- Capitolo 1° -
Kiedo umilmente scusa, non so xkè ho deciso di mettere in rete questa cosa e prometto ke la prossima volta ci penserò 1000 volte prima.
ATTENZIONE: mi esento da ogni responsabilità per danni da testate a monitor o morsi alla tastiera durante la lettura di questa storia.
Merlot era un paladino a cui piaceva molto il vino
Era grosso e pacioccone, basso rosso e inver burlone
Non portava più la spada per difender la contrada
E la sua armatura nera l'aveva barattata per un fiasco di barbera
Invece di destriero scuro cavalcava su di un mulo
E se qualcuno lo voleva attaccare lui lo invitava a brindare
Ma un giorno mentre stava a imbottigliare, lo mandarono a chiamare
Il suo re possente e forte voleva vederlo alla sua corte
Aveva un caso urgente che opprimeva molta gente
E poiché era a corto di cavalieri aveva chiamato a se i suoi fedeli
ma nessuno era stato in grado, nemmeno il vecchio mago
di togliergli d'impiccio quel gravoso pasticcio
C'era infatti in quel paese un drago verde di difficili pretese
che ogni giorno a colazione pretendeva un bombolone
altrimenti avrebbe bruciato ciò che gli uomini avevano creato
Poi a pranzo voleva mangiare ciò che di meglio i cuochi sapevano cucinare
E a cena poi non vi dico, pretendeva pure il frico
Poi la notte come lumicino, accendeva un agnellino
E se aveva voglia di una sigaretta, si fumava una capretta
Così ormai tutto il villaggio non ne poteva più di quest’oltraggio
E il re ordinò a Merlot cavaliere di mettere infine il drago a tacere
Così Merlot partì in gran fretta, non senza una scorta di pancetta
e di buon vino quattro damigiane, da bere assieme a del salame
di formaggio tante fette, fatte del latte delle caprette
Cavalcò per monti e valli passo pure tante calli
a cercare questo drago che aveva sconfitto pure il mago
Finalmente arrivò a destinazione e scrutò il gran bestione
Poi tirando fuori una bottiglia di vino, lo invitò a berne un goccettino
Fu così che lui e il drago, si scolarono più di un lago
Tra il buon nettare e le risa felici, diventarono buoni amici
E si promisero a vicenda di risolver la faccenda
Il drago lasciò in libertà gli abitanti della città
Prese ad andare a sedere alla casa di Merlot cavaliere
che gli offriva ogni giorno vino pranzo cena e contorno
Merlot tornò dal sovrano con un sorriso molto strano
già che molto aveva bevuto e non avrebbe saputo distinguere il suo re da un liuto
ma nonostante fosse alticcio, il suo dovere aveva compiuto senza impiccio
Dappertutto vennero elogiate le sue gesta, e in suo onore si fece festa
si bevve da mattina fino a sera per un'annata intera.
Fu così che il re lo fece nominare Cavaliere del Bere e del Mangiare
e lui e il drago vissero felici e contenti per tutti gli anni seguenti.
Almeno finché merlot non vide una donzella, di tutte la più dolce e la più belle
E per conquistarla si coprì di gloria, ma questa come sapete è un’altra storia.
Se siete arrivati fino a questo punto come minimo meritate il nobel per la pace. Grazie mille per aver letto ^_^
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