Mi sa che per andare a scuola ti chiederò sempre un passaggio, piccola...."
 
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