Manga e Anime
creata dalla serie "NARUTO SHIPPUDEN":
"UNA STRANA AVVENTURA"
una fanfiction di:

Generi:
Azione - Avventura
Avvisi:
What if? (E se...) - Spoiler
Rating:
Per Tutte le età

Anteprima:
Questa è la mia prima ff spero piaccia o quantomeno interessi

Conclusa: No

Fanfiction pubblicata il 25/01/2009 19:25:49 - Ultimo inserimento 18/08/2009
 
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 PROLOGO


Era un giorno di sole a konoa ma i sopravvissuti all’attacco di una settimana prima erano tutt’altro che contenti, il villaggio era semidistrutto, i morti ed i feriti non si contavano più. Era passata ormai una settimana da quando l’akatsuki aveva attaccato il villaggio firmando così la fine dell’organizzazione, infatti non solo l’attacco era fallito ma tutti i membri erano stati abattuti dai ninja della foglia. Nessuno però aveva festeggiato o era contento perché il prezzo per tale vittoria era stato enorme: la vita di molti valorosi chunin e jonin e soprattutto quella di un genin che aveva lasciato a molti superstiti un grande vuoto nel cuore, Naruto.
Naruto dopo aver abattuto Paine leader degli akatsuki aveva affrontato Sasuke che aveva attaccato il villaggio per uccidere tutti i suoi abitanti, lo scontro era stato terribile e aveva distrutto perfino parte del palazzo dell’hokage .
L’apice del combattimento si ebbe quando i due usarono le proprie tecniche più potenti, Sasuke usando il segno maledetto al secondo livello usò il raikiri al massimo, Naruto invece utilizzò il suo temile rasenshuriken. Quando i due jutsu si scontrarono ci fu un esplosione pazzesca nella quale Naruto scomparve senza lasciare traccia, mentre Sasuke cadde nel giardino di ciò che restava del palazzo dell’Hokage dove trovò una Sakura in lacrime che lo attaccò e lo colpì in pieno scagliandolo a molti metri dove lo aspettava un’altra fanciulla in lacrime Hinata che lo colpì con la sua tecnica delle sessantaquattro chiusure uccidendolo.
L’autopsia effettuata sul corpo in un secondo momento rivelò ancora una volta la terribile potenza del rasenshuriken che era andato a segno distruggendo il sistema circolatorio di Sasuke a livello cellulare, fu per questo che Sakura e Hinata erano riuscite a colpirlo.
Naruto non c’era più questo era un dato di fatto, ma qualcuno al villaggio non ne era convinto e quel qualcuno era Ichiraku;
Ichiraku (in lacrime): finchè non vedrò il cadavere non crederò mai che Naruto sia morto
Ayame: papà è inutile l’Hokage ha detto che è stato disintegrato dall’esplosione causata dai jutsu devi fartene una ragione.
Ichiraku: no non lo farò, sento che è vivo e un giorno me lo ritroverò in questo chiosco come se niente fosse a chiedere il suo amato Ramen, sigh
Poi non riuscì più a parlare.
I funerali per i caduti si erano tenuti tre giorni prima oltre a Naruto erano morti anche i genitori di Sakura uccisi da Sasuke davanti a quest'ultima, Kakashi e Haiashi Yuga, Hinata e Sakura erano entrambe distrutte ai funerali e da all’ora vestivano completamente in nero e non avevano più proferito parola, le due erano divenute inseparabili entrambe distrutte dal dolore di aver perso i loro cari, ora capivano il dolore e la solitudine provata da Naruto in passato, nessuna delle due tornò a casa propria ma chiesero un appartamento da dividere e quando lo ricevettero sembrò loro uno scherzo del destino, la loro nuova casa era l'appartamento dove abitava Naruto. Le due ragazze non si liberarono mai delle cose della testa quadra, le tennero li assieme alle loro come ricordi a cui tenersi legate, in memoria del biondo le due kunoichi iniziarono ad essere clienti assidue di Ichiraku proprio come faceva il neo defunto e così sentirono il vecchio amico che non credeva nella morte del ragazzo e usava ogni elemento possibile nei fatti per smontare la tesi di Tsunade.
Giorno dopo giorno Ichiraku usciva con nuove teorie e nuove ipotesi alcune strampalate altre più verosimili, ma un giorno il vecchio cuoco uscì con una teoria tanto assurda che fece temere a tutti di essere uscito di senno, infatti diceva di aver visto in sogno Naruto e che era in un mondo strano dove c'erano tutti caduti compresi e che in quel mondo nessuno era un ninja, nessuno tranne Naruto.
Ayame era preoccupata così come le ragazze se non che qualche sera dopo anche loro ebbero lo stesso sogno, Naruto che andava in una scuola normale rideva e scherzava con loro, ma quelle non erano loro già c'erano delle differenze, inoltre ebbero la visione di un Naruto disorientato come se non sapesse più chi fosse. Il sogno minò la certezza delle ragazze sulla sorte del genin e accese una seppur debole speranza su cui vollero investigare.




...Continua nel prossimo capitolo


 
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