torna al menù Fanfic
torna indietro

MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Slam Dunk
Titolo Fanfic: L`INEVITABILE VOLONTÀ DEL GRANDE DEMONE CELESTE
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: mya-kitsune galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 04/06/2003 16:14:10

ebbene ragazzi questa è...tadan! una storia a bivi!!! ovvviamente io non scriverò tutto ma... bè insomma vedere x credere
 
Condividi su FacebookCondividi per Email
Salva nei Preferiti
   
PARTE PRIMA
- Capitolo 1° -

Mya: Ebbene sì, ragazzi miei, non avete letto male… il Grande Demone Celeste siete voi! Questa è proprio una FAN FICTON A BIVI, in parole povere decidete voi quale sarà il futuro della nostra sfigata di turno. Sarà nelle vostre mani –indirettamente- anche il pesante fardello di decidere quale sarà il protagonista maschile… ma lasciate che vi spieghi per benino.
Tutti: Già, comincia da capo che è meglio dato che non si è capito un’ H!
Mya: Occhei… Allora i capitoli della seguente fic saranno alquanto brevi: infatti vi dovrà essere data l’opportunità di partecipare attivamente ed intervenire spesso. I dati essenziali: ci muoviamo sempre nei dintorni di Kanagawa, con la compagnia dei nostri bontemponi di Slam Dunk. La squadra che verrà maggiormente presa in considerazione è quella della Shohoku, perché ho notato che i suoi componenti sono più conosciuti mica per altro.
Hana: e poi ci sono anch’io!
Mya: Sese. Comunque nessuno ha detto che, grazie a voi, questa fic non possa prendere una strana piega e tirare in causa anche altri personaggi. Comunque alla fine del capitolo io vi presenterò tutta una serie di possibilità, alla Chi Vuole Essere Milionario?, e voi dovrete farmi sapere, per fermo-posta oppure e-mail, quella che più vi aggrada. In questo modo, dopo aver fatto una scaletta dei voti, farò proseguire la fic a seconda dei vostri desideri, e tornerò poi a presentarvi ancora intricate opzioni. Allora che ve ne pare?
Tutti: A noi pare che la sindrome di Maria De Filippi ti abbia intaccata…
Mya: Può darsi, ma adesso vediamo cosa salta fuori ^ ^

L’Inevitabile Volontà Del Grande Demone Celeste

[In onore a NANA della mitica Ai Yazawa ^_- ND Mya]

Nell’auditorium dello Shohoku stava avendo luogo un acceso dibattito, durante l’assemblea d’istituto. Dietro il microfono c’era un’invasata che continuava a imprimere, con la sua voce ammaliante, nelle teste dei presenti le importanti parole del suo discorso propagandistico. Doveva infatti affascinare il più possibile tutti quanti, per poter accalappiare più voti possibili, dato che si era candidata come rappresentante del corpo studentesco.
“ … E per non parlare delle multinazionali! Insomma, ve lo dico per l’ultima volta: NO allo sfruttamento minorile, NO alle multinazionali e NO al fumo! Come perché? Guardate che sono strettamente intrecciate queste cose fra di loro! E tu Mitsui non ti mettere a fumare solo per farmi dispetto!”
L’allegra politichella aveva puntato il dito contro Hisashi Mitsui, che tra l’altro stava ripetendo l’anno, e che stava facendo sfoggio della sua collezione di pacchetti di cicche. Era accasciato sulla scalinata e guardava con una punta dell’antica prepotenza colei che l’aveva messo in cattiva luce davanti a tutti. Digrignò i denti e si alzò, in tutta la sua notevole statura. Erano già passati sei mesi da quando lei, Kotori Takasago aveva osato mollarlo. E tutta perché lei aveva bisogno di una pausa. Tsk, dicono tutte così…! Eh, ma lui lo sapeva che intanto se la faceva con un altro. Non che l’avesse mai colta sul misfatto, ma altrimenti perché mai avrebbe avuto motivo di lasciarlo così! Ah, i casi della vita. Ma gliela avrebbe fatta pagare… erano sei mesi che meditava vendetta: non si lascia solo così Hisashi Mitsui! E aveva per altro il coraggio di fare discussione con lui davanti a tutta la scuola: che faccia tosta! “Ecco, e riddaie che mi metti sempre in mezzo! Intanto non sto fumand-”
“Comunque so che tu fumi”
“Infatti. Ma scusa e se anche? Perché non posso fare quello che voglio? La salute è mia!”
La ragazza sul palco cominciava a sbuffare come un cavallo al palio. Scotendo la testa faceva muovere la treccia, come una coda di cavallo scaccia le mosche. I lunghi cappelli, nerissimi e ricci, non riuscivano a stare tranquilli raccolti nell’acconciatura, e scivolavano via ribelli – come lei del resto – da tutte le parti. I grandi occhi neri a mandorla scintillavano e le guance si imporporavano a ogni parola di più. Era vestita con una gonna di canapa che rasentava il suolo e una maglietta con le maniche a tre quarti color panna, calzava dei bassi infradito e portava un graziosissimo tascapane con dei decori blu e arancione intrecciati a mano. Alzò il braccio, facendo tintinnare tutta una serie di bracciali e disse:
“Ehi, ehi, ehi! Calma ciccio! Sappi che un terzo di quel che fumi tu me lo tabacco io – fumo passivo – e le Philip Morris che ti aspiri fanno parte della stessa multinazionale che fa i formaggini. Pensaci un po’ quindi prima!”
Porca Barilla, proprio non lo sopportava quella testa calda di Mitsui! Non faceva altro che trovare insulsi motivi di discussione, ogni maledetta volta! Eh eh, ma questa volta era stata lei a tirarlo in causa! Dopotutto erano sei mesi che pensava su ad un qualche modo per vendicarsi di lui… Infatti l’aveva lasciato perché le erano giunte certe voci sulla sua condotta [ = leggi: se la spassava allegramente con altre tose! ND Mya] che non le erano piaciute proprio per niente! Ma adesso non aveva tempo per distrarsi. Così riprese fra e mani la scaletta del suo discorso e, dopo aver ricordato a tutti di votarla, si congedò.

“Beh, io la voterei solo per la sua bellezza, non è carina da morire?”
disse Hanamichi Sakuragi, dando una gomitata fra le costole a Ryota Miyagi. Quest’ultimo, dopo un attacco di tosse dovuto allo shock subito dalla sua deboluccia cassa toracica, si girò verso il compagno di squadra e rispose:
“Sì, ma vedi di non avvicinarti troppo a lei! Per me Kotori è come una sorella hai capito? Quindi vacci piano >_<”
“Bufh… ma come ha fatto una come lei ad andare con Mitsui? Certo che le donne sono proprio strane…”
“Ah, sai com’è loro vogliono il bello maledetto, l’uomo bruto dalla forza macha… Ma scusa, tu poi non scodinzolavi dietro ad Haruko? Faresti meglio a pensare alle cinquanta che ti hanno scaricato…!” disse Ryota ridacchiando. Poi dato che ormai ci aveva preso gusto si mise a fare l’elenco di tutte le ex del Sakuragi. Ma non fece in tempo ad arrivare alla quarta che l’altro gli sconquassò la scatola cranica con un pugno serrato. Aveva acquisito la tecnica di Akagi, a forza di prenderle dal gori! Mentre si massaggiava il neo-bernoccolone e dopo averci accuratamente appiccicato sopra un bel cerottone, Ryota puntò lo sguardo sull’amica Kotori, che ormai era tornata a sedere vicino alle sue amiche, che le facevano le fusa tutte intorno a lei. Kotori era il classico tipo che aveva successo con le altre ragazze: per loro era un po’ come un idolo da imitare, un esempio di donna emancipata e dal carattere forte. Anche a lui piaceva, e non a caso era la sua migliore amica. Poverina, la trascinava spesso, sotto il sole o la pioggia non faceva differenza, a pedinseguire Ayako [Ah, luce dei miei occhi! ND Ryo-chan]. Lei d’altra parte lo portava per tutti I banchetti etnici immaginabili, per non parlare dei vari convegni a cui lei partecipava. Ma d’altronde gli faceva piacere, si aiutavano a vicenda ed erano molto in confidenza. “Cara ^^!” disse facendo un sorrisino.
Nel frattempo, qualche gradinata più su…
“Ehi Akagi! Ma quella spiritata posseduta non è per caso la tizia che ogni tanto pianta le tende a casa tua? L’amica di tua sorella?”
Il gorillone dallo sguardo truce rispose: “Eh, sì! E proprio lei, e se vuoi sapere una cosa l’ ho perfino aiutata a preparare il discorso ^ ^”
“Nuooo! Ma dai!” disse sconvolto Kogure, balzando istintivamente indietro e impigliandosi con i capelli su di una vite che spuntava dalla cordonata alle sue spalle, e rimanendo così impalato.
“Sì, sì. Ti ho detto infatti che praticamente ogni pomeriggio me la trovo lì in casa e non te la scolli neanche se vuoi. È peggio della zia Assunta della Tata Francesca!” disse Takenori, alzando le braccia al cielo.
“E così?” chiese Kogure cercando in tutti i modi di staccarsi dalla quella crocifissione e riuscendoci infine, ritrovandosi come risultato con in mano il suo scalpo.
“Ehh, e così cosa? Niente, mi si è appiccicata come una sanguisuga e mi ha scongiurato di aiutarla con sta roba, promettendomi bustarelle o robe simili, non ho capito bene.”
“Mhm, qui gatta ci cova! Akagi che tralascia i compiti per andare ad aiutare una giovane pulzella?” disse Kogure ammiccando con una faccia alquanto inquietante.
“Ehi, chi ha detto che ho tralasciato i compiti!” sbraitò il gorillone, arrossendo.
“Eheheh, questa reazione insensata nasconde qualcosa ^_-: è il classico lapsus freudiano che indica la tua instabilità sessuale e…”
Akagi, mandò a quel paese l’appena rivelato psicologo occhialuto con un allegro scazzottone.

Kaede Rukawa stava sonnecchiando come il suo solito, accasciato come una lucertola al sole sullo scalone, quand’ecco che qualcuno d’insospettato osò disturbare il suo sonno sacro. A quel punto, anche se ancora un po’ intontito, scattò in piedi, pronto a fare nuovi i connotati dello sgradito molestatore.
“Ehi, tu!” qualcuno gli punto un affusolato dito sul petto.
“Sono tre mesi che continuo a tirare su i soldi per la rata scolastica e mi manca una quota!” disse Kotori Takasago, capoclasse nonché candidata a rappresentante d’Istituto.
“Embè?” borbottò lo spilungone dalla corvina zazzera, squadrando la compagna di classe.
“Embeè-he? Sappi che tutti hanno pagato tranne che te, e a me –che sono giorni che domando a tutti chi kez è che non ha dato i soldi- e toccato sborsare dalle mie già povere tasche la tua rata!”
“E allora?”
“Certo che sei proprio un caso desperado! Primo: mi devi ridare i soldi, e ringrazia che non ti segno gli interessi! Secondo: devi prendere appuntamento in segreteria, ci sono vari tabulati, circolari, questionari ecc. che tu non hai restituito!” disse con fare seccato Kotori.
“E dov’è la segreteria?”
“Cosa, mi vuoi dire che non sei mai andato in segreteria??” ululò la ragazza.
“Embè?”
Oddio adesso io questo lo spiezzo in due! “senti, allora ci mettiamo d’accordo uno di questi pomeriggi e ti accompagno io… sennò hai voglia che questo qui si ricorda…!” sospirò lei. Dopo essersi fatta dare il numero di telefono, girò i tacchi e tornò indietro. Aggiunse questo nuovo appuntamento sulla sua agenda personale.
“Eeeeek!” cacciò un urlo selvaggio da coniglietto braccato e si cacciò le mani fra i capelli. “Non è possibile >o<” esclamò. Consultando l’agenda si era accorta che quel pomeriggio si sarebbe prospettato colmo di impegni. Doveva assolutamente fare una scelta, non poteva mica fare tutte quelle cose in un colpa. E dire che avrebbe tanto voluto guardarsi Curiosando tra i cortili del cuore che recentemente era stato proposto in Tv [Italia1, se mi senti batti un colpo! Accogli il mio implicito appello disperato ;_; ND Mya]. Quel giorno erano infatti segnati i seguenti appuntamenti:

1. andare a studiare a casa dell’amica Haruko… o meglio finire per giocare a Monopoli con lei, il fratello Takenori e l’amico di lui quale certo Kogure;
2. accompagnare per l’ennesima volta Miyagi a pedinseguire la sua bella Ayako;
3. trascinare l’ex Mitsui ad un convegno: NO AL FUMO (si alla marja) per salvarlo da un futuro rovinoso;
4. portare quello scavezzacollo di Rukawa in segreteria;
5. andare in giro per negozi, dato che le servivano assolutamente delle scarpe da ginnastica [E qui le faremo incontrare Sakuragi ^_- ND Mya];

Mya: Bene ragazzi! Ed è qui che entrate in gioco voi ^__^. Vi ripeto un’ ultima volta quello che dovete fare: scegliete fra queste cinque opzioni quella che più vi piace, indi mi mandate il numerino corrispondente via e-mail o fermoposta! Grazie a tutti, alla prossima!!!




 
  » Segnala questa fanfic se non rispetta il regolamento del sito
 


VOTO: (0 voti, 0 commenti)
 
COMMENTI:
NON CI SONO ANCORA COMMENTI, SCRIVI IL PRIMO! ^__-
 
SCRIVI IL TUO COMMENTO:

Utente:
Password:
Registrati -Password dimenticata?
Solo su questo capitolo Generale sulla Fanfic
Commento:
Il tuo voto: