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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Persone famose e TV
Dalla Serie: Linkin Park
Titolo Fanfic: IN PIECES
Genere: Sentimentale, Introspettivo, Song-fic
Rating: Per Tutte le età
Avviso: One Shot
Autore: kobito-hyuga galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 24/01/2009 17:28:30

Mi sveglio…un altro giorno sprecato nella mia vita disgraziata
 
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- Capitolo 1° -

In pieces

Mi sveglio…un altro giorno sprecato nella mia vita disgraziata. È già,perché ne ho passate davvero tante fin dalla nascita:prima gli abusi,poi il divorzio dei miei genitori,il suicidio degli unici amici a cui tenevo,la droga e poi lei…penso che sia stata la cosa peggiore averla incontrata ,uno di quegli sbagli su cui non puoi mai tornare indietro,e te pentirai finche morte non giunge…ora la vedo,mi volta le spalle,la persona che fino a poco tempo fa mi faceva provare un sentimento intenso,che ormai è da un po’ non provo…
-Ciao- la saluto sperando che non mi avesse salutato perché non avesse sentito il mio risveglio,ma niente, sono completamente inesistente ai suoi occhi,persi a guardare il vuoto mentre culla nostro figlio Draven, anche lui conseguenza di quell’errore a cui non si potrà mai riparare, concepito unicamente cercando di farla di nuovo prendere dalla nostra storia,povera piccola creatura destinata a soffrire,eh si,perché sento che questa situazione non andrà avanti per molto,ed io che volevo essere un padre migliore di quello che fu destinato a me, che se ne fregava se io soffrivo, ora io non sarò mai presente abbastanza perché sia felice come gli altri bambini. Che fallimento d’uomo che sono,non ho saputo mantenere neanche la promessa del giorno del mio matrimonio.
Ero solo un ragazzo, certo, non si può dire spensierato,però ero un ragazzo come gli altri,forse con qualche timore in più visto il passato. Avevo compiuto i 19 anni e non sapevo quello a cui andavo incontro dopo 10 anni di matrimonio.
È già passato così tanto tempo da quando ho incontrato i miei unici e migliori amici,i miei sostenitori,il mio amato gruppo,il mio senso di vita.
-Vado a fare colazione, vieni anche tu?- domando, sapendo già in partenza la risposta.
-no- secco, schiacciante, autoritario, imponente, freddo.
Quella maledetta parola che mi sono sentito ripetere anni e anni dai miei familiari.
Mi alzo. Apro la porta lanciandole una fugace occhiata, per poi richiudendomela alle spalle con un sospiro sconsolato. Mi avvio verso le scale, scendendole pian piano per poi dirigermi in cucina a prepararmi un piato necessario a colmare il mio stomaco per qualche ora. Mi appresto a finire il tutto con velocità, per poi andarmene. Sbircio l’orologio di casa. 2 maggio, ore 7.40.
Brutto, non mi piace.
Prendo il giubbotto ed esco sbattendo la porta d’ingresso, perché in fondo so, che quando me ne andrò, questa sarà aperta dolcemente da mia moglie per far entrare un altro uomo,e non sarà il posino che porta lettere.
Questi pensieri sono presto portati via dal venticello primaverile che accarezza il mio viso, già, cosa avrà avuto in più il mio viso rispetto a tanti altri che attirò l’ uomo che macchiò la mia anima di bambino e distrutto il mio orgoglio, proprio non lo so.
Salgo in macchina, metto in moto per dirigermi dalle uniche persone che mi vogliono bene.
Lancio un’ultima occhiata alla finestra di camera, la vedo, mi guarda dopo non so quanto tempo, anche se con disprezzo, le sorrido, e lei chiude le tende.
Alle 7.50 la mia macchina è uscita dal viale, lasciando un posto vuoto nella strada, che presto sarà rimpiazzata dalla macchina dello stronzo.
Alle 8.00 arrivo allo studio, dove incontro gli altri. Loro sanno della mia storia, la storia completa.
Faccio un sorriso, a cui loro rispondono prontamente, per non farmi sentire solo in questo fottuto mondo, probabilmente.
Sto lì, in compagni di loro fino alle 20.00. In compagnia perché dovremmo essere in ferie, però sapendo della mia situazione hanno rinunciato al momento di riposo, sapendo anche che non volevo e non potevo,per motivi ovvi, stare in casa e che quindi andavo allo studio. Non volevano neanche lasciarmi da solo perché avevano paura che mi facessi di marijuana o di altre droghe, come l’ eroina, avendo gia avuto l’overdose.
Mentre torno alla dimora fredda, nel senso letterale, in cui dormo,trovo del traffico,ed inconsapevolmente inizio a pensare a Mike Shinoda,il mio migliore amico,e alla sua storia con Anna,felice e serena.
Mi domando ingenuamente:”perché non ho incontrato anche io la persona giusta,una persona che mi amasse?”. E quella vocina che mi ha perseguitato sin dall’infanzia mi da la risposta cruda com’è la mia realtà:”ti domandi il perché?non ci arrivi?...tu,essere dimenticato dal Creatore della vita non hai diritto di essere amato e non lo sarai mai. Guardati alle spalle:a tuo padre e a tua madre non è mai importato niente dei tuoi abusi,della morte dei tuoi amici,se cadevi in depressione,della droga…non è mai importato a loro,perché dovrebbe interessare a qualcun altro di amarti?”
In cuor mio, spero ancora che non sia così.
Quando torno a casa avverto che sarà l’ultima volta che vedrò la mia dimora. Non sapendomi spiegare il perché,entro.
La trovo lì,ad aspettarmi in piedi davanti alla porta,senza Draven.
Bruttissimo segno.
Ma solo quando sento quell’affermazione, la testa mi dice che quella sarà l’ultima volta che vedrò casa, Draven e lei. Entro in uno stato d’iperventilazione.
-ti devo parlare-quelle tue labbra che un tempo mi facevano sussultare al solo contatto con le mie,ora mi pronunciano queste parole tremende.
I tuoi occhi sprizzano odio da tutti i pori, ma intravedo anche una punta di divertimento per la reazione che ti aspetti da me quando mi dirai di non volermi più in casa, sadica creatura.
-Draven?-domando, volendolo vedere per l’ultima volta.
-dorme-il divieto di vedere la mia creatura giunge alle mie orecchie come lo stridio di un gesso sulla lavagna…sei abominevole.
-dì ciò che devi dire-
-perché,invece,non inizi tu?-
-perché io,per il bene di nostro figlio,rimarrei anche accanto alla persona che non amo più-semplice,diretto. Bravo chaz!
-allora anche tu non mi ami più!-
-non amo più da quando mi hai fatto capire che ho passato dieci anni pensando di essere veramente amato da una persona che mi sembrava speciale, e non di essere sfruttato per risultare famosa…-
-se non mi ami più da tempo, perché non te ne sei andato subito?-
-perché, come ti ho gia detto, farei di tutto per essere un buon padre-.
-senti Chester, io ti ho sposato perché ti amavo, ma capiscimi, avevo diciotto anni da poco!...le cose sono cambiate nel tempo ed ho smesso di amarti…-
-certo!per amare una testa ti cazzo come te!...credevi non me ne fossi accorto?!...credevi che fossi un coglione?!-
-chaz…io…-
-tu un cazzo!...merda…odio le persone come te…se ti era capitato ciò che capitò a me, ci pensavi due volte prima di sposarti. Questa è irresponsabilità, e tu sei ancora una stupidissima ragazzina che non pensa alle conseguenze che provocherai con quello che stai portando avanti…tu non sai il vuoto che proverà Draven da grande per colpa delle tue stupide pretese…non lo saprai mai!...tu,tu sei una di quelle persone che se non sono inutili provocano solo dolore alle persone che ti stanno attorno…-
Ora il mio autocontrollo sta scemando, non mi rendo conto di cosa dico,faccio.
Le parole fanno male più di mille coltellate,lo so Samantha, ma è necessario impartire queste lezioni per una vita di coppia equilibrata, vedrai, un giorno mi ringrazierai, a modo tuo.
Ora però alzati Sam,e combatti, cazzo!...perchè?perchè anche tu sei così debole?
-…-vado in camera a prendere le valigie, ignorando volutamente mia moglie a terra con le lacrime agli occhi che si copre il viso con le mani.
In fondo anche lei è debole,anche lei è stata soggetta di quelle chiacchiere accondiscendenti su chi doveva essere,come me,solo che io mi sono ribellato,lei no,e quindi mi è sembrata una persona diversa da quello che era.
Chiamo mike, e mi risponde Anna.
-Pronto?-
-Pronto sono Chester…puoi passarmi Mike?-
-Ciao Chaz!come stai?...comunque Mike è qui…te lo passo…ciaooo!...-
-Pronto Chaz…notizie?-
-Dovresti ospitarmi per qualche sera…troverò casa presto,ti prego,non voglio fare il barbone…-
-è successo?-
-Si…sono stato io andarmene-
-Fra quanto arrivi?-
-direi fra quindici minuti…-
-Ok…a dopo-
Arrivo a casa di Mike. La prima cosa che faccio è abbracciare il mio amico, mentre Anna mi guarda con fare premuroso.
Si sta cenando, ed ora mi sto dirigendo in una camera.
Ora mi ritrovo qui, a letto, e penso alle canzoni che, inconsapevolmente scritte tempo fa, rispecchiano la mia realtà:
“Pushing me away”: “…Perché non me ne vado mai via
Perché mi comporto così
Ora ti vedo mettermi alla prova spingendomi via…”

“In the end”: “…Vedi il tempo volare fuori dalla finestra
Ho provato a fermarlo/ma non sapevo neanche
L’ ho sprecato tutto per
Vederti andare via
Ho tenuto tutto dentro di me
E anche se ho provato/è tutto rovinato
Quello che era per me/sarà/solo un ricordo/del tempo quando ho provato…”
…Mi volto,guardo fuori dalla finestra,ma non c’è luna...
D un tratto mi viene in mente una canzone che scrissi prima che i miei sospetti si confermassero:
“in pieces”: “…C’è la verità nelle tue bugie.
C’è il dubbio nella tua fede
Tutto quello che ho è quello che tu non hai preso,
Quindi,non sarò l’unico
L’unico a lasciar andare
In pezzi
Questa storia e tu,tu sarai sola,
Sola con i tuoi segreti
E sola con i tuoi rimpianti,
Non mentire…”
E’ mezzanotte …nuovo giorno,nuova vita per Chester Charles Bennington che abbandona in gran stile il 2 maggio con un solo pensiero:”i’m the best and fuck the rest”...tranne i miei amici…^.^°…ovvio!


 
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VOTO: (1 voto, 3 commenti)
 
COMMENTI:
Trovati 3 commenti
manga-darling 01/06/09 16:51
w i linkin parkkkkkkkkkkk

molto bellaaaaaaaa
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kobito-hyuga 01/02/09 17:37
GRRRAAAAZZIIIIEEEEEE...EEE...E...basta!...XD...sono contenta che ti sia piaciuta,e grazie anche del voto...ciao alla prossima^.^
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aylysangel - Voto: 24/01/09 20:16
Beh...io gli sono una grande amica!(anche se manco mi conosce...he he)
Adoro i linkin park e specialmente Chester.Premetto che la canzone che preferisco è Faint ma mi piace molto anche in pieces...anzi io adoro tutte le loro canzoni!Spero in vita mia di riuscire ad andare ad un loro concerto*_*!!! beh...la fanfic e scritta molto bene,ci sono i sentimenti e concludo col dire
W I MITICI LINKIN PARK come una 14enne sognatrice come sono!
KIZZZZ
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