- Capitolo 1° -
Non potrò mai restituirti quanto mi hai donato in quelle sere, amica mia, ma lo porterò per sempre nel cuore. Così rimarrà sacro il ricordo di quell'emozione, sognata da tanti uomini, finita infine nelle mani del più sbagliato...
Non ci parliamo da due anni ormai. Siamo diventati due estranei. E' l'eterna condanna dell'amore vissuto con passione, che non sa vivere in eterno. Muore. Ali di cera per volare sempre più in alto verso il sole, prima di una caduta senza ritorno. Ma per quanto lontani, per quanto in silenzio, quelle notti per sempre ci apparterranno nei ricordi. Come una condanna, come un prezioso tesoro. Come un'emozione che non riesce ad obliarsi nel nulla, perchè ha affondato le radici nel cuore.
Eri distesa, già concessa a me nella testa, come nel cuore. Baciavo più volte il tuo ventre sfuggente, affondavo coi miei colpi e sentivo che si stava infiammando... Ne ricordo il profumo. Ne ricordo l'umida consistenza. E ricordo anche i tuoi occhi sorpresi, dopo. Erano l'emozione di una bambina che dopo anni di asilo, va finalmente a scuola. E le mie labbra a cercare tuo collo, le mie mani a conquistare i tuoi polsi. Le tue gambe che lentamente si schiudevano come un fiore al primo sole.
Ma i tuoi occhi non cercavano più i miei, e come impietriti guardavano in alto, in attesa... Mi fermo un attimo. Ti studio, sorrido e ti chiedo. "Ma tu hai già fatto l'amore con un uomo, vero?" Silenzio, un po' di imbarazzo, ma la risposta fu chiara.
Mi sono fatto indietro. Ti ho accarezzato, con dolcezza. Non potevo portarti così oltre... Avevo un'altra e lo sapevi. E non l'avrei lasciata. Non ti ho mai ingannato, e non ti ho mai mentito su niente. Ma ciò che mi volevi affidare, era davvero di più di quanto potevo darti io.
E' un'emozione ancora viva, per me, il ricordo di quella sera, perchè mi hai donato l'anima, ancor prima del tuo corpo. Mi hai baciato come ancora non sapevi fare, e intanto i tuoi occhi di bambina si sono fatti più adulti. Sarei stato il tuo primo uomo, solamente qualche settimana dopo. Saremmo stati amanti per 8 mesi. Avremmo diviso tutto quello che i più disprezzano, e che non possono capire. La vera complicità si ha solo fuori dal mondo che ci circoscrive, fuori dalla logica del seminato, oltre le barriere del lecito. Quando non si può, e lo si fa ugualmente.
Ti tengo nel cuore, amica mia, complice perduta chissà dove.Tengo nel cuore quegli otto mesi di vita che ti ho rubato. Tengo nel cuore i petali della rosa che mi hai donato
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non ho parole
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sigh sigh sigh
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bellissima!!