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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Film, Telefilm, Teatro
Dalla Serie: Lost
Titolo Fanfic: PRESENT AND FUTURE
Genere: Sentimentale, Drammatico
Rating: Per Tutte le età
Avviso: Spoiler
Autore: lacrima85 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 24/01/2009 10:04:28 (ultimo inserimento: 25/01/09)

Un presente meraviglioso, un futuro non proprio dei più rosei. (Jacqueline Shephard x Edward Keamy)
 
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CAPITOLO 1
- Capitolo 1° -

...Present...





“ - Ne sei sicura Jackie? Vuoi veramente diventare mia moglie, anche se dobbiamo continuare a mentire a tutti riguardo la tua gravidanza? – Dissi rivogendomi a Jacqueline, che armata di ago e filo mi sistemava la giacca che avrei indossato quella mattina in banca e che si era scucita all’altezza della spalla sinistra -



- Si Edward io voglio diventare tua moglie, ma non perchè desidero tornare su quell’isola come una coppia sposata. – Rispose di rimando la ragazza di cui ero follemente innamorato, guardandomi negli occhi dopo aver riposto ago e filo dentro un cestino in legno chiaro-



- Allora per quale motivo vuoi andare fino in fondo?



- Perchè ti amo e voglio passare il resto della mia vita con te.



- Cosa ho fatto di così grandioso nella mia vita, per meritare te? Ti amo così tanto. – Esclamai non riuscendo a trattenermi dall’attirarla a me ed abbracciarla con tutta la forza che possedevo -



- Allora dimostramelo! – Replicò di rimando Jacqueline, afferrando con la mano sinistra la cravatta e attirandomi verso di lei per poi baciarmi appassionatamente -




Buio.

Per alcuni istanti i miei occhi faticano ad abituarsi all’oscurità che avvolge l’intera stanza

Nel soggiorno le risate dei miei amici risuonano per l’intero appartamento; volevano organizzare un addio al celibato tra i più classici, ovvero invitare qualche spogliarellista nascondendola dentro un gigantesca torta ma...io ho rifiutato in maniera categorica.

Alla classica serata di trasgressione, ne ho preferita una più semplice ovvero pochi amici, qualche birra e una partita a carte. Anche Jack si è unito a noi “ uomini” e ha giocato qualche mano, prima di andare via dicendo che avevano bisogno di lui in ospedale.

Ha mentito.

Io so perfettamente cosa il mio futuro cognato è andato a fare; con l’aiuto di quel bastardo di Benjamin Linus vuole radunare gli “otto della Oceanic” e convincerli a tornare sull’isola. Da quando Benthan era tornato nel mondo civile, aveva contattato noi otto dicendo che cose molto brutte erano accadute sull’isola a coloro che avevano deciso di rimanere, anche contro la loro volontà.

Purtroppo però non era riuscito nel suo intento e si era suicidato, almeno così recitava il necrologio che alcuni giorni fa avevo letto sul giornale.

Brancolando nel buio, raggiungo a tentoni il letto che ormai da tre anni a questa parte io e Jacqueline dividiamo. Mi siedo sul bordo prendedomi il viso tra le mani per alcuni istanti; i miei occhi poi si posano invitabilmente sulla foto di mio padre, che da quando sono tornato dall’isola tengo sempre sul mio comodino. Se fosse ancora vivo, sarebbe orgoglioso di me? Oppure no?

Io e Jackie sapevamo che prima o poi saremmo dovuti tornare laggiù; per questo abbiamo accellerato i tempi laurandoci tre anni prima degli altri e con ottimi voti. Mia madre aveva provveduto a trovarmi un buon posto di lavoro in una banca di Los Angeles e con i soldi del risarcimento, avevo comprato un’appartamento e mi ci ero trasferito con Jacqueline che nel frattempo era diventata la mia ragazza.



- Avevi ragione, lo sai papà? Jackie è una persona meravigliosa e...qul giorno, quando le hai detto quelle parole, è stato il tuo modo per darle il bevenuto nella nostra famiglia.



Afferro la cornice in cui la fotografia è racchiusa, non posso fare a meno di chiedermi se mio padre sarebbe ancora vivo, se avesse fatto ben altre scelte di vita. Domani sarà il giorno più importante della mia vita, Jacqueline diventerà mia moglie, ma tu papà non sarai al mio fianco.

Non entrerai nel mio camerino per appuntarmi un fiore proveniente dal boquet della sposa nel taschino della giacca, non mi aiuterai neanche a chiudere i polsi della camicia con i gemelli, gli stessi che mettesti tu quando hai sposato la mamma.

Domani indosserò il tuo vestito da sposo papà, in questo modo sarà come averti accanto a me in un momento forse tra i più importanti della vita.



- Vorrei tanto che tu domani entrassi nel mio camerino, mentre mi sto preparando, per dirmi quanto sei orgoglioso di me. Perchè lo sei non è vero? Non mi è mai piaciuto mentire papà, questo lo sai bene, Jackie non aspetta un bambino; è una scusa per affrettare i tempi del matrimonio.



La verità è che in tre anni di convinceza, io e Jackie non abbiamo mai fatto l’amore neanche una volta. Qualche bacio e qualche carezza ma non ci siamo mai spinti al di la di questo; Jacqueline ha voluto aspettare fino al matrimonio, per rendere il tutto veramente speciale in quanto per lei sarebbe stata la prima volta.

Io ho rispettato la sua decisione, anche se in verità sapevo del perchè la ragazza che amavo voleva aspettare tutto quel tempo. Da quando abbiamo lasciato l’isola e detto addio a Desmond, Jackie ha sempre avuto paura di soffrire di nuovo per amore; siccome quel codardo l’aveva lasciata per tornare dalla donna che in realtà amava, Penelope Widmore.



- Io non sono come quel bastardo papà, tu mi hai sempre detto che nella vita bisogna sempre comportarsi da veri uomini ed io l’ho fatto. Quando Jacqueline mi ha detto che voleva aspettare fino al matrimonio, io le ho promesso che avremmo aspettato insieme. La amo da morire papà, non sai quanto.



Jaqueline è la cosa più bella che la vita mi abbia regalato, probabilmente mi sono innamorato di lei, la prima volta che l’ho vista; ovvero quando Jack l’ha condotta al nostro accampamento sulla spiaggia.

Un giorno ero intervenuto per sedare sul nascere l’ennesima lite scoppiata tra lei e Sawyer, e quando lui se ne era andato io mi ero presentato stringendole la mano. In quel momento mi è sembrato che il mondo intorno a me, ogni suono e anche il più piccolo rumore fosse scomparso in chissà quale angolo recondito della mia mente.

Con il tempo ho imparato a conoscerla, volergli bene ma soprattutto amarla più della mia stessa vita. Alla fine ho deciso di dare ascolto a Sawyer ed ai suoi consigli non proprio da “gentil’uomo” ovvero: andare a prendermi la donna che amavo e portarla via dalle grinfie di quello “scozzese ubriacone” prima che fosse troppo tardi.

Sul gommone che ci stava portando sulla nave cargo, mentre lei piangeva disperata perchè Jack era ancora su quella dannata isola...io non ero riuscito a trattenermi, l’avevo attirata contro il mio petto e l’avevo baciata dolcemente sotto gli sguardi sbalorditi delle persone sedute con noi sul gommone.

Dopo un primo istante di smarrimento in cui l’avevo sentita irrigidirsi tra le mie braccia, aveva cominciato a ricambiare il mio bacio ed io capii che da quel momento in avanti i mei sentimenti sarebbero stati ricambiati e che Jacqueline aveva detto addio per sempre a Desmond.



- Sai cosa è successo dopo papà? Le ho detto che la amavo e lei in un primo momento non mi ha creduto. Pensava che ad un ragazzo come me, potevano piacere solo ed esclusivamente ragazze come Milly. Quando le ho detto che non era così, che avrei amato solo lei per tutta la vita...mi ha afferrato per la maglietta e mi ha baciato con passione. Naturalmente prima ha detto di amarmi anche lei e io mi sono sentito felice, come non lo ero da un sacco di tempo e...



Non riesco a terminare la frase, in quanto lo squillo del telefono me lo impedisce; credo di sapere chi è. Per rispetto della tradizione, io e Jacqueline abbiamo deciso di trascorrere l’ultima notte prima del matrimonio separati. Sollevo il ricevitore, pensando che quella casa senza Jacqueline, è triste come un tunnel immerso nella oscurità più nera.



- Pronto? – Domando non riuscendo a trattenere un sorriso, mentre mi sdraio sul nostro letto appoggiando la schiena contro la testiera del letto -



- Ciao tesoro, come sta andando la tua festa di addio al celibato? – Chiede Jacqueline con l’allegria che la contraddistigue e che ho imparato ad amare -



- Non male. Io e i ragazzi abbiamo organizzato una serata tra uomini: qualche birra, una partita a carte e...



- Qualche spogliarellista dentro la torta.



- L’unica donna che può entrare in questa casa sei tu amore mio dovresti saperlo ormai A proposito di feste, come sta andando il tuo pigiama party di addio al nubilato?



- Bene. Tua madre mi ha regalato una copertina per il bambino e a me si è stretto il cuore; per un momento sono stata tentata di dirgli che non c’è alcun bambino in arrivo. Perchè dobbiamo mentire così alle persone che amiamo?



A quella domanda non so davvero cosa rispondere, sono stato io a proporle di sposarmi prima di tornare sull’isola. Manca una settimana prima che io e lei, ci uniamo a Jack per ritrovare l’isola che sembra essere scomparsa nel nulla. Quando gli otto della oceanic saranno scomparsi, facendolo sembrare un tragico incidente...aggiungeremo dolore ad altro dolore.

Mia madre, quella di Jacqueline, i miei amici e Kimberly soffriranno una seconda volta ma...dobbiamo tornare su quella maledetta isola. Tutti quanti anche se è l’ultima cosa che io e soprattutto Jackie vogliamo.



- Non siamo obbligati a sposarci domani, se tu non vuoi o hai dei dubbi tesoro.



- Io non ho dubbi amore mio, è solo che mi manchi e...non trovo giusto dover passare questa notte senza di te.



- La tradizione vuole questo, forse per evitare di cadere in tentazione. Non credi? – Chiesi con voce fintamente bassa e suadente, dall’altro capo sentii Jackie ridere ed io sono felice di averle tirato su il morale -



- In questi tre anni è stato difficile vero? Forse non avrei dovuto chiederti di...



- Ricordi cosa ti dissi tre anni fa? Che avremmo aspettato insieme fino al giorno del nostro matrimonio. Io ti amo Jackie e non avrei aspettato sino ad ora se non fosse così.



- Ora devo andare, le donne mi stanno chiamando. A domani amore e non esagerare troppo con la birra.



- A domani tesoro, ti amo.



- Anche io.



Metto giù il ricevitore e mi avvicino alla finestra da cui si può godere una splendida vista di Los Angeles. Per alcuni istanti guardado il meraviglioso panorama, per poi voltarmi e guardare nuovamente la foto di mio padre.

Domani quando sposerò Jacqueline, il presente sparirà per fare posto al futuro; un futuro incerto, fatto di sofferenza, rinunce e di incertezze continue. Se fossi ancora in vita papà mi diresti di stringere i denti e di guardare avanti, senza paura; ed è quello che farò domani e nei giorni avvenire.

Per me e Jacqueline ci saranno momenti veramente difficili, ma li supereremo insieme come abbiamo sempre fatto; l’amore che mi lega a lei sarà la mia forza, e sosterrà entrambi anche quando la situazione si farà disperata.



“ - Ti prometto papà che proteggerò Jacqueline sempre, anche a costo della mia stessa vita e gli starò accanto sempre anche nei momenti di difficoltà e disperazione. Non ti deluderò papà, è una promessa. “
 
Continua nel capitolo:


 
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