- Capitolo 1° -
Cosa c'è di peggio del giorno del mio compleanno?
Il giorno di San Valentino.
In quel giorno migliaia e migliaia di coppiette felici si scambiano cioccolatini e odiosi pupazzi giganti, giurandosi amore eterno.
Io. Odio. San valentino.
Sono una vampira da poco più di un anno, da quando, per dare alla luce mia figlia, Edward, mio marito, mi ha dovuto trasformare in ciò che tutta la sua famiglia è.
Vampiri. Succhiasangue. Freddi.
Chiamateci come volete.
Comunque, tornando sul discorso, questo è il primo San valentino che passo con mio marito, e non nascondo di esserne terrorizzata.
Lui ha questa manìa odiosa di ingrandire anche i giorni più semplici.
Ad esempio, l'altra settimana, Edward mi ha detto:-Amore, ho una sorpresa per te-.
Quando dice così, sono sicura che mi rovinerà la giornata.
Infatti, la "sorpresa" è stato un anello che un uomo normale, per comprarlo, avrebbe dovuto vendere tutta la sua famiglia,più le sue mutande.
Naturalmente ha preteso che lo indossassi subito: nonostante sia molto forte, quel maledetto anello pesava un quintale sul mio dito.
Quando, riluttante, gli ho chiesto che cosa si festeggiava, lui, raggiante, ha esclamato, con la sua voce stupenda:-Mi pare ovvio, no? Ormai siamo sposati da 5 mesi! DOVEVO farti un regalo!-
Mi sarebbe venuto da saltargli al collo e strappargli a morsi tutta la pelle: UN REGALO PER I 5 MESI DI MATRIMONIO!
Ero esasperata, speravo seriamente che fino al nostro primo anniversario non facesse più regali.
Invece, quando stamattina sono tornata da una battuta di caccia notturna da sola, ho trovato un grande (dire grande è un eufemismo), un enorme mazzo di rose.
Il bigliettino non era firmato, ma sapevo chi li mandava, ovviamente.
"Alla regina della mia vita. Buon San Valentino. Ti amo"
Se fossi stata ancora umana, sarei sbiancata: oh no, oh no.
Mi ero completamente scordata di San Valentino.
Prendo le rose e le annuso, arricciando il naso per il disgusto: Edward sa perfettamente quello che odio e quello che amo, e di certo odio i regali.
So che mio marito non si fermerà ad un semplice mazzo di 2000 rose rosse che avrà raccolto lui personalmente in chissà quale parte del mondo.
Sicuramente mi porterà in qualche isola sperduta, ed è una delle cose che spero di più.
La cosa peggiore che potrebbe farmi sarebbero dei...
Non riesco neanche a pensare a quella parola.
Per un attimo rimango immobile, tendendo le orecchie al piano di sotto: Emmett e Rosalie sono sul divano, a sussurrarsi parole romantiche e sconce.
Infatti Alice dopo appena 30 secondi, sbotta:- Insomma, vi siete dimenticati che vi sento? Andate lontani di qualche chilometro a parlare di sconcerie!-
Sento Rosalie ed Emmett ridere mentre se ne vanno a velocità supersonica.
Smetto di respirare quando Edward entrare in casa.
-Alice, dov'è Bella?- chiede.
-Stanotte è andata a cacciare, non so se...-
Si blocca a metà frase.
Ci scommetto la mia anima perduta che ha appena avuto una visione di me in camera paralizzata dal terrore.
Infatti scoppia a ridere, seguita a ruota da Edward, che le ha letto nella mente.
Senta alzare di un tono il volume della sua voce, mio marito sussurra:-Amore, non mi potrai scappare tutto il giorno, scendi e vieni a darmi un bacio-
In altre circostanze non avrei resistito un millisecondo di più e sarei già al piano di sotto, tra le sue braccia.
Ma qui è una questione di principio: scendere significa arrendermi al giorno di San Valentino e, di conseguenza, assecondare quel pazzo di Edward.
-Te lo giuro su mia figlia, non ci sarà NIENTE che mi farà passare questa giornata con te. Dovessi morire all'istante, non riuscirai a farmi un regalo. Mi hai sentito, Edward Cullen?-
Ride. Indubbiamente mi ha sentito.
-Assolutamente sì, Isabella Cullen!-
Appena sentito la risposta, esco dalla finestra in un batter d'occhio, e corro nella foresta alla velocità della luce.
So che lui mi sta seguendo.
Lo sento correre a pochi metri da me.
-Amore, fermati. Parliamone- sussurra Edward come fosse a fianco a me.
-NO, Edward. Non ho intenzione di passare questa giornata con te. Sparisci-
Continua a ridere mentre cerca di raggiungermi.
Naturalmente sono molto più veloce io, quindi riesco a raggiungere la nostra casetta, costruita appositamente per noi e per nostra figlia, e chiudere la porta a chiave.
Edward non si sarebbe mai permesso di buttare giù la porta, Esme non l'avrebbe mai perdonato.
-Bella, amore, ti prego. Possiamo parlarne?-
-Magari più tardi. Ora sto un pò con Reneesme-
Sento che ride, poi si allontana.
-Mamma, cos'è successo?-
Mia figlia è nel salotto, seduta su una sedia, intenta a leggere un libro troppo complicato per una normale bambina di appena un anno e mezzo.
Ma lei non è una bambina di un anno e mezzo.
Dimostra almeno quattro anni, ma parla, legge e scrive correntemente, come fosse un'adolescente.
-Niente, amore. Tuo padre è un gran testardo-
-Immagino che voglia passare il giorno di San Valentino con te- risponde senza neanche alzare lo sguardo dal suo libro.
-E tu come lo sai che esiste un giorno di questo genere?- domando stupita.
-Stamattina Jacob mi ha regalato questo. Non è bellissimo?-
Si alza dalla sedia e si avvicina alzando il collo e facendo scoprire una collana.
La gola mi brucia, ma ormai non mi interessa più: non farei mai del male a mia figlia.
-Jacob, eh? Comunque è bellissimo davvero. Cosa ti ha raccontato di questo giorno?- chiedo osservando la collana.
Nessun diamante, nessuna catenina d'oro, solo un filo nero, e appesa una stupenda piuma con sfumature marroni.
Ma perchè Edward non mi fa regali di questo genere?
-Niente di speciale, dice che in questo giorno le persone che si vogliono bene si fanno regali. Io penso che sia una festa stupenda, ogni tanto ricordare alla persona a te cara che le vuoi bene è stupendo!-
risponde mia figlia entusiasta.
Ok, non ha preso da me questo particolare lato del mio carattere.
-Sì, tesoro, è vero- dico accarezzandole la testa piena di boccoli.
-Ma, siccome mi ricordo la scenata che hai fatto per un piccolo anello, quando papà ha voluto festeggiare i vostri primi 5 mesi insieme, suppongo che a te questa festa non piaccia...-
Sospiro.
-Reneesme, erano solo 5 MESI, non era un PICCOLO anello...Sii obiettiva-
-Va bene, non era un piccolo anello, ma è il gesto che conta!- risponde lei.
-Cosa stai leggendo?- chiedo cambiando argomento.
-Oh, niente di interessante, Romeo e Giulietta, ma l'ho già letto tre volte-
Le schiocco un bacio su quegli splendidi boccoli, ed esco di casa, consapevole che lui mi sta aspettando, da qualche parte nascosto nella foresta, pronto a prendermi di sorpresa.
Corro attraverso la forsta, le orecchie tese, pronte a captare ogni minimo suono che mi possa ricordare Edward.
Sento un lievissimo scricchiolìo di foglie, ma non sono sicura che sia lui.
Rallento, cercando di annusare la presenza dietro di me.
Edward.
Mi ha fatto rallentare apposta, che bastardo.
Cerco di aumentare la velocità, ma lui è più veloce: mi prende per un braccio e mi fa mettere il viso contro l'albero.
-Edward, dannazione!-
-Scusa amore mio, non ho mai intenzione di usare la violenza con te, ma quando sei così testarda mi costringi a farlo!-
-Cosa vuoi da me?- chiedo disperata.
-Voglio passare il giorno degli innamorati con mia moglie, cosa c'è di sbagliato?-
-Tutto! Io ti conosco, so già che vorrai fare le cose in grande, ma a me non piace, e lo sai benissimo! Lo fai solo per darmi fastidio!-
Mi gira, fino a trovarmi a pochi millimetri dal suo viso perfetto.
I suoi occhi dorati mi fissano pieni di amore.
-Bella, io faccio di tutto affinchè tu non possa provare fastidio. Quello che non piace a te, non piace neanche a me. Se tu mi dici che non vuoi le cose in grande, va bene, niente cose in grande. Cosa ti piacerebbe fare?-
Cerco una frase a senso logico da dire, ma mi si sono bloccate le corde vocali: possibile che, nonostante il matrimonio e la trasformazione, lui mi faccia ancora quest'effetto?
-Io...vorrei...tornare all'isola Esme...- sussurro piano, circondando la sua vita con le braccia.
Sento che sogghigna.
Mi alza il viso con due dita.
-Tutto quello che vuoi. Te l'ho già detto che sono tuo schiavo a vita?-
Mi alzo in punta di piedi e lo bacio.
-Me l'avrai accennato...-sussurro.
Mi prende una mano ed insieme corriamo a casa, a prenotare il nostro viaggio di San Valentino.
Hello, my good friends! I come back to England! Sono tornata dall'Inghilterra,e tornando mi è venuta l'ispirazione x una one-shot di s.Valentino! Non è una delle mi migliori FF,ma mi piacerebbe sapere che ne pensate!
UN bacio,piccola-chan
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Vabbè,spero vivamente ti strapparti un commento carino! Piccola-chan
-______- ZZZZ
Non esiste cosa al mondo che m'impedirà di scrivere commenti. NEMMENO UNA
hellgirlgiurly non ha difeso te ma la tua ff, le piace... buon per lei...
ciaociao
grazie a hellgirlgiuly che mi ha difeso strenuamente!XDXD
Un bacione..
PS io alla mia storia do 5 stelle!
Ciao.
piccola-chan la tua fic è carina e divertente! mi è piaciuta molto! Continua a scrivere. ^^