-PRIMO GIORNO DI SCUOLA
- Capitolo 1° -
Era un giorno come tanti e Valentina dopo aver fatto colazione prese lo zaino per andare al suo primo giorno di scuola nella nuova citta’: magdeburgo. Lei era italiana ma sua madre era tedesca e dopo il divorzio dal padre torno’ con la figlia dove era nata. Venna accompagnata in auto dalla madre fino all’entrata, diede un bacio alla madre e scese dalla macchina, diede uno sguardo in giro e vide che tutti la fissavano mentre entrava nella scuola, dopo tutto era nuova. Si diresse verso la segreteria della scuola dove una signora abbastanza ansiana le porse un foglio con su scritto la classe l’orario delle lezioni e il numero con la password dell’armadietto. Quando entro’ nella classe, la lezione era gia’ incominciata da pochi minuti, ma il professore fu’ molto gentile con lei e la presento’ a tutta la classe, <ragazzi!...anzi bestie dovrei chiamarvi...comunque vi presento una nuova compagna di classe...fate per una buona volte gli educati almeno con lei... prego cara guarda c’e’ un posto libero vicino a Bill li giu’ in fondo> con lo sguado scruto’ la direzione mostratagli dal proff e vide un ragazzo moro occhi scuri e un ciuffo di capelli piastrato su un’occhio, unghie laccate di nero, matita attorno gli occhi e look molto alternativo,prese coraggio e si sedette accanto a lui tirando fuori un quaderno per prendere appunti e una penna. Mente il professore spiegava matematica il ragazzo tuttavia era concentrato nel fare altro, Vale si allungo’ appena per vedere che sul suo quaderno c’erano scritte svariate file di pentagrammi riempite di note e parole, notato l’interessamento della agazza lui si volto’ e in quel istante la ragazza si volto’ sul foglio a scrivere una espressione alla lavagna imbarazzata. Il ragazzo le passo’ il suo quaderno, Vale gli diede uno asguardo, noto che stava scrivendo una canzone e sotto c’era una frase del ragazzo:
prego leggi pure!...comunque piacere io sono Bill te?
Allora gli rispose:
piacere io sono Valentina...bella canzone!
Ti ringrazio molto...ma non sei tedesca vero?
Mia madre e’ tedesca...io sono nata in italia
E com’e’?
Bella...c’e’ quasi sempre il bel tempo...
E tuo padre?
Ha divorziato da mia madre tre mesi fa’...
Ah mi dispiace comunque ti capisco...anche i miei anno divorziato quando avevo 6 anni.
Valentina si volto’ a guardarlo e lui le fece un sorriso molto dolce. Suonata la campanella in assenza del professore incominciarono a parlare piu’ normalmente...
<allora...da quanto tempo sei qui?> <da una settimana a dir la verita’> <e come ti trovi?> <insomma...non conosco nessuno...mentre in italia avevo tantissimi amici...> <mi dispiace...deve essere stato difficile...> <gia’...> <pero’ dai intanto adesso conosci me! Almeno adesso non puoi dire che non conosci nessuno...> <hai ragione> si scambiaroo una risatina che si blocco’ come entro’ la professoressa di educazione fisica. La palestra era enorme, nelle lezioni di educazione fisica si facevano tutte le basi dell’atletica e della ginnastica artistica, per i ragazzi c’era la meta’ della palestra per fare atletica, per le ragazze l’altra meta’ per la ginnastica artistica...mentre si stava riscaldando a valentina ogni tanto cadeva l’occhio su Bill che si preparava per la corsa ad ostacoli, <ciao tu sei la ragazza nuova vero?> disse una ragazza bionda con dei ricci sofficiosi e due occhi verdissimi, <si> rispose, <piacere mio io sono Jackline...te?> <Valentina...> <pronta per il massacro?> <massacro?> <si...la prof oggi aveva detto che ci avrebbe valutate su un esercizio difficile...> Valentina degluttii al solo pensiero di quello che le toccava. Arrivo’ la professoressa con un materassino lungo e poco spesso, <bene ragazze ... allora voglio una rincorsa con due ruote e capivolta con passaggio a pesciolino...e metto il voto> Valentina fece un sospiro di sollievo, quelle cose fortunatamente le aveva gia’ fatte... vennero chiamate tuttew le ragazze una per una a farel’esercizio...e partirono voti tra il 5 e il 6 ma mai oltre...e perdipiu’ c’era anche il pubblico dei ragazzi della classe che al posto di allenarsi vedevano le ragazze che si ammazzavano. Quando arrivo’ il turno di valentina dai ragazzi si alzarono voci del tipo...<quanto scommettete che fa’ un volo?>... si volto’ e vide che pero’ Bill rimanea in silenzio e attendeva di vedere...con il cuore che le batteva fortissimo fece un bel respiro, poi prese una bella rincorsa e poi 2 ruote di seguito eseguite perfettamente e un passaggio a pesciolino degno di nota. I ragazzisi zittirono mentre la professoressa stupita disse <mai vista una ragazza con cosi’ talento! Brava 8!> Jackline le salto’ al collo dandole un bacio sulla guancia! <sei stata bravissima!> <grazie...io queste cose le facevo anche in italia...> <beh pero’ adesso sei un mito per noi ragazze...nessuna aveva mai preso un 8!> <nessuna?> si rivolse anche alle sue compagne che le fecero cenno di no. Tornata in classe Bill le fece i comlimenti, Vale si chino’ sullo zaino per prendere i supoi inalatori...dopo tutto era asmatica e tutto questo l’aveva affticata molto...infatti era piu’ bianca di prima...diede una bella ricontrollata ma non c’erano...<maledizzione!> disse alterandosi... <che succede?> domando’ Bill...<i-io n-non trovo l-le medicine...> <medicine?> <s-si...altrimenti non r-respiro...> <sei molto bianca...> <l-lo s-so’> <vieni ti porto in infemeria> disse Bill avanzando <arrivo> pero’ incomicio’ a girarle la testa e si dovetta appoggiare al banco violentemente, per il baccano tutti i suoi compagni di classe si voltarono, Bill allora ando’ da lei e la prese dolcemente sotto braccio e andarono in infermeria...<signorina la mia compagna di classe non si sente bene> disse mentre aspettava che l’inermiera etrasse <grazie caro arrivo> disse l’infermiera dall’altra stanza. Bill fece sedere Vale su una poltroncina e si mise inginoccio accanto a lei ...<ma ti capita spesso?> <avvolte...> disse con lo sguardo quasi spento...bill osservava quel viso perfetto bianco latte che soffriva...e sentiva che avrebbe fatto di tutto per farla star bene...arrivo’ l’infermiera che vedendo la giovane in quello stato si prese uno spavento... <sei asmatica cara?> <...s-si> <allora vediamo...gli inalatori mi sono finiti penso che dovremmo fare una ignezzione di cortisone...> solo alla parola ignezzione bvalentina inizzio’ ad agitarsi <n-no! Vi prego tutto ma n-non una ignezzione!> l’infermiera tiro’ fuori una siringa e le scopri il braccio destro... <no no! Perfavore ho la fobia degli aghi!> <tieni stringi la mia mano e chiudi gli occhi> disse bill afferrandole la mano. Inizzio’ cosi’ a stritolargliela per la paura...ma una volta finito almeno gli era passato l’attacco d’asma. L’infermiera torno’ nell’altra stanza e vale lascio’ la mano di bill <ah grazie mi hai letteralmeno schiacciato le dita...> <scusa> disse con un tono imparazzato <di nulla...adesso so’ molto di piu’ su di te> rispose con un sorriso. Una volta finite le lezioni bill e vale stavano fuori scuola a conversare quando arrivo’ anche un’altro ragazzo con dei rasta bondi e un berretto con i vestiti larghissimi e uno zaino in spalla...<hey Bill...ti ho disturbato?> disse <no Tom...lei e’ la mia nuova compagna di classe valentina...> <piacere...Valentina> <ciao bella io sono Tom il fratello gemello> disse indicando bill...<ah...gemelli?!> disse guadandoli stupita... <si lo so’ che non si vede molto bene...> disse ridacchiando Bill <ovvio io qui sono quello fiko!> disse tom con topo spavaldo...<si certo... comunque io adesso vado...> <vuoi che ti accompagni?> domando’ Bill... <okey...> <tom ci vediamo dopo a casa...> <okey okey fratello>. Inizziarono a passegiare e a chiaccherare mentre si dirigevano verso casa di lei, dun tratto due ragazzi gli passarono davanti...Bill li fisso con dispezzo ma fece finta di nulla...questi li fermarono <ma guarda chi c’e’...la ragazzina> si riferivano a Bill che strinse i pugni... <stai con la tua amichetta per andare a giocare conle barbie?> disse uno di loro... <approposito bella amiketta...non e’ che ci organizzi un impiccio?> disse l’altro, Valentina allora prese coraggio e inizio’ a difenderlo a spada tratta <sentite non so’ chi vi credete di essere ma se pensate di essere fiki...beh non lo siete neanche un po’...e se tutto quello che vi fa’ star bene e’ prendere in giro un ragazzo con dei valori allora non siete altro che dei vermi schifosi!> il moro si stupi’ alle parole della sua nuova amica che, anche se non lo conosceva, lo difendeva ... <ma guarda...si fa’ difendere anche da una donna...> disse uno di loro... Valentina stava per rispondere quando Bill le prese il polso rassegnato e la trascino’ via. Continuarono a camminare in silenzio, Valentina guardo’ il profilo del ragazzo e vide una riga nera sulla sua guancia...stava piangendo. In quel momento quel ragazzo le fece molta tenerezza, lo prese e lo fece sedere su un muretto vicino casa sua, <mi dispiace...>> disse lui mentre le lacrime gli scendevano come una fontana, lei sfilo’ un fazzoletto di seta bianco e prese il viso di Bill tra le mani e gli asciugo’ le lacrime e intanto gli diceva <non piangere...non e’ colpa tua...sono loro che sono dei vermi che si divertono a offendere le persone vere...tutto solo perche’ sono invidiosi perche’ loro non sono veri!> Bill allungo le braccia e la abbraccio’ forte a se <grazie! Sei dolcissima> <di nulla...> gli rispose lei con un tenero sorriso. Arrivarono davanti la porta di casa e Bill guardandosi i piedi disse <mi dispiace che mi hai visto cosi’...> allora lei lo abrraccio e gli rispose <non preoccuparti> e gli diede un dolce bacio sulla guancia ancora umida delle sue lacrime... <e poi... ti trovo tenero quando piangi> gli sossurro’ dolcemente all’orecchio e poi corse dentro casa mentre Bill imbabolato rimase fermo per qualche minuto.
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debby95
achi - Voto:
piano-cartesiano
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valy94
piccola-chan
le virgole,se le metti al posto giusto la lettura sarà più piacevole.
poi rileggi sempre le tue storie prima di pubblicarle:alcuni errori fanne davvero venire i brividi!
Spero che accetterai e seguirai i miei consigli,poi verrò a rileggerla,perchè mi interessa!
un bacio piccola-chan
valy94
jolly25 - Voto:
achi - Voto:
fefe93 - Voto:
moon-stars-sun - Voto:
...continua nelle pagine numero:
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