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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: SWEET ROSES
Genere: Comico
Rating: Per Tutte le età
Autore: dragon-chan galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 03/06/2003 20:01:33

a dir la verità è sentimentale e azione, ma non sapevo cosa mettere... e` la prima fanfic siate clementi!! ^_^
 
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INIZIO DI UNA STORIA
- Capitolo 1° -

Non sono scrittrice ma pittrice, ma avevo una volgia pazza di scrivere uan fanfic... Lo so che sarà piena di errori... Se ne intravedete una segnalatemela!!!!! ^_^ Thanx!! Speriamo che non ci siano errori...
Buona lettura!!!





<Mi trovavo in una dimensione parallela, lontana dalla mia casa e dagli amici. Vagavo nello spazio fra quei due mondi che mi sembravano familiari... Uno era la realtà e l’altro invece era il mio mondo... Il mio piccolo mondo.
-Non piangere...-
-Come faccio?-
-Guardami. Pensa solo a me. Io sarò li che ti proteggerò...-
Lacrime calde scorrevano dai miei occhi e scendevano dalle guancie. Non riuscivo a smettere. Mi avevano bagnato completamente il viso. Continuando a piangere vedevo solo una piccola luce bianca che appariva in rilievo alle sue spalle. Era una strana luce che non avevo mai visto prima. Forse era proprio lui che emanava quella luce.... Vide che lo guardavo e mi prese la testa fra le mani e accarezzò dolcemente il mio viso. Le sue mani erano belle grandi come quelle di un dio. Se gli accarezzavi le dita sentivi uno strano calore. Mi asciugò quelle copiose lacrime che scendevano dalle mie guancie. Anche lui si bagnò le mani, ma le asciugò in fretta sui suoi jeans sporchi di fango. Con i pollici mi accarezzava delicatamente le guancie e con le altre dita mi accarezzava i capelli, anche essi bagnati dalle lacrime. Ero tutta una fontana. Sulla mano sinistra aveva un braccialetto azzurro di lana. Glielo feci io per il suo compleanno quando ci incontrammo per la prima volta 3 anni fa. In lui avevo trovato la sicurezza e la voglia di vivere. Adesso sapevo che gli starei stata vicina per sempre. Le sue mani erano calde come una soffice brezza d’estate. Tra le sue braccia ero calma. Si avvicinò al mio viso e mi baciò la fronte. Era un bacio bellissimo, pieno d’amore. Ricominciai a piangere. Non sapevo se tutto fosse stato vero o meno, ma l’avevo sentito sulla mia pelle. Dei brividi mi scesero lungo la schiena. Lui mi riasciugò le lacrime e si avvicinò col viso alle mie labbra. Vidi, che anche lui come me, aveva bisogno del mio affetto. La mia mano destra che penzolava nel vuoto la misi attorno al suo collo. Lui si fece ancora più vicino. Le nostre labbra oramai erano si sfioravano. Una forza misteriosa si impossessò del mio corpo. Sentivo ancora i brividi che mi percorrevano la schiena come mille formiche al lavoro. Tremavo. Stringevo la camicia che indossava con una forza sovrumana che quasi morivo. Non avevo più forza. Vide che tremavo e mise una mano sulla mia schiena accarezzandola dolcemente. Le sue dita sembravano le dolci piogge d’estate. Le sue carezze erano come dei petali di rosa. Avvicinò le sue labbra alla mia bocca. I suoi occhi mi parlavano. Sarei stata li tutto il giorno a farmi accarezzare da quelle dolci e calde mani. Stringevo al petto la mia mano destra. Non so perchè l’avevo fatto, ma mi dava sicurezza. Portò le sue labbra verso le mie e mi baciò dolcemente. Mi misi di nuovo a tremare e una lacrima scese dalla guancia. Mi baciò ancora le labbra e ancora. Ero paralizzata. Annusava il mio profumo e ascoltava i battiti del mio cuore. Mi staccai da lui dolcemente e gli presi la testa fra le mie mani. Gli accarezzai quei ciuffi ribelli che gli coprivano gli occhi e lo baciai anch’io. Quando ci lasciammo pronuncio due parole.
-Ti amo...-
Ed infine mi svegliai nel letto...>
Clow si guardò attorno. Era la sua stanza. I vestiti che aveva appoggiato sulla scrivania erano ancora lì e anche i numerosi libri di scuola erano nello stesso posto. Sembrava tutto in ordine.... Ripensò ancora al suo sogno... Vide ancora quel ragazzo impresso nella sua mente. I suoi occhi si erano fatti lucidi. Lo vide accarezzarle la schiena e baciarla... Ma non era la realtà, era il suo mondo. Voleva scappare dalla realtà e nascondersi su un altro mondo. Non le piaceva la sua vita. Era sempre piena di imprevisti, ma non si lamentava. Aveva una famiglia fantastica e delle amiche anch’esse meravigliose. Ma voleva qualcos’altro in più dalla vita. Niente di materiale o sentimentale, non lo sapeva nemmeno lei cosa voleva. Ci pensava quando si alzava di notte. Lo faceva spesso... Eppure qualcosa la tormentava. Non sapeva cosa fosse, ma quei brividi che le percorrevano la schiena era segno che avesse paura. Si rimise a letto e si addormentò.
+-+-+-+-+-+-+-+-+-+-+-+-+-+-+-+-+-+-+-+-+-+-+-+-+-+-+-+-+-+-+-+-+-+-+-+-+-+-+-+-+-+-+
<CLOOOOOOOOOWWWWWWWWWWW!!!!!>
<Cosa?>
<Farai tardi a scuola>
In effetti erano le 7:32. Si alzò pigramente dal letto e percorse la stanza fino ad arrivare al bagno. Si guardò nello specchio. In quello stato aveva bisogno di una plastica facciale. I suoi occhi azzurri sembravano finti, mentre i capelli neri erano in disordine. Sbadigliò e poi si lavò.
Uscì dalla sua stanza alle 7:45. Non aveva voglia di andare a scuola, ma doveva farlo fino a quando non avesse avuto 16 anni. Adesso aveva 15 anni e frequentava le superiori alla scuola McInnes di San Diego. Lei viveva in una cittadella chiamata Ruincastle. Distava da pochi chilometri dalla scuola, ma arrivava sempre in ritardo. Fece colazione poi uscì di casa salutando la madre. Aprì il garage e tirò fuori il motorino, e si avviò verso la scuola.
Sala di storia....
<Scusi prof!!!>
<Era ora signorina Irwin!! La giustifica!!>
<Si, vado!!>
Lasciò la sua classe e andò dal preside a firmare il ritardo. L’ufficio del preside era lontano e non le andava di percorrere tutta la strada. Tirò fuori il suo libretto e lo guardò. Aveva parecchi ritardi, ma non ne fece caso. Aveva particolarmente sonno e solamente camminare la stancava. Mentre andava verso l’ufficio del preside le pareti diventarono buie e una strana figura bianca le apparse davanti agli occhi. Aveva delle orecchie a punta, dei lunghi capelli biondi e delle macchie azzure sul collo. Da lontano l’avrebbe scambiato per un angelo ma il volto della creatura faceva paura. L’essere si girò. Clow indietreggiò. Aveva paura. Il libretto caddè pesantemente perterra e iniziò a tremare. La paura le impediva di correre. Le si avvicinò e le consegnò un fiore di cristallo. Una rosa. Rimase li a fissare il fiore poi quando alzò gli occhi sparì. Si chiese chi fosse e perchè le aveva dato quell’oggetto così delicato. Usciva uno strano aroma dai petali del fiore, tutto attorno a lei ritornò normale e una strana musichetta rieccheggiava nelle sue orecchie. Lei chiuse gli ochhi al suono di quella dolce melodia e quando li riaprì si ritrovò nell’infermeria della scuola.
<Ehi gente!! Guardate!!>
<Finalmente!! Credevamo di averti persa!!>
<Eri svenuta!!>
<Come stai Clow?>
<Mi sentirei meglio se fossi a casa>
<Angel!! Non vedi che sta benissimo?>
<Zitto Kris!! Potrebbe sentirsi ancora male!!>
<Maddai!!! Vero Iron che non avrà più male?>
<E’ solo svenuta!! Quante scene!!>
<Però è svenuta!!>
<Ecco!! E’ svenuta e basta!!>
<Iron, per piacere cerca di capire!!>
<Ma è solo svenuta!!>
<Clow prova a dire a questo cervello di c***o qualcosa!!>
<Sto bene Angel!!>
<Non è vero. Hai ancora bisogno di riposo!!>
<Aspetta a lei di decidere!!>
<Fregata!! Eh eh eh eh!!>
<Però preferisco stare ancora qui...>
<Ecco!! Che vi avevo detto?>
<Spia spione muori in prigione!!>
<Però sta bene!!>
<Vuole stare a letto!!>
<Rottura di palle che sei...>
<Ok!! Tutti fuori!! Iron, Kris!>
<E tu?>
<Io sto con lei!!>
<Fuori anche te!!>
<Lasciatemi quaaaaaaa!!!!>
<Nonnonnonono!>
<Clow!!! Di qualcosa...>
<Tutti fuori!!>
<Ufff... Dai andiamo!!>
<E gli altri?>
<Sai come sono fatti...>
<Ok. Ciao Ange, ci vediamo dopo!!>
<Sicuro!!>
<E non svenirmi ancora!!>
<SIIIII!!!>
<Non ascoltarli!!>
<Svieni!!>
<Non ascoltarli, hanno fumato>
<Ti porteranno via!!>
<Non ascoltarli, sono dei c******i>
<Ciao ragazzi!!>
Finalmente uscirono dalla stanza. A Clow piaceva stare in giro con loro, erano degli amici fantastici con cui parlare. Un pò deficienti, ma erano delle brave persone come tutti gli altri. Ripensò ancora a quello strano essere e quando cercò il suo cellulare in tasca trovò anche la rosa di cristallo.
-Allora non era un sogno..... Ma esistono davvero degli esseri così?-
Si materializzò l’immagine della creatura, ma l’unica cosa che gli veniva in mente erano gli elfi. Assomigliava vagamente ad un elfo. Aveva le orecchie a punta, ma non assomigliava per niente a quelli nei libri. Che cos’era quella rosa? Si ricordò del sogno e il suo cervello cominciò a lavorare in cerca di una soluzione. Non le veniva in mente niente. Si ristese sul letto dell’infermeria e si addormentò in poco tempo.

Sottofondo musicale....

Quando si svegliò non era nell’infermeria, ma in un posto sconosciuto dal mondo umano. Le persone erano un’incrocio tra farfalle e corvi. Forse non doveva neanche chiamarle persone. C’erano altre strani esseri che sembravano dei Blob. Non capiva cosa fosserò, ma aveva paura. Si appoggiò ad un troncò e rimase immobile sperando che nessuno l’avesse vista. Li vedeva raccogliere delle strane masse di budino verde e infine delle bacche giganti di mirtillo. Uno di loro la notò e si avvicinò.
<Tu sei Clow?>
<Ehi!!! Ma tu parli!!!>
<E cosa dovrei fare, gracchiare?>
<No, no, non volevo...>
<Vieni... La rosa ce l’hai?>
<Si....>
<Tienila stretta>
<Ma voi chi diavolo siete? Che cosa ci faccio qui? Che cosa volete da me? Che posto è?>
<Te lo dirà Maarow>
<Ma... Che?>
<Vieni e non avere paura...>
<Lo sono già... Mi spaventate>
<Noi abbiamo paura di voi..>
<Noi almeno non siamo disgustosi!!>
<Guardatevi voi...>
<Un pò di rispetto per la razza dominante!!>
<Senti chi parla!!>
<Come ti chiami?>
<Liamh...>
<Allora avete anche voi dei nomi normali>
<Per noi è un nome raro!!>
<Ohhhhhh!!!>
<Basta parlare e più ascoltare!!>
<E cosa c’è da ascoltare?>
<Se non lo fai logico che non capirai...>
<Ohhhhhh....>
Sentiva delle voci strane e dei sussurri.
Voleva sapere qualcosa in più...

Ci sono tanti errori? Speriamo di no!! Mi sono shiodata dai compiti di francese per finirla!!! Però è il primo capitolo, ne arriveranno altri.... Per adesso c'è solo questa...
Ringrazio Dark-Ronin per avermi convinto a pubblicarla!!!
Dragon-chan
 
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