- Capitolo 1° -
AVVERTIMENTI: Questa drabble è già stata pubblicata su EFP sotto il nick di Kiaretta_chan_94.
La volontà di andare avanti nella vita non è altro che il masochismo di vedere il proprio cuore farsi a pezzi mano mano.
Chiara strofinò i piedi a terra, nel terreno. Le suole delle scarpe affondarono, sporcandosi di terra soffice. Alzò una delle Converse, lievemente seccata. Erano sedute su una panchina, lei e l'altra ragazza. Era una di quelle ore del mattino dove il sole ancora deve uscire del tutto dalle nuvole, dove l'aria è fresca ma non fredda, e attacca piacevolmente la pelle, tingendo di rosso guance e mani. Chiara smise di muovere i piedi. Rimase ancora qualche momento in silenzio, sovrappensiero, poi si voltò verso la giovane al suo fianco. "è andata così?" Lei non rispose. Gli erano nascosti dai capelli, ricci e scuri. che la nascondevano agli occhi dell'amica e del mondo. Ma era attenta e la stava ascoltando, Chiara lo sapeva. Guardò una delle sue mani giocherellare con la cintura del giubbino nero, accarezzare la fibbia pensosamente. Sospirò. "Non ne valeva la pena, lo sai" Non ricevette risposta, ma ancora una volta la ragazza non la forzò. Si limitò a prenderle una mano tra le proprie, stringendola in un gesto d'affetto quasi materno. Mandò mentalmente l'ennesimo accidenti all'idiota impomatato che l'aveva lasciata. "Feede?" "Mmh." Beh, almeno era viva. Di nuovo, tirò su il fiato e lo lasciò andare. L'aria calda emessa dalle labbra si condensò, formando una piccola nuvola di vapore. Federica alzò lo sguardo. Guardò le aiuole, i fiori, gli alberi davanti a loro con aria assorta. L'amica si preparò a far fronte alle lacrime. "è una bella giornata." constatò invece lei tranquilla, inaspettatamente. Chiara trattenne il respiro. "Eh?" sbottò poi, incredula. La bruna la guardò, l'aria lievemente divertita. "Ho detto che è una bella giornata. Tu non trovi?" ripeté, serena. Chiara rimase in silenzio, sorpresa. Fissò il viso dell'amica, indagratrice. Scavò nei lineamenti in cerca di un segno di crollo. E invece nulla, seppur lucidi i grandi occhi di Federica la ricambiavano senza sforzo. "Cosa c'è?" Scosse la testa. "Umh, niente". L'amica le sorrise. Poi si alzò dalla panchina, sfregò le mani sulle braccia per riscaldarsi . "Allora io vado, mia madre sarà preoccupata" Chiara annuì, portò una mano a torturarsi una ciocca di capelli chiari e corti. "Ok, ci vediamo. E, Fede" sorrise "mi devi un intero barattolo di Nutella". Lei la fissò, sbalordita. Poi alzò gli occhi al cielo e rise, piano. "Già" concordò. Lentamente tornò seria. "Già, ripeté a se stessa, le braccia ancora strette al corpo. E si voltò, con un ultimo cenno di saluto. Chiara la guardò allontanarsi, pensierosa. Stirò le labbra in modo strano, triste e orgoglioso insieme. Era una ragazza forte.
Nonostante tutto, c'è ancora chi ce la fa.
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invece la tua..*.*
ne voglio altre così!!
un bacio piccola-chan
ciauuuu!!!