MEGLIO UN CINQUE DOMANI CHE UNA TESTA SPACCATA OGGI
- Capitolo 1° -
Erano ore che studiava.Ormai date e numeri,nomi e cognomi,re e traditori si confondevano tra lor nella sua mente.
Non era pronto e doveva esserlo,assolutamente,o non avrebbe passato l'esame.
Guardò l'orologio.Forse era sbagliato.
Si era seduto alla scrivania alle due di pomriggio,come potevano essere le quattro e quaranta del mattino?!
Non veva neppure cenato per stare chino sui libri e adesso non aveva tempo,non abbastanza per finire di prepararsi.
La stanchezza comincava a sentirsi,gli occhi si chiudevano,i muscoli formicolavano.
Doveva svegliarsi.Corse in cucina a prenderequalcosa di forte.
Doppio caffè nero senza zucchero,l'essenza dell'amarezza.Gli piaceva così,forse rispecchiava un lato del suo carattere che raramente mostrava alle persone.
Si sedette e rprese a studiare.
A un tratto sentì suonare il campanello.
Guardò stravolto l'orologio,chi diavolo poteva essere a quest'ora?!?!
Non fece in tempo ad aprire che gli fu addosso.
Jonah,un petulante compagno di scuola che sembrava vivere er rendere difficile la sua esistenza.Non che lo facesse apposta,questo no,ma stava di fatto che ogni volta che qualcosa gli era andato davvero storto c'era di mezzo lui.E questa volta non poteva permtterselo.
Cercò con le buone di mandarlo via dicendo che l'ora era assurda,che non poteva andare a casa delle persone a certi orari,ma lui lo interruppe.
<< Ho sognato che stavo studiando e tu venivi da me a un'orario pazzesco e non facevi che prlare a vanvera. >> Gli disse << Non sai come mi son sentito,io dovevo studiare,davvero e cercavo di non sembrare cattivo,ma dovevo mandarti via.. >>
" Ma on mi dire " pesò lui " Non lo so proprio ".
Aprì bocca per parlare,ma Jonah lo interruppe di nuovo farneticando su ciò che stava studiando,che non aveva ne capo ne coda,e qelle informazioni campate in aria,prese dall'imagnazione dell'amico si aggiunsero alle sue.
Nella sua mente cominciarono a vorticare la scoperta dell'elefante a vapore,la data di nascita del re degli zucconi e la formula per calcolare la giusta cottura dei pop-corn.
Sentiva la stanchezza premere sempre più sul suo cervello,incepparlo,ma non poteva,nncon quelle informazioni che vi vagavano andando alla deriva.
Il suo amico intanto non smetteva di ciarlare con sguardo allucinato e non sembava voler smettere,ormai sembrava una maccinetta.
Non lo fece apposta,ne per cattiveria.Semplicemente fu più forte di lui.
Urlò con quanto fiato aveva in gola.
<< Fuori di qui!! >> Probabilmente aveva svegliato mezzo condominio,ma non gli importava.
Jona ora lo guardava fsso.Non batteva ciglio mentre lo scritava.
Non sembrava averla presa bene.
Lui non se lo aspettava,quindi non riuscì a evitarlo.Un pugno drtto in fronte.
Dovette chiudere gli occhi tanto era stato forte il colpo.
Quando li iaprì si trovava a terra,proprio davanti alla scrivania.
La tazza di caffè rovesciata a terra,di Jonah neanche l'omba.
Sbattè una seconda volta gli occhi,ma questo gli provocò un'improvviso dolore.
Si toccò la fronte,era sorca di sangue.Non era tanto,ma era bastato a sporcare l'angolo del tavolo.E allora capì.
Si era addormentato in piedi.
Non si era nenche accorto di aver sperato il confine tra il sonno e la veglia.
Doveva studiare.Si sedette.
La testa gli doleva e sentiva la ferita pulsare.La preette con la mano,guardò il tavolo,poi i libri.
Scosse la testa,li chiuse e andò a letto.
Probabilmente l'indomani se ne sarebbe pentito...ma era meglio un cinque domani che la stesta spaccata oggi!!
Ecco l'ultima delle mie tre creazioni di ieri...
Lo so è stupidissima,ma mi ha aiutata ha superare in allegria un po' della noia di ieri mentre la scrivevo...
Mi raccomando fatemi sapere che ne pensate
ciau ciau
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